tag:blogger.com,1999:blog-26270639018742534262024-03-27T23:26:02.959+01:00Quando la città DORMEIl Cinema come non lo avete mai letto!Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.comBlogger1496125tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-27428468698889900122024-03-27T00:02:00.051+01:002024-03-27T00:02:00.146+01:001917<h2 style="text-align: left;">1458<span>_1917 <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span><i style="font-weight: normal;"> </i><span style="font-weight: normal;">Regno Unito, Stati Uniti</span><i style="font-weight: normal;"> </i><span style="font-weight: normal;">2019</span></span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Sam Mendes.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnXzgLPmZqrCKVTZht3QXtHpnlMqpufb_Dzx8fnCRFhzeQ_4kh056DsjJBNbtDAaQT4jYI0DPRBwdtlrapS3EBrhNzTLWhkWDzRr2k_ptCCD-VvNqfZCEzUZOSiWsToASD4T6YYifcZTSngvogrdomcNcFwKIFaam8UG2GEi1XoeUP-Je4P6BMzMLRrf3x/s2048/MV5BOTdmNTFjNDEtNzg0My00ZjkxLTg1ZDAtZTdkMDc2ZmFiNWQ1XkEyXkFqcGdeQXVyNTAzNzgwNTg@._V1_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1293" height="504" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnXzgLPmZqrCKVTZht3QXtHpnlMqpufb_Dzx8fnCRFhzeQ_4kh056DsjJBNbtDAaQT4jYI0DPRBwdtlrapS3EBrhNzTLWhkWDzRr2k_ptCCD-VvNqfZCEzUZOSiWsToASD4T6YYifcZTSngvogrdomcNcFwKIFaam8UG2GEi1XoeUP-Je4P6BMzMLRrf3x/w318-h504/MV5BOTdmNTFjNDEtNzg0My00ZjkxLTg1ZDAtZTdkMDc2ZmFiNWQ1XkEyXkFqcGdeQXVyNTAzNzgwNTg@._V1_.jpg" width="318" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Si dice che il montaggio sia la vera anima del cinema: è
attraverso il lavoro di <i>taglia e incolla</i>
nella sala di montaggio che il film prende il suo ritmo ma, più che altro,
prende vita. Questo in linea generale. Poi ci sono i geni come Alfred Hitchcock
che, nel loro approcciarsi alla <i>Settima
Arte</i>, provano volutamente ad andare contro le consuetudini, usando poi i
risultati anticonvenzionali in modo consapevole per un preciso scopo. Come in <i>Rope - Nodo alla gola</i>, film del 1948
girato con dieci lunghi <i>piano-sequenza</i>
poi assemblati in modo da sembrare un’unica lunga ripresa. L’assenza degli
stacchi, tra una ripresa e l’altra, tra un primo piano e un campo medio,
toglieva fiato alla narrazione, come da un film che si intitola <i>Nodo alla gola </i>è lecito attendersi. Sam
Mendes, talentuoso regista inglese, conosce evidentemente Hitchcock e il suo
cinema e se ne serve, come spunto d’ispirazione, per costruire <i>1917</i>, uno splendido film girato come
fosse composto da due lunghissimi <i>piani-sequenza</i>,
interrotti unicamente dal momento in cui il protagonista, il caporale Schofield
(George MacKay) perde i sensi. Tecnicamente il risultato è ottenuto anche in
questo caso assemblando una serie di lunghe e complicatissime (da girare)
riprese. In ogni caso il risultato finale è stupefacente; oltre a lasciare
letteralmente senza fiato. Un risultato magistrale, <i>1917</i> è un capolavoro assoluto, ottenuto <i>contravvenendo</i> una delle regole comuni del cinema, l’uso sapiente
del montaggio. Naturalmente anche in <i>1917</i>
c’è il montaggio, per assemblare i lunghi piano-sequenza, ma limitato nella
quantità e, in ogni caso, la sua funzione è quella di nascondersi, essere
invisibile. Non sarà l’unico caso in cui Mendes ribalta le consuetudini del <i>cinema classico</i>, del resto l’epoca
classica, se così si può definire, è finita da un pezzo; eppure il regista
inglese riuscirà, proprio manipolando gli stilemi consueti, a fare un film <i>classico</i>. Cosa che, di questi tempi, è
assai difficile da vedere sugli schermi. La cosa che ci dice che <i>1917</i> è un film classico è principalmente
l’estrema funzionalità in rapporto all’apparente <i>semplicità</i> complessiva; a partire dalla trama, ad esempio: i
caporali Schofield e Blake (Dean-Charles Chapman) devono avvisare il colonnello
Mackenzie (Benedict Cumberbatch) di non lanciarsi all’attacco col Secondo
Battaglione dei <i>Devonshire Regiment</i>; finirebbero
in una trappola dei tedeschi. </span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8gOL3xa0UexKgJ4nnZ3RJN2XpkM66LBXzkIf-6jmUx081RbX4E7Nfz_0XCQaFaIfrVA4JxpAyqTpTKueJkcEua7axEQcJFE8cTR8MjWatJltK3hK7HkQKwcJEd4xVA97i7A_dzQPb0DUr580OKXxApl2Z86QglJMebhltCIi8u8weL2dLhMEOnKEA90m4/s400/1716053-b.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="280" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8gOL3xa0UexKgJ4nnZ3RJN2XpkM66LBXzkIf-6jmUx081RbX4E7Nfz_0XCQaFaIfrVA4JxpAyqTpTKueJkcEua7axEQcJFE8cTR8MjWatJltK3hK7HkQKwcJEd4xVA97i7A_dzQPb0DUr580OKXxApl2Z86QglJMebhltCIi8u8weL2dLhMEOnKEA90m4/w280-h400/1716053-b.jpg" width="280" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Ovviamente ci sono una serie di implicazioni: il
fratello del caporale Blake è un tenente (Richard Madden) nel citato Secondo
Battaglione e il comando ritiene che questo possa essere uno sprone per i due
caporali affinché si prodighino al massimo per portare a termine la missione.
Per arrivare a destinazione i nostri due eroi dovranno passare attraverso la <i>terra di nessuno</i>, la striscia che
divideva le due trincee. Un’area irta di reticolati, tempestata da profondi ed
insidiosi crateri da esplosioni, che spesso intrappolavano i soldati che
sprofondavano nei fondali fangosi. In questa prima fase non ci sarebbe però stato
il pericolo del fuoco nemico, visto che i tedeschi avevano abbandonato la loro
trincea, arretrando su una precedente posizione. Questa manovra richiama alla
mente quella che i tedeschi fecero nel febbraio/marzo del 1917 e nota come <i>Operazione Alberich.</i> Mendes è ancora una
volta un po’ spiazzante perché, in un film che si presenta come molto
realistico, manca infatti il montaggio, (ovvero il <i>trucco</i> principale del cinema, che ricordiamo è l’arte della
finzione per eccellenza), inserisce una data <i>sbagliata</i>. La didascalia iniziale recita infatti 6 Aprile 1917:
quindi non un giorno a caso, ma quello in cui gli Stati Uniti entrano in
guerra. Uno sbaglio voluto, insomma. Un po’ come <i>non usare</i> il montaggio per realizzare un film <i>di genere</i>, come quello bellico che, è risaputo, dagli strumenti
abituali del cinema trae abitualmente la sua forza. Perché <i>1917</i> non è un film sperimentale, è un film <i>di guerra</i>. Ma, e qui sta la grandezza di Sam Mendes, è anche un
film storico, con l’anno usato come titolo e quella ricostruzione minuziosa che
ci proietta indietro di più di un secolo, in un preciso momento in cui si stava
facendo <st1:personname productid="la Storia. E" w:st="on"><st1:personname productid="la Storia." w:st="on">la Storia.</st1:personname> E</st1:personname>
Mendes sa, da gran cineasta, che il cinema è l’arte della finzione che, proprio
attraverso la sua non-pretesa di attendibilità storica, può riuscire, per
assurdo, ad arrivare alla <i>verità</i>.
L’arte è infatti sempre verità e <i>1917</i>,
pur con la sua data sbagliata e i suoi stratagemmi per camuffare i pochi tagli,
lo è più di un documentario che pretenda di essere rigoroso ma che mai potrà
eliminare il punto di vista di chi lo realizza. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKaTD33awbXFlLeUmZ_ogNAhEIUH6nJ7OQl-8uAVqFb2wYl6uNN3I2SZZMxsd8khlqrCf2hCAoDqP6Ygzu5LnM4NhpUjLYrH4LqzUNMXhvexuET6PhJaWEeBFyKyaY2xDNHNKFUiNpEyxxCeSJcXBEgFfvG8lTIBRK_FlwYA9aqR-f1z03xPkRo80huzk/s736/img_5050.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="736" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKaTD33awbXFlLeUmZ_ogNAhEIUH6nJ7OQl-8uAVqFb2wYl6uNN3I2SZZMxsd8khlqrCf2hCAoDqP6Ygzu5LnM4NhpUjLYrH4LqzUNMXhvexuET6PhJaWEeBFyKyaY2xDNHNKFUiNpEyxxCeSJcXBEgFfvG8lTIBRK_FlwYA9aqR-f1z03xPkRo80huzk/w400-h266/img_5050.webp" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">L’inghippo delle date, in <i>1917</i>, si inserisce coerentemente nella
strategia dell’opera che abbiamo visto fin qui: fare un film avvincente senza
l’uso dello strumento più consono allo scopo (il montaggio); dare l’idea di un
racconto realistico utilizzando tutta una serie di trucchi per dissimulare i
tagli; fare un opera classica mentre se ne sta facendo una quasi sperimentale
e, come detto, essere storicamente attendibile inserendo riferimenti temporali
inesatti. Il fulcro di tutta questa manovra è quello che sempre Hitchcock
definiva MacGuffin: il pretesto narrativo. In questo caso è il messaggio del
comando al colonnello Mackenzie; narrativamente si tratta davvero di un
pretesto, visto che non c’è nessun mistero, infatti, che lo riguarda. E’ un
banale contrordine. Il punto è che deve essere portato in fretta attraversando
una serie di pericoli: una volta passati oltre alla citata terra di nessuno, i
nostri dovranno entrare nella trincea nemica, che ora dovrebbe essere
abbandonata, e tagliare per un’area che i tedeschi si pensa abbiano lasciato
libera nella loro <i>Ritirata Strategica</i>.
Se lo spunto richiama ovviamente <i>Gli anni
spezzati </i>(1981 regia di Peter Weir), la messa in scena passa dal film di
guerra tradizionale al <i>games-movie</i>,
con un fortissimo debito, nelle scene dopo il<i> black-out </i>di Schofield, alle scenografie dei <i>videogames</i>. I riferimenti cinematografici sono naturalmente
numerosi, anche perché gli elementi in gioco sono quelli e quindi il rischio è
quello di cogliere rimandi che poi sono solo coincidenze. Non è però frutto del
caso, sebbene sia costruito per sembrarlo, il meccanismo narrativo legato alla
borraccia con il latte. Fattoria abbandonata: Schofield sta mettendo il latte
di un secchio nella borraccia. Proprio a questo punto c’è l’episodio dell’aereo
abbattuto che culmina con la morte di Blake. A questo proposito, un altro
ribaltamento delle convenzioni: i due umili fanti inglesi aiutano il nobile
cavaliere dell’aria tedesco, che li ringrazia con una letale coltellata nella
pancia di Blake. In quell’inferno che è <i>1917</i>
persino il latte, uno dei simboli della vita, sembra quindi essere divenuto
messaggero di morte. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi31El77Blh4O3OsaKwleRqf3Ni_NGvEOdXHh5kpKfbvBE0KE014cnmcr1bAw83vGUBnR6gBLoKMh02idmK5jJ9P9xx6SZCSrYoyNuAyaVbAMjS4yarg8L5QibhPno38JPqRmK9gLLVbI3NA0ytAuHuAXSrv3oX9BmY4_M8nAmL5fC28LOxua41Qh-Zf_Oj/s600/merlin_166233339_00c38427-167e-44a5-b92e-4bf14e245f69-articleLarge.webp" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi31El77Blh4O3OsaKwleRqf3Ni_NGvEOdXHh5kpKfbvBE0KE014cnmcr1bAw83vGUBnR6gBLoKMh02idmK5jJ9P9xx6SZCSrYoyNuAyaVbAMjS4yarg8L5QibhPno38JPqRmK9gLLVbI3NA0ytAuHuAXSrv3oX9BmY4_M8nAmL5fC28LOxua41Qh-Zf_Oj/w400-h266/merlin_166233339_00c38427-167e-44a5-b92e-4bf14e245f69-articleLarge.webp" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Ma ancora una volta non è così: la bambina trovata, che
non è figlia della ragazza francese, altro elemento in qualche modo <i>discordante</i>, riceverà quel latte dal
caporale Schofield e potrà sopravvivere. Al cinema, l’ottimismo, lo sguardo
positivo verso il futuro, è legato alle vicende sentimentali che spesso trovano
poi simbolicamente concretezza nei figli. In <i>1917</i> quasi non ci sono donne, la ragazza francese non ha infatti il tempo per combinare molto,
da un punto di vista narrativo, visto che Schofield ha una fretta dannata. E
l’unica bambina della storia non è figlia di un <i>qualcuno</i> del film ma è probabilmente orfana. Eppure con le cure
della ragazza che non sa nemmeno che nome abbia, e il latte della borraccia di
Schofield, la bimba potrà sopravvivere. Anche questo passaggio narrativo arriva
ad una soluzione opposta a quella che gli indizi presentavano: la bambina che
dorme nel cassetto del comò è una sorta di lieto fine che, in linea con lo
spirito anticonvenzionale ma al contempo classico del film, Mendes non piazza
al termine del suo racconto. Il film, in effetti, non ha uno sviluppo lineare e
questa è un’altra bella contraddizione visto che segue pedestremente il cammino
di Schofield e Blake prima e del solo Schofield poi. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixT25kdrZ714dYGB66f8L4JTB1Ltkc4IjX6A0UE7FzfeInVOCZD-bJGBc7JaEHB1gVz95cZZ-IX08q02XXGGV07MlrMKp8FVcP0SjovIRpEYCygh1q9N72XrWRSWNves-IMlUa8U3iwmwa9xSA5sJuUWXTZ0StAOOud0utW_dmT5_RO0xaWLHSQJlVrJ31/s676/image_editor_output_image-1752178751-1690811738919.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="676" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixT25kdrZ714dYGB66f8L4JTB1Ltkc4IjX6A0UE7FzfeInVOCZD-bJGBc7JaEHB1gVz95cZZ-IX08q02XXGGV07MlrMKp8FVcP0SjovIRpEYCygh1q9N72XrWRSWNves-IMlUa8U3iwmwa9xSA5sJuUWXTZ0StAOOud0utW_dmT5_RO0xaWLHSQJlVrJ31/w400-h225/image_editor_output_image-1752178751-1690811738919.webp" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">L’idea di un lungo e unico
piano sequenza potrebbe essere intesa come un’unica linea narrativa: il massimo
della linearità, insomma. Invece, proprio da un punto di vista narrativo, il
seguire unicamente le gesta del singolo protagonista ci isola dal contesto,
costringendo anche noi ad un percorso non in linea con gli avvenimenti, ma <i>attraverso</i> essi. La cosa è resa
graficamente dalla notevole scena in cui Schofield corre parallelamente alla
trincea intralciando, e scontrandosi anche due volte, coi soldati del Secondo
Battaglione che si stavano lanciando all’assalto proprio in quel momento. Il
che significa che il caporale è arrivato tardi e i britannici stanno cadendo
nella trappola tedesca ma, ovviamente, in un film contradditorio come <i>1917</i> non sarà del tutto così. Il
messaggio alla fine arriva al colonnello Mackenzie che però non vuole sentire
ragioni e cerca di ignorarlo; troppe volte le indecisioni del comando hanno
vanificato sforzi e risultati pagati col sangue di troppi soldati. Ma Schofield
insiste in modo ossessivo: il colonnello <i>deve</i>
leggere il messaggio. Perché, e qui c’è il fulcro del film di Mendes, quello
che c’è nel messaggio questa volta conta eccome, e fa la differenza. Non c’è
più tempo per i MacGuffin di <i>hitchcockiana</i>
memoria, non ci serve un pretesto narrativo. Ci serve sapere e ricordare che la
guerra è la cosa peggiore che possa capitare. E in <i>1917</i>, che è il messaggio scritto dal nonno del regista, nei suoi
racconti sulla <i>Grande Guerra</i>, e che
Mendes si incarica di consegnarci, c’è scritto proprio questo. Speriamo sia
arrivato in tempo. </span> <p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnFXVADwydCEHzON3FViTg9e972sDGJEycasrm0mot3PfMHLnusw-l7fczuz-Ga9fmp8fS69wCWVgw2DZT-owSjqRQh95Qk-w2mJt7EGVqgEDtsBzfAaDWLJYVwADxcjO9ENw1Zl3YsZMkB8qi6fJzFF2t3E0E3Ur6LFtdLewR3FzJAvU7F2hxyzVQPZR9/s1015/97e87937-3e89-40c2-973b-b281cedd08fd-large16x9_MV5BOWMyNWRmMjYtYjg2NS00ZGRkLWJmYWEtMjRiZjA5NjUyNGJiXkEyXkFqcGdeQXVyNzg0ODMwNDg._V1_SX1777_CR001777755_AL_.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="571" data-original-width="1015" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnFXVADwydCEHzON3FViTg9e972sDGJEycasrm0mot3PfMHLnusw-l7fczuz-Ga9fmp8fS69wCWVgw2DZT-owSjqRQh95Qk-w2mJt7EGVqgEDtsBzfAaDWLJYVwADxcjO9ENw1Zl3YsZMkB8qi6fJzFF2t3E0E3Ur6LFtdLewR3FzJAvU7F2hxyzVQPZR9/w640-h360/97e87937-3e89-40c2-973b-b281cedd08fd-large16x9_MV5BOWMyNWRmMjYtYjg2NS00ZGRkLWJmYWEtMjRiZjA5NjUyNGJiXkEyXkFqcGdeQXVyNzg0ODMwNDg._V1_SX1777_CR001777755_AL_.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRZ3zv9I9bEOp4iBwrNsoE95qYfEBOYFZbTohCiixvxUkV0AKctyCk8VpGwFl6NMVsx05mEo_eqzGMgCUqQ9cSb9G2kEn_QUcjjYt87DlXbuvNYi8RaYSjZUzWCmGYvAnuF3wqvMUMlAfouEtYvY8mvdkm7bNkDj0e52sffBb4QMH_iKOXhnLY4aNiqazc/s1024/1917-quieta.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="1024" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRZ3zv9I9bEOp4iBwrNsoE95qYfEBOYFZbTohCiixvxUkV0AKctyCk8VpGwFl6NMVsx05mEo_eqzGMgCUqQ9cSb9G2kEn_QUcjjYt87DlXbuvNYi8RaYSjZUzWCmGYvAnuF3wqvMUMlAfouEtYvY8mvdkm7bNkDj0e52sffBb4QMH_iKOXhnLY4aNiqazc/w640-h272/1917-quieta.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihlw4_O-4UB6sx3Oy273sweD9E5RbG5skgB0jL-_IRZyPLvVqpEmaMb7F96-c4uP3ol4hDffm434yul4FPJrNxK6OGexlnDGWnb2VdcaV9ekknOysPUVs4tob3ChfVo-GxsKavGGhzIopxbOI_gsCzCW61C2Ekc0dPCImmVS02BUbT386z1L2BHJmDfUF-/s400/download.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="400" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihlw4_O-4UB6sx3Oy273sweD9E5RbG5skgB0jL-_IRZyPLvVqpEmaMb7F96-c4uP3ol4hDffm434yul4FPJrNxK6OGexlnDGWnb2VdcaV9ekknOysPUVs4tob3ChfVo-GxsKavGGhzIopxbOI_gsCzCW61C2Ekc0dPCImmVS02BUbT386z1L2BHJmDfUF-/w640-h360/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0GDGiTwGb2dCxwWiLAiIh_c8-qiQruihSE3p68MBzAbKC1imdXtrgnbhlC8ViMNkLdKg3fMYwTRkmV17YAdKW1-M8U39i5XHOqo1fzV0Y0PbeLll7WHt8CbRqQJooBOzl-Mc7PZloUb1nZyzSBtaigORmnbNdPExXiaUbVnELpUx9F7LqtVcPVWV8iCVq/s300/images.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0GDGiTwGb2dCxwWiLAiIh_c8-qiQruihSE3p68MBzAbKC1imdXtrgnbhlC8ViMNkLdKg3fMYwTRkmV17YAdKW1-M8U39i5XHOqo1fzV0Y0PbeLll7WHt8CbRqQJooBOzl-Mc7PZloUb1nZyzSBtaigORmnbNdPExXiaUbVnELpUx9F7LqtVcPVWV8iCVq/w640-h358/images.jpg" width="640" /></a></div><br /> Galleria <p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfD6BhLDx1kVYeIiKW3MrXzJxaVEe7KBDPIwolKAiwh-pSv7LqJCIomkKpQBsU1Oa9plFdcbGxhl6M9a-QeUChEYZH15z5rwCHBRS1MGNGeejKBBC5ltfwkug5W3R9tn58dj216yYBCPLbDYoP1D7jUoD5yS3qBusGQ5ISkmVU2xLucDvpOVn4NaRmA2D9/s1280/coverlg_home.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfD6BhLDx1kVYeIiKW3MrXzJxaVEe7KBDPIwolKAiwh-pSv7LqJCIomkKpQBsU1Oa9plFdcbGxhl6M9a-QeUChEYZH15z5rwCHBRS1MGNGeejKBBC5ltfwkug5W3R9tn58dj216yYBCPLbDYoP1D7jUoD5yS3qBusGQ5ISkmVU2xLucDvpOVn4NaRmA2D9/w640-h360/coverlg_home.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGueUYRplp71MymaGgN_FiTJWL6q_RTMruOVYZ9gRhAcWTg9iDMOF64KhXvT8YwUC8TdjCn5tvlCMxqWKFbja5b-YmhYH6haGL7lv7lStxQqvVx_Ny5feO4DEu1Z6Qs_RPN-6jmxYrqmGdxWihiLUSXjeqXQlkgde8-1fU0vLcNus8Tzm9hoKg2GIb6Kx7/s622/locandina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="420" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGueUYRplp71MymaGgN_FiTJWL6q_RTMruOVYZ9gRhAcWTg9iDMOF64KhXvT8YwUC8TdjCn5tvlCMxqWKFbja5b-YmhYH6haGL7lv7lStxQqvVx_Ny5feO4DEu1Z6Qs_RPN-6jmxYrqmGdxWihiLUSXjeqXQlkgde8-1fU0vLcNus8Tzm9hoKg2GIb6Kx7/w432-h640/locandina.jpg" width="432" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1v7BjEPUSfXTVdGksh4TtgnqiRH0AvTBrRrhLK4LV9LXfPA3mhevqDtfWk5xMleTYYBIuUtkwS851ctX3t9d2KOOeEvMDUHLeWbJmOYh-5tcz7dAsIs1u30EL-I5hvtV61zpvYOSAc96vt6VfBFjJAznZIGcAoBDRJlLhwIBNP8-dNu49cPV_4Gw3d6Rd/s1280/zvqhm0rdf3vuukopaeya.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="896" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1v7BjEPUSfXTVdGksh4TtgnqiRH0AvTBrRrhLK4LV9LXfPA3mhevqDtfWk5xMleTYYBIuUtkwS851ctX3t9d2KOOeEvMDUHLeWbJmOYh-5tcz7dAsIs1u30EL-I5hvtV61zpvYOSAc96vt6VfBFjJAznZIGcAoBDRJlLhwIBNP8-dNu49cPV_4Gw3d6Rd/w448-h640/zvqhm0rdf3vuukopaeya.webp" width="448" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-72588071077652444302024-03-25T00:02:00.036+01:002024-03-25T00:02:00.136+01:00LE COLLINE DELLA MORTE <h2 style="text-align: left;">1457<span>_LE COLLINE DELLA MORTE <span style="font-weight: normal;"><i>(Beneath Hill 60)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span><i style="font-weight: normal;"> </i><span style="font-weight: normal;">Australia</span><i style="font-weight: normal;">, </i><span style="font-weight: normal;">2010</span></span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di J.ermy Hartley Sims.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgexhymRr7SSJ1FaDGx09asefoq6_C185uRlX-RRFqPgEh4SWF8aZPEFJf0owpR_MKQrtW0RMY5ZaKZmEThuKQJwjIOrjMflTKhG50nhSyoHZRTIo9SJhUw4901IHXi4zPoc6BpVj22kWdHxhyphenhyphenspx016ibrYZ5_PlP9yb3I9dUwGrtWvXuW2lFYP-ZWLdxN/s1600/f6411f54ec0e4f42536acaf985b003c737a4368fe3acc7f6370a7d94d64c36cf.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="435" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgexhymRr7SSJ1FaDGx09asefoq6_C185uRlX-RRFqPgEh4SWF8aZPEFJf0owpR_MKQrtW0RMY5ZaKZmEThuKQJwjIOrjMflTKhG50nhSyoHZRTIo9SJhUw4901IHXi4zPoc6BpVj22kWdHxhyphenhyphenspx016ibrYZ5_PlP9yb3I9dUwGrtWvXuW2lFYP-ZWLdxN/w326-h435/f6411f54ec0e4f42536acaf985b003c737a4368fe3acc7f6370a7d94d64c36cf.jpg" width="326" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Sebbene il ricordo del suo apporto alla <i>Prima Guerra Mondiale</i> sia più che altro legato alla <i>Battaglia di Gallipoli</i>, il contingente
australiano ebbe una certa rilevanza anche sul <i>fronte occidentale</i>. Anzi, per la precisione <i>sotto</i> di esso. Nel giugno del 1917 la linea che contrapponeva le
trincee correva lungo il Belgio e a Messines, presso Ypres, nelle Fiandre, si
concentrò una delle battaglie più fragorose dell’intero conflitto. Bloccati
sulle rispettive trincee da un’estenuante guerra di posizione, sia i britannici
che i tedeschi avevano cominciato da tempo a scavare tunnel sotterranei al fine
di riuscire ad avvicinare il nemico di soppiatto. Tra gli<i> alleati</i>, oltre agli inglesi, c’erano canadesi e gli australiani
del <i>Tunnelling Corps</i>, tra le cui fila
si distinse il capitano Woodward (Brendan Cowell). Oliver Woodward è il
protagonista de <i>Le colline della morte</i>,
film del 2010 di Jeremy Sims che racconta principalmente della <i>battaglia di Messines</i>. Il film ha così
un fondamento storico e il legame con i fatti reali è esplicitamente dichiarato
da una didascalia introduttiva. Inoltre, possiamo leggere una sorta di metafora
in questo senso dalla scatoletta di legno fatta dalla recluta Tiffin (Harrison
Gilbertson) che, come simbolico testimone, passa al capitano Woodward e quindi alla
sua fidanzata, Marjorie (Bella Heathcote). Il percorso dal fronte di guerra
europeo all’Australia, lontanissima dai campi di battaglia, è rilanciato
ulteriormente dall’autenticità dell’oggetto mostrato nel film con un ideale <i>ponte</i> con la nostra realtà. La semplice
scatola in legno, vuota certo, ma ben fatta, dal momento che Tiffin era un
falegname, è stata infatti prestata dalla famiglia Woodward alla produzione di <i>Le colline della morte</i>: si tratta quindi
dell’autentico oggetto dell’epoca. </span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY5WwhMlsuYarsYdhRHj54zgTGIUAKLjNf5bOsq5rBgq26Dl9OV2foVzbTdAy9OhhhmwE82Hz1KcZdm0iBXNO8p7SiKqY5HLmunkDn-oG4pIAjzzjMOwfBzEOawvqyyuoQ0Ws0eV5UmG18Nd_wKOOZT2mYDOv_0hiTrbn9Xl7ERYAd-oML8fXS7hr17lxk/s450/beneathhill60image04.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="450" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY5WwhMlsuYarsYdhRHj54zgTGIUAKLjNf5bOsq5rBgq26Dl9OV2foVzbTdAy9OhhhmwE82Hz1KcZdm0iBXNO8p7SiKqY5HLmunkDn-oG4pIAjzzjMOwfBzEOawvqyyuoQ0Ws0eV5UmG18Nd_wKOOZT2mYDOv_0hiTrbn9Xl7ERYAd-oML8fXS7hr17lxk/w400-h311/beneathhill60image04.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Un oggetto di scarso valore economico ma che
mantiene intatto quello simbolico: il soldato Tiffin aveva avuto questo gesto
di gratitudine verso il suo superiore e con quel regalo aveva cercato di
ricambiare l’umanità con cui era stato trattato dal capitano. Ma adesso la
recluta era rimasta intrappolata nel cuore della collina 60, poco prima della
tremenda esplosione che era stata preparata dagli alleati. Il capitano Woodward
era stato avvisato dal sergente Fraser (Steve <st1:personname productid="La Marquand" w:st="on">La Marquand</st1:personname>): Tiffin era
rimasto sotto quando una parte di galleria era crollata. Ma l’ora X era
scoccata, era giunto il momento della più grande esplosione della storia (almeno
registrata fino all’epoca), un boato tremendo che si sarebbe sentito
oltremanica, stando alle cronache. Circa 450 tonnellate di esplosivo stivato in
una cavità scavata sotto <st1:personname productid="la Collina" w:st="on">la
Collina</st1:personname> <st1:metricconverter productid="60, in" w:st="on">60,
in</st1:metricconverter> pratica sotto le linee tedesche, e nessuna speranza,
quindi, per il povero Tiffin, rimasto imprigionato in un tunnel a pochi metri di distanza. Il soldato Tiffin:
quando Woodward, ingegnere minerario, si era aggiunto al <i>1° Tunneling Company </i> lo
aveva trovato impaurito e spaesato, ben poco considerato dai commilitoni. Il
ragazzo era da comprendere: per un giovane falegname trovarsi a vivere
costantemente sottoterra, in tunnel umidi e fangosi, con i tedeschi che spesso
incrociavano il loro scavare con gli alleati e allora si scatenavano furibonde
lotte corpo a corpo, al buio e, naturalmente, all’ultimo sangue. Si viveva in
