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sabato 13 giugno 2020

KRAKATOA, EST DI GIAVA

583_KRAKATOA, EST DI GIAVA (Krakatoa, east of Java); Stati Uniti, 1969. Regia di Bernard L. Kowalski.

Già il celebre errore addirittura nel titolo dell’opera (il vulcano Krakatoa si trovava infatti ad ovest di Giava) è un forte indizio dell’approssimazione generale di questa che, a suo modo, rimane un’interessante opera di Bernard L. Kovalski. E’ forse l’evento tragico e devastante dell’esplosione del vulcano a rendere affascinante il film Krakatoa, est di Giava che, peraltro, da un punto di vista strettamente spettacolare non se la cava neanche male. Le scene dell’evento catastrofico sono certamente di impatto e sono tra gli aspetti che rendono meritevole la visione del film. Meno convincete la regia che sembra indecisa tra uno stile classico e uno più contemporaneo agli incombenti anni settanta. L’opera è del 1969 e rimane in bilico tra il film d’avventura e una venale caccia al tesoro dal sapore più attuale, senza però compiersi in un senso o nell’altro. Così così anche gli attori coinvolti: un poco convincente Maximilian Schell è il capitano Hanson; un imbolsito Brian Keith è Connerly il palombaro; Diane Baker cerca di dare intensità alla sua Laura, amante del capitano ma anche madre alla ricerca del figlioletto; la bella ma anonima Barbara Werle prova a mettere un po’ di pepe attraverso Charlie, il suo personaggio; Sal Mineo e Rossano Brazzi, nelle parti di Borghese Jr e Sr, sono relegati in ruoli di contorno poco incisivi. Insomma, il cast non è certo il punto di forza di Krakatoa, est di Giava, anche se forse si può salvare l’esotica presenza di Jacqueline Chan (Toshi) che è forse l’elemento più stuzzicante in questo ambito. Qualche spunto, qualche sprazzo, fino al gran finale: finale col botto, su questo niente da ridire.






Diane Baker




Barbara Werle



Jaqueline Chan AKA Jaqui Chan


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