IL RITORNO DELLO ZAR: #L'ORA DELLA FINE
1071_MYTH (Mif). Ucraina, 2018; Regia di Leonid Kanter e Ivan Yasniy.
Wassil Slipak, l’uomo al centro del documentario Myth,
era un tipo eccezionale. Portato per il canto sin da giovane, si unì ad un gruppo
di voci bianche dove cominciò a farsi notare. Ma la sua estensione vocale era notevole
tanto che, crescendo, divenne un noto cantante d’opera baritono. Oltre al talento
della voce Wassil era dotato di una eccentrica personalità, molto adatta a
calcare i palcoscenici, unita ad un naturale carisma e ad una presenza scenica
imponente. A 23 anni, dalla natia Ucraina si trasferì a Parigi per cantare all’Opera;
in Francia rimarrà 17 anni, fino al 2014, quando tornerà a Kiev per partecipare
alle proteste di Euromaidan. Stando alle parole della fidanzata, la
rivoluzione europeista di piazza Indipendenza cambierà profondamente Wassil che
metterà di lì in poi la propria patria davanti a qualsiasi cosa, vita sentimentale
e carriera di cantante comprese. E quando, dopo le proteste di Maidan, la
guerra arriverà nell’est del paese, l’uomo si arruolerà volontario per
difendere i confini nazionali dall’insurrezione filorussa. Come detto, con la
fidanzata il rapporto si era raffreddato e anche la sua attività artistica era passata
in secondo piano tanto che, inizialmente, ai suoi commilitoni, Wassil non rivela
di essere un affermato cantante. La sua professione gli è peraltro d’aiuto
nella scelta del nome di battaglia: Myth, appellativo che come vedremo
sarà quanto mai profetico. In concreto il nickname deriva da Mefistofele – per via
delle assonanze nella pronuncia ucraina – il personaggio del Faust che
Vassil era solito interpretare con grande successo sul palco. Uomo ricco e di famoso,
Vassil Slipak, morirà come soldato volontario sul campo di battaglia per
difendere la patria dall’invasore. Sebbene concettualmente di fronte alla morte
siamo tutti uguali, il contributo di Wassil è fondamentale e del tutto
particolare per il proprio paese. L’Ucraina, infatti, per vincere la sua
guerra, non ha bisogno solo di armi e uomini ma anche e soprattutto di eroi. Carisma,
personalità, fascino: Myth, alias Vassil Slipak, ha reso davvero onore
al suo nome di battaglia. Adesso è leggenda, mito e la sua guerra contro l’aggressore
non è affatto finita.
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Questo probabilmente sarebbe piaciuto ad un signore che conoscevo, che diceva sempre di essere un baritono mancato...
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