QUANDO TUONA IL CANNONE: Capitolo 7_LA CARICA SUICIDA

Quando la città dorme presenta:

QUANDO TUONA IL CANNONE

IL KOLOSSAL DOSSIER

Capitolo 7

LA CARICA SUICIDA

Stando all’idea di Winston Churchill, all’epoca Primo Lord dell’Ammiragliato e passato alla Storia come acuto stratega politico militare, gli alleati dovevano attaccare gli Imperi Centrali passando dalla porta del retro, tagliando così fuori dal cuore del conflitto la Turchia e aprendo un nuovo fronte che accerchiasse i principali nemici. In concreto la Campagna di Gallipoli, o dei Dardanelli, si trasformò in una clamorosa disfatta per i britannici, anche e soprattutto a livello morale nel confronto degli alleati coloniali, australiani e neozelandesi in primis, che si ritrovarono trattati alla stregua di carne da macello dalla madrepatria. La questione, da un punto di vista etico (e astratto, non considerando cioè le tante vite perse) fu anche salutare: i soldati aussie e kiwi erano di fatto europei, da un punto di vista etnico culturale, e provarono sulla loro pelle cosa voleva dire essere trattati come semplici coloniali, cosa che da secoli era occorsa ai nativi dei possedimenti extraeuropei di Inghilterra, Francia e compagnia. Quando tuona il cannone è però un dossier di natura prettamente storico cinematografica, quindi questo tipo di considerazioni si accontenta, semmai, di suscitarle mentre coi film proposti si limita più che altro agli eventi bellici. In questo capitolo, intitolato La carica suicida, si comincia con il punto di vista di chi ha, almeno per precedenza, le maggiori ragioni: ovvero la Turchia, paese di fatto oggetto di invasione. The Lions of Gallipoli, film turco del 1965, è a suo modo sorprendente per le aperture verso il nemico, che forse vanno ascritte a quella che era la situazione politica in Turchia al tempo di uscita nelle sale del lungometraggio. Espletato le formalità di precedenza, diciamo così, storica, si passa a quelle di natura cinematografica, cedendo il passo al film più importante del capitolo: Gli anni spezzati, capolavoro di Peter Weir. Rimaniamo con le truppe australiane anche con Anzacs: the Great Adventure, primo capitolo di una serie televisiva dedicata agli aussie nella Prima Guerra Mondiale. Con Çanakkale Yolun Sonu, opera del 2013, si può osservare come, negli anni, si sia arroccato il punto di vista turco sulla vicenda. E’ finalmente il turno di chi ha la responsabilità di aver ideato e messo in pratica questa specie di macelleria bellica allo stato puro: gli inglesi. Tell England è un film del 1931 e, forse anche per il suo essere troppo fresco rispetto agli avvenimenti, non sembra essere attrezzato per tradurre in modo cinematografico lo choc inglese a fronte del disastro militare. Chi invece sembra assolutamente pronto a togliersi sassolini (grandi come macigni) dalle scarpe sono i neozelandesi che, prima con Chunuk Bair del 1992, e poi con il film di animazione 25 April del 2015, inchiodano gli inglesi alle loro responsabilità per la sciagurata condotta delle operazioni. I quali, ancora nel 1999, provavano a mistificare le cose raccontando anche questi eventi in chiave magico spirituale, come si può clamorosamente vedere in All the king’s men. Gallipoli e Deadline Gallipoli sono due produzioni televisive australiane che, nell’occasione del centenario, tornano sull’argomento con una buona lucidità. In ogni caso, per la chiusa sul capitolo, ci affidiamo a Gallipoli, documentario turco del 2005 di Tolga Örnek, il punto di vista forse più obiettivo, almeno in ambito cinematografico, sulla situazione. Per questo mese è tutto ma, nel primo film del prossimo capitolo, è già pronto un audace biplano turco da cui spiccare il volo e osservare la Grande Guerra da una nuova posizione: quella aerea.

Il programma

Capitolo 7: LA CARICA SUICIDA	Dalla notte del 3 Novembre
Tema	La Campagna di Gallipoli
Film	Appendice storica
I LEONI DI GALLIPOLI
GLI ANNI SPEZZATI
ANZACS: THE GREAT ADVENTURE
CANAKKALE YOLUN SONN
TELL ENGLAND
CHUNUK BAIR
25 APRIL
ALL THE KING’S MEN
GALLIPOLI (2015)
DEADLINE GALLIPOLI
GALLIPOLI (2005)