322_LA PANTERA ROSA (The Pink Panther). Stati Uniti, 1963; Regia di Blake Edwards.
La
Pantera Rosa
che da il titolo all’opera di Blake Edwards è una gemma preziosa che un famigerato
ladro, detto la Primula
(alias Sir Charles alias David Niven) vuole rubare. Prima di addentrarci nei
dettagli del lungometraggio vero e proprio, va subito precisato che le gemme in
quest’opera sono tre e non una sola: oltre alla pietra, c’è il cartone animato
dei titoli di testa, una simpaticissima pantera rosa, appunto, e il tema
musicale che li accompagna, del validissimo Henry Mancini. Non è che si voglia
delegittimare l’importanza della storia narrata poi nel film vero e proprio, ma
si ha l’impressione che si tratti di una pellicola che rimarrà nella storia più
che altro per gli straordinari titoli di apertura. Ma questo non vuol dire La Pantera Rosa abbia poi uno
sviluppo brutto o noioso; tutt’altro. Oltre a Niven, il cast è di prim’ordine:
Peter Selles è lo spassoso Ispettore Clouseau, di cui l’elegante Capucine la
moglie Simone; una Claudia Cardinale in buona forma la principessa Dala e
Robert Wagner è George, il nipote di Sir Charles. Blake Edwards gioca con la
commedia e i suoi tempi con leggerezza, senza forzature; i colori pastello
dipingono le immagini come cartoline, come perenni feste in costume. I
personaggi si mascherano e si scambiano di ruolo, le coppie si formano e si
lasciano: Simone è la moglie di Clouseau e l’amante di Sir Charles ma deve
sedurre George; Sir Charles è l’amante di Simone ma deve sedurre la principessa
Dala; tra la stessa Dala e George non fa in tempo a scoccare la scintilla, ma
ci si va vicino. In mezzo a questi intrecci, l’Ispettore Clouseau cerca di
catturare la Primula
e di fare l’amore con la moglie Simone, senza riuscire in nessuna delle due
cose e senza accorgersi che nella sua stanza ci sono Sir Charles e George, mentre
entrano ed escono fattorini e cameriere.
Il tutto, come detto, con leggerezza e
comicità, soprattutto grazie a Peter Selles, vero mattatore della pellicola.
Edwards dirige con tranquillità il suo lavoro, sempre con puntuale garbo, ma se
volgiamo farli un appunto, sopravvaluta le capacità di David Niven: è un bravo
attore, ma non ha tutta quella classe ostentata, e se portato per le lunghe,
come nella scena della seduzione con la Cardinale, mostra il fiato corto.
Ma si tratta di un peccato veniale, ben inteso: La
Pantera Rosa è un film divertente e divertito, come
abituale quando di mezzo c’è Blake Edwards.
Capucine
Claudia Cardinale
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