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lunedì 9 gennaio 2023

HOT THRILLS AND WARM CHILLS

1199_HOT THRILLS AND WARM CHILLS Stati Uniti 1967; Regia di Dale Berry.

Sconclusionato esempio di sexploitation, la variante sessualmente esplicita del già non proprio discreto exploitation, Hot Thrills and Warm Chills promette tanto ma finisce addirittura per annoiare. E dire che per lo schermo scorrazzano ragazze discinte per tutta la durata della pellicola e non mancano nemmeno scene soft core per stuzzicare ulteriormente le fantasie degli spettatori. Ma Dale Berry in regia e Herman Eldeiwes alla sceneggiatura non combinano niente di buono, purtroppo. Può stupire, ma per Hot Thrills and Warm Chills è doveroso citare, anche se non in ottica positiva, anche lo sceneggiatore, perché il lungometraggio di Berry ha anche la pretesa di avere una specie di canovaccio, per quanto non sviluppato in alcun modo. Tre prosperose amiche si ritrovano, sul momento sembra per aggiornarsi sulle proprie vicende private; questo debole pretesto permette a Berry di mostrare qualche scena di sesso riferita in qualche maniera ai racconti delle ragazze. Poi, la trama sembra prendere una piega che ricordi qualcosa di Faster, Pussycat! Kill! Kill! (1965, regia di Russ Meyer) con la leader del gruppo, Toni (Rita Alexander) che propone alle altre di rapinare la King of Sex’s crown durante l’imminente Mardi Gras. La corona, oltre ad essere un riconoscimento all’uomo più sexy della sfilata, ha infatti anche un notevole valore economico. Ma la pista avventurosa si dilegua subito, annacquata dai ripetuti stacchi erotico pornografici accompagnati dalle ossessive sonorità latineggianti. Tra le rare note di interesse del film c’è la presenza di Lorna Maitland, la procace protagonista dei film di Russ Meyer Lorna (1964), Mudhoney (1965) e Mondo Topless (1966), sebbene in questo caso non si tratti di una partecipazione significativa. Poco incisive anche le performance di Bubble Cash, Susan Brandon e Jeane Manson. Insomma, in Hot Thrills and Warm Chills l’unica a dare un contributo in qualche modo memorabile è Rita Alexander: riconosciuta star della scena burlesque di New Orleans, l’avvenente spogliarellista era nota come Champagne Girl per via di un numero scenico che è forse il vero piatto forte, per quanto di minutaggio contenuto, anche del film di Berry. Dopo aver appoggiato una coppa di champagne su uno dei prosperosi seni, la ragazza chinava la testa all’indietro, guidando con la bocca il bicchiere e bevendo quindi il raffinato vino senza l’ausilio delle mani. La Alexander regge tra l’altro bene lo schermo, durante le scene che la vedono coinvolta; vacilla un po’ – eufemismo, ma vabbè –  durante la sparatoria ma nel corpo a corpo con cui stende il poliziotto riesce in parte a rievocare la Tura Satana, che era una specialista in questo senso, del citato Faster, Pussycat! Kill! Kill! In definitiva, se non altro Hot Thrills and Warm Chills è l’occasione per conoscere la Champagne Girl di New Orleans. Nice to meet You, Rita.  




   

Rita Alexander 







Lorna Maitland 


Susan Branson 


Bubbles Cash 



Galleria di manifesti 




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