solitudine, in un ambiente oscuro e malsano, con il costante terrore di veder
spuntare dal muro di terra umida il nemico. Tiffin, durante un servizio era
stato preso dal panico al punto da scambiare il battito del suo cuore che gli
pulsava nelle orecchie con i movimenti del nemico su cui doveva vigilare stando
in ascolto con il rudimentale stetoscopio. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjENITHY4opU1oEN_lU_7b__5boymahl3Z9eMApzN2N1ErsKAcPIRTQtGUlAtCvQUT_KOhab2h9Q34vabxGzZxKI4xg9hz-1QN6iP9VtJMUxgJ9iQIfr9O4Qs-fLXHtiGHCOQ3Ky9VBIzEqYpHoRH3e-o2FnpZBaWA983rKZt5qXJJtAXOCEn-JTeFBBrEl/s600/w1200_h678_fmax.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjENITHY4opU1oEN_lU_7b__5boymahl3Z9eMApzN2N1ErsKAcPIRTQtGUlAtCvQUT_KOhab2h9Q34vabxGzZxKI4xg9hz-1QN6iP9VtJMUxgJ9iQIfr9O4Qs-fLXHtiGHCOQ3Ky9VBIzEqYpHoRH3e-o2FnpZBaWA983rKZt5qXJJtAXOCEn-JTeFBBrEl/w400-h266/w1200_h678_fmax.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Woodward, che invece nelle miniere
ci lavorava anche nella vita civile come ingegnere, lo aveva rassicurato e
confortato. E Tiffin, per ringraziarlo, aveva intagliato e assemblato una
scatola portaoggetti, con un legno pregiato, forse quello preso da una chiesa
nelle vicinanze, visto che a quelli del <i>Tunnelings
Corps</i> serviva tutta la legna possibile, per armare le gallerie, e i boschi
erano ormai stati rasi tutti al suolo. E ora Tiffin era bloccato sotto la
galleria mentre Woodward era sul punto di azionare il detonatore, nonostante le
proteste del sergente Fraser. Il sottoufficiale era il tipico sergente:
inizialmente rude, sia con Tiffin che con Woodward visto che, seppure in modi
diversi, erano comunque due novellini, aveva imparato nel corso del film a
rispettarli per il valore mostrato. Ma l’esplosivo andava fatto scoppiare, non
si poteva posticipare neppure un minuto, non in guerra dove ritardare una
scelta poteva cambiare le sorti dell’intera battaglia. Una scelta, quella di
azionare quel detonatore, che avrebbe accompagnato Woodward per tutta la vita:
per questo aveva donato quella scatola alla donna che si apprestava a sposare,
con la quale avrebbe condiviso il suo futuro. Una scatola che, come detto, è
una sorta di testimone: dal fronte all’Australia, dalla vita reale al film. Un <i>MacGuffin</i>, in pratica, una sorta di
pretesto, per dirla alla Alfred Hitchcock. Ma la scatola, a differenza nella
valigia del genio inglese del cinema, non è vuota. Nella scatola c’è il battito
del cuore di Frank Tiffin e di tutti gli innocenti morti a causa della guerra.</span><o:p></o:p><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrymjlJhucWu9oj4OVc9ZaHuaIvIu_Ek-4hd7SdeppZB_Cir5nNKvnpyvMyfARpt71R50dvMNQO9YR5_J537siu8-zfC1IiHmRYFCRg_gtfD9jA7x4IeZkNF4ekaF46e1qNu0C0xaoX0i92I3hK2D7K6zVXz2ku-RCt2SdTJd7hUZ84BE3F0BhrGmE5DY6/s346/download.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="146" data-original-width="346" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrymjlJhucWu9oj4OVc9ZaHuaIvIu_Ek-4hd7SdeppZB_Cir5nNKvnpyvMyfARpt71R50dvMNQO9YR5_J537siu8-zfC1IiHmRYFCRg_gtfD9jA7x4IeZkNF4ekaF46e1qNu0C0xaoX0i92I3hK2D7K6zVXz2ku-RCt2SdTJd7hUZ84BE3F0BhrGmE5DY6/w640-h270/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGzVz1kU9sR7A19B3162cEo3ioe_i7TEQPFCwVqly_XFDnv425FscjQacMrY4EYiG08lw4yk_OE9C9DxO1FRQ673NIrs7BOVe23ontvmCDuFdUQWZieYboe5IVqYhYY9-c5DZFRc7mqphZlJ24m1zmtt57-AseM-GJ4CF06Om0bgurrE_qyzC_sLCfSUvo/s1000/81mhuLq5EwL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="709" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGzVz1kU9sR7A19B3162cEo3ioe_i7TEQPFCwVqly_XFDnv425FscjQacMrY4EYiG08lw4yk_OE9C9DxO1FRQ673NIrs7BOVe23ontvmCDuFdUQWZieYboe5IVqYhYY9-c5DZFRc7mqphZlJ24m1zmtt57-AseM-GJ4CF06Om0bgurrE_qyzC_sLCfSUvo/w454-h640/81mhuLq5EwL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="454" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMm_mCGk2QZtWG3Mc3ip8mGwSnw04X0dbfOZYVvBeOE8UkQIRiWCkNvD7u-ufhwsICwqLF_06Fo13tMVSv2gJbL0XDLOp2t_0IC72eupFnKiIZNSmXXwuPmnEMmx5oGqaumafnsTCTqqD74i5nQ3hBlRfyehiqz2k4B01-ybsfMBRNxamA5AlxPohs_FcW/s1000/81u9PFttG-L._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="705" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMm_mCGk2QZtWG3Mc3ip8mGwSnw04X0dbfOZYVvBeOE8UkQIRiWCkNvD7u-ufhwsICwqLF_06Fo13tMVSv2gJbL0XDLOp2t_0IC72eupFnKiIZNSmXXwuPmnEMmx5oGqaumafnsTCTqqD74i5nQ3hBlRfyehiqz2k4B01-ybsfMBRNxamA5AlxPohs_FcW/w452-h640/81u9PFttG-L._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" width="452" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv18UUKIAd4sjVNDBbWW_ZdAQwPDKiPXjwnI8-LRrRVvZwVDRp9FdOcYZq4n39XU4tMCTMqSvU5BDZVlojWQA_JHSqLxKb0aivsdwKtZakBx7O4phCnRmz023gL-WTDGv_jU1jRF_dq_pbA_vfkvSDIfHYhYIeppOywpNi8qLx-LXlqdzxiefvwGcvXPRG/s475/8447527.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="306" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv18UUKIAd4sjVNDBbWW_ZdAQwPDKiPXjwnI8-LRrRVvZwVDRp9FdOcYZq4n39XU4tMCTMqSvU5BDZVlojWQA_JHSqLxKb0aivsdwKtZakBx7O4phCnRmz023gL-WTDGv_jU1jRF_dq_pbA_vfkvSDIfHYhYIeppOywpNi8qLx-LXlqdzxiefvwGcvXPRG/w412-h640/8447527.jpg" width="412" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIjaIoIReGB9fwtK7G_DKKXRHNHBNHXijE6yzJksyvS2OXJZCKMQ7lPIsGw7ZHHxSUAntMRpLbTYHmJsdd6kpTDkj2xd_rrWqTC25xTNXYVo8xeyXqeRhKrJetw877OK5wGafO-OlN6KHcIrlUYGOhXfOpwZrDpx-6fzAu3aThSzPdyqEcnpz77Ngs2eYN/s4134/MV5BMTMxMzExNTA0OF5BMl5BanBnXkFtZTcwMTg1MDgxMw@@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4134" data-original-width="2790" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIjaIoIReGB9fwtK7G_DKKXRHNHBNHXijE6yzJksyvS2OXJZCKMQ7lPIsGw7ZHHxSUAntMRpLbTYHmJsdd6kpTDkj2xd_rrWqTC25xTNXYVo8xeyXqeRhKrJetw877OK5wGafO-OlN6KHcIrlUYGOhXfOpwZrDpx-6fzAu3aThSzPdyqEcnpz77Ngs2eYN/w432-h640/MV5BMTMxMzExNTA0OF5BMl5BanBnXkFtZTcwMTg1MDgxMw@@._V1_.jpg" width="432" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-78231759514542177882024-03-23T00:02:00.045+01:002024-03-23T00:02:00.147+01:00THE WORLD BELOW <h2 style="text-align: left;">1456<span>_THE WAR BELOW<span style="font-weight: normal;"> .</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span><i style="font-weight: normal;"> </i><span style="font-weight: normal;">Regno Unito</span><i style="font-weight: normal;">, </i><span style="font-weight: normal;">2021</span></span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di J.P. Watts.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSAoc-TWwGSgdJQKLyLnugWrru8n0CA3XFTXJX43TBBFCOWvLlqLtYc-4JWNMACdcG1y8PeePGIXVHJzSwJ492pHUqlH4W7D6STyPjVAj8AWZux6oaYGSu99bUj8f8rktKMf_59YG3zc0DUZleChT9dpPLkKZRBu6-0Nt3k3pKsglORTZOsMCDQFRqjB96/s1000/81iOqadZDkL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="707" height="457" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSAoc-TWwGSgdJQKLyLnugWrru8n0CA3XFTXJX43TBBFCOWvLlqLtYc-4JWNMACdcG1y8PeePGIXVHJzSwJ492pHUqlH4W7D6STyPjVAj8AWZux6oaYGSu99bUj8f8rktKMf_59YG3zc0DUZleChT9dpPLkKZRBu6-0Nt3k3pKsglORTZOsMCDQFRqjB96/w323-h457/81iOqadZDkL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="323" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Uno dei passaggi chiave di <i>The War Below</i> è
l’epilogo finale, quando il maggiore Hell-Fire Jack, al secolo John Norton
Griffiths, (Tom Goodman-Hill), si reca dalla vedova Hawkin, Jane (Anna
Maguire), per consegnarle la medaglia al valore guadagnata dal marito. La
donna, comprensibilmente, liquida l’ufficiale a male parole; e questa potrebbe
essere una chiusura condivisibile, per un film di guerra. Ma non siamo ancora ai
titoli di coda. Riguardo alla posizione di Jane, sebbene come detto sia
condivisibile, va allo stesso tempo riconosciuto all’opera di J. P. Watts il
merito dell’interessante ricostruzione storica oltre ad essere un doveroso
tributo a chi ha speso, in buona fede, la vita per un ideale. E poi, scendendo
nello specifico, può anche essere che, in qualche caso, l’intervento militare sia
stato indispensabile per evitare al proprio paese, quando non a mondo intero,
un futuro nefasto. Detto ciò, la guerra è sempre da condannare e le parole di
Jane sono in linea con le convinzioni pacifiste che si sono diffuse nel mondo
occidentale dal secondo dopoguerra. Ma, il 2021, in Inghilterra, paese di
produzione di <i>The War Below</i>, forse segna una curiosa inversione di
tendenza: senza raggiungere i picchi di sciovinismo del di poco successivo <i>The
King’s Man: Le origini</i> (di Matthew Vaughn) –film, peraltro di tenore
completamente diverso– anche quello di J. P. Watts utilizza la figura dell’<i>altro</i>,
del nemico, come qualcosa da eliminare senza alcuno scrupolo. Un concetto un
tantino pericoloso che, guarda caso, utilizza la Prima Guerra Mondiale, e il
conseguente ritorno ad un periodo molto antecedente alla recente “condivisione
globale”, come veicolo narrativo. L’<i>altro</i>, il diverso, ritorna ad essere
il nemico, senza se e senza ma. Un concetto purtroppo rimarcato più volte lungo
il corso di <i>The War Below</i>: per il resto un bel film, ben costruito,
capace di ottimizzare al meglio il budget non eccessivo tenendo sulla corda lo
spettatore sfruttando l’ambientazione claustrofobica. William Hawkin (Sam
Hazeldine) guida uno sparuto gruppo di <i>Claykickers</i> di Manchester, civili
impiegati sul fronte per la loro abilità nello scavare tunnel sotterranei. Nel
1917 il fronte occidentale non si schioda; i tedeschi hanno scavato dei bunker,
dove si rintanano durante i pesantissimi bombardamenti alleati. Buche da cui
poi escono puntualmente illesi per rimbalzare ogni successiva offensiva britannica. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhatimDe5FvM5wR-H4lsIj2lZRVx-wCIr37Xwncsc7bzm3L7_yAL64DJAP-CaxR9C3DIxpSp-g8DWhxPqSYiKOVT_kXz57yIFGw4OO_5gFbXsV4mWaJhEx5A-JoE6_TFxDIwG-IHWH4DYZYwRKGWSZ8rHvsW2vmrT-Lb1ANNW-U-iPDNNMTgDjiAA18EnGt/s1638/1178-CLAYKICKERS-STILLS-23052019-LAURA-RADFORD.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1092" data-original-width="1638" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhatimDe5FvM5wR-H4lsIj2lZRVx-wCIr37Xwncsc7bzm3L7_yAL64DJAP-CaxR9C3DIxpSp-g8DWhxPqSYiKOVT_kXz57yIFGw4OO_5gFbXsV4mWaJhEx5A-JoE6_TFxDIwG-IHWH4DYZYwRKGWSZ8rHvsW2vmrT-Lb1ANNW-U-iPDNNMTgDjiAA18EnGt/w400-h266/1178-CLAYKICKERS-STILLS-23052019-LAURA-RADFORD.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Per sbloccare lo stallo, il maggiore Hell-Fire Jack, propone di scavare un
tunnel che arrivi fin sotto le postazioni nemiche, e farle quindi saltare in
aria. Ma il sottosuolo del territorio delle Fiandre Occidentali, in Belgio, è
argilloso, il che lo rende facilmente franabile. Inoltre, i tedeschi hanno
ormai maturato una certa esperienza, nelle operazioni sotterranee, e potrebbero
facilmente udire i rumori di scavo, prendendo per tempo le contromisure. I
Manchester Moles –le talpe di Manchester, così diverranno famosi Hawkin e i suoi–
metteranno a servizio dell’esercito inglese la loro peculiare capacità di
costruire tunnel, infilando nel terreno una sorta di badile che, ruotato coi
piedi, riusciva a rimuovere e cavare fuori l’argilla senza l’utilizzo del
piccone, risultando quindi un metodo particolarmente silenzioso. Il film, come
tutti i film di guerra corali, si sofferma sulle varie personalità del gruppo e
sulle dinamiche dei rapporti: in aggiunta a questo solito cliché, va
considerato che i claykickers non erano veri militari e, questo fatto,
unitamente a quello di scavare nelle profondità, li rendeva oggetto di
discriminazione dal resto della truppa. Un altro tema che J. P. Watt inserisce,
per alimentare a puntino la tensione del racconto, è la rivalità tra Hell-Fire
Jack ed il suo diretto superiore, il colonnello Fielding (Andrew Scarborough),
ufficiale di stampo più ottuso. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSZhuLadDxUxLZHu7mXTtDJXF3bxb6S9H9V7KVjrInUF-U7OJJ7QQ34O4wuzRSoalVwwJHzHASEsnBF1X3eXVMer2xAqA0Nup0UY79WswrRwCUFdnadaBCGHlQ4KVo6lulxtmjVnuw5vMxVH5ma8xQuI_p6-fHliU_3sx-zz4lCyt5LEZ55AcSWrTVEvZ1/s1638/MV5BMDM2OTBlYmMtMjM3ZS00YjlmLTg0ZmQtZmUzYTdjMWM2MzM2XkEyXkFqcGdeQXVyMjY0MTUwMzI@._V1_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1092" data-original-width="1638" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSZhuLadDxUxLZHu7mXTtDJXF3bxb6S9H9V7KVjrInUF-U7OJJ7QQ34O4wuzRSoalVwwJHzHASEsnBF1X3eXVMer2xAqA0Nup0UY79WswrRwCUFdnadaBCGHlQ4KVo6lulxtmjVnuw5vMxVH5ma8xQuI_p6-fHliU_3sx-zz4lCyt5LEZ55AcSWrTVEvZ1/w400-h266/MV5BMDM2OTBlYmMtMjM3ZS00YjlmLTg0ZmQtZmUzYTdjMWM2MzM2XkEyXkFqcGdeQXVyMjY0MTUwMzI@._V1_.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Fielding, infatti, non vede di buon occhio la
strategia del maggiore Hell-Fire Jack e preferirebbe continuare con gli assalti
frontali, costi quel che costi (si sta parlando di sangue, come moneta, com’è
ovvio). Inoltre, Hawking e i suoi, sono effettivamente carenti di disciplina
militare, essendo sostanzialmente dei civili inseriti di punto in bianco nell’organico
solo per la loro capacità di scavare tunnel, e la loro impreparazione sul
comportamento da tenere nell’esercito indispettisce il colonnello. E’ evidente
che, quelle di Fielding, siano argomentazione deboli e pretestuose: la
disciplina di una manciata di uomini rapportata alla realizzazione di un piano
ardito che, potrebbe, almeno negli intenti, dare una svolta alla guerra. Per enfatizzare
ulteriormente il concetto, il film, J. P. Watts e Hell-Fire Jack rincarano più
volte un concetto che lascia quantomeno perplessi. L’esplosione prevista –che
passerà alla Storia come la più forte mai registrata sul pianeta, in quella che
è nota come Battaglia di Messines– avrebbe sterminato i nemici salvando
migliaia di vite umane, le vite dei giovani soldati britannici. Ecco, seppure
sia legittimo non ricorrere al <i>politicamente corretto</i> in un film di
guerra, il concetto che si evince in modo ineluttabile dal film pare formulato
in modo un “tantinello” fazioso. Che diamine, i nemici sono pur sempre vite
umane: nel contesto bellico, è normale che si pensi di eliminare, di uccidere,
il nemico, ma questo per via della logica perversa della guerra. Che i
personaggi di un film ambientato nel 1917 pensino in quei termini è
accettabile, meno se è il film stesso ad assumere questo punto di vista.
Inoltre, anche nel caso si abbia la necessità di eliminare il nemico, è bene,
anzi, è indispensabile, ricordare che egli è e rimane un essere umano quanto
noi. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSQanuTZHbsqMGcNWomqG3QjLcCSXKm-SCoyBsOwg16PqOTXqqKRl3p-75SQoQhgU7u3QR9cmhAc44Fh4OAhyphenhyphenqtzOpXTBX1cyvLG4d8bZ3CfSQeyv_51dKcqTiGmFNX80OSYm9Xo1QDpcRSp37qJyug6WGmt5nQxXTs6IRwCeeyvAQ4qPwqsCU1G5AYs21/s1638/MV5BNWViNTM5OWUtNTc2ZS00MTY0LTk0NWUtNjBkZjQ1NjlmOGQ2XkEyXkFqcGdeQXVyNTE4NTE2NjY@._V1_.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1092" data-original-width="1638" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSQanuTZHbsqMGcNWomqG3QjLcCSXKm-SCoyBsOwg16PqOTXqqKRl3p-75SQoQhgU7u3QR9cmhAc44Fh4OAhyphenhyphenqtzOpXTBX1cyvLG4d8bZ3CfSQeyv_51dKcqTiGmFNX80OSYm9Xo1QDpcRSp37qJyug6WGmt5nQxXTs6IRwCeeyvAQ4qPwqsCU1G5AYs21/w400-h266/MV5BNWViNTM5OWUtNTc2ZS00MTY0LTk0NWUtNjBkZjQ1NjlmOGQ2XkEyXkFqcGdeQXVyNTE4NTE2NjY@._V1_.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">E’ proprio allora, nel momento in cui lo si deve eliminare –rimanendo
nella logica bellica– che diviene ancora più importante ricordarne l’umanità. Possono
sembrare sofismi, differenze di forma più che di concetto e forse è anche vero.
Tuttavia, lo sciovinismo latente che inevitabilmente emerge quando non si
prestano queste cautele, nel film di Watts, si avverte distintamente. E poi,
nel caso si volesse anche credere che si tratti solo di un’impressione, c’è l’ultimo
passaggio –quello di cui si è solo accennato in apertura– a toglierci ogni
dubbio. Il maggiore Hell-Fire Jack ha ascoltato le dure parole di Jane, la
vedova Hawkin. Era venuto a portare una medaglia in cambio del marito e la
donna non è che abbia fatto i salti di gioia, come detto. Ma, prima di
andarsene, l’ufficiale si ricorda che ha qualcosa da dare anche al figlioletto
di casa Hawkin, Peter: il soldatino che il ragazzino aveva consegnato al padre
come sorta di portafortuna. Un soldatino che reggeva una bella bandiera, la
Union Jack, naturalmente, che proprio William, il padre del ragazzo, aveva
sistemato poco prima della partenza. Il maggiore restituisce il soldatino a
Peter riconoscendo, nell’atto del bambino che l’aveva affidato al padre, un
valore simbolico e cruciale, nello spronare Hawing a fare il suo dovere fino in
fondo, fino a rimetterci la vita. E, a proposito di vite umane, Hell-Fire Jack
ravviva ancora una volta il concetto: l’azione di Hawking ha salvato tantissime
vite umane. Non erano vite umane, evidentemente, i 10.000 tedeschi morti di
schianto, per l’enorme esplosione di Messines, udita perfino a Londra, a quel
che si diceva, come viene ulteriormente ricordato da una didascalia nel finale.
Ma il peggio deve ancora venire: il maggiore, prima di levarsi dalle, ehm,
scatole, richiama l’attenzione dell’attonito bambino per salutarlo
militarmente. Peter rende diligentemente il saluto al suo… <i>superiore?</i>
viene da chiedersi con un moto di sgomento. Poi, fila dritto in camera, sul
comodino improvvisato altarino e pone il bravo soldatino portabandiera tra le
medaglie d’onore, davanti alla foto del padre William, morto in un tunnel delle
Fiandre. Missione compita, J. P. Watt: <i>God save the King</i> e tanti saluti
al resto di quella che, vostro malgrado, rimane comunque umanità. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1pq16S9leykF1hTUS9wkajgfIvgd_2xM5O1N7c67YGWS1M9oKNIIvLrKTK9wSKhpEQuKF5_XDnAC0oq7z-_a8ewy1qglDDItGEd_oa4ijrqLbu4v_KIMzeo7FU6JaAXsVNj9Sd2FL3a8nb51ICZRybc_xaheyBzmnJydDIF4p0W_MlP3knKUjCGTFzBOp/s1200/1638.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1200" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1pq16S9leykF1hTUS9wkajgfIvgd_2xM5O1N7c67YGWS1M9oKNIIvLrKTK9wSKhpEQuKF5_XDnAC0oq7z-_a8ewy1qglDDItGEd_oa4ijrqLbu4v_KIMzeo7FU6JaAXsVNj9Sd2FL3a8nb51ICZRybc_xaheyBzmnJydDIF4p0W_MlP3knKUjCGTFzBOp/w640-h384/1638.webp" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4zUlKKqgJiYxJMcYO5I1CuAm0EPQmg7tUyjJj1pfpuSJk7jK-OLukibhB-hz1uvhAOoaEp55HTcFfw51ipR29obGLx3ErAaImAB66u5-bZeC1M-8jzwUHREZEieL6XLJlvj3L55n3g_yWqP-JcemnWmvrcRkWGn2A8PYiRsSA4Jqw7zm3xvsF6boLm9Tt/s800/image-w1280.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4zUlKKqgJiYxJMcYO5I1CuAm0EPQmg7tUyjJj1pfpuSJk7jK-OLukibhB-hz1uvhAOoaEp55HTcFfw51ipR29obGLx3ErAaImAB66u5-bZeC1M-8jzwUHREZEieL6XLJlvj3L55n3g_yWqP-JcemnWmvrcRkWGn2A8PYiRsSA4Jqw7zm3xvsF6boLm9Tt/w640-h360/image-w1280.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu_dMHkuP_EkNNfoLjFNFBvkVOFKhLXnUPJLU0FShwZjGeolb-0L8LrdMTy8m7wT2lEy8nYOa0Izi4DHYsHc3Y_DhhjchVDjVLKjw2IiM0735sYpY-P4ecFV5WplfYZlh3SpwjOvpUjBsd6EqOS92D9kHflpcRmB21CfyyxeHVA_mJQsGYRiIEktAZ3kv9/s1440/p19905947_i_h9_aa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1440" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu_dMHkuP_EkNNfoLjFNFBvkVOFKhLXnUPJLU0FShwZjGeolb-0L8LrdMTy8m7wT2lEy8nYOa0Izi4DHYsHc3Y_DhhjchVDjVLKjw2IiM0735sYpY-P4ecFV5WplfYZlh3SpwjOvpUjBsd6EqOS92D9kHflpcRmB21CfyyxeHVA_mJQsGYRiIEktAZ3kv9/w640-h480/p19905947_i_h9_aa.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTSMMMUhPQoDHggAiWSSUn7-TY91sHLSADFWWGRqqXtQ3Lh40EzsesoLKXkjOQxCrAPjzsZvLWhYTQ-fXp9YlWR7JRnO72IFli6SIHZNIlNe1WHsI5C6mredhBibENyajWxP4RzVgU5wlDBqu9EXL32pYXx1qMr0la8vK9SW2qrCezFYtHTj2gzw5MbeQy/s640/the-war-below.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="640" height="334" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTSMMMUhPQoDHggAiWSSUn7-TY91sHLSADFWWGRqqXtQ3Lh40EzsesoLKXkjOQxCrAPjzsZvLWhYTQ-fXp9YlWR7JRnO72IFli6SIHZNIlNe1WHsI5C6mredhBibENyajWxP4RzVgU5wlDBqu9EXL32pYXx1qMr0la8vK9SW2qrCezFYtHTj2gzw5MbeQy/w640-h334/the-war-below.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzxvbU280u1Iomlp-J9zU7XVQ-f-_Zpy6Kx0JtofJ7OZKR0HYfK_yXpk7VWelc-30c7asd_vwZO93FqqwY3Ye0CnUaFnYI_hrrVeOkpdLIUoqtv4XE-pH2xww3Vvsr-eCCpR8cF0hE3fOg6QaVRK8USZyNdcNm4sl8LFFjrAjivh8h5-n0yrXJvWvRxfSr/s1638/War-Below.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1092" data-original-width="1638" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzxvbU280u1Iomlp-J9zU7XVQ-f-_Zpy6Kx0JtofJ7OZKR0HYfK_yXpk7VWelc-30c7asd_vwZO93FqqwY3Ye0CnUaFnYI_hrrVeOkpdLIUoqtv4XE-pH2xww3Vvsr-eCCpR8cF0hE3fOg6QaVRK8USZyNdcNm4sl8LFFjrAjivh8h5-n0yrXJvWvRxfSr/w640-h426/War-Below.webp" width="640" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Galleria </span></p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAyxNCImPqemse3rLMMrK7U2xcq7W8dIP3BZV_b_YKZQ6cE9CAXzFZUDogvRZ6m_Uo7yrTBfQtaRGDqt6g5cupF2pAvU1s_cgTTHJMsXAgnRzLcK01F7Sr370mRI9tzdS5CPXAWMd3oy-wc8D73UTGVpBOOdmEUuk5J9eFHVM7EQi7wWF2Ly2Ta59aWLQ0/s750/cdr6n7CuOyexmLUTynRgT3QRQSc.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAyxNCImPqemse3rLMMrK7U2xcq7W8dIP3BZV_b_YKZQ6cE9CAXzFZUDogvRZ6m_Uo7yrTBfQtaRGDqt6g5cupF2pAvU1s_cgTTHJMsXAgnRzLcK01F7Sr370mRI9tzdS5CPXAWMd3oy-wc8D73UTGVpBOOdmEUuk5J9eFHVM7EQi7wWF2Ly2Ta59aWLQ0/w426-h640/cdr6n7CuOyexmLUTynRgT3QRQSc.jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj39Rd6npMXZKRp0YlNoeCHHrPQmwNyot6gWPvE7BtrRuCylrBpwqEvK8uBDcOp-b4haMo0FbWPVl_YvMTUeA8gFwqUO3yKpyt2Z80lwX6P2O4J98zOR3rxK3D4Df0LgrWQvsF8mKo-QB06blxko-98PAl3MtiO3abHZNuE_9onXw-Yv2qZ78hv5Xd1cMW7/s3420/MV5BYjA3NThjOWYtMmMzNC00MGQ5LTk3MjQtNjQ2YjFlNDJlYjNkXkEyXkFqcGdeQXVyMTg2MDM2NjI@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3420" data-original-width="2354" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj39Rd6npMXZKRp0YlNoeCHHrPQmwNyot6gWPvE7BtrRuCylrBpwqEvK8uBDcOp-b4haMo0FbWPVl_YvMTUeA8gFwqUO3yKpyt2Z80lwX6P2O4J98zOR3rxK3D4Df0LgrWQvsF8mKo-QB06blxko-98PAl3MtiO3abHZNuE_9onXw-Yv2qZ78hv5Xd1cMW7/w440-h640/MV5BYjA3NThjOWYtMmMzNC00MGQ5LTk3MjQtNjQ2YjFlNDJlYjNkXkEyXkFqcGdeQXVyMTg2MDM2NjI@._V1_.jpg" width="440" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-90127653802863909312024-03-21T00:02:00.005+01:002024-03-21T00:02:00.138+01:00LA GRANDE PARATA <h2 style="text-align: left;">1455<span>_LA GRANDE PARATA <span style="font-weight: normal;"><i>(The Big Parade)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Stati Uniti<i>, </i>1925</span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di King Vidor.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUofyxSrgv84P5unjM8B5O1EFsoQDs6a6nAESWmi2Vt41sxnyVX3JbYsXC_9oY9X7e51ZQDK4rnGTtFvrvTFvfUphy1KktF5dwEhvwTCTx_bXRvhY5aSNB8CwmmVWm6ukd6tSItvgw8RsDYjqVp4zEYME4X7RrWh9YD2ljhp0PP8TLp6otsYnreXumV-ko/s1705/The_Big_Parade_(1925)_poster.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1705" data-original-width="1120" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUofyxSrgv84P5unjM8B5O1EFsoQDs6a6nAESWmi2Vt41sxnyVX3JbYsXC_9oY9X7e51ZQDK4rnGTtFvrvTFvfUphy1KktF5dwEhvwTCTx_bXRvhY5aSNB8CwmmVWm6ukd6tSItvgw8RsDYjqVp4zEYME4X7RrWh9YD2ljhp0PP8TLp6otsYnreXumV-ko/w315-h480/The_Big_Parade_(1925)_poster.jpg" width="315" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Gli Stati Uniti d’America scesero in guerra nel primo
conflitto mondiale solo nel 1917, quasi tre anni dopo l’inizio delle ostilità;
ma ci volle dell’altro considerevole tempo prima che le truppe a stelle e
strisce arrivassero in prima linea. In questo senso, <st1:personname productid="LA GRANDE PARATA" w:st="on"><st1:personname productid="LA GRANDE" w:st="on"><i>La Grande</i></st1:personname><i> Parata</i></st1:personname>, il film
americano del 1925 di King Vidor, rende abbastanza l’idea. La durata
complessiva è di 140 minuti ma per più di un’ora di scene di battaglia non se
vede nemmeno l’ombra. Dopo l’incipit negli Stati Uniti, il giovane Jim (John Gilbert)
viene arruolato e mandato di stanza in Francia, insieme ai suoi inseparabili
amici, Bull (Tom O’Brien) e Slim (Karl Dane). I tre danno vita ad una serie di
gag che sembrano adeguate alle comiche del tempo, forse non a livello di quelle
di Stanlio e Ollio ma, insomma… A stemperare un po’ il clima da film comico ci
pensa Melisande (una splendida Renée Adorée) ma non certo nel senso di
trasformare <st1:personname productid="LA GRANDE PARATA" w:st="on"><st1:personname productid="LA GRANDE" w:st="on"><i>La
Grande</i></st1:personname><i> Parata</i></st1:personname>
in un film con qualche attinenza bellica, quanto per innestare una solida
traccia romantica che poi, prevedibilmente, sarà quella che determinò la
fortuna clamorosa dell’opera al <i>box-office</i>.
