1655_EUROMAIDAN: ROUGH CUT . Ucraina, 2014. Regia di autori vari
Proiettato al Festival
Internazionale del Film Documentario dei Diritti umani di Kyiv quasi
immediatamente dopo la chiusura delle proteste di Piazza Indipendenza, Euromaidan
– Rough Cut è il frutto di un lavoro collettivo direttamente dal campo di
battaglia –è proprio il caso di dirlo– da parte di dieci giovani registi
ucraini. Il titolo dell’opera, oltre a far riferimento al nome con cui è
altrimenti nota la Rivoluzione della Dignità Ucraina, lascia intendere che il
film sia un prodotto grezzo, privo di un vero e proprio montaggio definitivo.
In effetti l’impressione che lascia Euromaidan – Rough Cut è un po’
quella ma, sembra evidente anche dalle tempistiche ravvicinate tra eventi e
presentazione dell’opera al citato Festival, è probabilmente una sorta di
effetto collaterale quasi ricercato dagli autori. Ai quali non interessa
presentare un prodotto raffinato quanto piuttosto un resoconto brutale dei
fatti tanto quanto furono brutali gli scontri di piazza.
Le
scene –realizzate, tra gli altri, da Roman Bondarchuk, Roman Liubyl e Volodymyr
Tykhyy– sono prese direttamente dal cuore degli scontri, filmando la terribile
escalation della violenza. Come detto, il montaggio di Bondarchuk assembla
sommariamente i vari filmati e l’impatto violento delle immagini finisce per
travolgere anche lo spettatore che può sperare di raccapezzarsi solamente
grazie all’ausilio delle didascalie.
Naturalmente
il coraggio e la volontà del collettivo di registi è da plaudire, senza se e
senza ma, tuttavia va tenuto conto che si tratta di una tipica produzione
militante. Del resto, il timore era che le autorità potessero insabbiare i
fatti o comunque darne una lettura distorta a piacimento. Poi, visto come sono
andate le cose, con la fuga del presidente Janukovyč e il cambio al potere a Kyiv, e il pericolo è
stato scongiurato.
Tuttavia rimangono i punti di vista
contrapposti: secondo i nazionalisti Euromaidan è stata una rivoluzione,
secondo i filorussi un colpo di stato. Se dare velocemente notizia di quanto
accaduto, sostituendo o affiancando i media delegati abitualmente
all’informazione d’attualità, era lo scopo di Euromaidan – Rough Cut, la
missione è compiuta. Per lo spettatore il film è altresì utile come strumento
per farsi un’opinione sebbene vada tenuto bene a mente che, proprio per il suo
essere palesemente schierato, per quanto sia un’opera che arrivi dal cuore vivo
dei fatti, da solo non è sufficiente. Tuttavia questo non è affatto un limite
perché, per comprendere bene qualcosa, occorrono più punti di osservazione
diversi tra loro. Per i fatti di Piazza Indipendenza Euromaidan – Rough Cut
è certamente uno di questi.