1602_KHARTOUM . Regno Unito 1966: Regia di Basil Dearden
Khartoum è un
colossal storico di Basil Dearden, ambientato nella capitale sudanese nel 1884,
ai tempi della dominazione inglese. La storia dell’Impero Britannico è talmente
vasta e densa di avvenimenti, che potrebbe dar origine ad un sottogenere
all’interno dei film con ambientazione storica: da I Lancieri del Bengala a Zulu,
passando naturalmente per Lawrence
d’Arabia, esiste infatti una fiorente filmografia dedicata alle imprese
delle forze di Sua Maestà. Onestamente questo Khartoum non è uno degli esempi migliori, nonostante gli sforzi
della produzione per farne un colossal che si rispetti: dal formato Ultra
Panavision 70 mm
al cast, forte di due star come Charlton Heston e Laurence Oliver, nei panni
dei due protagonisti, rispettivamente Gordon Pascià e il Mahdi. Gordon Pascià,
al secolo Charles George Gordon, venne nominato governatore inglese del Sudan
per fronteggiare la rivolta capeggiata da Muhammad Ahmad, autoproclamatosi “il
Mahdi”, una sorta di messia islamico. Il film si apre con lo sterminio, da
parte degli insorti guidati dal Mahdi, di un reparto dell’esercito egiziano
sotto la sciagurata guida di Hicks Pascià, il predecessore di Gordon; non è un
buon auspicio per gli inglesi, che però lungo la durata del lungometraggio
faranno anche di peggio. Lo statista William Ewart Gladstone (Ralph Richardson)
spedisce Gordon in Sudan, per proteggere Khartoum dall’assedio degli uomini dal
Mahdi; ma diffidando dall’indole indipendente del generale, gli appioppa alle
costole il colonnello Stewart (Richard Johnson), il quale, nel corso del tempo,
imparerà però ad apprezzare il carisma dell’uomo che deve sorvegliare. Una
volta comprese l’impossibilità di difende la capitale sudanese con appoggi
locali o egiziani, Gordon reclama rinforzi dalla madre patria; a Londra però,
non si vuole un coinvolgimento troppo diretto, e così alla fine si opta per un
ignobile e opportunistico sacrificio
di Gordon e degli assediati, arrivando con i soccorsi dopo un calcolato lieve
ritardo. E’ chiaro che l’Impero Britannico, a fine ‘800, avesse i suoi bravi
problemi a gestire un dominio enorme; quindi la politica passiva adottata in
Sudan nell’occasione dell’assedio di Khartoum può avere delle giustificazioni:
ma fa comunque un po’ specie vedere un regista e una produzione inglesi,
sparare a zero sulla condotta della madrepatria. La trama del film ha
naturalmente romanzato gli avvenimenti storici, che però nel complesso vengono
grosso modo rispettati; può essere che Gordon fosse anche nella realtà un
personaggio scomodo, oltre che un eroe.
In questo caso il comportamento del governo inglese potrebbe essere anche più
comprensibile, sebbene comunque ignobile. Il regista Basil Dearden si affida ad
una regia abbastanza convenzionale; Heston recita il suo ruolo di granitico eroe, mentre Oliver si adatta ad una parte
più pittoresca, con buona riuscita. Nel complesso il prodotto finale è
godibile, soprattutto per la curiosità dovuta alla matrice storica.
Galleria