IL RITORNO DELLO ZAR: #L'ORA DELLA FINE
1074_THE WAR OF CHIMERAS . Ucraina, 2017; Regia di Anastasiia e Mariia Starozhitska.
Non è un film semplice, The War of Chimeras,
documentario di Anastasia e Maria Starozhytska che racconta, in modo
decisamente inconsueto, stralci della travagliata Storia dell’Ucraina dai fatti
di Maidan fino alla guerra nel Donbass. Stando alle parole di Anastasia Starozhytska,
The War of Chimeras è un patchwork attraverso il quale, attraverso
questo assemblamento artificioso e per niente omogeneo, si cerca di tramutare
in arte i documenti presi dalla fonte diretta degli avvenimenti. E’ certamente
un progetto ambizioso, perché la vena artistica delle autrici segue spesso
sentieri su cui è difficile seguirle con cognizione di causa ma, forse, è anche
un modo per rendere sullo schermo lo spaesamento che si prova davanti ad una
guerra che, a detta degli stessi soldati del film, non si sa nemmeno perché si
combatta. Tuttavia, al netto di una comprensibile perplessità per i riferimenti
che è difficile cogliere, quello che non si può evitare di comprendere durante
la visione è proprio quello di cui ci parla Maria Starozhytska: non importa
quanto ci sia di inventato in un film, perché la verità ha la forza per
emergere comunque. Ed è questo che senza alcun dubbio rimane di The War of
Chimeras: se si deve fare un esempio, quello che salta subito all’occhio è
la scena con i prigionieri russi, soldati dell’esercito regolare della
Federazione Russa catturati sul suolo ucraino. Potrebbe essere una
ricostruzione artificiosa? Potrebbe, ma si scommette facilmente che non lo sia.
Ed è l’ennesimo tassello che certifica l’ingerenza militare di Mosca sul
territorio oltreconfine. Poi altri passaggi di natura bellica, con i soldati
ucraini all’opera in una guerra non certo semplice da combattere e, per la
verità, nemmeno da capire per lo spettatore. C’è anche una storia d’amore, un
po’ a sorpresa trattandosi di un documentario, tra Anastasia (una delle registe
del film) e Laurel, Valery Lavrenov, un ragazzo volontario del battaglione
Donbass. L’esperienza sul fronte, nella cosiddetta Caldaia di Ilovaisk,
è stata traumatizzante ma, nonostante ciò, una volta a casa il ragazzo decide
di tornare in prima linea, stavolta accompagnato da Anastasia. Nessuna
razionalità, in questo, guardando le cose dall’esterno. Ma del resto, cosa
c’era di razionale in quello visto fin lì? Morte, sofferenza, distruzione, case
abbandonate, città ridotte in macerie: una tragedia che, ai nostri occhi,
appare senza un concreto motivo. La guerra.
La vera chimera è la pace.
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