937_ANZACS: Ep. 1 THE GREAT ADVENTURE ; Australia, 1985; Regia di John Dixon, George T. Miller e Pino Amenta.
Serie di cinque film televisivi dedicata alla partecipazione australiana alla Grande Guerra, Anzacs arriva nella scia della cosiddetta Australian New Wave. Il movimento cinematografico, che vide tra i protagonisti tra gli altri Mel Gibson e Nicol Kidman, aveva già affrontato un momento cruciale della storia del paese australe come la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale col capolavoro di Peter Weir Gli anni spezzati. In sostanza la corrente artistica rappresentava la definitiva consapevolezza di sé dell’Australia e se c’era un evento che era l’emblema di questo sentimento era proprio la campagna durante la Grande Guerra. L’esordio nel conflitto degli Aussie, con il famigerato sbarco a Gallipoli, venne infatti inteso nel paese come la perdita dell’innocenza di un intero popolo. In realtà la crudezza degli scontri della Prima Guerra Mondiale sorprese un po’ tutti ma, forse, quello che suscitò maggior sgomento da parte degli australiani (e neozelandesi) fu essere trattati dalla madrepatria britannica come una qualunque colonia del terzo mondo. In fondo gli australiani erano di stirpe europea, si veda in questo senso il loro rapporto con gli aborigeni, ma si accorsero sulla pelle dei propri soldati che per l’Inghilterra erano buoni solo come carne da cannone. La campagna di Gallipoli fu un vero disastro e il primo episodio della serie Anzacs (acronimo per Australian and New Zealand Army Corps) non poteva certo esimersi dal cominciare proprio con quella sciagurata spedizione. Il protagonista dell’opera, Martin Barrington (Andrew Clarke) è un giovanotto facoltoso che è in disaccordo col padre: si ritira dall’università prima della laurea e rifiuta l’iscrizione al più prestigioso reggimento inglese per arruolarsi come semplice caporale nel contingente che formerà l’Anzacs.Nel
differente rapporto con la madrepatria, venerata dal genitore, mentre
considerata semplicemente uno stato altro dal nostro, si possono
leggere le prime forme di consapevolezza nazionale del paese dei canguri. A
flirtare con Martin, per sostenere la traccia rosa nel racconto, Kate
(un’avvenente Megan Williams) sorella di Dick (Mark Hembrow) spericolato amico
e compagni d’armi del protagonista. Come noto la campagna di Gallipoli fu un
esordio brutale per l’esercito australiano che si trovò mandato allo sbaraglio
senza alcun ritegno dal comando britannico. La cosa non deve essere stata
facilmente digerita se, dopo settanta anni, anche in The Great Adventure
sono numerose le sottolineature che evidenziano l’inefficienza con cui venne
gestita l’operazione. Lo sbarco su una spiaggia sbagliata, con la conseguenza
che le mappe per poter pianificare l’assalto non avessero corrispondenze utili,
la follia degli attacchi suicidi, la pretesa di attirare sulle truppe
australiane già allo stremo l’attenzione del fuoco turco per consentire le
manovre agli inglesi poi andate comunque disattese, insomma, anche in The
Great Adventure non vengono risparmiate le critiche alla strategia degli
alleati in quella circostanza.
Detto che la storia è godibile e il film
piacevole, ironico oltre che ben confezionato, soprattutto per essere una
produzione televisiva, sorprende che gli autori di un testo tanto attento ad
evidenziare le lacune britanniche nella circostanza, si lascino infine condizionare
dalla tipica propaganda inglese, senza discussione la migliore tra le armi al
servizio di Sua Maestà. Pretendere di far passare come impresa l’evacuazione
della penisola di Gallipoli (“non è mai stato fatto, lo sai” se la
raccontano due ufficiali ad un certo punto) è clamoroso; ed è altrettanto
sorprendente che il film, seppur tiepidamente, sposi questa linea. Niente da
dire: solo gli inglesi possono raccontare di una fallimentare fuga di soppiatto
come fosse stata un’impresa storica. Meno male che la Storia ha una sua memoria
autonoma al di là della propaganda di parte. Tuttavia, ce ne fossimo anche
dimenticati, ci sarebbe stata Dunkirk, nel successivo conflitto mondiale, a rinfrescarci
il ricordo.
Mi hai ricordato quella battuta del film di Tarantino... "non devi mai dare a un kiwi dell'australiano se non vuoi prendere un fracco di legnate..." 😄😄
RispondiElimina:D :D :D (in che film era?)
RispondiElimina"Grindhouse - a prova di morte"
RispondiEliminaè una scena in cui le ragazze parlano fra loro attorno a un tavolo, una di loro è neozelandese...
Ah ok. Non lo rivedo dai temi di uscita nelle sale.
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