1359_UNDER SECRET ORDERS aka MADEMOISELLE DOCTOR . Regno Unito, 1937; Regia di Edmond T. Gréville.
In tempi in cui il doppiaggio non era ancora una pratica diffusa, per poter commerciare i film in diversi paesi si arrivava anche a girare differenti versioni dello stesso lungometraggio. In alcuni casi le riprese avvenivano quasi in contemporanea, in altre, non necessariamente. Under Secret orders – altrimenti noto come Mademoiselle Doctor – è la versione inglese di Salonicco nido di spie, il cui titolo originale è Mademoiselle Docteur ed è un film francese di qualche mese precedente, seppur uscito sempre in quel 1937. Il film originale, quello francese, è opera nientemeno che di Georg Wilhelm Pabst e quindi è chiaro che il compito affidato al regista Edmond T. Gréville è particolarmente gravoso. Intanto, per comprendere quella che sembra una curiosa volontà di confondere un po’ lo spettatore, e non solo con le intricate storie di spionaggio su cui verte la storia, si può osservare come per il film francese sia stato chiamato un regista austriaco – Pabst – mentre la versione inglese è diretta da un francese – Gréville, appunto. Questo negli anni Trenta e non nel mondo globalizzato di oggi, occorre forse ricordare. Oltretutto, nonostante il film di Gréville fu girato in Inghilterra, il produttore Max Schach era austro-ungarico, sebbene ormai abitualmente di stanza nel Regno Unito; questo Schach non è solo una figura buona per un’altra nota curiosa ma colui che impose la condizione che il ruolo della protagonista rimanesse a Dita Parlo, che già l’aveva avuta nel film di Pabst. La Parlo era una diva del cinema tedesco così come lo era Erich von Stroheim, figura addirittura leggendaria, ed è curioso come un film inglese prenda due star straniere per i ruoli di maggior prestigio. È vero che i due personaggi interpretati dalla Parlo e da von Stroheim – Anne Marie Lesser ovvero Mademoiselle Doctor e Simonis – sono due spie tedesche, e quindi gli attori sono perfetti nella parte, ma il risultato è che il pur valido John Loder – nei panni del tenente Carr – si trova davvero a mal partito in fatto di charme e presenza scenica al loro fianco. La Parlo, attrice di classe, conosceva oltretutto il ruolo grazie al film di Pabst e se la cava egregiamente mentre von Stroheim assume con naturalezza il ruolo dell’ufficiale cattivo apparentemente freddo e ligio al dovere ma, in realtà, ardente di desiderio per la bella Anne-Marie. La storia, sebbene il soggetto sia lo stesso rispetto alla versione francese, differisce in alcuni aspetti: la messa in scena di Gréville, seppur personale con un buon uso dei primi piani e dei carrelli, non può rivaleggiare con quella di Pabst. Anche il finale è differente, con Mademoiselle Doctor che viene fucilata insieme a Simonis: evidentemente, in Inghilterra, nel 1937, l’idea di una protagonista tedesca in un film di guerra era accettata ma con qualche clausola sottointesa.
Dita Parlo
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Però 😃
RispondiEliminaDel resto, se c'è stato un tempo in cui si ripetevano le partite finite in pareggio, non mi stupisce nemmeno troppo questa cosa di rifare più versioni di un film🙂
Per gli attori chiamati a interpretare più volte lo stesso ruolo, immagino fosse un po' come un' esperienza teatrale 👌
In effetti...
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