1242_VAMPIRE HOOKERS . Stati Uniti, Filippine 1978. Regia di Cirio H. Santiago.
Nonostante Cirio H. Santiago sia considerato un
veterano del cinema bizzarro, nonostante la presenza di John Carradine nei
panni del vampiro Christopher Reed e nonostante anche la presenza di ben tre
sexy-vampire – Karen Stride, Lenka Novak e Katie Dolan – il motivo che rende
memorabile Vampire Hookers è l’interpretazione di Vic Diaz nei panni di
Pavo. Servitore del vampiro protagonista, l'uomo – una sorta di malsano cocktail
tra Lino Banfi e Henry Calvin (il sergente Garcia della serie televisiva Zorro
degli anni 50) – tutto unto e sudaticcio, aspira vanamente a divenire
anch’esso un succhiasangue. Le sue scene, comiche e grottesche, sono le
migliori in un film che quando c’è da pigiare sul pedale dell’umorismo di grana
spessissima non lesina certo: ambientazioni improbabili, gag di quarta
categoria e, per finire, peti e scoregge. I protagonisti, almeno sulla carta,
sono Tom (Bruce Fairbain) e Terry (Trey Wilson) due marinai che vengono
irretiti dalle tre sexy vampire. La scena erotica, inevitabile, è più noiosa
che stuzzicante e, se dobbiamo dirla tutta, anche John Carradine sembra la
parodia di sé stesso. Difficile dire se le scenografie palesemente in
cartapesta, inondate da luci sgargianti e improbabili, aiutino la visione o
aumentino il grado di perplessità dell’incauto spettatore. Non fosse per Pavo,
che scorrazza per il film cercando il modo di farsi trasformare in vampiro,
sarebbe davvero dura salvare qualcosa in Vampire Hookers. Ma per fortuna
Vic Diaz c’è e quindi, provando a sorvolare sulle tante lacune del film – tra
cui il ritmo soporifero di alcuni passaggi – sfruttando le grazie delle tre
ragazze protagoniste e con il condimento della furba simpatia da teppa
cinematografica di Santiago in cabina di regia, si può almeno tentare di
mettere in archivio Vampire Hookers in un’ottica in qualche modo
positiva. Non si garantisce la riuscita dell’operazione, sia chiaro.
Karen Stride
Lenka Novak
Katie Dolan
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