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giovedì 7 settembre 2023

AGENTE SEGRETO Z 1

1344_AGENTE SEGRETO Z 1 (Three Faces East). Stati Uniti, 1930; Regia di Roy Del Ruth.

Poche attrici avevano lo charme di Costance Bennett, un fascino che le permetteva di interpretare il ruolo di spia nella Prima Guerra Mondiale, qualcosa che doveva essere rischiosissimo, in tono leggero, quasi da commedia sofisticata. Greta Garbo (fu Mata Hari, nel film di George Fitzmaurice del 1931) o Marlene Dietrich (in Disonorata, regia di Joseph von Sternberg, 1931) – forse i riferimenti più noti in proposito di spie in gonnella nei film usciti tra le due guerre – portavano naturalmente in dote un carico emotivo maggiore e su quello si poteva costruire poi la suspense e l’emozione della storia. Costance, al contrario, era capace di perdere il braccialetto che la smascherava e lasciare in bella vista il tacco rotto della scarpina, nella stessa incursione notturna alla cassaforte nella casa dove era ospitata. E non darsene alcun pensiero, tanto da rimanere quasi stupita dei rimbrotti del suo superiore, il rigorosissimo Valdar (Erich von Stroheim, mitico come sempre). La magione in questione era quella del Primo Lord dell’Ammiragliato Britannico, sir Winston Chamberlain (William Holden, beh, ovviamente non quel William Holden che, nel 1930 aveva 12 anni), che richiama nel nome Wiston Churchill – che effettivamente ricopriva quell’incarico durante la Prima Guerra Mondiale. Il film in questione è Agente segreto Z 1, di Roy Del Ruth, remake di Controspionaggio (1926, regia di Rupert Julian) con il quale condivide, in effetti, il titolo originale, Three faces east. Valdar e Frances, il personaggio interpretato dalla Bennett, sono quindi spie tedesche che sono riuscite ad insediarti in casa di Chamberlain, per cercare di capire quando e dove arriveranno gli Americani, il cui intervento in guerra – se avverrà secondo i piani alleati – sarà risolutivo. Ovviamente nelle storie di spionaggio i personaggi non sono mai quello che sembrano in prima battuta e assai spesso, nemmeno in seconda o in terza. A pochi minuti dalla fine, la particolare coppia di spie sembra essere riuscita nell’impresa e una brutta sorpresa sembra destinata agli yankee in viaggio verso l’Europa. Ma L’Agente Segreto Z-1 è un film di produzione americana e le possibilità che i tedeschi la spuntino in un film di Hollywood, negli anni 30 del XX secolo, sono pochine se non proprio pari a zero. Costance, in ogni caso, con il suo fascino, rende digeribile qualunque peripezia della trama. 





Constance Bennett







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