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lunedì 11 ottobre 2021

HELDENTUM UND TODESKAMPF UNSERER EMDEN

908_HELDENTUM UND TODESKAMPF UNSERERE EMDEN ; Germania, 1934; Regia di  Louis Ralph.

Nel gennaio del 1933 Adolf Hitler era divenuto Cancelliere e il vento in Germania era ormai definitivamente cambiato. L’anno successivo, Hitler aveva poi assunto la carica di di Führer imponendo in pratica il regime dittatoriale nel paese: è in questo ambito che va intesa la messa in cantiere di una nuova versione delle gesta della SMS Emdem. Il mitico incrociatore tedesco che nella Prima Guerra Mondiale era stato affondato nella Battaglia di Cocos, per altro non prima di aver compiuto con successo una lunga schiera di operazioni militari. Nel tempo la vicenda era stata riproposta più volte sullo schermo: in Germania era uscito nel 1926 Unsere Emden, un film muto, e nel 1932, col l’ausilio della traccia audio, Kreuzer Emden. Regista e interprete principale, nel ruolo del capitano Karl von Müller, era stato Louis Ralph, che si era disimpegnato con buone capacità. Non che i film fossero capolavori, sia chiaro, ma interpretarono bene lo spirito del tempo oltre ad avere un buon riscontro di pubblico. Va precisato che Kreuzer Emden era una sorta di aggiornamento sonoro di Unsere Emden, visto che molti segmenti di pellicola erano gli stessi. Le differenze c’erano ed erano nel tentativo di rendere la storia più appetibile, più commerciale, con una trama sentimentale che si sovrapponeva agli eventi storici, un minimo (giusto un minimo, eh) più strutturata. Ma, oltre alla traccia romantica, il film si prendeva il tempo per le gag umoristiche e accompagnava le immagini con tantissime canzoni d’epoca, sfruttando appieno l’apporto del sonoro. Nel complesso, al netto della tragedia raccontata, Kreuzer Emden era quindi un film leggero, quasi come un moderno film di azione o d’avventura

La propaganda nazista, evidentemente, non era quindi troppo soddisfatta di come veniva utilizzato un mito come quello della Emden ed ecco che venne prodotta un ulteriore versione del film, visto che ancora una volta venivano riciclati lunghi tratti della stessa pellicola. L’idea alla base di Heldentum und Todeskampf unserer Emden (letteralmente Eroismo e agonia della nostra Emden) fu di eliminare del tutto la traccia sentimentale, dare più spazio alle scene che evidenziassero l’efficienza tedesca e sfruttare l’apparato musicale per enfatizzare il patriottismo germanico. Insomma, trasformare la Emden in uno strumento di propaganda. Da Kreuzer Emden vengono per altro le scene comiche di cameratismo come quella del lavaggio del ponte, ma furono aggiunte molte scene di esercitazioni fisiche di ginnastica e duro lavoro per far funzionare a dovere la nave. 

Tra le canzoni spicca ovviamente l’inserimento della Deutschlandlied (l’inno nazionale tedesco) ma numerose sono le marce musicali di carattere prettamente militare: ci sono anche i pezzi come Muss I denn zum stadtele hinaus oltre che la già patriottica Die watch am Rhen, presenti in Kreuzer Emden ma, nel complesso, si può dire che la musica era davvero cambiata. Curiosamente, in modo analogo a quanto era successo in Australia, la vicenda della Emden, nata sin da subito con una connotazione comunque di finzione narrativa, quantomeno un docudrama, diremmo oggi, era finita per divenire un falso documentario. La pellicola era stata infatti comprata da uno studio di produzione australiano che l’aveva poi aggiornata fino alla versione ultima, Sea Raider (1931) da cui erano state eliminate le tracce di finzione nell’intento evidente di far credere che quella versione dei fatti fosse un testo storicamente attendibile. La stessa cosa capitava ora in Germania, con l’aggravante che la propaganda nazista era assai più esplicita e la povera Emden si trovava così trasformata in un simbolo del nuovo regime. Un destino assai peggiore di quello che gli era capitato presso le isole Cocos.


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