898_ALBA DI FUOCO (Dawn at Socorro); Stati Uniti, 1954; Regia di George Sherman.
Sebbene differente dall’originale Dawn at Socorro, anche il titolo italiano, Alba di fuoco, del film di George Sherman fa riferimento al sorgere
del sole. Un momento, da sempre, che simbolicamente indica un inizio e, quindi,
potenzialmente un cambiamento. Che è quello che cerca di fare Brett Wade (Rory
Calhoun), un gambler pistolero che,
anche per questioni di salute, vuole smettere con la vita spericolata tipica
del far west. Anche Rannah Hayes (Piper Laurie) vuole cambiare la sua vita, ma
in peggio: in polemica con il padre, che la riteneva una poco di buono, decide
di diventarlo per davvero. Ma, nonostante questo, la sua è la figura salvifica
della storia: non a caso fornisce in due occasioni il medicinale per calmare la
tosse cronica di Brett Wade. La sua funzione è però quella di dare un senso
alla nuova vita a cui l’uomo andrà incontro, anche se il film è prevalentemente
incentrato sulla ricerca, da parte di Brett, di tagliare i ponti con
l’ingombrante passato. E non è cosa così scontata: non basta incontrare una
bella ragazza, appendere la pistola al chiodo e cambiare aria. Sherman, per
chiarire quanto sia difficile scrollarsi di dosso il modo di vivere turbolento
e basato sulla violenza della frontiera americana, sfrutta in modo opportuno
alcuni spunti del passato del cinema western. La figura di Brett Wade è infatti
ritagliata su quella di Doc Holliday, lo storico pistolero protagonista della
sfida all’OK Corrall e, ovviamente, di tantissimi film (basti citare Sfida infernale, 1946, regia di John
Ford). C’è anche, in apertura di Alba di
fuoco, una scena che richiama in modo evidentissimo la sparatoria più
celebre della storia del west. Un rimando questo, che ha valenza storica oltre
che cinematografica: esclusivamente a questa seconda sponda si appoggia invece
il riferimento a Ombre rosse (1939, sempre
di Ford, ça va sans dire). Il paese
in cui la vicenda parte è Lordsburg, ovvero l’ultima tappa della diligenza del
film capostipite del western classico.
Inoltre sulla diligenza, che era in un certo senso la vera protagonista del
film fordiano, avvengono alcuni
passaggi cruciali, come l’intesa tra Brett e Rannah; ma, in questo caso, il
viaggio parte da Lordsburg, per andare a Socorro, ovvero a est. E proseguirà in
treno (simbolo di civiltà in luogo della diligenza, simbolo del selvaggio west)
verso Colorado Springs, terra salubre e ancora più a est. Nel
Piper Laurie
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