1338_UNA LACRIMA SUL VISO . Italia, 1964; Regia di Ettore Maria Fizzarotti.
Sull’onda del successo della canzone Una lacrima sul viso in quel
del Festival di Sanremo 1964 – dove Bobby Solo fu escluso dalla finale ma vide
riconosciuta in seguito una sorta di vittoria morale – la Titanus affida a
Ettore Maria Fizzarotti un film da impostare sul bellissimo brano in questione.
Le considerazioni che devono aver fatto gli autori, Giovanni Grimaldi e Bruno
Corbucci, soggetto e sceneggiatura, oltre al regista, devono aver tenuto in
conto che quella canzone era – ed è – un vero pezzo da novanta nel panorama
musicale italiano e non, e quindi non occorresse insaporire troppo la ricetta. Del
resto, i musicarelli, il genere che stava prendendo piede in Italia al
tempo, erano un mero e dichiarato pretesto per ascoltare e vedere quei cantanti
che erano sulla cresta dell’onda in quel frangente. Bobby Solo, chiamato per la
prima volta sul grande schermo, si limita di fatto ad interpretare quella che,
in fondo, è l’idea che cerca di veicolare come cantante: il suo nome d’arte può
farlo passare per italoamericano così come il look, palesemente ispirato a
Elvis Presley. E nel film Bobby Solo è infatti Bobby Tonner, un cantante pop
rock americano di origini italiane, in visita a Napoli; qui incontra l’amico di
suo padre, il professore di Conservatorio Todini (Nino Taranto) che, guarda
caso, non sopporta gli urlatori. Questo rimando si riallaccia alla
polemica tra melodici, i cantanti tradizionali, e urlatori,
alfieri del nuovo corso musicale che, all’epoca, infiammava la Penisola ed era
stato al centro dei precedenti musicarelli, I ragazzi del Juke- Box
(1959) e Urlatori alla sbarra (1960) di Lucio Fulci.
Nella sua
interpretazione di questo nuovo e curioso filone del genere musicale,
Fizzarotti spingerà assai più di Fulci sul pedale del sentimentalismo, e
troverà in Laura Efrikian il punto di riferimento. La Efrikian, bella a
sufficienza ma anche esente da malizia o derive eccessivamente provocanti, era
l’ideale per evitare di far sfociare le romanticissime storie imbastite da
Fizzarotti e company in vicende in qualche modo piccanti. Evidentemente i
produttori ritenevano più remunerativo al botteghino un’opera dal profilo
discreto anziché qualcosa non solo scandaloso ma perfino pruriginoso. Una
lacrima sul viso è in fondo tutto qui: Bobby Solo sembra davvero un
turista, non solo a spasso per Napoli e dintorni ma anche sul grande schermo.
Laura Efrikian tiene bene il centro della scena con il suo discreto ma efficace
charme, mentre Nino Taranto guida con ardore la sparuta pattuglia di
caratteristi del film che sorregge l’esile commedia che fa da sfondo alla
storia sentimentale. Un filo di pepe ce lo mette Lena Von Martens, bionda e
sensuale amica di Laura che prova a soffiarle il fidanzato facendo affidamento sulla
propria avvenenza. Ma è una variazione della trama imbastita unicamente per
mettere in scena la canzone che dà il titolo al film, vero punto di forza
dell’operazione. Talmente bella da riuscire a farla funzionare.
Lena von Martens
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