DIE VERSUNKENE FLOTTE
CINEMA PERDUTO
1153_DIE VERSUNKENE FLOTTE . Germania 1926; Regia di Graham Hewett e Manfred Noa.
Leggendario film che racconta della guerra navale durante il primo
conflitto mondiale, Die Versunkene Flotte è considerato un’opera andata
perduta. Nel 2014 ne è stata proiettata a Berlino la versione inglese intitolata
When Fleet Meets Fleet: A Romance of the Great Battle of Jutland: non si
hanno troppe notizie sulle differenze tra i due testi, alla cui base rimane in
ogni caso il romanzo omonimo dell’ex ufficiale navale tedesco Helmut Lorenz. Nel
racconto, da un punto di vista storico, l’elemento di spicco è la Battaglia
dello Jutland (o Battaglia dello Skagerrak), lo scontro navale più
importante dell’intera Prima Guerra Mondiale. Le forze in campo erano totalmente
squilibrate a favore della Royal Navy britannica, la cui flotta non
temeva confronto a qualunque latitudine; dal canto suo la tedesca Kaiserliche
Marine non aveva grande esperienza né particolare tradizione nel merito ma
seppe farsi valere. L’esito fu controverso: gli inglesi riuscirono a mantenere
il blocco navale sulla Germania ma subirono perdite gravissime, in proporzione
nettamente superiori a quelle tedesche. In Inghilterra la cosa fece scalpore,
visto la scarsa considerazione nell’ambito navale deputata ai tedeschi; in
Germania, per quanto ci possa essere stata soddisfazione per una sorta di vittoria
morale, ci si rese conto che era impossibile forzare il citato blocco
navale. Il problema per i tedeschi non era affatto secondario: occorreva
rispondere in qualche modo all’embargo che affamava la popolazione e si cercò
di rendere la pariglia agli inglesi attraverso la guerra sottomarina.
Nonostante tanto il blocco navale inglese quanto la condotta dei sottomarini
tedeschi fossero strategie moralmente discutibili, anche nel corso di una
guerra, almeno stando agli autori di Die Versunkene Flotte non c’era poi
tutto questo odio tra i due popoli. Nel film di Noa e Hewett ai drammatici eventi
bellici sono infatti intrecciate vicende di amicizia virile e questioni
sentimentali che vedono appunto coinvolti inglesi e tedeschi. 1914, Settimana
di Kiel, uno degli eventi velici più importanti al mondo, il comandante
Norton (Henry Stuart), inglese, è amico del comandante tedesco von Barnow
(Bernhard Goetzke), oltre che affascinato dalla di lui consorte Erika (Agnes
Esterhàzy). Naturalmente, una volta scoppiata la guerra, i due si troveranno
uno di fronte all’altro nella battaglia dello Jutland; Norton, caduto in mare e
ferito, viene salvato dai tedeschi e, in un ospedale militare, trova come
infermiera proprio Erika. Il racconto è, come si può facilmente intuire, un
testo fortemente melodrammatico che intesse con mestiere (a giudicare dalla
trama) vicende private e contesto storico. Più volte è sottolineata l’amicizia
tra tedeschi e inglesi e, quindi, non si tratta certo di un film di faziosa
propaganda sebbene una certa luce di prospettiva filo tedesca si riesca ad
intravvedere. Probabilmente non si tratta di un capolavoro imprescindibile,
almeno stando ai commenti trapelati fino a noi. Tuttavia, vuoi per l’importanza
dell’argomento, la Battaglia dello Jutland, vuoi per la fama e il
mistero che avvolgono questa pellicola, c’è da sperare che il film riesca a
tornare in qualche modo in circolazione.
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