Translate

mercoledì 10 agosto 2022

THE UKRAINIANS

IL RITORNO DELLO ZAR: #L'ORA DELLA FINE

1067_THE UKRAINIANS . Ucraina, 2015;  Regia di Leonid Kanter e Ivan Yasniy.

Dopo i fatti di Maidan, la parte sudorientale dell’Ucraina venne scossa da violenti moti secessionisti di cui venne apertamente accusata la Russia, almeno da Kiev e dal mondo occidentale. Per far fronte alla volontà dei separatisti di staccare dalla madrepatria ucraina le regioni del Donbass, come aveva già prontamente fatto la Crimea, in Ucraina si dovette organizzare in breve tempo una forza militare adeguata. Il Pravyj Sector (Settore Destro), uno storico corpo paramilitare salito alla ribalta contemporanea proprio negli scontri di Maidan, nella guerra civile seguente si rese protagonista di imprese considerate eroiche come la resistenza all’assedio dell’aeroporto di Donetsk, durata nientemeno che 242 giorni. I suoi miliziani sono i protagonisti incensati con tutti gli onori bellici del caso in The Ukrainians, documentario di Leonid Kanter e Ivan Yasniy. Va detto che la cosa desta qualche perplessità, all’osservatore esterno, considerato come la fama del Pravyj Sector sia decisamente inquietante. Tra le correnti ideologiche a cui pare che aderisca il Pravyj Sector troviamo il Neonazismo e Neofascismo, oltre al Nazionalismo Ucraino, il Conservatorismo Religioso e ad altri estremismi. Nel film di Leonid Kanter e Ivan Yasniy si glissa un po’, su questi argomenti ma la cosa non suona certo come una nota di merito, da un punto di vista di una certa coerenza e credibilità. Dal momento che queste convinzioni sono apertamente dichiarate dall’organizzazione militare, meglio sarebbe stato cercare di spiegarne le motivazioni e le ragioni. In questo modo sembra piuttosto che si sia cercato di evitare di esporre il testo a facili critiche visto che, se si parla del Pravyj Sector, è comunque difficile ignorare o fingere di ignorare quelle convinzioni ideologiche che, in altri lidi, sono considerate esecrabili.

Tuttavia la scelta di tenere la camera prevalentemente sul campo di addestramento prima e quello di battaglia poi, riesce in qualche modo ad essere funzionale e, per quello che si vede in The Ukrainians, il Pravyj Sector potrebbe semplicemente essere un reparto di militari convinti disposti a tutto pur di difendere l’integrità nazionale così come la stabilisce la Costituzione Ucraina. I protagonisti principali sono il comandante Hatylo, che funge un po’ da maggiore interlocutore con i due filmmakers, e il celebre Bohema. Su quest’ultimo si sottolineano le iniziali perplessità, essendo questi un artista di teatro; nel momento della battaglia, Bohema dimostrerà coi fatti la stoffa del leader di guerra. Il suo apporto nella difesa agli attacchi all’aeroporto di Donetsk è decisivo in un’operazione in cui la capacità di resistenza valse agli ucraini il soprannome di Cyborgs

Nel complesso il documentario di Leonid Kanter e Ivan Yasniy ha più di un motivo d’interesse, in particolare per il suo essere testo di aperta propaganda militare. Scaltramente si evita, come detto, ogni riferimento alle discutibili ideologie dell’organizzazione ma, soprattutto da un punto di vista tecnico, si spinge forte sul lato del coinvolgimento emotivo tipico di queste operazioni. L’heavy metal, citato esplicitamente e che riecheggia qua e là, e un motivo musicale trainante di grande impatto, fungono da adeguato supporto ad immagini di militari con moderni fucili mitragliatori in azione o sequenze prese dal vero, dalle quali traspare l’adrenalina degli scontri in prima linea. Questi sono gli ingredienti che, al netto degli opportunistici silenzi, rendono The Ukrainians un testo certamente esplicito sul modo di intendere non solo la guerra, ma anche la vita. E quando Hatylo dichiara che il Pravyj Sector simboleggia l’intera popolazione ucraina, è un brivido quello che ci corre lungo la schiena?





Galleria di manifesti 

Nessun commento:

Posta un commento