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martedì 28 dicembre 2021

ANGELICA E IL GRAN SULTANO

948_ANGELICA E IL GRAN SULTANO (Angélique et le sultan); Francia, Germania, Italia, Tunisa, 1968; Regia di Bernard Borderie. 

Quinto episodio della saga della bellissima nobildonna francese, Angelica e il Gran Sultano, prosegue nel viaggio verso sud delle avventure dell’eroina impersonata dalla magnifica Michèle Mercier. La bellezza della Mercier rimane anche in questo capitolo la componente più importante ed apprezzabile del film ma va detto che anche Angelica, parlandone strettamente come personaggio, è assai carismatico. Anche ne Angelica e il Gran Sultano appare perfettamente a suo agio, come del resto nei precedenti, sebbene la trama le riservi qualche passaggio davvero scomodo e doloroso. Se il recente L’indomabile Angelica aveva visto la saga spostarsi dalla Francia al Mediterraneo, in questo Angelica e il Gran Sultano si arriva in Africa, e precisamente in Algeria. La componente sadomasochistica che è sempre stata il filo rosso delle storie della bella marchesa, subisce ora la connotazione intrinseca alla religione musulmana, che nel racconto ritiene la schiavitù al signore di turno (in questo caso il Gran Sultano) una questione di assoluta importanza e la propone quasi come un privilegio. Ovviamente Angelica non si sottometterà né si concederà all’eminente signore, anche perché ormai è consapevole che il marito Jeoffrey (Robert Hossein) è vivo ed è alla sua disperata ricerca. Il fortunato che riuscirà finalmente a trovarla e a condurla sulla propria nave, chiudendo con un lieto fine, certamente meritato, le favolose gesta della più bella tra le eroine francesi viste al cinema. Non sono certo capolavori, questi film di Borderie dedicati alla bella Angelica: ma, non appena abbiamo finito di vederne uno, già ne abbiamo nostalgia.






Michèle Mercier









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