1277_SQUADRA SPECIALE CON LICENZA DI STERMINIO (The Doll Squad). Stati Uniti,1973; Regia di Ted V. Mikels.
Nonostante il titolo italiano oggi appiana assai meno
convincente dell’originale The Doll Squad, a ben vedere fotografa meglio
quello che accade nell’improbabile Z-movie di Ted V. Mikels. I morti che
seminano le procaci protagoniste, le ragazze del Doll Squad appunto,
sono infatti un numero tale che si può quindi definire il loro operato uno vero
e proprio sterminio. Non che la cosa possa in qualche modo turbare i sonni del
pubblico del film, beninteso; semmai i sogni degli spettatori saranno
stuzzicati dalle forme che le citate ragazze esibiscono generosamente. Tra
queste la protagonista è la più attraente, ovvero la splendida Francine York
nei panni della capobanda Sabrina Kincaid, personaggio che scenograficamente
regge sontuosamente la scena per tutta la durata del lungometraggio. Più
defilate le altre del gruppo, tra cui vale comunque la pena ricordare Tura
Satana (è Lavelle Sumara), Lisa Todd (è Maria) e Leigh Christian (è Sharon). In
sé Squadra Speciale con licenza di sterminio non è certo un film ben
costruito e realizzato con sufficiente perizia: ad essere del tutto onesti siamo
abbastanza lontani dal minimo sindacale richiesto. Quello che rende la
pellicola degna di nota è l’idea di un gruppo di donne che svolga un ruolo che
nei film d’azione è in genere maschile, oltre agli espliciti rimandi erotici
che pure, per la verità, da un punto di vista prettamente sessuale, sono
contenuti. Non ci sono scene di sesso in Squadra Speciale con licenza di
sterminio ma la violenza esibita e soprattutto il vedervi coinvolte ragazze
in abiti e pose estremamente provocanti, rende abbastanza facile intuire dove
si voglia andare a parare. Niente di male, per carità; del resto pare che il
film fu lo spunto per la successiva serie televisiva Charlie’s Angels
che ne era, in effetti, una versione depurata dalla violenza estrema e
raffinata sul versante erotico. Tra l’altro, Quentin Tarantino si dice essere
un gran fan di Squadra Speciale con licenza di sterminio e questo non è
che renda il film migliore di quanto non sia ma dà, in un certo senso, l’idea
di come il lungometraggio di Ted V. Mikels, all’epoca della sua uscita, riuscì
a colpire l’immaginario del pubblico e ad influenzarlo. Insomma non un’opera
imprescindibile per le sue qualità artistiche ma piuttosto un testo un po’ intrigante
e che, al tempo, aiutò a liberarci di qualche tabù. E tanto basta.
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