1723_ONE DAY IN UKRAINE, Ucraina, Polonia 2022. Regia di Volodymyr Tykhyy
Il
collettivo Babilon’ 13, attivo sin dai tempi della Rivoluzione della Dignità come
dimostra il loro Euromaidan – Rough Cut, sa bene che il 24 febbraio 2022
non è cominciata la guerra russo-ucraina. In quel tragico giorno, Mosca ha
semplicemente innalzato i toni dello scontro, dando il via alla cosiddetta «invasione
su larga scala». Anche stavolta, come nel caso dei fatti di Piazza Indipendenza
che diedero il via alla crisi, il collettivo di registi è lesto a reagire per
lasciare una traccia cinematografica indelebile: One Day in Ukraine,
regia di Volodymyr Tykhyy, coadiuvato dagli altri attivisti per le riprese, ne
è il risultato. Nel film, proiettato nell’estate del 2022, si ribadisce
l’importanza cronologica degli eventi: il 14 marzo 2022, ovvero il «giorno in
Ucraina» a cui si riferisce il titolo, è il numero 2.944 dall’inizio della
guerra. Non sono passate solo poche settimane ma ben nove anni; la guerra non è
incominciata il 24 febbraio 2022, ma ai tempi della reazione prepotente del
Cremlino ai fatti di Piazza Indipendenza. Il documentario sfrutta la matrice
collettiva del Babilon’13, per seguire contemporaneamente, nello stesso giorno,
differenti storie e personaggi. L’occasione non è casuale, visto che il 14
marzo in Ucraina si celebra il Giorno del Volontariato e di questa attività
solidale, spontanea e gratuita ci parla appunto One Day in Ukraine. La
guerra non si combatte solo in prima linea, ma anche nelle retrovie, nelle
metropolitane delle città che diventano rifugi sicuri per la popolazione contro
i bombardamenti degli invasori. In quella di Kyiv è girato parte del film di
Tykhyy, che segue differenti filoni narrativi, come il lavoro di alcuni
militari che, tra le altre cose, sorvegliano le aree colpite, al fine di
prevenire i saccheggi, o l’attivismo di una star della musica che si prodiga
per dare concretamente una mano. Insomma, all’invasore armato fino ai denti,
l’Ucraina non risponde soltanto a tono, ma mostrando anche la propria umanità e
solidarietà.
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