<st1:personname productid="La Ador←e" w:st="on">La Adorée</st1:personname> era
una bella ragazza ma soprattutto aveva due fanali chiarissimi e splendidi al
posto degli occhi e, anche se la qualità di una pellicola del 1925 non può
certo essere considerata di grande resa, rimangono l’effetto scenico più
efficace dell’intero lungometraggio. Vidor poi, sa come si racconta una storia
d’amore e quindi riesce, con le opportune sferzate narrative, a preparare
adeguatamente un finale di grande impatto emotivo. Nel frattempo, ovvero dal
momento in cui Jim lascia Melisande a quando la ritrova per il lieto fine,
arrivano anche gli eventi bellici. Il corpo militare di Jim è chiamato in
fretta e furia al fronte e, dopo più di un’ora di film, il regista si premura
di avvisarci, tramite la sovraimpressione <st1:personname productid="LA GRANDE PARATA" w:st="on"><st1:personname productid="LA GRANDE" w:st="on"><i>La Grande</i></st1:personname><i> Parata</i></st1:personname>, che gli
americani scendono in campo in pompa magna. Oddio, la primissima avanzata non
promette granché, con gli statunitensi che avanzano incautamente allineati
nella boscaglia, presto alla mercé delle proverbiali mitragliatrici tedesche. Poi
il conflitto si fa più serio e Vidor dà sfoggio della sua classe registica con
una serie di scene di grande impatto. Per la verità i nostri tre baldi
giovanotti sembrano ancora non rendersi bene conto in quale inferno siano
capitati, tanto che Slim, il più guascone del gruppo, viene fatto secco mentre,
dopo un’azione, sembra quasi perdere tempo a scherzare con due elmetti
tedeschi. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2Cz4vw6_xLMktsrXwZYaODQCOvPtIxqrzD_Z5bv3ZDORs_h_apU0MdS5tVQX65pU0aXu9UiDyF2q6QtjTGXYcpw0hPYPqAJJaM4KvJkkeZxUzmym3VnnJ5gK7sZTTyM2_A87XKxdOGp9yU8jBXuWz-w7WnCH9MxSIyOeV_UUkd48mGzDpgxTCEOFWVP5X/s1114/MV5BMGFmZGY4NWYtNjU4NC00NjYwLWJkMmUtMjllNThiMjE4MTMzXkEyXkFqcGdeQXVyMTA2ODMzMDU@._V1_.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="850" data-original-width="1114" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2Cz4vw6_xLMktsrXwZYaODQCOvPtIxqrzD_Z5bv3ZDORs_h_apU0MdS5tVQX65pU0aXu9UiDyF2q6QtjTGXYcpw0hPYPqAJJaM4KvJkkeZxUzmym3VnnJ5gK7sZTTyM2_A87XKxdOGp9yU8jBXuWz-w7WnCH9MxSIyOeV_UUkd48mGzDpgxTCEOFWVP5X/w400-h305/MV5BMGFmZGY4NWYtNjU4NC00NjYwLWJkMmUtMjllNThiMjE4MTMzXkEyXkFqcGdeQXVyMTA2ODMzMDU@._V1_.jpg" width="400" /></a></div>Alla morte dell’amico Jim va in crisi di nervi e parte all’attacco
allo scoperto, da solo, subito seguito da Bull che è meno fortunato del commilitone.
Rimasto solo e disperato, Jim si avventa su un nemico in una buca da scoppio ma,
pur vincendolo nel corpo a corpo, non se la sente di ucciderlo a sangue freddo.
Gli offre anzi una sigaretta; il tedesco è solo un ragazzo, come lui, del resto;
turbato da questa vista, prova a girargli la testa dall’altra parte ma il
ragazzo è ormai morto. Nonostante il tempo del racconto dedicato agli scontri
bellici sia relativamente breve rispetto alla lunghezza del film, Vidor sa il
fatto suo e quando assistiamo al ritorno a casa di Jim, possiamo capire bene il
suo stato d’animo. Che poi, oltre al trauma da battaglia e le pesantissime
ferite il nostro, ripensando a Melisande non è certamente contento di tornare
da una fidanzata che non ama più. Il regista, che è uno dei padri del cinema
americano, si premura di <i>sistemare le
cose</i> con anticipo, mostrando la madre che scopre la suddetta fidanzata
amoreggiare col fratello di Jim. Il prevedibile lieto fine non andrà in quella
direzione. Intanto il padre ha portato il reduce a casa: stiamo ancora pensando
a come si evolverà la cosa, tra Jim, fratello e fidanzata, quando l’ex soldato
entra dalla porta senza una gamba. L’emozionante <i>carrello</i> che stringe sul volto della madre, tagliando fuori dall’inquadratura,
nel suo avanzare, fratello e fidanzata, è forse il momento migliore del film. Finale
con Jim che ritorna in Francia e,
naturalmente, trova Melisandre: <i>happy
endindg</i> per una volta pienamente meritato.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS9S7vzMFACSw0dYyqoDZlZ7CFOp0m5iGsqOEaMtwUyTDMc-1kn6PKgtBbbIoDblHqSZap7KrtFTLsRxaznuNlzyq902yqnU_QFe83Mk6rc0dYYrVTWyqlWKvKoc9mXjXfibH6a6BdP-ZM7cFtYq3-XTWHvdH5hcBD-nGyYMjnAwrZnOb73TEdP4UGGZiJ/s700/big_parade021.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="700" height="494" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS9S7vzMFACSw0dYyqoDZlZ7CFOp0m5iGsqOEaMtwUyTDMc-1kn6PKgtBbbIoDblHqSZap7KrtFTLsRxaznuNlzyq902yqnU_QFe83Mk6rc0dYYrVTWyqlWKvKoc9mXjXfibH6a6BdP-ZM7cFtYq3-XTWHvdH5hcBD-nGyYMjnAwrZnOb73TEdP4UGGZiJ/w640-h494/big_parade021.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWT-I_-d2CPPk-W8lGcU5O5iH__h-SqTEZGZn3dI-sN18cOhmeUKp6Tg8kExYAzN-xfIeQHafEplEVDKhdhSAoCpzwSnRYdIGMIqLf_d0hOqzbWS9F-iQ8h6pPBMaLFy3OuwBYFJxkX9fgQyleBqc2oHAIiNvPON6TN-HWJHVDjvQl94VgWcTEFCWZoLcU/s1600/Scene-The-Big-Parade-King-Vidor.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1268" data-original-width="1600" height="508" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWT-I_-d2CPPk-W8lGcU5O5iH__h-SqTEZGZn3dI-sN18cOhmeUKp6Tg8kExYAzN-xfIeQHafEplEVDKhdhSAoCpzwSnRYdIGMIqLf_d0hOqzbWS9F-iQ8h6pPBMaLFy3OuwBYFJxkX9fgQyleBqc2oHAIiNvPON6TN-HWJHVDjvQl94VgWcTEFCWZoLcU/w640-h508/Scene-The-Big-Parade-King-Vidor.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq7b_8duFI_bQe0ixi06wBu-mRnX4jv2Xc9M0olgIfR9EhrbpYUJrwWmpxou0vZzxaQl3owQDwhwT0BX7f4rSK6-U_TQm7yfyamdZgfKKuFRRmW-bvLyIxJg6N4Me3IOSz6Mhkaq6K5gAUdktEVsbvASd4Q8rTBDGmmsEMUCiVvpyJgYHejhEoh1tavPxQ/s653/thebigparade_johngilbertreneeadoree.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq7b_8duFI_bQe0ixi06wBu-mRnX4jv2Xc9M0olgIfR9EhrbpYUJrwWmpxou0vZzxaQl3owQDwhwT0BX7f4rSK6-U_TQm7yfyamdZgfKKuFRRmW-bvLyIxJg6N4Me3IOSz6Mhkaq6K5gAUdktEVsbvASd4Q8rTBDGmmsEMUCiVvpyJgYHejhEoh1tavPxQ/w490-h640/thebigparade_johngilbertreneeadoree.webp" width="490" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4DYpW1WtyY2nntsOVJJ8Dad287tKaha5w1PahUGxnQpEhHAkS-X29M9tQGRK6dtqSNMzuVtqAAeWNgqAemYDCy-c4lkdK4pBT-7tnTwasXWV2y5HMMiJIrFMJQRtBnQZxPy8R48CwC35dwfgebdbpD7YqNkn-U6S4YVrT-nC6ykNHr4hsX33lQKWO86ZO/s630/The-Big-Parade1.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="630" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4DYpW1WtyY2nntsOVJJ8Dad287tKaha5w1PahUGxnQpEhHAkS-X29M9tQGRK6dtqSNMzuVtqAAeWNgqAemYDCy-c4lkdK4pBT-7tnTwasXWV2y5HMMiJIrFMJQRtBnQZxPy8R48CwC35dwfgebdbpD7YqNkn-U6S4YVrT-nC6ykNHr4hsX33lQKWO86ZO/w640-h484/The-Big-Parade1.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiScWN2vqHG1OeIsiLa__r8OM9EIS5E33LRCv1UergnkZnCeGGzZ0YeEyPalX4rGY3JXFByBTx2HVzM3v8itX4v9bOZYbaBvVVZOLK03apRA4-FXFK_YZlC2ignmUQ4XYXz2uJY-HikZvWQJuALIl7Ywg062RX1JlZaH3KyuJ8hWlT5r02nhOm80KW7X0na/s630/The-Big-Parade2.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="472" data-original-width="630" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiScWN2vqHG1OeIsiLa__r8OM9EIS5E33LRCv1UergnkZnCeGGzZ0YeEyPalX4rGY3JXFByBTx2HVzM3v8itX4v9bOZYbaBvVVZOLK03apRA4-FXFK_YZlC2ignmUQ4XYXz2uJY-HikZvWQJuALIl7Ywg062RX1JlZaH3KyuJ8hWlT5r02nhOm80KW7X0na/w640-h480/The-Big-Parade2.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguKENJUqC4khvALnQCZ9FUtTY4inwqkpXU85iAmt0Xi-_I4ErJwJvtTIBjyjJDPTtkG7kmS9NzgBVYhwsKYS_fKI9Kvz2TaqDYXOTIPL7ZUx0l-AhOQV559OXwq4vY9OqzPuwJgansjzFyYC3HYzpzVIZyqNbcIWpA3KuFsPC4lMnw-S-fzYyGyOplDrGH/s630/The-Big-Parade3.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="484" data-original-width="630" height="493" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguKENJUqC4khvALnQCZ9FUtTY4inwqkpXU85iAmt0Xi-_I4ErJwJvtTIBjyjJDPTtkG7kmS9NzgBVYhwsKYS_fKI9Kvz2TaqDYXOTIPL7ZUx0l-AhOQV559OXwq4vY9OqzPuwJgansjzFyYC3HYzpzVIZyqNbcIWpA3KuFsPC4lMnw-S-fzYyGyOplDrGH/w640-h493/The-Big-Parade3.webp" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Ranée Adorée</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw0rSF6pjbGvpvicGQ4engDtsukn9ail1PXe-6frpYQDYcY8ZsDdeTySf2ePnNxVMaE5n7UBCOpwcgqQHMxhliyvcdBfP1VaV6QaAwQZs5Vgnv6AnmIty3AQv1mZ23ZX02XujVJCOo8Kg7Lt_IMEJEOeZO4f9JW3nHGVWHfhXtbWg_4ZqujHJYfy3MMtuT/s1440/53722_v9_ba.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw0rSF6pjbGvpvicGQ4engDtsukn9ail1PXe-6frpYQDYcY8ZsDdeTySf2ePnNxVMaE5n7UBCOpwcgqQHMxhliyvcdBfP1VaV6QaAwQZs5Vgnv6AnmIty3AQv1mZ23ZX02XujVJCOo8Kg7Lt_IMEJEOeZO4f9JW3nHGVWHfhXtbWg_4ZqujHJYfy3MMtuT/w480-h640/53722_v9_ba.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSuukyoQqdM9BASNEaP4ldGqFI8AxneY0bfF5AgL_jG3zh5-jTA4rG0QmWW_aAWaK3DWO69pablHQC5lqrrNZx9Zu8Avh4usq3lmBsryyN6vKTLd6GL3s9TWbUt160LRgC6w6we2dxrSod_yo8caGSm93e4UhIjMms9LBfE0zZ9Mx3GoUn5fjUBXDsM_lZ/s300/139019_full.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSuukyoQqdM9BASNEaP4ldGqFI8AxneY0bfF5AgL_jG3zh5-jTA4rG0QmWW_aAWaK3DWO69pablHQC5lqrrNZx9Zu8Avh4usq3lmBsryyN6vKTLd6GL3s9TWbUt160LRgC6w6we2dxrSod_yo8caGSm93e4UhIjMms9LBfE0zZ9Mx3GoUn5fjUBXDsM_lZ/w640-h640/139019_full.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifDnBLejrt1ygqhySSYMlxDNyqsjoKSRDa15IxtJIsdqoE0vmTbQhNMRVCubK9ToTY-ffZlvVZUD82CelgfzZhu1KwNYm2jAZ8XAwRAUUjoCSAjpk3qjQ-4OQLU8fYKN8imMXLNQX_QSF4XZyNeeUVNP8G4KehtblLd3WpLzcIXN54nJXdRP1NvA1C02g7/s2015/MV5BMjA5MzkwMDgwNl5BMl5BanBnXkFtZTgwNzA3NjY3MTE@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2015" data-original-width="1511" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifDnBLejrt1ygqhySSYMlxDNyqsjoKSRDa15IxtJIsdqoE0vmTbQhNMRVCubK9ToTY-ffZlvVZUD82CelgfzZhu1KwNYm2jAZ8XAwRAUUjoCSAjpk3qjQ-4OQLU8fYKN8imMXLNQX_QSF4XZyNeeUVNP8G4KehtblLd3WpLzcIXN54nJXdRP1NvA1C02g7/w480-h640/MV5BMjA5MzkwMDgwNl5BMl5BanBnXkFtZTgwNzA3NjY3MTE@._V1_.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigzbmpvcjrtw8grnAuLgN_is2OjoeBG5hoy75Tja8SNUQ-xlUMYTcRQVelBp3OFHhEVV9q_86HMyZEKFQwnONgDBFOqywbspYz5bFTp1P2qEwsx8KCTFqS_P7Cnd88fjxePRJ0buNlsSAYbKalU7jRWNsJRJTAYHPB2J72vSns_iMNwPc6Jny3Wd1B48rE/s1280/MV5BOWYzNmQ3OTEtY2ZjNi00ZDFiLWFmMzQtZDRhZTg4ZmQ0YTAxXkEyXkFqcGdeQXVyMjcxNjI4NTk@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="961" data-original-width="1280" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigzbmpvcjrtw8grnAuLgN_is2OjoeBG5hoy75Tja8SNUQ-xlUMYTcRQVelBp3OFHhEVV9q_86HMyZEKFQwnONgDBFOqywbspYz5bFTp1P2qEwsx8KCTFqS_P7Cnd88fjxePRJ0buNlsSAYbKalU7jRWNsJRJTAYHPB2J72vSns_iMNwPc6Jny3Wd1B48rE/w640-h480/MV5BOWYzNmQ3OTEtY2ZjNi00ZDFiLWFmMzQtZDRhZTg4ZmQ0YTAxXkEyXkFqcGdeQXVyMjcxNjI4NTk@._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCmvzsSu5lpSNF8z6njeshtxTYOFljoq9ikvrTH6v0_FoeBGfIKnWpdo_DfkvPtmOnQ6ZzbzSQ4gBbCyCweRRvejtOygFZ5uaFyXZePXiyRKaBd83j39bTOYNH8wzOAenp8F0QQCUIpw6MMFc9zi_dLePKOiajvaUVCb2Ic1Cp3hVOsFZLAiOl_h2wnojf/s1000/71frSkk4IpL._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="648" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCmvzsSu5lpSNF8z6njeshtxTYOFljoq9ikvrTH6v0_FoeBGfIKnWpdo_DfkvPtmOnQ6ZzbzSQ4gBbCyCweRRvejtOygFZ5uaFyXZePXiyRKaBd83j39bTOYNH8wzOAenp8F0QQCUIpw6MMFc9zi_dLePKOiajvaUVCb2Ic1Cp3hVOsFZLAiOl_h2wnojf/w414-h640/71frSkk4IpL._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" width="414" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJlBb2OdtXn87WNaxSeQ8O-HlrjxQzf3oPBzUG_u4_1zbHFE6_TWEvcJUYNE9KzL_TqUgq8j4ZGKu3Y9-NM2WfNg83u2-9NI9gZNmeSEoFCWmc9n38d44HPBclI5EKlSkMjrvlC927CFW8cKvfIp2q3MLYkDoL81QxUm3cv-28s6vRrAcVy59AdAHQ50rO/s750/500px.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJlBb2OdtXn87WNaxSeQ8O-HlrjxQzf3oPBzUG_u4_1zbHFE6_TWEvcJUYNE9KzL_TqUgq8j4ZGKu3Y9-NM2WfNg83u2-9NI9gZNmeSEoFCWmc9n38d44HPBclI5EKlSkMjrvlC927CFW8cKvfIp2q3MLYkDoL81QxUm3cv-28s6vRrAcVy59AdAHQ50rO/w426-h640/500px.jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYDoLGJhZ9b8tNpG5GAlrbzHQixDIL40Majowi55EUxMXDeiY8buTw_vjRUWjymSFD6e4ilxxiJA3OoJkQKl2sxwl8h0HpHYyzD-Lrmlfim3h_HPzvHazOZ7bMTb6n9_1pykMoDZCmUUmGGNPP1IwfnzBqZDzSN_ZVKHYDANdPlUBpaNCSDq6_07IKI4hx/s2324/THE_BIG_PARADE_poster.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2324" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYDoLGJhZ9b8tNpG5GAlrbzHQixDIL40Majowi55EUxMXDeiY8buTw_vjRUWjymSFD6e4ilxxiJA3OoJkQKl2sxwl8h0HpHYyzD-Lrmlfim3h_HPzvHazOZ7bMTb6n9_1pykMoDZCmUUmGGNPP1IwfnzBqZDzSN_ZVKHYDANdPlUBpaNCSDq6_07IKI4hx/w330-h640/THE_BIG_PARADE_poster.jpg" width="330" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwEKTQ7IxcZ5HIMZjqM51uD8b5pUpTemySxBHCLL2jPT6kWnh8jIr7_XhLB80BCbd6IWdFiFAQYN_xZC8S1MxJJMNrAarYrVDA39c9JMQ0-2BtHgspcc8lfNYtSmu-Tb2ep1yZuEPGZmJ6jiKduA6ObdYQkyrwsX5V9OAosPSKTLUXKgwumorgYTRoanGY/s640/vidor-a.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="460" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwEKTQ7IxcZ5HIMZjqM51uD8b5pUpTemySxBHCLL2jPT6kWnh8jIr7_XhLB80BCbd6IWdFiFAQYN_xZC8S1MxJJMNrAarYrVDA39c9JMQ0-2BtHgspcc8lfNYtSmu-Tb2ep1yZuEPGZmJ6jiKduA6ObdYQkyrwsX5V9OAosPSKTLUXKgwumorgYTRoanGY/w460-h640/vidor-a.jpg" width="460" /></a></div><br /></div></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-80447412862369547072024-03-19T00:02:00.014+01:002024-03-19T00:02:00.132+01:00ANZACS ep. 3: THE DEVIL'S ARITHMETIC<h2 style="text-align: left;">1454<span>_ANZACS Ep. 3 THE DEVIL'S ARTHMETIC <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Australia<i>,</i> 1985</span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Pino Amenta, John Dixon e George Miller.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguQu8uZu0nRYDThYV-OM8LGSGhuRtp9a3_3V6xW0MQIuxNHn1GXgkQTvWF3_T4OsXC0iNmECPWEt_dY_N30oUek_0q9UI2p5Y2x0CYr0oZ4z8MIHlT-OBVQDfIKotzruk57b3F2OEIWLfet890EHRbtbc1iaXN4ZkY62VHFN9bw_mdcWcI3kxMDu4Bk_6r/s1471/cover%203.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1471" data-original-width="1000" height="471" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguQu8uZu0nRYDThYV-OM8LGSGhuRtp9a3_3V6xW0MQIuxNHn1GXgkQTvWF3_T4OsXC0iNmECPWEt_dY_N30oUek_0q9UI2p5Y2x0CYr0oZ4z8MIHlT-OBVQDfIKotzruk57b3F2OEIWLfet890EHRbtbc1iaXN4ZkY62VHFN9bw_mdcWcI3kxMDu4Bk_6r/w321-h471/cover%203.jpg" width="321" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Le varie piste narrative che sorreggono la serie
Anzacs proseguo di concerto anche in questo episodio dove, per altro, la
traccia bellica diviene davvero ingombrante. Del resto, siamo in una delle fasi
cruciali della Grande Guerra sul Fronte Occidentale: nel racconto si comincia
con l’offensiva alleata per rompere la Linea Hindeburg in quella che è
ricordata come la Battaglia di Arras, tra aprile e maggio 1917. Dopo una breve
licenza in quel di Blighty –termine gergale con cui veniva definita
l’Inghilterra – gli Aussie dell’Australian and New Zealand Army Corps,
ritornano in prima linea per prendere parte attivamente alla Battaglia di
Passchendaele nell’estate del 1917, che vide gli Alleati, fino alla Battaglia
di Broodseinde Ridge, nel novembre di quello stesso anno, ottenere
significativi successi, almeno nell’ambito dello stallo perdurante sul Fronte
Occidentale. La tattica del “bite and hold” (mordi e tieni), limitava gli
obiettivi delle offensive ai soli risultati che si era in grado di mantenere in
seguito, e si presentava come una strategia meno dispendiosa in termine di vite
umane gettate al macello. In realtà, il tributo di sangue fu enorme e <i>The
Devil’s Arithmetic</i>, il terzo episodio della serie Anzacs lo illustra
chiaramente: tra i personaggi del film, il sergente McArthur (Patrick Ward)
muore e il protagonista principale, il neo tenente Martin Barrington (Andrew
Clarke), rimane ferito gravemente. Buon per lui che, ad assisterlo, ci penserà
la bella infermiera Kate Baker (Megan Williams, sempre incantevole), che,
grazie alle amorevoli cure, riesce a salvargli la vita. E’ un momento altamente
drammatico ma romantico, uno dei pochi diversivi dal campo di battaglia. Le
altre piste narrative –quella in Australia, dove si dibatte sulla <i>Coscrizione</i>,
e quella nel <i>Comando</i> in Inghilterra, dove si discutono le strategie di
guerra– assumono meno rilevanza, così come la sponda umoristica del racconto,
gestita anche stavolta dal soldato Pat Cleary (Paul Hogan). Lo scontro bellico,
in questo momento della Grande Guerra, è particolarmente cruento e, oltre ai
citati dazi in termini di sangue, pretende altri tributi: il capitano Armstrong
(Tony Bonner) non regge più la tensione ed è sostituito dal borioso dal capitano
Young (Edmund Pegge) che, peraltro, si squaglia subito nella bagarre di
Broodseinde Ridge, rivelandosi un codardo. Un percorso solo parzialmente simile
a quello del tenente Earnshaw (David Lynch) che, nel finale, viene accecato da
una granata proprio quando sembrava essersi finalmente integrato con la truppa.
