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sabato 20 luglio 2019

VIAGGIO NELLA LUNA

382_VIAGGIO NELLA LUNA (Le voyage dans la Lune). Francia 1902Regia di Georges Méliès.

Cinquant’anni fa l’uomo mise piede sulla Luna; era il 20 luglio 1969. Una missione, quella di Neil Armstrong e dei suoi compagni di equipaggio dell’Apollo 11, fantastica. Per trovare qualcosa di analogo, al cinema, qualcosa che provi a smentire il famoso detto a volte la realtà supera la fantasia, dobbiamo andare indietro fino alle origini della settima arte. Era il 1902 e, vicino a Parigi, venne girato Viaggio nella Luna, da quel geniaccio di George Méliès. Il film è ispirato da opere di autentici maestri della fantascienza, quali Julies Verne e H.G. Wells: nello specifico, rispettivamente i romanzi Dalla Terra alla Luna e I primi uomini sulla Luna. Ma è soprattutto il talento istrionico di Méliès a rendere Viaggio nella Luna un capolavoro: la sua inventiva, la sua conoscenza dei trucchi teatrali da combinare magistralmente con le possibilità della nuova arte cinematografica, permise all’autore francese un risultato notevole. Il film è composto da 17 quadri, ma non si tratta di una statica rappresentazione. A parte i trucchi teatrali, con le scenografie che possono essere spostate durante la ripresa, al sesto quadro, quello giustamente più famoso, Méliès impiega alcuni artifizi prettamente cinematografici. Già la scena è introdotta da una dissolvenza tra le immagini, che a teatro non si poteva certo vedere, ma è poi con il montaggio che l’autore trasforma la Luna dipinta, che avvicinandosi si ingrandisce sempre più, nel famoso volto lunare; nell’occhio del quale finisce poi la navicella dei nostri bizzarri astronomi (impiegati in quel viaggio in luogo dei moderni astronauti). 

Perché il tono della storia, se non si era capito, è divertito, essendo Viaggio nella Luna una sorta di farsa cinematografica. Méliès, che già conosceva le dinamiche teatrali, sapeva che, per vincere la diffidenza dello spettatore scettico, bastava metterla sul ridere; a quel punto, convinto anche il pubblico meno incline alle storie fantastiche, poteva poi dar sfoggio alla sua grande fantasia. Viaggio nella Luna fu infatti un successo mondiale, considerato il primo film a conoscere un’accoglienza su scala planetaria. Oltre alla perfetta commistione tra impostazione teatrale, (la scansione a quadri rimanda alle scenografie del palco), e innovazioni tecniche di natura cinematografica, la storia raccontata ha una sua armonia, cosa non così scontata al cinema dell’epoca, e vanta alcuni passaggi clamorosamente belli. Ad esempio, oltre alla Luna colpita nell’occhio, la grotta coi funghi o lo scontro con i Seleniti, presi a colpi di fatali ombrellate dai nostri pioneristici rappresentanti.
Insomma, un film bellissimo per una storia fantastica; come quella di Neil Armstrong. 





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