185_PER UN DOLLARO DI GLORIA Italia, Spagna, 1966; Regia di Fernando Cerchio.
Il regista Fernando Cerchio, noto per i suoi numerosi film
mitologici, i peplum tipici di
Cinecittà, si cimenta in questo caso con il genere western, come si capisce sin dal titolo. Non è la primissima volta,
ad onor del vero, in quanto nel 1952 Cerchio diresse Il bandolero stanco, con Renato Rascel; ma quello era un western
comico, mentre ora il regista piemontese riapproda al genere dopo una feconda
esperienza nel cinema in costume; non
ci sono infatti solo peplum nel suo
curriculum, ma anche pirati e sceicchi. In effetti, l’attenzione al décor militare, specie nelle uniformi
confederate, pare fin troppo confezionato,
soprattutto all’inizio della pellicola. In ogni modo la vena avventurosa del regista si
rivela in una trama di forte trasporto narrativo: dall’avvio in media res, si passa da uno scontro
con gli onnipresenti indiani all’altro, senza soluzione di continuità. Non c’è
quindi il tempo per introspezione psicologica; peraltro Cerchio riesce a
conferire, con sbrigative pennellate,
connotazioni caratteriali ai suoi personaggi almeno sufficienti al carattere
dell’opera. Peraltro, sarà la potente presenza scenica di Broderick
Crawford, nei panni del folle colonnello Lennox, o le ambientazioni comunque
ben curate, che sembra quasi di essere in un western hollywoodiano e non in uno
spaghetti.
La trama, poi, si rivela
fondamentale e non solo un mero mezzo di trasporto
per condurci al finale: lo svincolo narrativo del soldatino trovato durante il
furto del tabacco è più che valido e fa deflagrare una situazione tenuta fino
a quel momento abilmente in stallo. Un onesto film avventuroso che si sostiene
grazie alle scene di battaglia, alle tensioni interne (ci sono soldati
confederati e francesi assediati nello stesso forte), una discreta trama
sentimentale (Elisa Montés contribuisce a nobilitare il cast con la sua
bellezza), che trova il suo sfogo con un buono spunto narrativo. Si è visto ben
di peggio.
Elisa Montés
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