Tra i tanti passaggi emotivi del racconto, si possono ricordare la vicenda di
Pudden (Alec Wilson), aggregandosi temporaneamente ad un gruppo di disertori
organizzati come un vero reparto militare, e l’incontro tra il caporale <i>Kaiser</i>
Schmid (Shane Briant) ed un soldato tedesco in punto di morte che gli consegna
una lettera destinata alla moglie. Pur con i limiti di budget di un prodotto
televisivo australiano, che deve ambientare un racconto dall’altra parte del
pianeta, anche questo terzo episodio mette a referto un buon risultato. Ma il
titolo, <i>The Devil’s Arithmetic</i>, cosa mai vorrà dire? Pare che sia la
strategia di qualcuno che manda a morire un altro al posto suo, al fine di
allungarsi la vita. In Inghilterra saranno fischiate molte orecchie. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrL8eJALsMZMhqknFL-0nf0nGPhZk7U4x8G_RjDTTD_r5EyO_BSsGK5NLM0sBiwh_EJh2fUdt6qYBz6xmVIdcXIph8JNlQFlzeXELE11WIjqPDuffuuRBpDDMxVQHaATPN5_z3AWD5dvZ_7_cmsJk__mloMUQ9QaX82B1I9Dil6tZf3Fp9Ai_qiHN9XPDJ/s480/hqdefault.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrL8eJALsMZMhqknFL-0nf0nGPhZk7U4x8G_RjDTTD_r5EyO_BSsGK5NLM0sBiwh_EJh2fUdt6qYBz6xmVIdcXIph8JNlQFlzeXELE11WIjqPDuffuuRBpDDMxVQHaATPN5_z3AWD5dvZ_7_cmsJk__mloMUQ9QaX82B1I9Dil6tZf3Fp9Ai_qiHN9XPDJ/w640-h480/hqdefault.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOvsrn7henE1WDJEvDO0fEN9NtYdIwF0FGtNGwVH2GIKluJmGxjcFjffWwqFxc_riP4dNNuxDV73g78oXG6OQf7NrlJ-5JcEKOWRb9wgLYQApEtqD2JVLg4OOjmBKhl-9EDbbfSCBU9Mf1lD5lN_NAS1kQ7LCbvUs6JQ5OblUM9p1ne0SDzfQ11tYluhQq/s640/sddefault.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOvsrn7henE1WDJEvDO0fEN9NtYdIwF0FGtNGwVH2GIKluJmGxjcFjffWwqFxc_riP4dNNuxDV73g78oXG6OQf7NrlJ-5JcEKOWRb9wgLYQApEtqD2JVLg4OOjmBKhl-9EDbbfSCBU9Mf1lD5lN_NAS1kQ7LCbvUs6JQ5OblUM9p1ne0SDzfQ11tYluhQq/w640-h480/sddefault.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-73357459476345902112024-03-17T00:02:00.003+01:002024-03-17T00:02:00.130+01:00YPRES<h2 style="text-align: left;">1453<span>_YPRES <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Regno Unito<i>,</i> 1925</span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Walter Summers.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyX2AhWW6PD9ONigUxalWBrKH_iBEhIBZeSySbevc23RGkIA8AnXssw-Hjz9k6DRLwGpVH03k0G0NKfh8bbDgeHm5YJ_ELCQy3oDzRsP4tlePsLYJ98Iz2twAzi5X1VHTq3m92gcGNo1SXrZuI4726DRzNkbc4SbLD6tueRldMTN21Y29LDM1jZEu_iFzS/s1603/MV5BNTU3MmRjNjMtNDc1NC00MmQ3LThmMjMtM2VjZWNmNDc4YjUwXkEyXkFqcGdeQXVyMDMxMjQwMw@@._V1_FMjpg_UX1000_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1603" data-original-width="1000" height="496" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyX2AhWW6PD9ONigUxalWBrKH_iBEhIBZeSySbevc23RGkIA8AnXssw-Hjz9k6DRLwGpVH03k0G0NKfh8bbDgeHm5YJ_ELCQy3oDzRsP4tlePsLYJ98Iz2twAzi5X1VHTq3m92gcGNo1SXrZuI4726DRzNkbc4SbLD6tueRldMTN21Y29LDM1jZEu_iFzS/w310-h496/MV5BNTU3MmRjNjMtNDc1NC00MmQ3LThmMjMtM2VjZWNmNDc4YjUwXkEyXkFqcGdeQXVyMDMxMjQwMw@@._V1_FMjpg_UX1000_.jpg" width="310" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Curiosa operazione, almeno da un punto di vista
tecnico, <i>Ypres</i> di Walter Summers fu un originale tentativo di raccontare
la guerra in un modo che apparisse oggettivo utilizzando il mezzo
cinematografico. Certo, il cinema era nato con questi crismi, si pensi ai
fratelli Lumière, ma presto la narrativa di finzione aveva preso maggior campo
sebbene negli anni venti del XX secolo cominciò a farsi strada un utilizzo del
genere documentaristico più consapevole e, in un certo senso, strumentale.
Forse <i>Ypres</i> potrebbe rientrare in questi esempi: infatti, è proprio la sua
stessa messa in scena, la prospettiva dello sguardo, che ne rivelava la
faziosità, la partigianeria, anche comprensibile vista l’epoca di realizzazione.
In questo senso il film di Summers amplifica un concetto presente nel genere
cinematografico dei veri documentari: il documentario cinematografico sembra
una realizzazione oggettiva della realtà, ma non lo è mai. Le scelte autoriali
(montaggio, inquadratura, sonoro, eccetera) sono comunque sempre presenti e
sono sempre soggettive riferite al regista. Ecco, allo stesso modo ma ancora in
maniera più estrema, se come riferimento pensiamo di prendere la realtà, <i>Ypres</i>
sembra un documentario, ma non lo è. In sostanza: se il documentario sembra
raccontare la realtà ma non è e non può mai essere la cruda cronaca, <i>Ypres</i>
prova a spacciarsi per documentario ma non raggiunge neanche quei requisiti
necessari. Anche se ci sono scene degli scontri prese dal vero, anche se alcuni
protagonisti sono proprio ex combattenti delle varie <i>battaglie di Ypres</i>:
questi stratagemmi produttivi indicano unicamente la volontà di spacciare il
film come un reale resoconto dei fatti. Ad un certo punto è mostrato un presunto
giornale tedesco originale scritto con elaborati caratteri gotici e poi si vede
la versione tradotta in inglese realizzata in modo assai più spartano.
L’impressione che ne deriva è di puro realismo, sebbene non sembra troppo
credibile che la produzione non potesse permettersi di mostrare una pagina
tradotta realizzata come l’originale tedesca. Piuttosto la cosa ha il sapore di
una pianificata strategia per rendere il tutto più credibile. In quest’ottica
si inseriscono le mappe esplicative che mostrano l’evolversi della situazione
nei pressi di Ypres, laddove gli alleati resistettero alle offensive tedesche
bloccandone l’approdo sulla Manica che, fosse caduto in mano nemica, avrebbe
reso assai problematico l’approvvigionamento dall’Inghilterra di viveri, armi,
munizioni, oltre che di uomini. Le cartine chiariscono gli avvenimenti e
supportano la credibilità storica. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDj583STTsPbI8-qXwB4OqINu497aolp7EsutQ2XpCPOPE8LfgMsuClZQ2FilkRNBTGyVvvUWVhlkzbF9Hh3zzXXW1w5GM3mGKEprbvJ-4DL49QJdnnbaYWsFokQ1pX4IhoewjAdzwRaZj4JB-N1jNZA3ZcVcIUESwU4XIrE_KUk5M7rX2JWEGZh2NZ1m3/s480/fbfe365a176228f598ae977a2bf32d4c.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="270" data-original-width="480" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDj583STTsPbI8-qXwB4OqINu497aolp7EsutQ2XpCPOPE8LfgMsuClZQ2FilkRNBTGyVvvUWVhlkzbF9Hh3zzXXW1w5GM3mGKEprbvJ-4DL49QJdnnbaYWsFokQ1pX4IhoewjAdzwRaZj4JB-N1jNZA3ZcVcIUESwU4XIrE_KUk5M7rX2JWEGZh2NZ1m3/w400-h225/fbfe365a176228f598ae977a2bf32d4c.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Anche la scelta della mancanza di una storia
privata che si stagli sullo sfondo degli avvenimenti storici, sembra presa
nell’ottica di prendere le distanze dalla finzione per rafforzare quella di
testo attendibile. Sempre su questa linea strategica si inseriscono le altre
scelte produttive: manca completamente un cast come si intende oggi e non c’è
nemmeno uno sviluppo narrativo che non sia lo scorrere degli eventi bellici nell’area
del <i>Saliente di Ypres</i> nel corso della <i>Grande Guerra</i>. Va ricordato
che <i>Ypres</i> è del 1925 e, quindi, è ancora un film muto: questo poneva
problemi dal punto di vista della fruizione. Siamo infatti di fronte ad una
sorta di documentario di quasi due ore, come detto senza sonoro ma accompagnato
eventualmente dal pianoforte, intercalato dalle didascalie su cui gravava già
il difficile compito di riassumere i dati salienti nei raccordi storici tra i
vari filmati. Per alleviare un po’ la visione c’è più di un passaggio <i>leggero</i>,
dalla comica slapstick del soldato che scivola nel fango di una trincea sotto
il fuoco di un cecchino, ai giochi di parole utilizzando le didascalie e le
incomprensioni tra le lingue differenti delle parti in lotta. All’ironica e
retorica domanda di un soldato britannico se ci fosse qualcuno nella ridotta
tedesca, i soldati di Guglielmo II rispondono spaventati “<i>Nein!</i> <i>Nein!</i>”,
confermando, tra l’altro, l’impressione che il film non li dipinga certo come
campioni dell’evoluzione umana. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinxpo5Rclqqb3gJn_k97jsaO-3W7VgM8BwRfvJo1_rW64AF_Jv2uwCePeZWoOt4WXB80DKvl9s88VKWiYZze_hqz6s_LVdv1kuxuaaR18fhPp6JFTw2VJOkAD6g3_l06PAgFXGfOtYYdK_0arA1XBNPtYfmiP5Cb6T3e6zlxY6GXPFPln8u2JK8AmxqAEm/s480/promo238066625_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="270" data-original-width="480" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinxpo5Rclqqb3gJn_k97jsaO-3W7VgM8BwRfvJo1_rW64AF_Jv2uwCePeZWoOt4WXB80DKvl9s88VKWiYZze_hqz6s_LVdv1kuxuaaR18fhPp6JFTw2VJOkAD6g3_l06PAgFXGfOtYYdK_0arA1XBNPtYfmiP5Cb6T3e6zlxY6GXPFPln8u2JK8AmxqAEm/w400-h225/promo238066625_2.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Ben più raffinata è la descrizione riservata ai
sudditi di sua maestà che, equivocando di proposito sul suono della parola
tedesca ‘<i>nein’</i>, fingono di intendere ‘<i>nine’</i>, (ovvero nove, in
inglese), e decidono quindi di buttare la bomba a mano. In un certo senso della
stessa matrice è lo sdegno mostrato dal comando militare e dalla stampa
tedeschi per le incursioni notturne delle <i>Black Troops</i>, gli assaltatori mascherati
di nero che terrorizzavano le trincee nemiche. La critica tedesca a questi
attacchi è vista come il frignare di un bambino monello che, all’imbrunire, si
scopre aver paura del buio. Probabilmente nel computo generale il film è troppo
sbilanciato, con l’attenzione alle decorazioni dei valorosi britannici
(insigniti della Victoria Cross), l’elogio di ringraziamento alle truppe del
Commonwealth, (canadesi e company) mentre nessun titolo di merito viene
tributato al nemico. Come detto il <i>docu-fiction</i> era già un genere
codificato (Robert J. Flaherty) e, nel complesso, il fatto di essere fazioso
non disturba più di tanto, in <i>Ypres</i>, in quanto i tempi legittimavano
quel tipo di sguardo sugli eventi. Poi, per carità, <i>La Grande Parata</i>
uscì in quello stesso 1925 ma King Vidor come autore era un gigante e nel
cinema c’è posto anche per visioni più limitate. Come quella di cui <i>Ypres</i>
è intriso. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1iUoG3mgcQv0ctxnZ7pbLptClxfaub5rxj4k7RckrCILJ6nh9DXeljvyJ_4hIKPzXdM2d4Y42NdlGXj8zq1KY7xbFNnDm6v1BiumGh9qYsKnrB6L0Dcf3MdVnyeTR76xS1R8KzKZ9tMRu_bqzDQ1btxwbUhyqyQYD9G4BlGJWBTfFLBycuB-e9e-bYdmq/s800/image-w1280.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1iUoG3mgcQv0ctxnZ7pbLptClxfaub5rxj4k7RckrCILJ6nh9DXeljvyJ_4hIKPzXdM2d4Y42NdlGXj8zq1KY7xbFNnDm6v1BiumGh9qYsKnrB6L0Dcf3MdVnyeTR76xS1R8KzKZ9tMRu_bqzDQ1btxwbUhyqyQYD9G4BlGJWBTfFLBycuB-e9e-bYdmq/w640-h360/image-w1280.webp" width="640" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-7015533711914139652024-03-15T00:02:00.020+01:002024-03-15T00:02:00.241+01:00QUANDO TUONA IL CANNONE: Capitolo 18_L'INFERNO DEI VIVI <h2 style="text-align: left;">Quando la città dorme presenta:</h2><h1>QUANDO TUONA IL CANNONE</h1><h4>IL KOLOSSAL DOSSIER</h4><h4>Capitolo 18<br /></h4><h1>L'INFERNO DEI VIVI</h1><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-WTNPBYQoOi2ak8mmNbhz3RW24JhLp7hI5uEk_NZxDbPJC7U8FTmF5RTK8XSjawV6LwE_5VNequtCiJl0tXSLENxCAnqQwuFS2ZQbDAkdgHwGGt_mtmqYzEcjyjZ4Yhd2iiebRNKdtK6NPVOMItac7fd6jIhoecq4FWXdDH0grbJ62uY3EetXeyrb5YW0/s5735/CAPITOLO%2018%20L%20INFERNO%20DEI%20VIVI.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5735" data-original-width="4000" height="530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-WTNPBYQoOi2ak8mmNbhz3RW24JhLp7hI5uEk_NZxDbPJC7U8FTmF5RTK8XSjawV6LwE_5VNequtCiJl0tXSLENxCAnqQwuFS2ZQbDAkdgHwGGt_mtmqYzEcjyjZ4Yhd2iiebRNKdtK6NPVOMItac7fd6jIhoecq4FWXdDH0grbJ62uY3EetXeyrb5YW0/w370-h530/CAPITOLO%2018%20L%20INFERNO%20DEI%20VIVI.jpg" width="370" /></a></div><div>Sul Fronte Occidentale, la guerra continua. </div><div><br /></div><div>Ypres, Messines, Passchendaele. </div><div><br /></div>Capitolo 18:<div><br /></div><div><p class="MsoNormal">1 YPRES (1925) di Walter Summers<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">2 ANZACS ep. 3 THE DEVIL ARITHMETIC di Dixon, Miller, Amenta<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">3 LA GRANDE PARATA (1925) di King Vidor<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">4 THE WAR BELOW (2021) di j.p. Watts<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">5 LE COLLINE DELLA MORTE (2010) di Jeremy Sims<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">6 1917 (2019) di Sam Mendes<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">7 FRAULEN DOKTOR (1969) di Alberto Lattuada<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">8 GUERRA SPORCA (2008) di Paul Gross<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">9 HEDD WYNN (1992) di Paul Turner<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">10 COMPANY K (2004) di Robert Clem<o:p></o:p></p><div><br /></div></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-36603949684198701172024-03-13T00:02:00.053+01:002024-03-13T00:02:00.127+01:00L'ULTIMA MINACCIA <h2 style="text-align: left;">1452<span>_L'ULTIMA MINACCIA <span style="font-weight: normal;"><i>(Deadline U.S.A.)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> Stati Uniti,</i> 1952</span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Richard Brooks.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu_JHOx1FKHcwKEnI_lOPO-qAuY59-RlthTun9aT5GYEt4xWO9AsV1KldWHwTtiDKVjCSx5m3Yf0HqkNw887ou-fwROfb_Z4_vAQMN05_619-r5QSBMU4pVd8VYvnC7nhNgSsdzv3zAeIqlfkYRFVHN5vfZan_btXI1CAcYJ_-fF7_2cMKRi4ho9Qje4Ps/s1170/Lultimaminaccia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1170" data-original-width="780" height="494" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu_JHOx1FKHcwKEnI_lOPO-qAuY59-RlthTun9aT5GYEt4xWO9AsV1KldWHwTtiDKVjCSx5m3Yf0HqkNw887ou-fwROfb_Z4_vAQMN05_619-r5QSBMU4pVd8VYvnC7nhNgSsdzv3zAeIqlfkYRFVHN5vfZan_btXI1CAcYJ_-fF7_2cMKRi4ho9Qje4Ps/w329-h494/Lultimaminaccia.jpg" width="329" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="line-height: 107%;">“<a name="_Hlk143255908">È</a> la stampa,
bellezza, e tu non ci puoi fare niente, niente!”</span></i><span style="line-height: 107%;">.
Questa celeberrima battuta, detta in chiusura de <i>L’ultima minaccia</i> da
Humphrey Bogart, condensa perfettamente lo spirito del film di Richard Brooks.
Per decenni, o forse per secoli, la libertà di stampa è stato l’ultimo appiglio
a cui si poteva ancorare l’umanità, nella sua ricerca di giustizia e verità.
Negli anni Cinquanta, <i>L’ultima minaccia </i>è del 1952, si raggiunse forse
l’apice di questa illusione, in corrispondenza con il momento di maggior
fiducia nel Sogno Americano, che non valeva soltanto per i cittadini a stelle e
strisce ma un po’ per tutto quanto il mondo cosiddetto occidentale. Richard
Brooks, autore versatile, aveva a cuore i temi quali la giustizia sociale,
l’uguaglianza, la libertà ed era ben consapevole del ruolo che i giornali
avevano in una moderna società. La stampa era la coscienza della comunità e ne <i>L’ultima
minaccia</i>, Brooks si prodiga per farlo capire in ogni modo. Dal tema della
vendita del<i> </i>Day, il giornale dove è ambientata la storia, alle parole
dell’immigrata tedesca Mrs. Schmidt (Kasia Orzazewski), si sottolinea la
necessità, in seno alla società, di una stampa libera e indipendente. Il
soggetto, opera, come la sceneggiatura, dello stesso regista, verte sulla messa
in vendita di un giornale, il citato Day, considerato che agli eredi del
fondatore non interessa più rimanere nel settore dell’editoria. E non è un tema
campato per aria; intanto perché è ritagliato sulla storica chiusura del New
York Sun, venduto alla catena Scripps Howard e assorbito nel World-Telegram, e
poi perché è una situazione che abbiamo visto ripetersi un’infinità di volte.
La volontà di raccontare una storia vera, si trova nelle scelte registiche di
girare alcune scene nella sala stampa del New York Daily News, con veri
giornalisti, o nella ricostruzione di una redazione negli studi di Hollywood. O
anche nella dedizione del grande Humphrey Bogart – che interpreta Ed Hutcheson,
direttore del Day – che si recò più volte presso il citato New York Daily News
per comprendere come funzionasse un giornale. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_jJyg8m5qZhxMHD7LwugFLzKgn7fVpKEP6fAqFf8zRV6dWSYrYH_m2JtAgMmC5PVKJU6bZC9VrxrwCO-7cwNSQ4AHLQ_6cPXlBwfEbChAOK5kOSkKJuIDcbNmwNgzQBW9syH69ZFcYVXw6ktYSm-ND04IuNeQS1QBwnTeluwsfbHSkqLtcA4cycSjaacS/s253/download%20(2).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="253" data-original-width="199" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_jJyg8m5qZhxMHD7LwugFLzKgn7fVpKEP6fAqFf8zRV6dWSYrYH_m2JtAgMmC5PVKJU6bZC9VrxrwCO-7cwNSQ4AHLQ_6cPXlBwfEbChAOK5kOSkKJuIDcbNmwNgzQBW9syH69ZFcYVXw6ktYSm-ND04IuNeQS1QBwnTeluwsfbHSkqLtcA4cycSjaacS/w315-h400/download%20(2).jpg" width="315" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La regia di Brooks è solida è
diretta tanto quanto la sua penna e difficilmente si può quindi trovare, sul
grande schermo, un testo che rappresenti al meglio la frenetica e concitata
vita di un giornale quotidiano. E già, solo per questi motivi, <i>L’ultima
minaccia</i> merita lo status di capolavoro. Ma per l’aspetto più prezioso del
film dobbiamo rivolgerci all’anima democratica, rooseveltiana, liberale, di
Brooks, uno che davvero credeva in quei principi che, al tempo, si pensava
potessero ancora salvare la nostra società. Il regista è però onesto e, quindi,
già nel suo film riconosce anche i limiti di questi suoi ideali, la loro natura
illusoria. Nel lungometraggio, il tribunale, massima espressione della
Giustizia, non può opporsi alla cessione del giornale presso cui lavora
Hutcheson. Il punto è che le sorelle Garrison (Fay Baker e Joyce Mackenzie),
eredi del fondatore, vogliono cedere il Day al più scandalistico quotidiano
concorrente per banali questioni economiche. Che il giornale rivale lo acquisti
solo per levarsi di mezzo una scomoda concorrenza, a loro non interessa e
neppure è agli atti dell’udienza e il tribunale, su questo aspetto, non è
tenuto ad intervenire. La madre delle due donne, la vedova Margareth (Ethel
Barrymore), è presto convinta dalla determinazione di Hutcheson e, anche in memoria
degli ideali del compianto marito, prova ad opporsi alla vendita, ma non
riuscirà nei suoi propositi. Hutcheson, infatti, per cercare di ostacolare il
passaggio di mano del suo giornale – che vorrebbe dire chiusura certa e,
oltretutto, la perdita del lavoro per un mucchio di persone – gioca il tutto
per tutto e imbastisce una pesante inchiesta contro il boss malavitoso della
città, Rienzi (Martin Gabel). A titolo di curiosità, va segalato che nella
versione italiana del film, con un opportunismo che farebbe certo storcere il
naso a Brooks, Rienzi diventa Rodzich, trasformando in slava la siciliana
origine del nome. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf_IHo7HvFZpjxWB3JgdQ2LVUVpPQ-d4YXUdh0L30s1yh0R6q7hph9Hz8MLPguvQxqin1uUAV09NdID9Cq_1xcCEw3-NPJjWVYuD_LCU71AkNAEApXzrMPgdysToxFiBYoaPD3LMAtYx36Q3tdjBOL918JOgTjKoD7zDUvb1nqKv2ki-WkMADJh612R-z-/s340/L'ultima_minacci%D0%B0.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="254" data-original-width="340" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf_IHo7HvFZpjxWB3JgdQ2LVUVpPQ-d4YXUdh0L30s1yh0R6q7hph9Hz8MLPguvQxqin1uUAV09NdID9Cq_1xcCEw3-NPJjWVYuD_LCU71AkNAEApXzrMPgdysToxFiBYoaPD3LMAtYx36Q3tdjBOL918JOgTjKoD7zDUvb1nqKv2ki-WkMADJh612R-z-/w400-h299/L'ultima_minacci%D0%B0.png" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">L’inchiesta del Day ha successo e, dopo una serie di
peripezie, Rienzi o Rodzich che sia, è messo spalle al muro. Siamo quindi nel
mezzo di una clamorosa campagna stampa contro la malavita cittadina, condotta
in solitaria dal Day, tuttavia l’udienza per la compravendita del giornale
arriva comunque alla sua <i>deadline</i>, per riprendere il titolo originale
del film. Il giudice è chiamato a decidere: in tribunale va in scena l’ultimo
dibattito. Nella stringata e impotente arringa di Hutcheson, intervenuto in via
del tutto straordinaria, c’è l’ammissione da parte di Brooks che il libero
mercato, la libera concorrenza, non possono essere imbrigliati <i>alla bisogna</i>.
