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mercoledì 18 dicembre 2019

I MAGNIFICI 7 JERRY

475_I MAGNIFICI 7 JERRY (The Family Jewels); Stati Uniti, 1965Regia di Jerry Lewis.

L’escamotage di inventarsi tanti personaggi diversi e imparentati tra loro, ovviamente tutti interpretati da Jerry Lewis (che è pure regista dell’opera), avrebbe dovuto permettere al comico di mettere in mostra la propria verve comica a 360 gradi, in ognuno dei suoi risvolti. In realtà le parti più riuscite sono quelle in cui è in scena il personaggio più semplice, ovvero l’autista della ragazzina protagonista del film. A voler essere critici, questo può essere inteso come un limite dell’intuizione alla base della pellicola, che forse finisce addirittura per disperdere il talento di Lewis in situazioni eccessivamente artificiose. Nel film vediamo infatti all’opera ben sette personaggi a cui presta comicità il funambolico attore; la scusa narrativa è data dalla ragazzina milionaria citata prima che, rimasta orfana, deve essere affidata ad uno dei suoi zii. Gli zii in realtà sono sei, ai quali però si aggiunge il settimo Jerry del titolo, il maggiordomo della piccola. Di tutte queste interpretazioni, la migliore pare essere proprio la meno elaborata, appunto quella del suddetto maggiordomo; la più debole quella dello zio Giacomino, il marinaio, al punto da essere addirittura superflua. Nel complesso da salvare sono Eddie, lo strambo pilota d’aereo, Skylock una sorta di Sherlock Holmes con Watson/Matson interpretato dal bravo Sebastian Cabot e, volendo anche il gangster Bugsy. Oltre a Giacomino, appaiono poco incisivi anche Julius il fotografo (non lo salva nemmeno lo sfoggio di modelle ivi connesso), e Eddie, il clown. Insomma, Jerry Lewis si fa in sette per portare a casa la riuscita di questo film, ma è proprio questo ad inficiare la riuscita dell’operazione. Tuttavia il film, nel complesso, è certamente gradevole; anche solo in virtù dell’innegabile simpatia del camaleontico protagonista.        










Francine York 



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