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giovedì 10 marzo 2022

DIE SOMME: DAS GRAB DER MILLIONEN

984_DIE SOMME ; Germania, 1930; regia di Heinz Paul.

Nel 1930, il regista tedesco Heinz Paul, che era stato luogotenente nella Prima Guerra Mondiale, aveva già diretto U9 Weddigen e Drei Tage auf Leben und Tod, due lungometraggi sul grande conflitto. Pur affrontando un tema delicato come quello dei sommergibili, considerati all’epoca alla stregua di veri e propri pirati, era riuscito, almeno nel primo dei due film, a mantenere una apprezzabile cavalleria anche nei confronti del nemico. Questa caratteristica nella poetica di Paul verrà messa in chiara evidenza nel momento in cui affronterà con Die Somme: Das Grab der Millionen una ricostruzione quasi documentaristica della Battaglia della Somme, episodio sempre inerente alla Grande Guerra. A rafforzare l’impressione che il regista tedesco avesse una sensibilità diversa rispetto a molti altri colleghi del tempo, c’è il paragone che sorge naturale con l’inglese The Somme di M.A. Wetherell uscito tre anni prima. Il confronto tra le due opere non è soltanto legato all’evidente uguale tema trattato ma dal fatto che Paul utilizzò intere sequenze prese dal film britannico. Ma se quello di Wetherell è sostanzialmente un film di propaganda, il regista bavarese smussò nel suo lavoro quel tipo di approccio cercando di mettere tedeschi e inglesi (e francesi) grosso modo sullo stesso piatto della bilancia. Alle vicende belliche, per rendere più accessibile il testo da un punto di vista emotivo, Paul affianca una vicenda privata, con una madre (Ermine Sterler) che si vede privata dalla guerra, e dalla Battaglia della Somme in particolare, dei propri figli. Si tratta di una traccia narrativa forse esile, a fronte dell’enormità della battaglia: eppure è anche con questi dettagli che si può fare la differenza.  



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