Certo, il discorso sul fatto che la stampa sia la coscienza della società è
sacrosanto ma, ahimè, utopistico. È vero, in molti paesi occidentali ci sono
leggi speciali, che ne tutelano la sussistenza ma, e Brooks certo lo sa
perfettamente, l’unica Legge assoluta, nel mondo cosiddetto libero, è quella
del denaro. Il regista, attraverso l’operato di Hutcheson, prova a raccontarci
qualcosa di diverso, qualcosa in cui, almeno al tempo, era bello e facile
credere; ma già in tribunale, di fronte alla fredda e gelida Legge, il
direttore alza sostanzialmente le mani in segno di resa. Non ci resta che
l’implicita domanda che ci pone Brooks, ovvero se sia giusto ciò che accade nel
film, e cioè che i proprietari di un giornale, lo vendano secondo il proprio comodo.<br />E, con dispiacere, ma verrebbe da rispondere: è il libero mercato, bellezza. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1FvXKq2Qsg2q5OAt1ky1xGMnyiZ5vz2D2xs8y64NEQhcPEHQlAqaHvJIFajzU4MmBc-HWQgIfI07QhxEysnjEp2b0H360iWVakXxD4XA-M80wltHHSQsRiLQ6m8XaC_tPWwVPMY2riz1N417tVplr0rt4GU1suVQMb82-VLOTN-rbhakdOYAMFjxinNiU/s300/download%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1FvXKq2Qsg2q5OAt1ky1xGMnyiZ5vz2D2xs8y64NEQhcPEHQlAqaHvJIFajzU4MmBc-HWQgIfI07QhxEysnjEp2b0H360iWVakXxD4XA-M80wltHHSQsRiLQ6m8XaC_tPWwVPMY2riz1N417tVplr0rt4GU1suVQMb82-VLOTN-rbhakdOYAMFjxinNiU/w640-h358/download%20(1).jpg" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqM0ZoxJo8Y5BRc1JQHfLPWm_LPni4etMU6uDfFhTjaCg5nDABBw8gomWVbKxbY-qsFHRI_vfN4rpipgWpPsmrIKJAKquDvDpJDRV2eczjNw_Y_1VCT0iSBHDiXNP33M_OnqlwFXAo23YFjRRWFZD3P1qhWwKmYzU3Sc1CKRkAwxbgW2-qWW2r5lW2icjs/s1280/maxresdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqM0ZoxJo8Y5BRc1JQHfLPWm_LPni4etMU6uDfFhTjaCg5nDABBw8gomWVbKxbY-qsFHRI_vfN4rpipgWpPsmrIKJAKquDvDpJDRV2eczjNw_Y_1VCT0iSBHDiXNP33M_OnqlwFXAo23YFjRRWFZD3P1qhWwKmYzU3Sc1CKRkAwxbgW2-qWW2r5lW2icjs/w640-h360/maxresdefault.jpg" width="640" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Kim Hunter </span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrJ34qTMW8gQ-bcJnyFD2obrjl8nxEQKDf3HPw-soLhFOrMk9BMGbXmNnSUf9r843WkPDW49xdqw8hLWTIUE1c9mmKb5orUuB7NOluhgtcVfM3uBG0Vn3wmYsgqJKp6NgZOTWpVvDCzRyOPYQ4lCM_wPr9EDJosAHwcyzsbvTzlM7TGtnKO6P77i5D8y8l/s960/MV5BMWYwOTYzZDYtNmVkYy00OTBlLTkxZmYtMzU4YjdiNzgzOTdmXkEyXkFqcGdeQXVyMDY3OTcyOQ@@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrJ34qTMW8gQ-bcJnyFD2obrjl8nxEQKDf3HPw-soLhFOrMk9BMGbXmNnSUf9r843WkPDW49xdqw8hLWTIUE1c9mmKb5orUuB7NOluhgtcVfM3uBG0Vn3wmYsgqJKp6NgZOTWpVvDCzRyOPYQ4lCM_wPr9EDJosAHwcyzsbvTzlM7TGtnKO6P77i5D8y8l/w640-h480/MV5BMWYwOTYzZDYtNmVkYy00OTBlLTkxZmYtMzU4YjdiNzgzOTdmXkEyXkFqcGdeQXVyMDY3OTcyOQ@@._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFIJtkRkZEiIFS94Ihyphenhyphena6sd3yMJmJrhviXlvMmxYR7zxJZKLLI8EGD6HBYqE7B9oT20FmNS_GB-p4iU5XAyK0izzC_qLqB0yYc_J703qHQHf9UNfGPpRBUY-f2L_wkflb3PbjKDjttbe_Ufbz7c05-RMq9FjgVBUKUSXKbTNHRuTstoESYvFhhFRr_p4cX/s917/deadline-usa-movie-poster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="917" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFIJtkRkZEiIFS94Ihyphenhyphena6sd3yMJmJrhviXlvMmxYR7zxJZKLLI8EGD6HBYqE7B9oT20FmNS_GB-p4iU5XAyK0izzC_qLqB0yYc_J703qHQHf9UNfGPpRBUY-f2L_wkflb3PbjKDjttbe_Ufbz7c05-RMq9FjgVBUKUSXKbTNHRuTstoESYvFhhFRr_p4cX/w348-h640/deadline-usa-movie-poster.jpg" width="348" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhknFqkVkdpxAeWca047hyPmMfk87SaWrIdHFnH2vvVph8K71ZOKXLywBALoUdR2Oz-sbZ_322EbWlsF7lnbW1ZWtZpBbbl2lVI6orGtV5A7w8mWXOlFxcXOcZRm31rUejKv0ZLy_V0oE2pBXS1QGDa7PFqr0NCqqYhMNUz2S9Rfv3CBpIBz504XW7P_Bnq/s275/download%20(3).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="275" data-original-width="183" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhknFqkVkdpxAeWca047hyPmMfk87SaWrIdHFnH2vvVph8K71ZOKXLywBALoUdR2Oz-sbZ_322EbWlsF7lnbW1ZWtZpBbbl2lVI6orGtV5A7w8mWXOlFxcXOcZRm31rUejKv0ZLy_V0oE2pBXS1QGDa7PFqr0NCqqYhMNUz2S9Rfv3CBpIBz504XW7P_Bnq/w426-h640/download%20(3).jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQtH0AKdpMUJXafhLjRJ7t4o8UdBN5NZ9oZGhB5q835Mg_gugoKghVgVJw9dEEHvMmD5lwmaC7Hh5QDGUvID9b4RUUdCxeHj-7tYTDBUnNXHf5n87ZUEkF3eH2Ux8zx47jY5X2SRTruemfZI0X21MjYFWaXkm1U5IeBOYHB5aQz2XI_Tl5KUo-3_llpbmI/s269/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="269" data-original-width="187" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQtH0AKdpMUJXafhLjRJ7t4o8UdBN5NZ9oZGhB5q835Mg_gugoKghVgVJw9dEEHvMmD5lwmaC7Hh5QDGUvID9b4RUUdCxeHj-7tYTDBUnNXHf5n87ZUEkF3eH2Ux8zx47jY5X2SRTruemfZI0X21MjYFWaXkm1U5IeBOYHB5aQz2XI_Tl5KUo-3_llpbmI/w445-h640/download.jpg" width="445" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWCf8Xbrqn70gJvuV9h7TeZ6FNogIYIYv5epw-pnXA56wVqrjzlRJ3hGses8YZFgJnP6MTs1d5i6DOQTNyEV-Nr9WcgbXn0XR31e2VaN8tJWVIYIHdK4wVb-gcCHdpsku9okKXQl32g-vj0fuUlKoYbbexCQEypqIBh6zKd16a22PUfuHfk67CsznRt51W/s814/locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="814" data-original-width="420" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWCf8Xbrqn70gJvuV9h7TeZ6FNogIYIYv5epw-pnXA56wVqrjzlRJ3hGses8YZFgJnP6MTs1d5i6DOQTNyEV-Nr9WcgbXn0XR31e2VaN8tJWVIYIHdK4wVb-gcCHdpsku9okKXQl32g-vj0fuUlKoYbbexCQEypqIBh6zKd16a22PUfuHfk67CsznRt51W/w330-h640/locandina.jpg" width="330" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD24RyAZFsJzW934ZQAcdU6s3Ki7uBto7QNtV6uUW1X1g3nZLyKOmEjKPy2FLldhbvV2Xh8HCExz-_EJ95diiYyYaT-Hh0Yg3hWcWSC3AjTc1D67jQeJfb915P5dxcGZYhwEAnX9ve19X0UiReAQf4BS2-OpxOxeGwKDewL85EhLufvaaicMxNaizj-5WA/s600/deadline-usa-lg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="468" data-original-width="600" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD24RyAZFsJzW934ZQAcdU6s3Ki7uBto7QNtV6uUW1X1g3nZLyKOmEjKPy2FLldhbvV2Xh8HCExz-_EJ95diiYyYaT-Hh0Yg3hWcWSC3AjTc1D67jQeJfb915P5dxcGZYhwEAnX9ve19X0UiReAQf4BS2-OpxOxeGwKDewL85EhLufvaaicMxNaizj-5WA/w640-h500/deadline-usa-lg.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxjRsaPgQPgRCuwBUpCm9Xm0t9dhCnhpQqWRQB0JcV94MtylXw0PrTSKuWX4NKX7kGqfqaUyoOQsxKZ1eGgnMPaRQl5E8TsRBweGWTINySX6BtmHSZsyZDkJs3L7oMsu7f-tTwcgrJch0uDdJra1wUym87Obc4cCtig-_ziqM19hvoV3fnIMIURqzBjRh/s510/34c973e0-952e-48d1-a46a-98674efabab0.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="510" height="502" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxjRsaPgQPgRCuwBUpCm9Xm0t9dhCnhpQqWRQB0JcV94MtylXw0PrTSKuWX4NKX7kGqfqaUyoOQsxKZ1eGgnMPaRQl5E8TsRBweGWTINySX6BtmHSZsyZDkJs3L7oMsu7f-tTwcgrJch0uDdJra1wUym87Obc4cCtig-_ziqM19hvoV3fnIMIURqzBjRh/w640-h502/34c973e0-952e-48d1-a46a-98674efabab0.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW5DGfGKm0EccHZIEcKv9jluaXoxqkaFVpVOCvSY7ApSfxjXCL1mEX27Dg3Tf9XDSUbQ7TcnQPIUoVmBCQRmgouqKQ7UkvrEsWQVQw7aaUzm65nKe0GZJ4REXXojIi26r1HYUbZPXKpYPiRZLKvbCLc7rOZ8zodlTMUncCtxrGtN21kQrS3tf6-8QNwmFa/s420/unnamed%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="420" height="496" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW5DGfGKm0EccHZIEcKv9jluaXoxqkaFVpVOCvSY7ApSfxjXCL1mEX27Dg3Tf9XDSUbQ7TcnQPIUoVmBCQRmgouqKQ7UkvrEsWQVQw7aaUzm65nKe0GZJ4REXXojIi26r1HYUbZPXKpYPiRZLKvbCLc7rOZ8zodlTMUncCtxrGtN21kQrS3tf6-8QNwmFa/w640-h496/unnamed%20(1).jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_hTuUZjx1eGehefOmurPC5Mfvo8qQAq3y34sFXVqXLthmLpWcJzSi1zpiFgkxP0L6EVkNbo7M_EizuNsJDEYadwFM-kl5FIWxM2bXMfLmf45ao43xA8-k8SqeOnY6dRwi1DoUlSJNUn47ADmpjuPVKU-nO4bmT_lM-NjGmnPrWKr7dJrOrO30GLevXVxU/s750/500px.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_hTuUZjx1eGehefOmurPC5Mfvo8qQAq3y34sFXVqXLthmLpWcJzSi1zpiFgkxP0L6EVkNbo7M_EizuNsJDEYadwFM-kl5FIWxM2bXMfLmf45ao43xA8-k8SqeOnY6dRwi1DoUlSJNUn47ADmpjuPVKU-nO4bmT_lM-NjGmnPrWKr7dJrOrO30GLevXVxU/w426-h640/500px.jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJvntwiL4amp2Dc8MNXqqOo4GkfTJHwvnvVT-soUfu6sZ8ar0AhULzeoB8hJ1Uk_32JnsKslXCQUExsO0cdAX6j6yGQirgy58Vm3pn2FYvAbFUbha44vZmWizTK3-bnT4kxYq3UMUc4atJVH63GwUgLY2niblStLT-J5bKxOQNn9cvhOeqITKQecIW2VF-/s513/Ultima_Minaccia__4f8eb82354d73.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="366" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJvntwiL4amp2Dc8MNXqqOo4GkfTJHwvnvVT-soUfu6sZ8ar0AhULzeoB8hJ1Uk_32JnsKslXCQUExsO0cdAX6j6yGQirgy58Vm3pn2FYvAbFUbha44vZmWizTK3-bnT4kxYq3UMUc4atJVH63GwUgLY2niblStLT-J5bKxOQNn9cvhOeqITKQecIW2VF-/w456-h640/Ultima_Minaccia__4f8eb82354d73.png" width="456" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtsDevLvn8pGFRJlNTCa2KeGhyphenhyphen_YzbBbmwEEYPA-Yog6oGndl1NgCxE7MAz2x-I9qzaPkOh1gyfdz5DUDA7C7mdU3_bRUf3ytHlcMHtSNzkGi8gKznrxCQ8wo2edeAlpZN8ZPP9Y-QyegvAjxVLJPU6gWTGwHRN8asg9XLiYvptX5v6j0T9a47SabBanA/s293/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="293" data-original-width="200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtsDevLvn8pGFRJlNTCa2KeGhyphenhyphen_YzbBbmwEEYPA-Yog6oGndl1NgCxE7MAz2x-I9qzaPkOh1gyfdz5DUDA7C7mdU3_bRUf3ytHlcMHtSNzkGi8gKznrxCQ8wo2edeAlpZN8ZPP9Y-QyegvAjxVLJPU6gWTGwHRN8asg9XLiYvptX5v6j0T9a47SabBanA/w437-h640/unnamed.jpg" width="437" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgep3oZhKqwCIyvdglTmVocj5I21dgxqnuQew6HEKNptzZiCQgJzzZIm9OrimAGeoT7NQSIx9bigmlU1A73jPVR2p7EcPSU8mN6IbXb39N7g5MjaGrL40ObTAZJYIGyGEOooRcfge-zdcW3rUiLtT4HlPgRhFp3Ru4EMkCjN0LKRD8b_Dl0mWoALDdmFDrQ/s268/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="188" data-original-width="268" height="449" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgep3oZhKqwCIyvdglTmVocj5I21dgxqnuQew6HEKNptzZiCQgJzzZIm9OrimAGeoT7NQSIx9bigmlU1A73jPVR2p7EcPSU8mN6IbXb39N7g5MjaGrL40ObTAZJYIGyGEOooRcfge-zdcW3rUiLtT4HlPgRhFp3Ru4EMkCjN0LKRD8b_Dl0mWoALDdmFDrQ/w640-h449/images.jpg" width="640" /></a></div><p></p></span><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-82769875256641079802024-03-11T00:02:00.052+01:002024-03-11T00:02:00.133+01:00L'UOMO IN NERO<h2 style="text-align: left;">1451<span>_L'UOMO IN NERO <span style="font-weight: normal;"><i>(Judex)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Francia, Italia, 1963</span></span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Georges Franju.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwPUHZVewWmExzF9kxQZpalydzcyF4E8tDXIpLSeQkD0Y9q5SuR4Ne1pyG4svaHQ4c8NWSphRtH3oVATB1lkJn9vifxQtTWI5FOTD5ID_F-XsJAm6GguamdVg3w-rJtC2bcPf3hYM6DAWIL5ij0JZQMhlNIQWdrfUxyaME2L7cqWLRl6pI0_jAPu1Jq2-7/s600/1460527.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="426" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwPUHZVewWmExzF9kxQZpalydzcyF4E8tDXIpLSeQkD0Y9q5SuR4Ne1pyG4svaHQ4c8NWSphRtH3oVATB1lkJn9vifxQtTWI5FOTD5ID_F-XsJAm6GguamdVg3w-rJtC2bcPf3hYM6DAWIL5ij0JZQMhlNIQWdrfUxyaME2L7cqWLRl6pI0_jAPu1Jq2-7/w343-h484/1460527.jpeg" width="343" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Dopo i suoi primi lungometraggi, <i>Il delitto di
Thérèse Desqueyroux</i> sembrava una svolta <i>alta</i>, nella filmografia di
Georges Franju: l’intimo e impegnativo testo letterario all’origine del film
con Emmanuelle Riva, e la superba capacità di tradurlo in pellicola da parte
del regista francese, poteva far presagire l’intenzione da parte dell’autore di
un approccio più colto alla <i>Settima Arte</i>. Abituato nei suoi film a
spiazzare lo spettatore, Franju impone anche alla sua carriera una nuova sterzata,
stavolta di senso opposto rispetto alla precedente: <i>L’uomo in nero</i>, il
successivo lungometraggio, è una sorta di remake del serial cinematografico <i>Judex</i>
del 1916, opera di Louis Feuillade ispirato all’omonimo romanzo d’appendice di
Arthur Bernède. Sia che si consideri come riferimento l’opera letteraria, sia
che si prendano i film, è evidente che si tratti di lavori di grana decisamente
più grossa rispetto al romanzo<i> Thérèse Desqueyroux </i>di François Mauriac.
Judex era un personaggio mascherato, l’<i>uomo in nero </i>del titolo italiano
del film in questione, simile al celebre Fantomas ma con la non trascurabile
differenza che non era un criminale ma un giustiziere. Negli anni Dieci del XX
secolo in Francia spopolarono i serial cinematografici dedicati a personaggi
cattivi, il citato <i>Fantomas</i> ma anche <i>I vampiri</i>, sempre per mano
di Feuillade. Judex fu una sorta di risposta alle critiche che l’autore aveva
ricevuto per aver raccontato sempre storie di criminali e malfattori. In realtà
si trattava solo di un aggiustamento di facciata, visto che la critica alla
società borghese, tipica di queste produzioni che sconfinavano spesso nel
surreale, rimaneva inalterata. Probabilmente c’è anche una certa logica
evolutiva, nella cronologia della comparsa di questi personaggi: prima
arrivarono dei protagonisti che, per farsi largo contro la convenzione
borghese, dovettero assumere un ruolo <i>negativo</i>. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFONg6R6fYywABWtGpAAkj_5zFU2umOl73awMzaoe3c9IjrrGQa0rW9R1WJr-lvDzegPQ0hjlPfbrWZDOFEG4Y4geEgf5FwkoJJKecZk4EYXtMEqO5x540XLXPz4TFsFg_H7TwkZUxAoHLGUO6elboXf1I_nYKKLW3mlCievmbXHoqnHkVa3_q3mlMMw2i/s1200/MV5BMTg0NDUyNjQ3M15BMl5BanBnXkFtZTgwNDE1OTg5MTE@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="850" data-original-width="1200" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFONg6R6fYywABWtGpAAkj_5zFU2umOl73awMzaoe3c9IjrrGQa0rW9R1WJr-lvDzegPQ0hjlPfbrWZDOFEG4Y4geEgf5FwkoJJKecZk4EYXtMEqO5x540XLXPz4TFsFg_H7TwkZUxAoHLGUO6elboXf1I_nYKKLW3mlCievmbXHoqnHkVa3_q3mlMMw2i/w400-h284/MV5BMTg0NDUyNjQ3M15BMl5BanBnXkFtZTgwNDE1OTg5MTE@._V1_.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Una volta messo sotto
accusa il sistema, si poteva presentare un eroe come Judex, che si poneva dalla
parte della Giustizia a fronte della corruzione borghese. Cinquant’anni dopo,
Franju, che ha sempre una matrice sociale nella sua opera, dovendo scegliere tra
questi personaggi pone l’obiettivo su quello <i>positivo</i>, quello che può
legittimamente sconfessare l’ipocrisia del sistema borghese e denunciarne il
suo essere criminale. Curiosamente, proprio in quegli anni, in Italia,
attecchiranno invece i <i>fumetti neri</i>, a cominciare da Diabolik i cui
debiti con Fantomas sono sempre stati riconosciuti. Fosse uscito nelle sale
qualche anno dopo, <i>L’uomo in nero</i>, forse, avrebbe potuto essere inteso
come una risposta al fenomeno degli eroi neri italiani ma, come detto, Franju
anticipò i tempi e quindi può trattarsi di una mera coincidenza (per la verità
il primo fumetto di Diabolik uscì a fine 1962 ma non ebbe certo immediata
rilevanza internazionale). Il quasi contemporaneo ricorso a questi eroi mascherati,
comunque inquietanti, in contesti diversi, lascia intendere che i tempi fossero
maturi in quest’ottica ma è da notare che <i>L’uomo in nero</i> di Georges
Franju è un film superiore anche ai migliori adattamenti cinematografici degli
eroi neri italiani. Oltre ad avere alle spalle un diverso retroterra. Il
regista bretone, capace sin dal principio della carriera di trovare la giusta
alchimia tra realismo e fantastico, dimostra anche stavolta la straordinaria abilità
nel dosare i vari ingredienti, anche apparentemente poco conciliabili, con rara
maestria. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2lC1zq-THfrhG-AkpVaeYb75KnN_huf-hPAXQFG-hg_NLQxB3hv5Bzt2bKFlMBWezsKoD2Bq3lz9uHUsTbPlGISGzurOXhnlVIptl2avwuf7Ih2ph5-3hj3VkbozdWPNszA_aIh0mBiMx2BWdVJ90DuXZd0Z9N2GwNl4RltdqxzgtM1CRya3Ohna3UaTn/s540/judex_12.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="322" data-original-width="540" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2lC1zq-THfrhG-AkpVaeYb75KnN_huf-hPAXQFG-hg_NLQxB3hv5Bzt2bKFlMBWezsKoD2Bq3lz9uHUsTbPlGISGzurOXhnlVIptl2avwuf7Ih2ph5-3hj3VkbozdWPNszA_aIh0mBiMx2BWdVJ90DuXZd0Z9N2GwNl4RltdqxzgtM1CRya3Ohna3UaTn/w400-h239/judex_12.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">L’approccio al film è dichiaratamente ironico, si vedano le
didascalie in perfetto stile cinema muto, ma anche nostalgico. Al tempo stesso
le gag umoristiche sono ben distribuite, perlopiù affidate ad un personaggio
marginale come il detective Cocantin (Jacques Jouanneau) sebbene una certa
ironia di cui è intrisa la storia faccia capolino qua e là man mano che la
vicenda si snoda e si riesce a coglierne meglio il clima. Perché, naturalmente,
in avvio il film sembra piuttosto cupo; poi la spiazzante scena del ballo inquieta
ancor di più e solo lo scorrere dei minuti permette di comprendere lo sguardo
sornione con cui Franju sta giocando. La citata scena del ballo in maschera è
folgorante ed è probabilmente il passaggio più famoso del film – forse
dell’intera filmografia di Franju – ed è giustamente significativa. Il regista
sottolinea e rinnova il collegamento con il surrealismo tipico dei serial
cinematografici d’epoca, con l’annessa contestazione al mondo razionale
borghese, mentre sfuma il tenore della storia visto che il banchiere Favraux
(Michel Vitold) non viene ucciso ma spedito nel mondo dei sogni. Sogni drogati,
naturalmente, a simularne la morte ma Judex (Channing Pollock) rivela fin da
questa scena, posta quasi in principio, di non essere un criminale; piuttosto
si scopre che le lettere che accusano il banchiere di essere un affarista senza
scrupoli sono veritiere. La scena del ballo con i personaggi che indossano
inquietanti maschere da uccello non è solo di fortissimo impatto scenico,
quindi, ma è anche il punto cruciale del racconto. Le continue svolte e i
ripetuti colpi di scena successivi serviranno unicamente a sorreggere il
racconto: ormai si è capito che Judex è l’eroe e Favraux, da buon capitalista,
il criminale. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsTrJpYomewC4CUOIlWhFI6IuxFNzwFcdOhplPoGyNiCI_J-iQQWl0Bae7QIjaNkmx2seaTR_rtyps1VwHW4PbmqKSDUNCBJGntGPjNBYW1D8uw64WumUdKjB6JtTp4ZHyJUHHmcHGzDXm85MpB6PO8EQJpQgEV0wEd77d9j5hay9O8No4s4iL6v1Mdzon/s284/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="177" data-original-width="284" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsTrJpYomewC4CUOIlWhFI6IuxFNzwFcdOhplPoGyNiCI_J-iQQWl0Bae7QIjaNkmx2seaTR_rtyps1VwHW4PbmqKSDUNCBJGntGPjNBYW1D8uw64WumUdKjB6JtTp4ZHyJUHHmcHGzDXm85MpB6PO8EQJpQgEV0wEd77d9j5hay9O8No4s4iL6v1Mdzon/w400-h249/download.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Non l’unico, per la verità, visto che l’istitutrice di casa
Favraux, Marie/Diana (una conturbante Francine Bergé) e il suo amico Moralès
(Théo Sarapo) provano a recitare il ruolo di <i>cattivi</i> della storia, collezionando
peraltro più fiaschi che successi. Una caratteristica comune ai personaggi
della storia, si è detto dello sguardo ironico della stessa, a cui non fa
eccezione nemmeno Judex che, sul finire della vicenda, finisce legato come un
salame. A cavarlo dai pasticci spunta dal nulla Daisy (una Sylva Koscina in
vesti attillate, convocata solo per il finale): Franju sembra voler ribaltare i
cliché dei romanzi d’appendice mettendo l’eroe in pericolo (Judex legato) e la
damigella Daisy che s’arrampica sulla torre per salvarlo. La presenza della
Koscina vestita con un fasciante costume d’acrobata bianco è colta al volo dal
regista che inscena una lotta corpo a corpo tra il personaggio dell’attrice di
origine jugoslava e quello della Bergé, per l’occasione in un altrettanto sexy
calzamaglia nera da <i>cattiva</i>. Oltre a queste due figure femminili non
manca naturalmente Edith Scob nei panni più eleganti della dolce Jacqueline,
figlia di Favraux e oggetto dell’amore di Judex, sorta di <i>trait d’union</i>
tra i due personaggi maschili simbolicamente rilevanti della storia. In
definitiva il film risulta piacevole, la trama è incalzante e alcuni passaggi
sono pregevoli figurativamente, mentre la critica al sistema borghese non manca
nemmeno stavolta. Così come la matrice surrealista, che permette di digerire in
questa chiave anche gli stratagemmi tecnologici e fantasiosi tipici dei
personaggi in calzamaglia. Tra questi, il più inquietante è una sorta di
telecamera che, mentre riprende Favraux nella prigione di Judex, ne mostra
direttamente le immagini al banchiere stesso. Franju intuisce, con larghissimo
anticipo sull’opinione pubblica, che non è la ripresa di nascosto, come ci si
attenderebbe da una telecamera posta in una cella, ad essere davvero nociva per
il soggetto filmato ma la consapevolezza di essere osservato in continuazione. Ma
non è tanto un discorso sulla privacy che interessa al regista quanto il peso
morale che lo sguardo del cinema implica. E quello di Franju non è un cinema di
