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lunedì 1 settembre 2025

ONE DAY IN UKRAINE

1723_ONE DAY IN UKRAINE, Ucraina, Polonia 2022. Regia di Volodymyr Tykhyy

Il collettivo Babilon’ 13, attivo sin dai tempi della Rivoluzione della Dignità come dimostra il loro Euromaidan – Rough Cut, sa bene che il 24 febbraio 2022 non è cominciata la guerra russo-ucraina. In quel tragico giorno, Mosca ha semplicemente innalzato i toni dello scontro, dando il via alla cosiddetta «invasione su larga scala». Anche stavolta, come nel caso dei fatti di Piazza Indipendenza che diedero il via alla crisi, il collettivo di registi è lesto a reagire per lasciare una traccia cinematografica indelebile: One Day in Ukraine, regia di Volodymyr Tykhyy, coadiuvato dagli altri attivisti per le riprese, ne è il risultato. Nel film, proiettato nell’estate del 2022, si ribadisce l’importanza cronologica degli eventi: il 14 marzo 2022, ovvero il «giorno in Ucraina» a cui si riferisce il titolo, è il numero 2.944 dall’inizio della guerra. Non sono passate solo poche settimane ma ben nove anni; la guerra non è incominciata il 24 febbraio 2022, ma ai tempi della reazione prepotente del Cremlino ai fatti di Piazza Indipendenza. Il documentario sfrutta la matrice collettiva del Babilon’13, per seguire contemporaneamente, nello stesso giorno, differenti storie e personaggi. L’occasione non è casuale, visto che il 14 marzo in Ucraina si celebra il Giorno del Volontariato e di questa attività solidale, spontanea e gratuita ci parla appunto One Day in Ukraine. La guerra non si combatte solo in prima linea, ma anche nelle retrovie, nelle metropolitane delle città che diventano rifugi sicuri per la popolazione contro i bombardamenti degli invasori. In quella di Kyiv è girato parte del film di Tykhyy, che segue differenti filoni narrativi, come il lavoro di alcuni militari che, tra le altre cose, sorvegliano le aree colpite, al fine di prevenire i saccheggi, o l’attivismo di una star della musica che si prodiga per dare concretamente una mano. Insomma, all’invasore armato fino ai denti, l’Ucraina non risponde soltanto a tono, ma mostrando anche la propria umanità e solidarietà.     






    LA STUDENTESSA E L'ORSO è uno studio sulla guerra russo-ucraina attraverso il cinema. 



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