205_ANATOMIA DI UN DELITTO (Naked alibi). Stati Uniti 1954; Regia di Jerry Hopper.
Opera certamente minore,
soprattutto per la cifra autoriale appena discreta del regista Jerry
Hopper, Anatomia di un delitto può essere interessante a patto
di intenderlo come sorta di tributo celebrativo a Gloria Grahame. Certo la
formidabile e bellissima attrice, già premio Oscar per Il bruto e la
bella di Vincente Minnelli, avrebbe meritato in questo senso assai di
più. Ma possiamo considerare Anatomia di un delitto come una sua
semplice passerella nei panni della femme fatale dal
cuore tenero, quasi a simboleggiare le due recenti e magistrali performance in
questo ruolo, nei capolavori Il grande caldo e La
bestia umana del sommo maestro Fritz Lang. Nel film di Hopper la Grahame balla nel
night, accavalla le gambe, cammina avanti indietro nella main street del paesino di frontiera ancheggiando come si ancheggia
e quando si sdraia sul letto lo fa sempre in modo seducente: insomma il
campionario della perfetta dark lady, a cui manca, ahimè, un degno
film da rendere indimenticabile. Al suo fianco, anche Sterling Hayden recita
nel suo ruolo tipico; un granitico eroe
poco incline all’emozione: la sua impassibilità può funzionare, ma in un altro
contesto, mentre qui rimane troppo ordinaria.
E va beh, non è che sia un delitto
guardare questo film: solo che c’è una differenza troppo atroce, tra le
aspettative che propone (a partire dal cast, ma soprattutto per le immagini su
manifesti, locandine e fotobuste dove la Grahame dà sfoggio di
tutto il suo fascino) e la storiella raccontata poi da Hopper.
Comunque per Gloria questo e
altro.
Gloria Grahame
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