soppiatto ma un atto di accusa senza troppe remore. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNz5BLQo8U6Hzl1OIG9kqAfRe_fOpJe4cumPmoftqMYeWT2D3hXem5HwdIweJhAPEd_nQgeb57_-CGiDAwTor9F-Vg3Zj6cZYfbvnfrf1UZBOGEaH1K7Cw-InbGdaDJf7J4F4Gh6BKLqZ92pVJH_Dcdp_7GduScQpAW-mGXFiEzNRK9edoUMPHCjJ4eibm/s970/626846abb43fe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="545" data-original-width="970" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNz5BLQo8U6Hzl1OIG9kqAfRe_fOpJe4cumPmoftqMYeWT2D3hXem5HwdIweJhAPEd_nQgeb57_-CGiDAwTor9F-Vg3Zj6cZYfbvnfrf1UZBOGEaH1K7Cw-InbGdaDJf7J4F4Gh6BKLqZ92pVJH_Dcdp_7GduScQpAW-mGXFiEzNRK9edoUMPHCjJ4eibm/w640-h360/626846abb43fe.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglfkaZrEZQ64yS1bd7P7wqtBRMiUeQ9_vYY0IqWYBWpsC2c5deGTYAvPMqgWLkIUDY3GMEZi2nQLArodBKdn4NZfM7NJA38Ck7OYer_QIPurEX-9C3TmeNa50swJQBWoISvWBzr5UOA_GoXjyDMPcEJBobDiWgTiIUyzbobAzvq8yllVfjPqHpCGWzVy7O/s284/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="177" data-original-width="284" height="399" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglfkaZrEZQ64yS1bd7P7wqtBRMiUeQ9_vYY0IqWYBWpsC2c5deGTYAvPMqgWLkIUDY3GMEZi2nQLArodBKdn4NZfM7NJA38Ck7OYer_QIPurEX-9C3TmeNa50swJQBWoISvWBzr5UOA_GoXjyDMPcEJBobDiWgTiIUyzbobAzvq8yllVfjPqHpCGWzVy7O/w640-h399/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB_XhQx78D3-Kg1KvECJe4p1qJC677ylPt6ldsb_0cCOOA1G32GuoN7hVyWicEXkmtQueaIfQesDctWp7-Ny2-A6m73ADUo3mK-L3f0jls2Rvc8YqCcEJhyphenhyphenxnHl-tef-6UnW7CPoRVwu3smwLcHtVtW4rtxW_3HwIi4Gtd7dWWLcDxClocbkyjzVx4qpS8/s690/images-w690.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="345" data-original-width="690" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB_XhQx78D3-Kg1KvECJe4p1qJC677ylPt6ldsb_0cCOOA1G32GuoN7hVyWicEXkmtQueaIfQesDctWp7-Ny2-A6m73ADUo3mK-L3f0jls2Rvc8YqCcEJhyphenhyphenxnHl-tef-6UnW7CPoRVwu3smwLcHtVtW4rtxW_3HwIi4Gtd7dWWLcDxClocbkyjzVx4qpS8/w640-h320/images-w690.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHI85gQCPAfHzx2Glw_7VNQ3BbwtXVVbR-BI0bJ6qZjJvN0S_2iUG6mddWO6yNk2AF6sz_RHBgaJA0Ta-GjiSE3lggwtwNzOH6HTOrM3mc6wTfLfVMN2FweFmzg1ICYLZMeykzOh0qFPx8ZOaOMSqFLiNV3GreBo6LB9RD0eruhEOdx7FpmNe5l4aqRv2N/s1200/L'uomo_in_nero.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1200" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHI85gQCPAfHzx2Glw_7VNQ3BbwtXVVbR-BI0bJ6qZjJvN0S_2iUG6mddWO6yNk2AF6sz_RHBgaJA0Ta-GjiSE3lggwtwNzOH6HTOrM3mc6wTfLfVMN2FweFmzg1ICYLZMeykzOh0qFPx8ZOaOMSqFLiNV3GreBo6LB9RD0eruhEOdx7FpmNe5l4aqRv2N/w640-h384/L'uomo_in_nero.png" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Sylva Koscina </span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZu5XWFIYahS8IZDHR_HU0TfGM0IgxCcKRa2HDaXmM9Y5pJhXr5Q1bG_AivtLQsp4oRm0nDB9RIlJaxTHb0M6I5mkFM3-LKAgFnNruQAsJfcgKpG_lYzWqURahrcWk4AMYcHrJrJwb1tv9Bgjlk225J4qYP6rES6xfjsWeDRF3uZ7xO37GR-EB3Cwhw5Mi/s250/1360.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="150" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZu5XWFIYahS8IZDHR_HU0TfGM0IgxCcKRa2HDaXmM9Y5pJhXr5Q1bG_AivtLQsp4oRm0nDB9RIlJaxTHb0M6I5mkFM3-LKAgFnNruQAsJfcgKpG_lYzWqURahrcWk4AMYcHrJrJwb1tv9Bgjlk225J4qYP6rES6xfjsWeDRF3uZ7xO37GR-EB3Cwhw5Mi/w384-h640/1360.jpg" width="384" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWMr9V4qJ_td9QelVPVENCP8us6LfIHZWxIYiG-KxaaT3rGsJmJhoAV91s4RK5pAkWujRECShlfBcEw5RaBfjRMrtewyhS4vh5ulK0FEgEsBe3ciqNaOnSdhCi2-Z3ZS9bZZlFBMJDN1_dZ4FZB_23ypLoVuRCBVimYRXCgHVstV6aARF_l-5LpfIerL4K/s253/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="253" data-original-width="199" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWMr9V4qJ_td9QelVPVENCP8us6LfIHZWxIYiG-KxaaT3rGsJmJhoAV91s4RK5pAkWujRECShlfBcEw5RaBfjRMrtewyhS4vh5ulK0FEgEsBe3ciqNaOnSdhCi2-Z3ZS9bZZlFBMJDN1_dZ4FZB_23ypLoVuRCBVimYRXCgHVstV6aARF_l-5LpfIerL4K/w503-h640/images.jpg" width="503" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4gESSSaKS-Js_ZHky3AEmt9UeNSiZlcsBYCUhTizTgozT28sW1qHztouNhO0yVJYMim7Io8wk4ZYCdrZ0YJ6sTj8mJQNogCC0RQJgy4KJAI0YNX-Rb_3Kj84l0Y9DJW3TLGqdUoU9iSdbWKv3dfn3-Xox2gzs4720Svi57uCtDZQ6r9gFdaUnVXGuZO31/s1500/ss3357276_-_photograph_of_sylva_koscina_available_in_4_sizes_framed_or_unframed_buy_now_at_starstills__74492__68918.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1199" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4gESSSaKS-Js_ZHky3AEmt9UeNSiZlcsBYCUhTizTgozT28sW1qHztouNhO0yVJYMim7Io8wk4ZYCdrZ0YJ6sTj8mJQNogCC0RQJgy4KJAI0YNX-Rb_3Kj84l0Y9DJW3TLGqdUoU9iSdbWKv3dfn3-Xox2gzs4720Svi57uCtDZQ6r9gFdaUnVXGuZO31/w512-h640/ss3357276_-_photograph_of_sylva_koscina_available_in_4_sizes_framed_or_unframed_buy_now_at_starstills__74492__68918.jpg" width="512" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Francine Bergé </span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBgYO8uNg8comfJ5v6q1WOmUNHsnMYBO4DNo71erl2c1xEE3MNSnnWpqxOI2e-mzmrAiPtoXBBz5M5GYJiDsBjwsA6-sUPNBGlsvZyB0CUxrRdhZ1IBIPc9UvY7VXydmffEVYNkTUoCNF_WCSBhf7poOPzS5jFl74h3X19ht4sty7D_odgQDMGJTyRapsb/s421/francine-berge.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="338" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBgYO8uNg8comfJ5v6q1WOmUNHsnMYBO4DNo71erl2c1xEE3MNSnnWpqxOI2e-mzmrAiPtoXBBz5M5GYJiDsBjwsA6-sUPNBGlsvZyB0CUxrRdhZ1IBIPc9UvY7VXydmffEVYNkTUoCNF_WCSBhf7poOPzS5jFl74h3X19ht4sty7D_odgQDMGJTyRapsb/w514-h640/francine-berge.jpg" width="514" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHuxxfB06M_4iwheGV2dVYgP5DR3nfr12JspQLPCW9VfqUo-fNWIROm9IEdXIRNmn5GXBod2Fhlq1mX9hOljVMkB6ilvuzgAnwoH0sKUk3-AFUW0Ot2iOYkU4Tofx48_YRgq-gq90M_XVX0IM63I_KMpxA9-kyjXZWkgis4QlSxTr6yIYEf5pnUM7HfQyb/s950/image-w856.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHuxxfB06M_4iwheGV2dVYgP5DR3nfr12JspQLPCW9VfqUo-fNWIROm9IEdXIRNmn5GXBod2Fhlq1mX9hOljVMkB6ilvuzgAnwoH0sKUk3-AFUW0Ot2iOYkU4Tofx48_YRgq-gq90M_XVX0IM63I_KMpxA9-kyjXZWkgis4QlSxTr6yIYEf5pnUM7HfQyb/w538-h640/image-w856.webp" width="538" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Edith Scob </span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5NZpTWCGvNi8PhyphenhyphenaWx5-toFNT7IFU-YJawImiZ16mLbFSSLwq0mTJK2TPwz7M_idFQc6C9Ofu6POQdZImSue5V8J8vVSHda8YoOQaKAv-QSRfOxxSDhey_LFmv9GxS42QwpHuman_MZV54fxgfmCMxDcwwMx_CA_jKNiDQsuQsneZEFzGbJJOaWE1Ubyf/s600/image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="600" height="464" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5NZpTWCGvNi8PhyphenhyphenaWx5-toFNT7IFU-YJawImiZ16mLbFSSLwq0mTJK2TPwz7M_idFQc6C9Ofu6POQdZImSue5V8J8vVSHda8YoOQaKAv-QSRfOxxSDhey_LFmv9GxS42QwpHuman_MZV54fxgfmCMxDcwwMx_CA_jKNiDQsuQsneZEFzGbJJOaWE1Ubyf/w640-h464/image.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLw_6gA3Eg0h89S7YnNy_nlP5H9lBLB4t4nvdzGAddJJ_xqKbMK9RUOqQ_fV_-0ifyN0yd9zQ1qsdyw6lMPY5Kkm1K6gFOABcRA721dj4xTw1FfwKCo6AfcEeFSECOqH1UwfnpGAuvgVa9PPO9dps94t49vyoLL2lqmhYdeXY9UXRMClvl1A_bBHpI8yvi/s900/mJqz3YZivskBit9eEXE0JXGNtHz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLw_6gA3Eg0h89S7YnNy_nlP5H9lBLB4t4nvdzGAddJJ_xqKbMK9RUOqQ_fV_-0ifyN0yd9zQ1qsdyw6lMPY5Kkm1K6gFOABcRA721dj4xTw1FfwKCo6AfcEeFSECOqH1UwfnpGAuvgVa9PPO9dps94t49vyoLL2lqmhYdeXY9UXRMClvl1A_bBHpI8yvi/w426-h640/mJqz3YZivskBit9eEXE0JXGNtHz.jpg" width="426" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBW4WtL90AHZ3vbQgNHmBn98Nv3Wu03mSk5fgMr7rosE4bnsFdm7-5olvcJ7K1UGCp1aDkyHBc_GUSbcM_ZCl8u0N8sAYXnk2CQN5xPMfybFEC0S-_VJE42kNHbiFqigqJU7M_ws3NKMWg2IqPltXJPSksv_GAfs3vWm-o-1J3rCDLxYNJuG9IARXqm3DN/s1778/MV5BYWEzNDEwYTktYjZhZS00ZGQwLWE3NTItYTg0ZjBhZGFlNTc3XkEyXkFqcGdeQXVyMzg1ODEwNQ@@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1778" data-original-width="1274" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBW4WtL90AHZ3vbQgNHmBn98Nv3Wu03mSk5fgMr7rosE4bnsFdm7-5olvcJ7K1UGCp1aDkyHBc_GUSbcM_ZCl8u0N8sAYXnk2CQN5xPMfybFEC0S-_VJE42kNHbiFqigqJU7M_ws3NKMWg2IqPltXJPSksv_GAfs3vWm-o-1J3rCDLxYNJuG9IARXqm3DN/w458-h640/MV5BYWEzNDEwYTktYjZhZS00ZGQwLWE3NTItYTg0ZjBhZGFlNTc3XkEyXkFqcGdeQXVyMzg1ODEwNQ@@._V1_.jpg" width="458" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZaZZtPY7EBIAzyyGURYZQmRK48vyqSnxD4c7e7_kCBwtwwyzSpeG14fGue8L8zzez7HMu7JoxDuI_p9ueoFpxRgPPo2JqCARO9GEJi_FbKLA2Ec9XOQy3Gdb3sP0J_R5Jo5cnYtFFI35oDDZM7CieMQN5_SeUBiOc1UWLDtqSsCxqT8CGbuCi1fiklD5r/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="362" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZaZZtPY7EBIAzyyGURYZQmRK48vyqSnxD4c7e7_kCBwtwwyzSpeG14fGue8L8zzez7HMu7JoxDuI_p9ueoFpxRgPPo2JqCARO9GEJi_FbKLA2Ec9XOQy3Gdb3sP0J_R5Jo5cnYtFFI35oDDZM7CieMQN5_SeUBiOc1UWLDtqSsCxqT8CGbuCi1fiklD5r/w452-h640/unnamed.jpg" width="452" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO-me7Zs7MafZMu7ly2b3-Ii4q17SAdzxBBtoOmIj38N5OSeCV-DQin7hPiDK76GRYiauTiboyQ-hq8pJTWLhUFdIDfBIp-1eR3XZlEQwrBx2B7lU28rFWhSroQhVozqMt3ctU7xWetv4HeDlFNTkITEWXC_wbQwf89Kjx4MX9tUdzXmS_haScPjI8t11K/s384/Judex1963poster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="259" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO-me7Zs7MafZMu7ly2b3-Ii4q17SAdzxBBtoOmIj38N5OSeCV-DQin7hPiDK76GRYiauTiboyQ-hq8pJTWLhUFdIDfBIp-1eR3XZlEQwrBx2B7lU28rFWhSroQhVozqMt3ctU7xWetv4HeDlFNTkITEWXC_wbQwf89Kjx4MX9tUdzXmS_haScPjI8t11K/w432-h640/Judex1963poster.jpg" width="432" /></a></div></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-7938284691941361332024-03-09T00:02:00.045+01:002024-03-09T00:02:00.132+01:00NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE (2022)<h2 style="text-align: left;">1450<span>_NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE <span style="font-weight: normal;"><i>(Im Westen nichts Neues)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Germania, </span></span><span style="font-weight: normal;">2022</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Edward Berger.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbKUvlBWQnqMWWv_z_6nzU83tq-TBTNsjmm2Mav3J4FtXTb2dQblNjHUdgTtPuFHpFnC9yWF5AIIjpOn98ACCG3DiJmjCqEC7Xu5ytIz58H1zV5_GazATQenN5HTqyNdLO-CXzdj-dvBL6gVJ_UjSW9pvxB_Vj8T0KSvW01TePGgcMz-N-3WbYqjQ8jStS/s448/niente_di_nuovo_sul_fronte_occidentale_loc2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="302" height="501" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbKUvlBWQnqMWWv_z_6nzU83tq-TBTNsjmm2Mav3J4FtXTb2dQblNjHUdgTtPuFHpFnC9yWF5AIIjpOn98ACCG3DiJmjCqEC7Xu5ytIz58H1zV5_GazATQenN5HTqyNdLO-CXzdj-dvBL6gVJ_UjSW9pvxB_Vj8T0KSvW01TePGgcMz-N-3WbYqjQ8jStS/w338-h501/niente_di_nuovo_sul_fronte_occidentale_loc2.jpg" width="338" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">La più forte sensazione che lascia Niente di nuovo sul
fronte occidentale di Edward Berger è di colpa. Certo, lo sgomento, l’orrore,
la disperazione ha fronte di immagini apocalittiche, che drammaticamente ci
suonano famigliari in questo periodo storico, possono essere di maggior
impatto, è chiaro. Eppure il cinema, si pensi alla scena dell’incipit, o anche
i telegiornali alla Tv, basta uno degli ultimi reportage dalla contemporanea
guerra in Ucraina, un po’ finiscono per assuefarci all’orrore di matrice bellica.
Per quanto eccezionalmente ben riprodotta, senza alcuno sconto, quella del
lungometraggio di Berger è la guerra che già conosciamo fin troppo bene. Il che
potrebbe anche far pensare che, in fondo, non è che il suo film sia poi così
indispensabile. Oltretutto è una trasposizione di un libro, l’omonimo romanzo
di Erich Maria Remarque, che contava già due adattamenti per lo schermo. E di
cui il primo, <i>All’ovest niente di nuovo</i> di Lewis Milestone, considerato
universalmente un capolavoro. Eppure ha avuto ragione Edward Berger a
rimetterci le mani e a darne per la prima volta una versione tedesca; in fondo
il libro era tedesco e qualche aspetto, nelle due precedenti trasposizioni,
entrambe americane, era andato perduto. Gli americani nelle loro azioni – e il
cinema americano non fa certo eccezione, anzi – hanno sempre un approccio
individualista, il <i>sogno americano</i> è fondamentalmente un ingrediente che
nel loro cinema troviamo sempre, seppur in minima parte. Il cinema bellico è in
questo secondo solo al western e, seppure quello di Milestone era un film
smaccatamente pacifista, lo era incarnando perfettamente lo sconcerto dei
giovani soldati tedeschi chiamati al fronte dopo essere stati adeguatamente
indottrinati addirittura dal proprio maestro. La brutalità della guerra <i>costringeva</i>
infatti i ragazzi protagonisti a rendersi conto di quanto fuorviante era stata
la propaganda di regime. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPD724Dg8kL9sdchpJnBZ6i3dZr8Xo9L5-QCpvkeRIE3GJ8e_kTr7IyTEDbUFkwXrPuNgbcq4RcwwQ7pFx47P9biaGM-8Crk3NtPAlV_k88-2Q11p7LU9Yfx9WgIPRWCVQurVH9YADxV5rxdGs3aTEi12oHAyVa1-Fs0R_-PP1oRDk8O_EsORPYv-KJKO8/s2560/immagine-copertina.webp" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1703" data-original-width="2560" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPD724Dg8kL9sdchpJnBZ6i3dZr8Xo9L5-QCpvkeRIE3GJ8e_kTr7IyTEDbUFkwXrPuNgbcq4RcwwQ7pFx47P9biaGM-8Crk3NtPAlV_k88-2Q11p7LU9Yfx9WgIPRWCVQurVH9YADxV5rxdGs3aTEi12oHAyVa1-Fs0R_-PP1oRDk8O_EsORPYv-KJKO8/w400-h266/immagine-copertina.webp" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Il remake televisivo di Delbert Mann riprendeva questa
linea inserendosi contemporaneamente nel solco antimilitarista in voga negli
anni Settanta. L’impressione era di condivisione per la sorte tragica occorsa
ai soldati; un moto che, per quanto il cinema, anche quello di matrice
televisiva, fosse efficace, andava da una posizione moralmente più alta verso
una moralmente più bassa. Gli americani, che avevano vinto e si erano eretti
paladini della giustizia mondiale, provavano a fare mea culpa per l’utilizzo
della guerra come sistema per redimere le questioni internazionali e per farlo
chiamavano in causa il punto di vista tedesco. Un po’ come dire: la guerra è
orribile anche per chi quella guerra l’ha scatenata due volte ed è
universalmente riconosciuto, soprattutto al cinema, come popolo più incline
all’uso della forza militare. E se è orribile per i tedeschi, figuriamoci per
gli altri, noi compresi. Un metodo per rinnegare l’uso della violenza militare
della guerra ma anche, più sottilmente, per prendere un po’ le distanze dalle
responsabilità per averla provocata. O forse potrebbe essere proprio il non
voler infierire sul popolo tedesco a tenere alzato il pedale della colpa nei
due film americani: perfino ad un capolavoro come <i>All’ovest niente di nuovo</i>
manca un sentimento di pentimento vero e forte. I giovani sono stati ingannati
dai maestri; la colpa è di qualcun altro. Per gli americani vale ancora il
discorso che sono stati i tedeschi; per i tedeschi che sono stati i loro
governanti. Manca qualcosa, però. Che forse troviamo in <i>Niente di nuovo sul
fronte occidentale</i> di Berger. E non sono le splendide scene di battaglia,
le vicende dei soldati, le gesta in prima linea, girate in modo sontuoso ma in
fondo non migliori di tanti altri film bellici. Quello che assume significato è
il colloquio tra Erzberger (Daniel Brühl), incaricato dai tedeschi di trattare
l’armistizio, e il generale Ferdinand Foch (Thibault de Montalembert) comandante supremo degli alleati<span style="background: white; color: #202122;">.</span>
Tra i due, il più ostile è il generale francese. Questo è il punto nevralgico:
siamo davvero totalmente in disaccordo, con l’intransigente linea tenuta da
Foch? O ci rimane qualche dubbio che sia legittima, considerato come la Germani
aggredì la Francia quattro anni prima? Nel caso, ecco spiegato perché la logica
della guerra è ancora in vigore. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZHlAsIWiwWUiGmwv_f42tH6GIIk-Qu2vZQT99lOHF9HHgrSYttfUJpS3X5aJUZb-7R-0VMV2PMEadY2am7hPCX340mqf4EThfjMIi65mkXoVrk6OZPg3B_wKsrvCanxFFix507NxEv255lpKWXkDs0FrSKzwkImRLYslZdfLHTzwsopCgzpc8itg2vGPb/s976/640ee0224bc16.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="976" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZHlAsIWiwWUiGmwv_f42tH6GIIk-Qu2vZQT99lOHF9HHgrSYttfUJpS3X5aJUZb-7R-0VMV2PMEadY2am7hPCX340mqf4EThfjMIi65mkXoVrk6OZPg3B_wKsrvCanxFFix507NxEv255lpKWXkDs0FrSKzwkImRLYslZdfLHTzwsopCgzpc8itg2vGPb/w640-h312/640ee0224bc16.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicTudlkmnC5JmS08uGSjfTNKwSQUqtUXW8L5_7gGYhbIrOYgxTdg4thZZD4RSIcz8Q0RM8l8KCxO2Lo_Iyu8_8eh1y54xZRuJlnGcIHhpT4hoTm8xnncp-sTysqC4I8iM2gbzJgelWspp7u6372xYtpuSJQhZhkOpbLwMzH-t3wjkDhr4R3YjEHJVsjOIi/s1200/All-Quiet-On-the-Western-Front_Reiner-Bajo-e1663125424432.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicTudlkmnC5JmS08uGSjfTNKwSQUqtUXW8L5_7gGYhbIrOYgxTdg4thZZD4RSIcz8Q0RM8l8KCxO2Lo_Iyu8_8eh1y54xZRuJlnGcIHhpT4hoTm8xnncp-sTysqC4I8iM2gbzJgelWspp7u6372xYtpuSJQhZhkOpbLwMzH-t3wjkDhr4R3YjEHJVsjOIi/w640-h360/All-Quiet-On-the-Western-Front_Reiner-Bajo-e1663125424432.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD3Z7yeTHVjgJq4eQv64vwcw06cHr4n4nWPsdm5Up1gQueD-KQcsFGgEbS6dmU1KRprMLRdVAQzMTHJP5RyYLq-IvFTT7Dibq8LazYR5VcMA4bNy8YSTcDnjEBuNUkGuxhlYouTQx7ENZFFfqEFK8gTwOqth4BEebz_TcksmIfrvJklM4WY0Nbe8VUloHz/s1280/daniel-bruhl-niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale_4ud5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD3Z7yeTHVjgJq4eQv64vwcw06cHr4n4nWPsdm5Up1gQueD-KQcsFGgEbS6dmU1KRprMLRdVAQzMTHJP5RyYLq-IvFTT7Dibq8LazYR5VcMA4bNy8YSTcDnjEBuNUkGuxhlYouTQx7ENZFFfqEFK8gTwOqth4BEebz_TcksmIfrvJklM4WY0Nbe8VUloHz/w640-h360/daniel-bruhl-niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale_4ud5.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiH1OhM7JhCkSHo-kN8eOSFs_6Cq1UaUm3JC8h4frwJSbvcn6bPbrEBeQp3uDO1r-J2kvYxrDQdWA3JIQ8ewwQi2zo41QgQM3yfhXETLK3d1pwom719F6XJXyONjmS-WIOxf4dmqR6k-_mQwm7BdaDnFpsHFK7fGlXzWhQa4uR02A0JoQInB8C1XwZ9n4r/s348/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="145" data-original-width="348" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiH1OhM7JhCkSHo-kN8eOSFs_6Cq1UaUm3JC8h4frwJSbvcn6bPbrEBeQp3uDO1r-J2kvYxrDQdWA3JIQ8ewwQi2zo41QgQM3yfhXETLK3d1pwom719F6XJXyONjmS-WIOxf4dmqR6k-_mQwm7BdaDnFpsHFK7fGlXzWhQa4uR02A0JoQInB8C1XwZ9n4r/w640-h266/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPSshnDxB7hZHhd57fPBy8fVtpW3Pb8amY3iClRk5lFNZlMqaSdzckTk6Ajc74KtU4PV3u_pQJwO44emhYBKBWqg-3oww707uI-JWrOVF4f_6f9-rUxB0Nj36PGmaaujD3jlIhf8SmGAYIGlkYZWyyR0-YyWm6sMUFcvzviikMNvnaiM2IRKt8l8zL18lU/s1200/niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="798" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPSshnDxB7hZHhd57fPBy8fVtpW3Pb8amY3iClRk5lFNZlMqaSdzckTk6Ajc74KtU4PV3u_pQJwO44emhYBKBWqg-3oww707uI-JWrOVF4f_6f9-rUxB0Nj36PGmaaujD3jlIhf8SmGAYIGlkYZWyyR0-YyWm6sMUFcvzviikMNvnaiM2IRKt8l8zL18lU/w640-h426/niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale%20(1).jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjosv9Hsr0aYPE0t_gIll9UEjM1n-rO4paln2pX0VihH7hY6zR2N8B2EVgZn0CZu9r71Uc0O812dVhKR0HIqPpcvgU9tyZGuwUINAFyJgIDL7nKQtE75PEWyMf_c6f6ITSYJGzSUVOuWilrbcgQaFQwuStQsy9HOiQe1UvDK6lpimcqEhPTg7xFK0IIsoQ0/s696/Niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale-Albrecht-Schuch-e-Felix-Kammerer-foto-di-Reiner-Bajo.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="463" data-original-width="696" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjosv9Hsr0aYPE0t_gIll9UEjM1n-rO4paln2pX0VihH7hY6zR2N8B2EVgZn0CZu9r71Uc0O812dVhKR0HIqPpcvgU9tyZGuwUINAFyJgIDL7nKQtE75PEWyMf_c6f6ITSYJGzSUVOuWilrbcgQaFQwuStQsy9HOiQe1UvDK6lpimcqEhPTg7xFK0IIsoQ0/w640-h426/Niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale-Albrecht-Schuch-e-Felix-Kammerer-foto-di-Reiner-Bajo.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg_IMUsGYXrn1Kld94MhKBgXqnOG1LmMplrs5J6-jhdY9sLhy3Y51OyMO7ykWhxQgEdu5fDXYZ09RSCImTRR7i96VnJtTF_anaNNqbY0OCNcT5sa2bBEewwJyPf9Of_5qqRv0n5GqK6hDzY7z66Sx68x74kls4nhvFDkuTz2KhwLpDBmKQe8Rlbz4PvxLy/s300/niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale-credits-reinerbajo_25_jpg_300x300_crop_q85.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg_IMUsGYXrn1Kld94MhKBgXqnOG1LmMplrs5J6-jhdY9sLhy3Y51OyMO7ykWhxQgEdu5fDXYZ09RSCImTRR7i96VnJtTF_anaNNqbY0OCNcT5sa2bBEewwJyPf9Of_5qqRv0n5GqK6hDzY7z66Sx68x74kls4nhvFDkuTz2KhwLpDBmKQe8Rlbz4PvxLy/w640-h640/niente-di-nuovo-sul-fronte-occidentale-credits-reinerbajo_25_jpg_300x300_crop_q85.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuoESxLyThxCu2Pc_FtXEfCACJMwZW5IQF0bD35v1TlsT8DrMKjz-9AMSC2TB78b6rhCbV8iyjkTdSoq7AH9pL4Zmt-fIOGvDsZQZk_3Oqqz6Gf28AC-_YpEnuCdYvg4HS7MxZTtyJ-4cLDbTU4IzRwZfakJYeYu1p1zu_5st0cEvQbRxlQij4NHsCd0pw/s1422/Niente-di-nuovo-sul-Fronte-Occidentale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1422" height="338" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuoESxLyThxCu2Pc_FtXEfCACJMwZW5IQF0bD35v1TlsT8DrMKjz-9AMSC2TB78b6rhCbV8iyjkTdSoq7AH9pL4Zmt-fIOGvDsZQZk_3Oqqz6Gf28AC-_YpEnuCdYvg4HS7MxZTtyJ-4cLDbTU4IzRwZfakJYeYu1p1zu_5st0cEvQbRxlQij4NHsCd0pw/w640-h338/Niente-di-nuovo-sul-Fronte-Occidentale.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9oOt3MHgKNEvZH4NrZIfeJs90hRrTUPfcKxkbzb7m3jBk6-H-PIQm-vBykOpVCKci9njoZruU2Mu35_khqw8TWLTrPhRH201hx0IZHgqXRlmwxHO5woHtSw3xbb3KnafyQ2k3uq73wMjExErriU7tkvtoZSyg-ebQkF2dEIIeNeDg0sq3YgbTqymCZ0Il/s525/locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="525" data-original-width="420" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9oOt3MHgKNEvZH4NrZIfeJs90hRrTUPfcKxkbzb7m3jBk6-H-PIQm-vBykOpVCKci9njoZruU2Mu35_khqw8TWLTrPhRH201hx0IZHgqXRlmwxHO5woHtSw3xbb3KnafyQ2k3uq73wMjExErriU7tkvtoZSyg-ebQkF2dEIIeNeDg0sq3YgbTqymCZ0Il/w512-h640/locandina.jpg" width="512" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVvMmOZbLGIyAiJDIYayctoikSbuwxR2AJdAe32ALN4UIlsHZ1t9sYNw5Ba9ylRWvo2a4_Bv84Rr5kJ06-S3V69dDizkhe-kPT6Ma1DJyqcuWEvN2blJEg7O3AsjdM2wuhAgGwk6Zrv2DEyairdkA3JrT2xxrmr-R9YOMAFZDHBO9oaJtYzVsgEtglbDvi/s1280/niente-di-nuovo-immagini-copertina-0.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVvMmOZbLGIyAiJDIYayctoikSbuwxR2AJdAe32ALN4UIlsHZ1t9sYNw5Ba9ylRWvo2a4_Bv84Rr5kJ06-S3V69dDizkhe-kPT6Ma1DJyqcuWEvN2blJEg7O3AsjdM2wuhAgGwk6Zrv2DEyairdkA3JrT2xxrmr-R9YOMAFZDHBO9oaJtYzVsgEtglbDvi/w640-h360/niente-di-nuovo-immagini-copertina-0.jpeg" width="640" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-21169527658736891042024-03-07T00:02:00.041+01:002024-03-07T00:02:00.145+01:00LA DEA CANNIBALE <h2 style="text-align: left;">1449<span>_LA DEA CANNIBALE <span style="font-weight: normal;"><i>(Mondo Cannibale)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Francia, </span></span><span style="font-weight: normal;">1980</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Jess Franco e Francesco Prosperi.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtyenFJfwCMvxwxKUxqOi8VacVT5P-VpLnC_qxcjtMthpZx6Fy7S0uBodrSNH92oXYcOyFYxDSJX30Wf-XWH-sbFs5I8OqZFPO0MVwq00PvGw6ycB4vHtNoahMgl5iN9mWRI7k6N7qJeLht6Gs65TCpnIXGdGI4r2h4bTwt8OCXJdgdIhkr5Eec3JaVUl9/s284/unnamed%20(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="284" data-original-width="200" height="454" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtyenFJfwCMvxwxKUxqOi8VacVT5P-VpLnC_qxcjtMthpZx6Fy7S0uBodrSNH92oXYcOyFYxDSJX30Wf-XWH-sbFs5I8OqZFPO0MVwq00PvGw6ycB4vHtNoahMgl5iN9mWRI7k6N7qJeLht6Gs65TCpnIXGdGI4r2h4bTwt8OCXJdgdIhkr5Eec3JaVUl9/w320-h454/unnamed%20(1).jpg" width="320" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Il 1980 è l’anno del boom dei film sui cannibali: in
Italia si succedono le opere di Ruggero Deodato, Umberto Lenzi, Marino
Girolami, Joe D’Amato, Antonio Margheriti. Anche all’estero decidono quindi di sfruttare
il momento propizio: a Madrid, la <i>Magna Film</i> si organizza per produrre <i>Rio
Salvaje</i>, in seguito, nel progetto entra anche la <i>Eurociné</i> di Parigi.
La produzione si divide quindi tra Spagna e Francia, tuttavia viene tenuto bene
in considerazione che l’Italia è il paese per eccellenza dei <i>cannibal movie</i>,
anche per via di alcuni finanziamenti che pare siano giunti dal Belpaese. Se
principalmente la regia è affidata all’esperto in operazioni cinematografiche
di bassa lega Jesús <i>Jess</i> Franco, gli viene affiancato l’italiano
Francesco Prosperi: qui si può intuire uno degli artifici della produzione
mirati a creare interesse intorno alla pellicola, per la verità, in modo non
del tutto limpido. Francesco Prosperi era un regista relativamente noto, ma,
firmandosi Franco, riecheggiava il Franco Prosperi coautore di <i>Mondo Cane</i>.
