286_DECISIONE AL TRAMONTO (Decision at Sundown); Stati Uniti 1957; Regia di Budd Boetticher.
Decisione al tramonto è
un film il cui titolo può essere equivocato, infatti nella traduzione si perde
il duplice significato della parola Sundown,
che è sì il calar del sole ma anche
il nome della città di frontiera in cui piomba Bart Allison (il fulgido Randolph
Scott) accompagnato dall’amico Sam (Noah Beery Jr.). Sull’atteggiamento deciso
di Allison invece nessun dubbio: arriva in paese con modi se non prepotenti,
sicuramente spicci (la fermata imposta alla diligenza, la visita al barbiere)
per irrompere durante la celebrazione di un matrimonio e mettere in guardia la
futura sposa del fatto che se dirà il fatidico ‘sì’ , diventerà presto vedova! Mentre Allsion era sotto le armi,
Tate Kimbrough (John Carroll), questo il nome del futuro sposo, gli avrebbe
circuito la moglie che in seguito sarebbe poi morta: motivo più che
comprensibile per reclamare vendetta. In realtà, e già l’amico Sam prova a
farlo capire ad Allison, l’idea che questi aveva della moglie non era proprio
aderente al vero, e Tate forse non ebbe poi tutte queste colpe nella perdizione della donna. In ogni caso,
sia Allison che il racconto vanno dritti sull’obiettivo come una palla di fucile e,
fa sensazione, vedere una sfavillante Karen Steele (la sposa) venire
sostanzialmente ignorata sia dal protagonista che dal regista del film. Pur se
la storia appare scarna e con approfondimenti psicologici minimi, l’impostazione
complessiva è molto valida e il film, oltre che piacevole, è sicuramente ben
costruito. Con questo Decisione al
tramonto Boetticher affina l’equipe
di collaboratori che darà vita al celebre ciclo
di Ranown, composto da sette film tra il 1956 di I sette assassini e il 1960 di La
valle dei mohicani. Sette western diretti da Boetticher, svelti, asciutti,
mai sopra gli 80 minuti di durata, con protagonista sempre Randolph Scott.
L’attore
fungeva anche da co-produttore, tanto che la società di produzione era chiamata Ranown componendo le lettere iniziali
del suo nome (Ran), unite a quelle
finali (own) prese dal cognome del
produttore Harry Joe Brown. Sebbene il precedente I sette assassini sia stato prodotto da John Wayne (Batjac
Production), è d’uso considerarlo come il capostipite del suddetto ciclo di Ranown di cui, quindi, Decisione al tramonto viene considerato
il secondo capitolo. Di quel precedente western, in effetti, ci sono solo
regista e star principale, mentre con Decisione
al tramonto vengono introdotti il citato produttore H.J. Brown, lo sceneggiatore
Charles Lang (che collaborerà in un altro film del ciclo) e soprattutto la
magnifica Karen Steele che affiancherà Randolph Scott in L’oro della California e L’albero
della vendetta, sempre facendoci una splendida figura.
Valery French
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