Translate

lunedì 30 luglio 2018

PER UN DOLLARO DI GLORIA

185_PER UN DOLLARO DI GLORIA   Italia, Spagna, 1966;  Regia di Fernando Cerchio.

Il regista Fernando Cerchio, noto per i suoi numerosi film mitologici, i peplum tipici di Cinecittà, si cimenta in questo caso con il genere western, come si capisce sin dal titolo. Non è la primissima volta, ad onor del vero, in quanto nel 1952 Cerchio diresse Il bandolero stanco, con Renato Rascel; ma quello era un western comico, mentre ora il regista piemontese riapproda al genere dopo una feconda esperienza nel cinema in costume; non ci sono infatti solo peplum nel suo curriculum, ma anche pirati e sceicchi. In effetti, l’attenzione al décor militare, specie nelle uniformi confederate, pare fin troppo confezionato, soprattutto all’inizio della pellicola. In ogni modo la vena avventurosa del regista si rivela in una trama di forte trasporto narrativo: dall’avvio in media res, si passa da uno scontro con gli onnipresenti indiani all’altro, senza soluzione di continuità. Non c’è quindi il tempo per introspezione psicologica; peraltro Cerchio riesce a conferire, con sbrigative pennellate, connotazioni caratteriali ai suoi personaggi almeno sufficienti al carattere dell’opera. Peraltro, sarà la potente presenza scenica di Broderick Crawford, nei panni del folle colonnello Lennox, o le ambientazioni comunque ben curate, che sembra quasi di essere in un western hollywoodiano e non in uno spaghetti
La trama, poi, si rivela fondamentale e non solo un mero mezzo di trasporto per condurci al finale: lo svincolo narrativo del soldatino trovato durante il furto del tabacco è più che valido e fa deflagrare una situazione tenuta fino a quel momento abilmente in stallo. Un onesto film avventuroso che si sostiene grazie alle scene di battaglia, alle tensioni interne (ci sono soldati confederati e francesi assediati nello stesso forte), una discreta trama sentimentale (Elisa Montés contribuisce a nobilitare il cast con la sua bellezza), che trova il suo sfogo con un buono spunto narrativo. Si è visto ben di peggio.


Elisa Montés



Nessun commento:

Posta un commento