Dopo qualche iniziale regia, nel 1962 quest’ultimo Prosperi era balzato agli
onori della cronaca creando, insieme a Gualtiero Jacopetti e Paolo Cavara i
famigerati <i>mondo-movies</i>, di cui il citato <i>Mondo Cane</i> era il
capostipite. I <i>mondo</i> erano una sorta di pseudo-documentari che,
approfittando della licenza di raccontare le cruda realtà, si prendevano ogni
libertà in tema di violenza ed efferatezza da mostrare sullo schermo. In
effetti il genere <i>cannibal</i> ha più di un debito nei confronti dei <i>mondo-movies,</i>
e le deprecabili scene reali con gli animali uccisi durante la realizzazione
dei film, sono una sorta di eredità, più che omaggi, alle pellicole di
Prosperi, Jacopetti & Cavara. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiepaa2ntswoGD3yYlkrq5setCdIecqi6Syt8I_Ia-wv9H0As-PGcojZuVQULvYx2nBhJ7dZ8ktY626XmphyphenhyphenQFQpdMkCqTAm-5m3N6QqQLS4IRIvuRsHvU4ks9QUS0_o9ujzSWmA3-qsQdjZ4wA-JyxByc8IR2Gc_Z3PwSpuvmTuRlicry-vqGVkuARS_9v/s869/la-dea-cannibale-2.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="642" data-original-width="869" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiepaa2ntswoGD3yYlkrq5setCdIecqi6Syt8I_Ia-wv9H0As-PGcojZuVQULvYx2nBhJ7dZ8ktY626XmphyphenhyphenQFQpdMkCqTAm-5m3N6QqQLS4IRIvuRsHvU4ks9QUS0_o9ujzSWmA3-qsQdjZ4wA-JyxByc8IR2Gc_Z3PwSpuvmTuRlicry-vqGVkuARS_9v/w400-h295/la-dea-cannibale-2.png" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">C’è da tenere in considerazione che il titolo
originale del film di Jesús Franco e Francesco Prosperi era <i>Mondo Cannibale</i>,
in italiano, e, a quel punto, la co-regia attribuita a Franco Prosperi diveniva
un evidente riferimento ai <i>mondo-movie</i>. Curiosamente, il film, in
Italia, verrà distribuito col titolo <i>La Dea Cannibale</i>, vanificando parte
di questo artifizio ingannevole. Il contributo italiano al film si evidenzia
anche nel cast: la dea cannibale del titolo italiano è interpretata da Sabrina
Siani, e il protagonista maschile, nel racconto il padre della ragazza adottata
dagli indios, è Al Cliver, al secolo Pierluigi Conti. La trama è un classico
delle storie d’avventura, derive cannibaliche a parte: un gruppo di bianchi, in
esplorazione nella giungla amazzonica, è attaccato dagli indigeni. I nativi
sono feroci e risparmiano solo Lena, una piccola bambina; il padre, Jeremy
Taylor, sopravvive e tornerà in seguito a cercarla. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMqwqEiodGtM6PZTr9hDRoQLgkwuvE17yMr_jG9hdIFrhjsq9vi8TKP0ENQ2G_Zh12SMNpZBNPLZnxRgHXI_tE9ZZt9Y_A_BSaHje1a1FnbD8Xki6zw815G8kjCEnJ_v0pROREELsAKWv6ExlhhcaCou7z5OwL__vaivppscbHeYy_-eNNAipU0MyPlAGK/s1144/la-dea-cabbibale.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="647" data-original-width="1144" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMqwqEiodGtM6PZTr9hDRoQLgkwuvE17yMr_jG9hdIFrhjsq9vi8TKP0ENQ2G_Zh12SMNpZBNPLZnxRgHXI_tE9ZZt9Y_A_BSaHje1a1FnbD8Xki6zw815G8kjCEnJ_v0pROREELsAKWv6ExlhhcaCou7z5OwL__vaivppscbHeYy_-eNNAipU0MyPlAGK/w400-h226/la-dea-cabbibale.png" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Se chiedersi il perché uno
studioso, quale è Taylor, porti moglie e figlia in mezzo ai pericoli della
giungla, è una domanda, al cinema, stucchevole, in un <i>cannibal movie</i> è
del tutto fuori luogo e in <i>La Dea Cannibale </i>il meno dei problemi. Franco
ebbe parole poco lusinghiere nei confronti della Siani [<i>Intervista sul DVD
Cannibals, Blue Underground, 2007, dal sito web IMDb</i></span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">]
ma, tutto sommato, l’attrice italiana ha poco da rimproverarsi. Quello che le è
richiesto è di scorrazzare nuda o seminuda sullo schermo e la bella Sabrina
tiene adeguatamente la scena, almeno per il livello richiesto dalla trama.
Piuttosto sono Franco e Prosperi a dover fare mea culpa, per il disastroso
risultato che è, nel complesso, <i>La Dea cannibale</i>: nel film non funziona
praticamente niente ma ci sono degli aspetti a dir poco imbarazzanti. A
distinguersi negativamente nella sciatteria generale, sono le ambientazioni: un
elegante bosco di palme prima, e di cactus poi, sono spacciati per giungla
amazzonica, mancando completamente di trasmettere la minima sensazione di
inquietudine che sarebbe stata prevista dal copione. Ma è nella
rappresentazione degli indios Jeouis che si tocca davvero il fondo: pare che
vennero ingaggiati alcuni zingari spagnoli ma, quello che è certo, è che questi
figuranti con il volto bizzarramente dipinto, non sono nemmeno all’altezza di
una recita parrocchiale. Oltretutto, nel film, si esprimono o in un linguaggio
platealmente fittizio, oppure in un idioma perfettamente comprensibile anche
dai bianchi della spedizione. Franco ha in seguito apertamente denigrato i <i>cannibal
movie</i>, il che potrebbe anche essere condivisibile, ma è curioso che si sia
reso autore, o co-autore, di uno degli esempi peggiori del genere. E, a
rincarare l’ipocrisia della posizione del regista spagnolo, va messo a referto
che l’unica cosa che si può salvare de <i>La Dea cannibale</i> sono le sequenze
delle aggressioni cannibaliche, con un uso del rallenty e dei primissimi piani
sui dettagli che, perlomeno, denotano un minimo di professionalità. Ma è
davvero troppo poco: se il <i>cannibal</i> è un genere da denigrare, come
sostiene Franco, la sua regia è, almeno in questa occasione, ad un livello
clamorosamente più infimo. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"> <o:p></o:p></span></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_L5l9OmhujnW1wVMOxg0_EETOHv-7O3q5h16hltc__4HRvB3Ge8pBK4lYxyU1AQ98fryJJmj1bUOUNLiwsnCx55Ofo0umn6N48a3_GtQ4m0C0GbTDCf8LfZ8sYg9R1D5J1tsB9R8-5Dos7LtSnw9P0AG8r7HGNmlrVie8i8P8iO14TXvkO5Pn_tcSXPo3/s1000/cannibals1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="577" data-original-width="1000" height="370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_L5l9OmhujnW1wVMOxg0_EETOHv-7O3q5h16hltc__4HRvB3Ge8pBK4lYxyU1AQ98fryJJmj1bUOUNLiwsnCx55Ofo0umn6N48a3_GtQ4m0C0GbTDCf8LfZ8sYg9R1D5J1tsB9R8-5Dos7LtSnw9P0AG8r7HGNmlrVie8i8P8iO14TXvkO5Pn_tcSXPo3/w640-h370/cannibals1.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDOKl-FjZuBYaebXp57igu_d1j1eLiI1RrQB_vwrkMTemR_dyWVbkXn9jaM_LjMJTrcx53o8tGCzbItYqt-tSTpro3h7nN7BmLAvJBZxqRSyLFtDWeZzyHbmE5i0CoK6ZtDexXdtbouSPZeiogHRTMy6l7yxP1kIduOVs1oxAHZzA0vFBTbFfH0kkJ4X1i/s638/meat_is_murder_04.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="638" data-original-width="433" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDOKl-FjZuBYaebXp57igu_d1j1eLiI1RrQB_vwrkMTemR_dyWVbkXn9jaM_LjMJTrcx53o8tGCzbItYqt-tSTpro3h7nN7BmLAvJBZxqRSyLFtDWeZzyHbmE5i0CoK6ZtDexXdtbouSPZeiogHRTMy6l7yxP1kIduOVs1oxAHZzA0vFBTbFfH0kkJ4X1i/w434-h640/meat_is_murder_04.jpg" width="434" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Sabrina Siani </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7lvt_C_pIGmDrp3l-spLIoQ7jKG_Tt0cepbTI-qCxF3tJ_2tXliXj5CgK8E8_cf71NAFqoeBCYMj4dXCnGL3JFIboZzSd7yr4pSChy3mmjj4W6edPe12AP_uEHrdbCUHHuFqlH2HHtz2UcL8pAnBEerOueSXSJaJ6jAK7FkjT4IAmP4r-Velilj0392Z3/s433/meat_is_murder_10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="307" data-original-width="433" height="454" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7lvt_C_pIGmDrp3l-spLIoQ7jKG_Tt0cepbTI-qCxF3tJ_2tXliXj5CgK8E8_cf71NAFqoeBCYMj4dXCnGL3JFIboZzSd7yr4pSChy3mmjj4W6edPe12AP_uEHrdbCUHHuFqlH2HHtz2UcL8pAnBEerOueSXSJaJ6jAK7FkjT4IAmP4r-Velilj0392Z3/w640-h454/meat_is_murder_10.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji3vCUUhq_7WkvoSVqva-noksnOUSgr8yERsUahHTQocSiPRBjQ3WMoZahZZGrit4ogBEAduHlwXqC6N053Neh4d1yOl_d4vG6tqK6vtsJRwup2KJO3-Jq8boEXMelSe-EjPPuq2hDQkhbuMesngAJQb2TP597t-399Ws8vYVAP1a39LGxf1D8bKDLew7n/s779/Mondo_Cannibal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="471" data-original-width="779" height="386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji3vCUUhq_7WkvoSVqva-noksnOUSgr8yERsUahHTQocSiPRBjQ3WMoZahZZGrit4ogBEAduHlwXqC6N053Neh4d1yOl_d4vG6tqK6vtsJRwup2KJO3-Jq8boEXMelSe-EjPPuq2hDQkhbuMesngAJQb2TP597t-399Ws8vYVAP1a39LGxf1D8bKDLew7n/w640-h386/Mondo_Cannibal.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUs2ARXV6HuYpMzR6o7fDsK5xm2HvM_o2N3_QhXEFBvVVEj9Uwm7ap0p67I9njmOI-f735wUf78FJQc0W3kwu8hwIukeEM_19J1JN6RnNhHCeK1SlR3BRsZ51rlbsxsliGJLjN9WC-PEGmQIf1ruJCZMxztGEpQuvUnCSYtIOqDfIUxO9UTYpRJQ49J76S/s851/dc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="851" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUs2ARXV6HuYpMzR6o7fDsK5xm2HvM_o2N3_QhXEFBvVVEj9Uwm7ap0p67I9njmOI-f735wUf78FJQc0W3kwu8hwIukeEM_19J1JN6RnNhHCeK1SlR3BRsZ51rlbsxsliGJLjN9WC-PEGmQIf1ruJCZMxztGEpQuvUnCSYtIOqDfIUxO9UTYpRJQ49J76S/w452-h640/dc.jpg" width="452" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjfm87jz5t5pSn__fgplS6SP8oBSG1eWjTS9ePTO6Y9k4IiHitVyk2OZTV6ucS3y7twPMYLC4Aq89Zsp0f5j3YQ7ovmHaBqKVxplwY5Cfys_98oSnIC2iKee_RYbFNJUnj0TV2UCXUc3PWTHSt2J3yY2LvuRoPdldVg-iKfe6OB7D1xbmfGFXKE0KCWJjA/s760/DEA-CANNIBALE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="760" data-original-width="543" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjfm87jz5t5pSn__fgplS6SP8oBSG1eWjTS9ePTO6Y9k4IiHitVyk2OZTV6ucS3y7twPMYLC4Aq89Zsp0f5j3YQ7ovmHaBqKVxplwY5Cfys_98oSnIC2iKee_RYbFNJUnj0TV2UCXUc3PWTHSt2J3yY2LvuRoPdldVg-iKfe6OB7D1xbmfGFXKE0KCWJjA/w458-h640/DEA-CANNIBALE.jpg" width="458" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNCn-WvivHfYSkY3GiOkJ9aLOeJ70Mn_4G1W8ANJgAsJNLJwrxKwndo_XK9LgX5MlW8-J6TDxR9X9Yg-7HnDyi-ZVBoAipCg3TBR0VtyRQj96z5o0zZC4yuKcQTylOYpdZc3OUeH9Bm34Ae58i_c_eXpFfCtr4dUUZj_a1JltyYZmk0OlKmGtdPmf1nRq/s299/unknown_jpg_320x0_crop_q85.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="299" data-original-width="169" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNCn-WvivHfYSkY3GiOkJ9aLOeJ70Mn_4G1W8ANJgAsJNLJwrxKwndo_XK9LgX5MlW8-J6TDxR9X9Yg-7HnDyi-ZVBoAipCg3TBR0VtyRQj96z5o0zZC4yuKcQTylOYpdZc3OUeH9Bm34Ae58i_c_eXpFfCtr4dUUZj_a1JltyYZmk0OlKmGtdPmf1nRq/w362-h640/unknown_jpg_320x0_crop_q85.jpg" width="362" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1UYcWc0gu26Pu0YKax1zgLG-u5lQ6UpYmrUJtxjj-t2BE7CfvJWCng3QsX4MbnXwJC3WhxfHtuLa55fCrogC0tmO59WCFXHcouiE08LfDq4icEtNczQYokBcUOekRBU7hypqkp9YBTaf6bWMt_ZxkBaHvs1_FTWfW2mVX6yW7u-v9lfM3ot99DsIjIjBd/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="341" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1UYcWc0gu26Pu0YKax1zgLG-u5lQ6UpYmrUJtxjj-t2BE7CfvJWCng3QsX4MbnXwJC3WhxfHtuLa55fCrogC0tmO59WCFXHcouiE08LfDq4icEtNczQYokBcUOekRBU7hypqkp9YBTaf6bWMt_ZxkBaHvs1_FTWfW2mVX6yW7u-v9lfM3ot99DsIjIjBd/w426-h640/unnamed.jpg" width="426" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-89156835688858902482024-03-05T00:02:00.060+01:002024-03-05T18:54:43.809+01:00MONDO CANE<h2 style="text-align: left;">1448<span>_MONDO CANE<span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Italia, </span></span><span style="font-weight: normal;">1962</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY5NHZkaH4pou2thJLX1HgPuUfcv2C8izrSiyIHpiiJUv8hJSZFjUgKR1yJy0zh6w7Nw9ALqnAMDVO8sdbkXjPRyFdjjpSWGVIE3XooyRcz0DZeu34EFGWX8U9Y0cMcGnb3yn6vfbcUhcrpE8bLcA0nQ-8bIGTYK3WuZBryDHwsBrpBSZSi2P8XJwu6_SP/s655/Mondo-Cane.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="655" data-original-width="470" height="458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY5NHZkaH4pou2thJLX1HgPuUfcv2C8izrSiyIHpiiJUv8hJSZFjUgKR1yJy0zh6w7Nw9ALqnAMDVO8sdbkXjPRyFdjjpSWGVIE3XooyRcz0DZeu34EFGWX8U9Y0cMcGnb3yn6vfbcUhcrpE8bLcA0nQ-8bIGTYK3WuZBryDHwsBrpBSZSi2P8XJwu6_SP/w329-h458/Mondo-Cane.webp" width="329" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">Il folgorante esordio in regia di Gualtiero Jacopetti,
affiancato da Franco Prosperi e Paolo Cavara, fu un successo clamoroso,
totalmente inatteso, in tutto il mondo. Può sembrare strano, oggi, ma al tempo
della sua uscita <i>Mondo Cane </i>ebbe, nel complesso, un positivo riscontro
anche dalla critica, almeno stando alle parole dello stesso Jacopetti [intervista
trasmessa da Rai Cinema World e visibile su YouTube</span><span style="line-height: 107%;">].
In base a quanto dichiarato dal giornalista/regista, perfino Dino Buzzati, punta
di diamante del Corriere della Sera, espresse un giudizio positivo e sono
comunque un dato di fatto la considerazione che il film ottenne nei vari
festival cinematografici. Candidato in concorso a Cannes per la Palma d’oro, fu
in lizza anche agli Academy Awards, ai Grammy Awards e ai Laurel Awards, in
questi casi per l’eccezionale musica di Riz Ortolani, Nino Oliviero e Norman
Newell. A Taormina, ai David di Donatello, <i>Mondo Cane</i> si prese la
soddisfazione di vincere il premio alla Miglior Produzione. Tuttavia la critica fu molto severa con il film, e, negli anni, si inasprirà ancor più. Restando a Morando
Morandini, e al suo già citato <i>Il</i> <i>Dizionario
dei film 2003</i>, <i>Mondo Cane</i> è “immorale, perché falsifica la realtà,
la corregge a scopi spettacolari, (…) film ignobile, di grande successo”. Qui,
per la verità, sorge un dubbio: se ci atteniamo a quanto dichiarato da
Jacopetti, ad esempio nell’intervista già presa in esame e reperibile su
YouTube, il materiale che compone il film è tutto genuino; semmai ci sono degli
aggiustamenti in sede di montaggio. Per quanto non si debba mettere in
discussione la veridicità delle parole di nessuno, si può anche comprendere che
qualche passaggio del film sia stato preparato ad arte per l’occasione.
Tuttavia, nel suo complesso, l’opera sembra davvero essere composta da scene
che, per la maggior parte, siano reali. Alcune sequenze sarebbero, oltretutto,
difficili da realizzare da uno studio di produzione cinematografica, e possiamo
immaginare che credito, in termini di budget, possano aver avuto tre esordienti
in regia. Eppure i critici sembrano sicuri: <i>Mondo Cane</i> falsifica la
realtà, tanto che diverrà il riferimento per un genere di film nuovi, i citati <i>mondo
movie</i>, che vengono abitualmente definiti pseudo-documentari. Il problema è
che, pur partendo dal vitale presupposto che non bisogna mai prendere per oro
colato quello che vediamo sullo schermo –perfino in un documentario,
figuriamoci in un’opera che la critica presenta come pseudo-documentario– guardando
la pellicola oggi, l’affermazione di Jacopetti, “<i>Mondo Cane</i> è tutto
genuino” [cit. Gualtiero Jacopetti, nell’intervista reperibile al link riportato
in precedenza] sembra più attendibile della valutazione di Morandini. Intendiamoci:
non è che la breve recensione del critico sia del tutto inesatta, <i>Mondo Cane</i>
fa del sensazionalismo la sua cifra stilistica, questo è evidente. “La scoperta
dell’insolito e la rappresentazione della crudeltà non possono prescindere dal
rispetto per l’uomo” scrive ancora il Morandini ed è forse qui che, il critico,
cerca di mettere a fuoco il problema. Ma se il film, nella sostanza, è attendibile,
come sostiene Jacopetti, allora non è un problema del film ma delle realtà che
il film descrive. Se, viceversa, il film racconta un mucchio di fandonie, che
gli autori sono stati bravissimi ad assemblare dando l’idea di realismo, allora
si tratta di un banale film di finzione. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZCGtjuy-my3D8bf60XHF0LiIJxQV_u9FV2BCod9p4y9oPWhN6_E7iMd_10c7Pk14rhiEBXPGPG3TuXfkp5M4JUGNPrYR1nuxCD_wmvoTVeQAAbcbjf0xq4sjxgQjsfBfcIryPl62uKfuzVsm5Dj8SsAUZ23YrjGVyjB3zzZgSPwTsjrypNo3WWP9TXb2/s550/mondo.cane-jacopetti-prosperi.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="412" data-original-width="550" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZCGtjuy-my3D8bf60XHF0LiIJxQV_u9FV2BCod9p4y9oPWhN6_E7iMd_10c7Pk14rhiEBXPGPG3TuXfkp5M4JUGNPrYR1nuxCD_wmvoTVeQAAbcbjf0xq4sjxgQjsfBfcIryPl62uKfuzVsm5Dj8SsAUZ23YrjGVyjB3zzZgSPwTsjrypNo3WWP9TXb2/w400-h300/mondo.cane-jacopetti-prosperi.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Ci sono decine, anzi, centinaia, di
esempi di film che sostengono di essere tratti da episodi veri e che, al
contrario, sono del tutto fittizi. E poi c’è perfino Orson Welles che, nel suo
adattamento radiofonico <i>The War of the Worlds</i>, spaventò mezza America,
che credette davvero che stessero arrivando gli extraterrestri; ma nessuno si
sogna, per questo, di stroncare il geniale autore statunitense. Allora, cos’è
che non va, in <i>Mondo Cane</i>? L’utilizzo strumentale delle immagini? Il
commento –del mitico Stefano Sibaldi, uno dei maestri del doppiaggio italiano–
a tratti quasi beffardo, e, forse, per questo, interpretabile come poco
rispettoso? Curioso che, nel caso, sostanzialmente nessuno se ne accorse al
momento dell’uscita nelle sale. Se diamo retta ai censori, a suo tempo, <i>Mondo
Cane</i> non ebbe infatti tutte queste noie. Stando a Jacopetti, i problemi
principali furono di natura politica e legati alla scena in cui veniva
inaugurata una statua dedicata all’attore Rodolfo Valentino in quel di
Castellaneta, paese natale del celebre interprete. Alla cerimonia furono chiamati
a presenziare Sua Eccellenza l’Onorevole Alberto Folchi e il Sottosegretario
allo Spettacolo Gabriele Semeraro; ironia della sorte, Folchi era appunto il
Ministro del Turismo dello Spettacolo, proprio l’organo che si occupava della
censura, e Jacopetti e company dovettero fare un passo indietro e accontentarsi
del sottosegretario. Pare, infatti, che con l’aiuto di una musica al ritmo di
tango, l’eloquio del politico risultasse leggermente umoristico e la cosa non
fu particolarmente gradita ai revisori del ministero. In realtà, stando ai
documenti della Censura [reperibili sul sito Cinecensura.com<span style="line-height: 107%;">] la Cineriz, la casa di produzione, dovette fare anche altri interventi. Venne
tolta la scena con protagonista una prostituta, furono tagliate le parti più
efferate dove venivano uccisi alcuni maiali a colpi di bastone, vennero
alleggerite le immagini più sanguinanti dei “Vattienti”, di Nocera Terinese, in
provincia di Catanzaro, oltre alla citata eliminazione di ogni riferimento
all’onorevole Folchi. </span></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvStvuczEDnlDqHFCVVoIGXbY1X2XjYrkGG14cRyM1YIoWdOq3g3KeKnajlTkSO0t3oYNbLV_Bq3cMf3dloaTyiUuRwzpMlJlXGuLeuh-LiE-0E7XhYhlaHg3IaBEr83Pg17vCIWyC6Is4ld0WPHVBhsrtI3-Aeqw-qkB3tDzjVxHQsaq4c22FSuTX5WXL/s768/mondo_cane_1962_child_with_a_skull.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="542" data-original-width="768" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvStvuczEDnlDqHFCVVoIGXbY1X2XjYrkGG14cRyM1YIoWdOq3g3KeKnajlTkSO0t3oYNbLV_Bq3cMf3dloaTyiUuRwzpMlJlXGuLeuh-LiE-0E7XhYhlaHg3IaBEr83Pg17vCIWyC6Is4ld0WPHVBhsrtI3-Aeqw-qkB3tDzjVxHQsaq4c22FSuTX5WXL/w363-h256/mondo_cane_1962_child_with_a_skull.webp" width="363" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Tuttavia, a parte la scena della prostituta –che,
peraltro, pare non fosse niente di particolare, mostrava mutande e giarrettiere–
l’attenuazione delle citate scene non rende quei segmenti narrativi poi molto
meno significativi. E, comunque, ci sono altri spezzoni, che sono ugualmente “forti”:
la decapitazione dei tori nel Nepal e, per restare in tema bovino, la Festa del
Colete Encarnato a Vila Franca de Xira, in Portogallo. In questa singolare
corrida i tori vengono affrontati a mani nude, prima da rappresentanti dei
proletari e poi dei nobili, con esiti particolarmente tragici. Anche la
vendetta dei pescatori malesi contro gli squali, rei di aver ucciso un ragazzo
e puniti facendogli ingoiare ricci velenosi, lascia esterrefatti per la
crudeltà mostrata senza reticenza. In ogni caso, non è l’efferatezza delle
immagini a condizionare negativamente il giudizio della critica italiana che ha stroncato senza appello <i>Mondo Cane</i>. Quello
che scandalizza, nel film di Jacoppi, Prosperi e Cavara, è che gli autori
utilizzino strumentalmente le immagini per mostrare come, ad ogni latitudine, il
mondo sia violento e, sostanzialmente, senza speranza. Nel 1962, con l’Italia
ancora nel boom economico, la cosa poteva stupire ma, a conti fatti, visto il
successo e le scarse noie con la censura,
evidentemente, il film poteva essere accettato come interessante punto di vista inusuale.
