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mercoledì 26 aprile 2023

PER LA VECCHIA BANDIERA

1263_PER LA VECCHIA BANDIERA (Thunder over the plains). Stati Uniti, 1953; Regia di André De Toth.

Curiosamente contraddittori i presupposti di Per la vecchia bandiera, western del 1953 diretto da André De Toth. Pur presentandosi come tipico B-movie – con un bravo regista per questo tipo di pellicole e l’attore forse più congegnale, Randolph Scott – il film insiste con convinzione sulla sua matrice storica. Che per un film di serie B è una bella pretesa, volendo appunto vedere. Ma, sorvolando su qualche comprensibile inesattezza, il tema centrale del racconto filmico è effettivamente attendibile: tra il 1865, anno di capitolazione della Confederazione del sud nella Guerra Civile Americana, e il 1870, anno di riannessione del Texas all’Unione, ci furono i classici problemi post bellici che contraddistinsero gli stati sconfitti. Gli speculatori arrivavano in questo contesto cercando di approfittare della crisi che la guerra aveva generato, espropriando i vecchi possidenti terrieri con manovre spesso poco pulite. Chi mal sopportava questa situazione si ribellava e passava per fuorilegge: per riportare l’ordine Washington spediva sul posto cosiddette truppe d’occupazione. Il capitano Porter (l’inossidabile Randolph Scott), è spronato dal suo superiore, il tenente colonnello Chandler (Henry Hull) a sedare i disordini e catturare il pericoloso Westman (Charles McGraw). Il problema è che il capitano è originario del Texas e conosce bene le ragioni dei suoi concittadini; tuttavia il suo superiore non è disposto a sentire ragioni, è prossimo alla pensione e non vuole altre grane. Che invece arrivano al forte sotto forma del Capitano Hodges (Lex Barter). Hodges non è affatto soddisfatto del luogo della sua destinazione e vorrebbe tornare all’est; non è, quindi, dell’idea di fare sconti ai rivoltosi. Prima chiude la questione, prima può sperare in una promozione e in un trasferimento in un luogo più consono ad un ufficiale d’accademia come lui. 

Con il capitano Porter si crea quindi una divergenza d’opinioni destinata ad inasprirsi sempre più quando Hodges mette gli occhi sulla moglie del collega. Norah (Phyllis Kirk) è una donna molto bella intristita dalla vita in una terra di frontiera che le è oltretutto ostile: la signora Porter rimpiange il tempo in cui viveva ad est e Hodges alimenta questa sua nostalgia rievocando i suoi trascorsi di inizio carriera ai tempi dell’accademia. Tra i due si stabilisce una certa intesa, peraltro Norah ha unicamente bisogno di distrarsi dalla monotona quotidianità, mentre l’uomo cerca di approfittare dell’occasione. Ad un certo punto l'uomo si spinge troppo in là e, come prevedibile, Porten coglie i due in un atteggiamento intimo. Con Hodges la faccenda si chiarisce subito a cazzotti ma, con la nonchalance tipica dei personaggi di Randolph Scott, Porter non avrà alcun dubbio in merito alla fedeltà della moglie. Intanto i faccendieri arrivati dall’est, Standish (Elisha Cook Jr) e Balfour (Hugh Sanders), hanno incastrato Westman con una falsa accusa di omicidio: la situazione degenera e il tenente colonnello Chandler mette Porter spalle al muro. Westman è quindi catturato e rischia di finire sulla forca; i texani reagiscono e rapiscono Standish, chiedendo uno scambio di prigionieri. Porter cerca di scagionare Westman e ristabilire un minimo di calma; Hodges, al contrario, agita le acque, così come Balfour, vera anima nera della comitiva. Alla fine – e c’era da dubitarne? – il capitano dal volto imperturbabile di Randolph Scott sistema tutto quanto e il Texas può finalmente ritornare nell’Unione. Per la vecchia bandiera sarà anche a sfondo storico ma Randolph Scott nei suoi western non lascia conti in sospeso troppo a lungo.  


Phyllis Kirk 



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