335_COLLEGE COACH . Stati Uniti, 1933. Regia di William A. Wellman.
William A. Wellman è un regista dalla formidabile capacità
creativa, capace di inventarsi film in ogni contesto e da ogni pretesto.
Stavolta ambienta la sua storia nel mondo del football universitario americano,
dando l’ennesima prova di estrema capacità realistica e di notevole onestà
intellettuale. A prima vista si potrebbe pensare che il regista americano trovi
sempre il modo di infilare nei suoi film gli argomenti legati al mondo dei
gangster, ma non è certo un vezzo di comodo dell’autore se negli anni ’30 certe
attitudini erano molto diffuse. Anche perché, se è vero che a posteriori un
coach con cappello, impermeabile e sigaro sembri un po’ fuori luogo, lo stesso
non si può dire per i trucchi escogitati dai college per poter schierare nelle
squadre studentesche giocatori professionisti, o di certe libertà nella gestione dei bilanci
degli stessi istituti da parte dei propri dirigenti. Insomma, il solito Wellman
che mette in scena tutto con grande perizia tecnica, tiene un ritmo
godibilissimo, e in questo caso sfrutta, senza fallire il compito per niente
scontato, la competizione sportiva per alimentare l’attesa del finale. Ma forse
la capacità migliore del grande cineasta nato a Brookline è sempre quella di
mostrare la corruzione nel sistema americano senza scadere nel qualunquismo ma
anzi, approfittando della presenza del marcio,
per esaltare poi la controparte sana della società. Che dire, che è un uomo di
qualità lo dice anche il nome.
Ann Dvorak
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