Quando la rivoluzione sessantottina sgombererà definitivamente il campo dalla
vecchia e stanca ideologia dogmatica per sostituirla con l’ottimismo ancor più
dogmatico di cui era intrisa, cominciarono i problemi. <i>Mondo Cane</i> usa il
metodo di mostrare le lacune delle società considerate meno evolute per
evidenziare come, di fondo, non ci siano poi tutte queste differenze con la
progredita società occidentale. Se la critica al capitalismo, era certamente
condivisa dall’intellighenzia italica, questa aveva, e ha, evidentemente necessità
di credere nella teoria del “buon selvaggio” per giustificare le proprie convinzioni. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkd64F67U3UbbmD4cIT4VoUcFl2LsvccKDVN4QXTOkGARBQRLp-WFMGp3alqM6OzqnovtsTLYHLteGKtbiutIgOeRLu7qDB95LGEh1XJmwQWJUE5esyOA6WVhI15R-FZFmwYIdZBdfisLvH-MdAjU4jFemADqA5wIeL9Ig-EG0a8g_tzYhNQu03M2S6wmJ/s1000/cccb_gand18_s4_mondo-cane.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="560" data-original-width="1000" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkd64F67U3UbbmD4cIT4VoUcFl2LsvccKDVN4QXTOkGARBQRLp-WFMGp3alqM6OzqnovtsTLYHLteGKtbiutIgOeRLu7qDB95LGEh1XJmwQWJUE5esyOA6WVhI15R-FZFmwYIdZBdfisLvH-MdAjU4jFemADqA5wIeL9Ig-EG0a8g_tzYhNQu03M2S6wmJ/w400-h224/cccb_gand18_s4_mondo-cane.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Forse, in questo modo è possibile attribuire al capitalismo tutte le colpe, confrontando
le ingiustizie della moderna società con una visione edulcorata di una fantomatica
età dell’oro del passato, che si deve giocoforza abbinare a tutte quelle
culture che il capitalismo non ha ancora del tutto corrotto. La conseguenza di
questa teoria è la legittimazione di una regolamentazione ferrea che vada a
compensare, a suon di codici e leggi, ogni minima sfumatura della vita
quotidiana. In sostanza, la società del 2024, dove l’onnipresente Politicamente
Corretto è alla costante e frenetica ricerca di ogni possibile alterazione del
livellamento, intesa sempre e comunque come ingiustizia, in ogni campo e
materia, sociale, culturale, sessuale, ecc. ecc. Queste cose, oggi, si
stagliano in modo certamente più limpido, anche per via del clamoroso
fallimento di teorie come la <i>globalizzazione</i>, che sono state il frutto
di questo modo omologato di pensare. Ai tempi della Contestazione Sessantina,
il futuro era ancora da scrivere e l’idea che il comunismo –magari in una
versione illuminata, d’accordo– fosse l’inevitabile Destino a cui sarebbe andata
incontro l’Umanità, una volta superato il periodo barbaro del Capitalismo, era
ancora assolutamente saldo. Se erano accettabili, in un certo senso, le
posizioni più reazionarie, di destra o clericali, perché facilmente criticabili
come semplici tentativi di difendere il privilegio, un testo come <i>Mondo Cane</i>
dava davvero fastidio. Si poteva definire di destra –o fascista, com’era ed è,
in uso dire in Italia qualunque cosa non rientri nel concetto accettato come
progressista– il lungometraggio? Difficile, perché lo scopo di Jacopetti,
Prosperi e Cavara è proprio quello di mostrare come, nonostante le apparenze,
non ci sia sostanziale differenza tra il mondo cosiddetto civilizzato e le
altre culture più primitive o naturali, che dir si vogliano. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuonRxLozxdNXnlla8dVmeZkXThFofpInvJa50Id84Sxa4MM68pe5v5yr2nCLgfBwPl8J-NWlaEoH-yDbi5zu-uZHtYiH50W2vH7kRjTppT9sKlfKBFJw3fIjkVtpG4qXFU22Taq5CKy22HUjsQQsOGLPi5Xg5xbYK-FZnIRwYqLAfCu2pNHZ4p-piZbnV/s640/Mondo_cane.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuonRxLozxdNXnlla8dVmeZkXThFofpInvJa50Id84Sxa4MM68pe5v5yr2nCLgfBwPl8J-NWlaEoH-yDbi5zu-uZHtYiH50W2vH7kRjTppT9sKlfKBFJw3fIjkVtpG4qXFU22Taq5CKy22HUjsQQsOGLPi5Xg5xbYK-FZnIRwYqLAfCu2pNHZ4p-piZbnV/w371-h278/Mondo_cane.JPG" width="371" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Certamente <i>Mondo
Cane</i> non era nemmeno di sinistra, proprio per il suo essere senza speranza
o, almeno, non mostrare un avvenire splendente giusto dietro l’angolo, come
invece si auspicavano i comunisti et similia. Il documentario –o lo
pseudo-documentario, se diamo retta ai suoi detrattori– non ha, per la verità,
una connotazione politica così scontata, ma fu probabilmente osteggiato per
questo motivo, per il suo essere scomodo per l’élite culturale del Belpaese. <i>Mondo
Cane</i> critica la moderna società e il capitalismo, ma senza dare la sponda
alle idee rivoluzionarie, per cui era indispensabile l’apologia delle culture
alternative. E questo può anche essere un limite, del lungometraggio, sia
chiaro; ma un limite onesto. Non c’è motivo di essere ottimisti, sembrano dire
gli autori, e quindi non lo furono. Sono passati sessant’anni e si può anche
dire, per altro, che non è che avessero tutti i torti, in questo senso. Tuttavia
<i>Mondo Cane</i> è, al netto della questione politica che gli costò la pessima
fama che l’accompagna, tecnicamente un capolavoro. Innanzitutto si basa su un’idea geniale:
perché inventarsi storie di finzione, quando nel mondo esistono innumerevoli
spunti reali –se prendiamo per buone le parole di Jacopetti– che possono
reggere già da soli un lungometraggio? A questo punto, la maestria degli autori
subentra alla genialità, perché poi è il superbo montaggio a trasformare
nell’eccellente film i vari segmenti raccolti in giro per il mondo. Il
montaggio, ovvero l’anima stessa del cinema, è, in <i>Mondo Cane</i>, l’arma
vincente, unitamente alla musica. Certo, anche la fotografia, di Antonio
Climati e Benito Frattari, o gli ironici testi recitati da Sibaldi, sono di
ottimo livello, ma insieme al lavoro in sala taglio, è la colonna sonora di Riz
Ortolani e Nino Oliviero a fare davvero la differenza. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuRlEJcjvQiAciRVisQNDW_q1LMR9vAr-ieX205WEbSxVTv2ynkb2rFmnMtrn4KvTp6TLeGiXFJI8tcZ-tvw78n6_uSyEyMKglgGX-JQ2yjm4vkWlu24qT2-u5UoMsrHZVpCx4LNigSLNyh9ZaGHwDWVVIVZwIPQcu6vEuERPD5glRN6RQGL53bHZSguDe/s1440/p5776_i_v8_ad.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="960" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuRlEJcjvQiAciRVisQNDW_q1LMR9vAr-ieX205WEbSxVTv2ynkb2rFmnMtrn4KvTp6TLeGiXFJI8tcZ-tvw78n6_uSyEyMKglgGX-JQ2yjm4vkWlu24qT2-u5UoMsrHZVpCx4LNigSLNyh9ZaGHwDWVVIVZwIPQcu6vEuERPD5glRN6RQGL53bHZSguDe/w266-h400/p5776_i_v8_ad.jpg" width="266" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Celeberrima la traccia
più nota, divenuta famosa con il titolo <i>Ti guarderò nel cuore</i>: nella
colonna sonora è in realtà intitolata <i>Models in blue/Modelle in blu</i>,
facendo riferimento ad uno dei segmenti narrativi di cui è composto il film. In
seguito, visto il dilagante successo, la versione inglese intitolata <i>More</i>,
con il testo composto da Norman Newell, dopo essere divenuta uno <i>standard</i>
in uso ai jazzisti, venne incisa perfino da Frank Sinatra. Tuttavia, il brano
forse migliore che si può ascoltare nel film, che accompagna ed esalta il passaggio
più importante e riuscito del lungometraggio, non è clamorosamente inserito
nella Colonna Sonora Ufficiale. Siamo verso la fine di <i>Mondo Cane</i>, gli
autori hanno già fatto capire i loro intenti, anche se hanno in canna un paio
di momenti mica da ridere, quello dei tori decapitati e la loro successiva
“vendetta” portoghese, ma non solo. In ogni caso, Jacopetti e compagni decidono
di inserire un segmento leggero, che non è certo l’unico, sia chiaro: siamo
alle Hawaii, dove i vecchi americani, ad occhio tutti rigorosamente WASP (White
Anglo-Saxon Protestant), si concedono una vacanza. Qui scopriamo le assai
presunte proprietà terapeutiche della Hula, la danza polinesiana in voga
nell’arcipelago, di cui vediamo un rapido saggio della danzatrice più brava,
capace, stando al narratore fuori campo, di guarire anche dalla poliomielite a
furia di ballare. Per quanto sia evidente che il ballo e il movimento siano salubri,
nel suo tono enfatico il passaggio è bonariamente ironico, ed è abbastanza
chiaro. L’inquadratura si sposta quindi sul pubblico di vegliardi americani,
che applaude convinto l’esibizione delle danzatrici; poi, arriva il loro turno.
La voce di Sibaldi si fa particolarmente melliflua e, al tempo stesso,
graffiante. “Hanno applaudito, si sono divertiti e commossi, proprio come era
scritto nel programma”. E già arriva la prima zampata, quasi che, per
l’americano, l’uomo moderno per definizione, la commozione sia un sentimento
pianificabile.</span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhptgi9J2Uik6N02C0TkMiCApkcGTHxavF8TYLo86LqRhiK-hTV_C7bdU8uNZmeH29OOE7L47tPzNMHFVdGoE14eH8qtF8Ar2AZg9MXacCcjGhyphenhyphenZEl4nK4I-c303HDTUJoIp0yzHeqrRtW-VRc2rfCCZ9mApRksfYW7LvDtHyRwwgZp1vdenWpcvZ-mX8ry/s900/mondocaneturtles.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="681" data-original-width="900" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhptgi9J2Uik6N02C0TkMiCApkcGTHxavF8TYLo86LqRhiK-hTV_C7bdU8uNZmeH29OOE7L47tPzNMHFVdGoE14eH8qtF8Ar2AZg9MXacCcjGhyphenhyphenZEl4nK4I-c303HDTUJoIp0yzHeqrRtW-VRc2rfCCZ9mApRksfYW7LvDtHyRwwgZp1vdenWpcvZ-mX8ry/s320/mondocaneturtles.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"> “E ora che il programma prevede una lezione di Hula, vanno ad
imparare la Hula, docili e tranquilli”, continua Sibaldi, e quel “docili e
tranquilli”, siamo negli anni Sessanta, associato a degli statunitensi, è
quantomeno ambiguo. Mentre la musica melodica della Hula si fa via via più
intensa, gli anziani in vacanza, uomini e donne, si alzano uno dopo l’altro dalla
tribunetta per partecipare alla danza. Sibaldi riprende il commento convinto:
“crede nella Hula, in sé stessa, nella propria e nell’altrui felicità, questa
candida generazione che ha lavorato sodo in gioventù e si permette un po’ di
massacrante riposo soltanto al primo insorgere dei reumatismi”. L’ironia del
commento sembra alleggerirsi, divagando sulle faticosità delle vacanze o
sull’ottimismo tipicamente yankee, ma Jacopetti e compagni, in realtà, stanno
preparando il terreno. “Crede ancora in questo ex paradiso tropicale che essa
stessa ha distrutto” boom! qui gli autori arrivano dritti al punto, accusando
ancora gli States della loro politica, dopo che, in precedenza, erano stati
mostrati anche gli effetti degli esperimenti radioattivi nelle isole dell’Oceano
Pacifico. Ma qui la critica è più feroce ed efficace, perché non è associata a
qualche organismo politico o militare, ma a degli, all’apparenza, innocui
anziani. “E dove oggi l’unica, vera, genuina, danza indigena, alla quale si può
ancora assistere, è questa” e su queste parole, gli arzilli vecchietti
cominciano ad ancheggiare seguendo pedestremente, o provandoci, i movimenti
dell’attempata maestra hawaiana. Il finale del commento per questo segmento
narrativo è solo fintamente indulgente: “l’unica, vera, genuina, danza
indigena” sottintende che le manifestazioni degli isolani siano ormai
mercificate e unicamente turistiche nel senso negativo del termine. Di contro, i
maldestri e sgraziati movimenti degli anziani americani hanno davvero qualcosa
di autentico: la loro goffaggine nel ballare, nel “sentire” la musica, in buona
sostanza, l’incapacità di capirla. Un’incapacità che, come risultato, permette loro
di ritenersi superficialmente ma sinceramente soddisfatti e appagati del loro rozzo
e posticcio scimmiottamento privo di qualsivoglia vera e autentica emozione. Una
contraddizione emblematica. Ad aiutare magistralmente il concretizzarsi di
questa feroce disamina, la musica strepitosa di Ortolani e Oliviero trasforma
la soave musica hawaiana in una sorta di marcia sinfonica che, nella sua
maestosità, celebra la razza dominante del pianeta, gli anziani americani. “Ma
non sono che vecchietti che ballano fuori tempo!” verrebbe da obiettare. È
invece qui, è in questo passaggio, che <i>Mondo Cane</i> rivela tutta la sua
grandezza: si vedano i recenti presidenti USA, e le loro politiche, per
cogliere la lungimiranza di Jacopetti, Prosperi e Cavara. <o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjbP0dt5OE7MJNjViUPMKbqgMiq6uMZACF2uxVKOFEeKrRvMORMrbkq9pGdUf4zzHX-IWmjrLJky3YhP99xcyLqwhiqC7DNvcHv9LLiCD7efJq-vYHoGcdLhYN_Z-b-s5o8rNhwt9EKNherJ8weIRRBXH_kVUk6op35kUqLj_1YSEz1N9U-J15S6Fs-2y/s1280/maxresdefault.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjbP0dt5OE7MJNjViUPMKbqgMiq6uMZACF2uxVKOFEeKrRvMORMrbkq9pGdUf4zzHX-IWmjrLJky3YhP99xcyLqwhiqC7DNvcHv9LLiCD7efJq-vYHoGcdLhYN_Z-b-s5o8rNhwt9EKNherJ8weIRRBXH_kVUk6op35kUqLj_1YSEz1N9U-J15S6Fs-2y/w640-h360/maxresdefault.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5AAygYoqRRG4IUwZOJvBlPlUn_wo_pPgiP6DpvyNonSg6GLk0TjfzMRlaW2vRvehnkoHwmfUx8vJ_mIRPyb1A9ggW6QPM6O-ybOojU45uo4PGovih7oYS_zvUPxSgBYupsNCK0pdjVfUkr5cENlTQkrZRD6UEUlpKHKW-3rmhG1E4tF6Kr9H5vECExZoH/s572/mondo-cane-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="572" height="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5AAygYoqRRG4IUwZOJvBlPlUn_wo_pPgiP6DpvyNonSg6GLk0TjfzMRlaW2vRvehnkoHwmfUx8vJ_mIRPyb1A9ggW6QPM6O-ybOojU45uo4PGovih7oYS_zvUPxSgBYupsNCK0pdjVfUkr5cENlTQkrZRD6UEUlpKHKW-3rmhG1E4tF6Kr9H5vECExZoH/w640-h420/mondo-cane-1.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PZKuTqPt7SuiD5lKTqc14wdHjCXOZDulMIIb7I2SIffqTmfhK3HOyxGcngEVvInFbBUOCW9VxdvXJXuIxfl71yyFcT1JlsEri9wfxlFtk32CXjBIqBjQXzAAsibl7GjAqtOz4hX_vRKOlY5Ko_9V_rAvkS-3JIDgCyEAqNeX_QH1SYNXG2iI0sfQylo_/s512/unnamed.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="386" data-original-width="512" height="482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PZKuTqPt7SuiD5lKTqc14wdHjCXOZDulMIIb7I2SIffqTmfhK3HOyxGcngEVvInFbBUOCW9VxdvXJXuIxfl71yyFcT1JlsEri9wfxlFtk32CXjBIqBjQXzAAsibl7GjAqtOz4hX_vRKOlY5Ko_9V_rAvkS-3JIDgCyEAqNeX_QH1SYNXG2iI0sfQylo_/w640-h482/unnamed.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="line-height: 107%;">Galleria </span></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9u5LjpE5V9VyxhgbC4qZjOeCL0DD-qnAi0S0crXG3IdYFFexxZrlZdXST0GIXgdGl5GNaWOXNxJruy6DRdk98XJ32uZoJ4gRszBRl8UJ35KnbxMrXhPvseKccVi4Bg1JxeavGYAqtzFsODvVkDVzq9eyOWoaF2O7q9UtfQxYCXQhN_jUll0_BR6UF15o7/s742/9fe214dcae902b6ccbcbb43584d30896.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="742" data-original-width="505" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9u5LjpE5V9VyxhgbC4qZjOeCL0DD-qnAi0S0crXG3IdYFFexxZrlZdXST0GIXgdGl5GNaWOXNxJruy6DRdk98XJ32uZoJ4gRszBRl8UJ35KnbxMrXhPvseKccVi4Bg1JxeavGYAqtzFsODvVkDVzq9eyOWoaF2O7q9UtfQxYCXQhN_jUll0_BR6UF15o7/w436-h640/9fe214dcae902b6ccbcbb43584d30896.jpg" width="436" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh03bI7-VVx5a7Y2BaXDz-JbL3eQfZ7PRwyqojX99e1LFTftSR6KaMs1PQhfZNK2x7MAaahTFxnEMI3zy1-IHyP04G49cVK6VLwHzzDquKEYMpdivZiKUcdkOHic60U_HPwgdtZD1y1LogLjeWe_A5n27hkzniF52c2ech0zjd8aGFIgGmDlzpURi5AXYJh/s1000/715di708cLL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh03bI7-VVx5a7Y2BaXDz-JbL3eQfZ7PRwyqojX99e1LFTftSR6KaMs1PQhfZNK2x7MAaahTFxnEMI3zy1-IHyP04G49cVK6VLwHzzDquKEYMpdivZiKUcdkOHic60U_HPwgdtZD1y1LogLjeWe_A5n27hkzniF52c2ech0zjd8aGFIgGmDlzpURi5AXYJh/w480-h640/715di708cLL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwHCegtd-o_wHNRfqnoT43xgnZTcP2GK4cbe9t4wCcEN8kIp4Q_E34Kic1S20Ixdf2P1PR-voTdhYyrEwgxLSSwdp-JIrQvZFl9uJ20fqRitZ7DB7fNuUlxJFCVId3NdAyfwhBlJiTc6FAj0w3tyY2B0MRl6QDy9rNZsfiwRSKdk43Ijby_nMNXACShoEn/s1200/20328.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="840" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwHCegtd-o_wHNRfqnoT43xgnZTcP2GK4cbe9t4wCcEN8kIp4Q_E34Kic1S20Ixdf2P1PR-voTdhYyrEwgxLSSwdp-JIrQvZFl9uJ20fqRitZ7DB7fNuUlxJFCVId3NdAyfwhBlJiTc6FAj0w3tyY2B0MRl6QDy9rNZsfiwRSKdk43Ijby_nMNXACShoEn/w448-h640/20328.jpg" width="448" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4eirdRp3OacAXGPzRbcFMMGgw2s3C-EeW6yamqVICWDp49LM83M7EqwKFXksKTCiwzvWaSj1yBxezjLb-f1YhG26apSAbgbPJPn2hlwhdUsbOuSLIqscl7zemZwvHDWzyZGW1nFwpDCT99owDXyCnIIWvImH2ecnWmD2lgXCJ5xNuPVjgDZA_K1nLrV1l/s640/MONDO-CANE-Cette-chienne-de-vie-DOCUMENTARIO-GUALTIERO.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="640" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4eirdRp3OacAXGPzRbcFMMGgw2s3C-EeW6yamqVICWDp49LM83M7EqwKFXksKTCiwzvWaSj1yBxezjLb-f1YhG26apSAbgbPJPn2hlwhdUsbOuSLIqscl7zemZwvHDWzyZGW1nFwpDCT99owDXyCnIIWvImH2ecnWmD2lgXCJ5xNuPVjgDZA_K1nLrV1l/w640-h452/MONDO-CANE-Cette-chienne-de-vie-DOCUMENTARIO-GUALTIERO.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnaSibeKrXUqcvACRfbxkU5hX0bT0GriF7GRLzYwr6kvJfzClBem1yiWaRZVygL6Kx5WggBtrhXPcY3GIU7DfYoEnSF3g1Ad2XP-yC-Uvach3hxulVvG_0GSq7Y8NulK9CEKAHRyWqPXK26ESAx8vCGWo6val5NbCZ1k9VEWrVrgz1bRkbHk05K06iubtW/s645/Mondo_Cane_No_1-211856799-large.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="645" height="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnaSibeKrXUqcvACRfbxkU5hX0bT0GriF7GRLzYwr6kvJfzClBem1yiWaRZVygL6Kx5WggBtrhXPcY3GIU7DfYoEnSF3g1Ad2XP-yC-Uvach3hxulVvG_0GSq7Y8NulK9CEKAHRyWqPXK26ESAx8vCGWo6val5NbCZ1k9VEWrVrgz1bRkbHk05K06iubtW/w640-h446/Mondo_Cane_No_1-211856799-large.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl-31T_MMHuSgsmU-_SBHIJ0c0Br-n3rM5hfEqcPaJhWCQmIRRQCBIgM7ewzCE6qET8MEJp-Av0eyvjuwqeX55_JuNeE9P6y_bY-Bk5Ywe9gMJ-Rn6XsJ9IygMYFJvTMU0NU1rBRI8inuDM5HqT1n8Ki5MM-gouRUqH5Tx5qa71pgn7awYiRjRbpjBXZLQ/s600/Mondo_Cane_No_1-787033024-large.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="389" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl-31T_MMHuSgsmU-_SBHIJ0c0Br-n3rM5hfEqcPaJhWCQmIRRQCBIgM7ewzCE6qET8MEJp-Av0eyvjuwqeX55_JuNeE9P6y_bY-Bk5Ywe9gMJ-Rn6XsJ9IygMYFJvTMU0NU1rBRI8inuDM5HqT1n8Ki5MM-gouRUqH5Tx5qa71pgn7awYiRjRbpjBXZLQ/w414-h640/Mondo_Cane_No_1-787033024-large.jpg" width="414" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvEQuajyaIhmjsUtFJGC82mpioKGDTuZMT4YKgnqZV0jgBrQ4BObdaJqMDl8aqEYboHSxJDOi7rPX-VOyl04mZwKlzfS1O5OdrvxOQ1M3BSz2_HzGh_Z57zoRVqYW5r8Npl7cnyzIWmxx9S5MSS8MwsQc66css9d2Q2AQPK2ytoEaSjS-hHF6Fp_Q9EiyY/s1024/Mondo_Cane_Opener_2022_1200x1200.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvEQuajyaIhmjsUtFJGC82mpioKGDTuZMT4YKgnqZV0jgBrQ4BObdaJqMDl8aqEYboHSxJDOi7rPX-VOyl04mZwKlzfS1O5OdrvxOQ1M3BSz2_HzGh_Z57zoRVqYW5r8Npl7cnyzIWmxx9S5MSS8MwsQc66css9d2Q2AQPK2ytoEaSjS-hHF6Fp_Q9EiyY/w640-h480/Mondo_Cane_Opener_2022_1200x1200.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw08XesDl1RKzoNC5WHraGWofwlSXBdCRcuC2Yn9IL5bZWpXhmkPiK9WXs-RhuPR1-cNzPYRWa883G_vMts30UeabrkkSpI0l84iDCdXxSDFDZiKyg1c1bVSO1g32IcFsDK3Nt1JZZw7MVA9wi23mJUsBWfi4ZMYSmegSBvqxl9eyRVzUR9q2KSMA3A3kM/s1390/un-cane-della-vita-aka-mondo-cane-1962-e5n900.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1390" data-original-width="841" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw08XesDl1RKzoNC5WHraGWofwlSXBdCRcuC2Yn9IL5bZWpXhmkPiK9WXs-RhuPR1-cNzPYRWa883G_vMts30UeabrkkSpI0l84iDCdXxSDFDZiKyg1c1bVSO1g32IcFsDK3Nt1JZZw7MVA9wi23mJUsBWfi4ZMYSmegSBvqxl9eyRVzUR9q2KSMA3A3kM/w388-h640/un-cane-della-vita-aka-mondo-cane-1962-e5n900.jpg" width="388" /></a></div></span><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-67964806774604580932024-03-03T00:02:00.034+01:002024-03-03T00:02:00.131+01:00THE SOLARNAUTS<h2 style="text-align: left;">1447<span>_THE SOLAURNAUTS<span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Regno Unito, </span></span><span style="font-weight: normal;">1967</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di John Llewellyn Moxey.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg17ANNceGFig9A-OMcKvhC09AyU8jN7Sk93pJ27ReqMe_Nx-n-63H_QxktAVZIFcFoRe7BNGsjiuDMhbtH1touRRtLAYqh8294wVlX1rYgsV8WxPk0p0zwmiJVlnKSgKy9eODiM5SOVZ3JRwCe2e3xzip4dP7FBkUM66yAqAMNfnFJiAZzIz05rYZg-fO5/s274/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="184" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg17ANNceGFig9A-OMcKvhC09AyU8jN7Sk93pJ27ReqMe_Nx-n-63H_QxktAVZIFcFoRe7BNGsjiuDMhbtH1touRRtLAYqh8294wVlX1rYgsV8WxPk0p0zwmiJVlnKSgKy9eODiM5SOVZ3JRwCe2e3xzip4dP7FBkUM66yAqAMNfnFJiAZzIz05rYZg-fO5/w325-h484/download.jpg" width="325" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Partorita dalla fertile penna di Roberta Leigh – la
polivalente autrice inglese che aveva creato, tra gli altri la serie <i>Space
Patrol</i> per restare giusto in tema di fantascienza – <i>The Solarnauts </i>venne
concepito come cortometraggio pilota per una eventuale nuova produzione ad
episodi. Il bizzarro film, per quanto anche divertente, non fu però ritenuto
abbastanza valido da indurre la <i>Wonderama Production</i> a mettere in
cantiere una serie televisiva e l’esperimento rimase quindi fine a sé stesso.
Effettivamente va detto che l’intera architettura – dal piano narrativo a quello
scenografico – fa acqua da tutte le parti ma va riconosciuta una certa autoironia
che poteva, con qualche rinforzo, essere un buono spunto di partenza. Per avere
un’idea di cosa sia <i>The Solarnatus</i> si può ipotizzare una sorta di via di
mezzo tra <i>Star Trek</i> e quei film di fantascienza un po’ naif, roba del
calibro di <i>Plan 9 from the Outer Space</i> (1959) di Ed Wood, per intenderci.
In ogni caso gli autori coinvolti non erano, almeno sulla carta, affatto male. La
Leigh aveva una fantasia fertile anche se in questo caso si affida ad una serie
di cliché fantascientifici abbastanza risaputi e non proprio originali. A
dirigere il cortometraggio è chiamato John Llewellyn Moxey, un regista molto
professionale e con una buona esperienza in ambito televisivo. Il cineasta
inglese era stato uno degli autori di punta della serie <i>The Edgar Wallace
Misteries</i> ma in questo caso riesce a ben gestire il tono
ironico-avventuroso della storia lasciandosi alle spalle le sue tipiche
atmosfere inquietanti. Tra gli interpreti, più che i due protagonisti David
Garfield (è Power) e Derek Fowlds (è Tempo) a lasciare il segno è Martine
Beswick (è Kandia). Martine era stata una Bond-Girl – e in ben due film, <i>A
007 – Dalla Russia con amore </i>(1962) e <i>Agente 007 – Thunderball</i> (1965)
– e nell’attillata tutina spaziale che sfoggia in <i>The Solarnauts</i> si
capisce bene il perché. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaJJx1eA0sV9kGrwwbdeWKh_pPGXNyoCYsTcLQXaWyP2VfHXexDzz2AStqL1jHj75eig51Xxet45-ia-0k9uEeMI3M6PfhqSOOOE2XPdj1Hl8Hu2YzY_bLwSh3v5GKRLRaFnMjmSKRPIcMuH6y5lPhRHF_uktBd02t0j-ZKXsI_m2FGH3zJ94eY2kBv8pN/s400/67-115e4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="400" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaJJx1eA0sV9kGrwwbdeWKh_pPGXNyoCYsTcLQXaWyP2VfHXexDzz2AStqL1jHj75eig51Xxet45-ia-0k9uEeMI3M6PfhqSOOOE2XPdj1Hl8Hu2YzY_bLwSh3v5GKRLRaFnMjmSKRPIcMuH6y5lPhRHF_uktBd02t0j-ZKXsI_m2FGH3zJ94eY2kBv8pN/w640-h480/67-115e4.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghbmZ0X1mKHnX2aqMlYzIDLsIE2toXs-93wAzTMdafcjkPNBb5a3ux0lqdGpRymywO2jwWd8CE8w9oISp3ZIVfdxucdBPUEb638G39Wmk6sVlir5oGBqnsKRavnNv_pezTQV52ChqN4lsvFkUYRMVczF8jkkNRmAsRcMi2kRYHcY4JySPTbMjxtvGGRo-H/s480/ccb6e009ed4451bd851875a234710526.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghbmZ0X1mKHnX2aqMlYzIDLsIE2toXs-93wAzTMdafcjkPNBb5a3ux0lqdGpRymywO2jwWd8CE8w9oISp3ZIVfdxucdBPUEb638G39Wmk6sVlir5oGBqnsKRavnNv_pezTQV52ChqN4lsvFkUYRMVczF8jkkNRmAsRcMi2kRYHcY4JySPTbMjxtvGGRo-H/w640-h480/ccb6e009ed4451bd851875a234710526.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ3UK9oKGyIfI9hHvxyag5_c5XM6VHlmCdEQTYi4NeDL5Xtiw5EJEc3X-1s84r9vTWry8ZjhMsc0ODYszIflj5OFaAj6U8ELNQ2uc7oL1GsLy4fRf6Qz1m2UCztThRVCzPOY-MOi1oJOp1aGeelmZtbFR8Q_zicfyTzDl6qlFtvbo-SS79x-eC8j9PsZK8/s640/logik.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ3UK9oKGyIfI9hHvxyag5_c5XM6VHlmCdEQTYi4NeDL5Xtiw5EJEc3X-1s84r9vTWry8ZjhMsc0ODYszIflj5OFaAj6U8ELNQ2uc7oL1GsLy4fRf6Qz1m2UCztThRVCzPOY-MOi1oJOp1aGeelmZtbFR8Q_zicfyTzDl6qlFtvbo-SS79x-eC8j9PsZK8/w640-h480/logik.png" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxP3mvY3xVP0mzlipw5LJobCLqlQcUTlcAfn8hbEyKRhiXlohmQXonnZ2NFW2ojFC5zSxt5t_xfcx-XF9Up2LvewoAc9yoyIwezIw-CielVMAGwDYGYOukVa8YjiaAWE2VtiujasV-JoMC44zD3p0s2h4GV9BCXGrluWcrnhqkVbhrtyvYmIHsUuaEIwtT/s480/solarnauts-21.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxP3mvY3xVP0mzlipw5LJobCLqlQcUTlcAfn8hbEyKRhiXlohmQXonnZ2NFW2ojFC5zSxt5t_xfcx-XF9Up2LvewoAc9yoyIwezIw-CielVMAGwDYGYOukVa8YjiaAWE2VtiujasV-JoMC44zD3p0s2h4GV9BCXGrluWcrnhqkVbhrtyvYmIHsUuaEIwtT/w640-h480/solarnauts-21.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwAWiW0G65SirKZvKWBkB-rArldex8OcS3uwa7ohFt7SANBngBJ_VxRkjjRomgff9N48v7FACHM-Z6GDChDl9sg1o2ixfrO82by6G51HPEgZzletSMnHrcYnQ4Xvt8qWfouRHGHpYHED75vkvAeYIo1ZZk62_2FpCYaPZ0C6whNeXVFmN-omRa22Y_CLqN/s640/the-solarnauts.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwAWiW0G65SirKZvKWBkB-rArldex8OcS3uwa7ohFt7SANBngBJ_VxRkjjRomgff9N48v7FACHM-Z6GDChDl9sg1o2ixfrO82by6G51HPEgZzletSMnHrcYnQ4Xvt8qWfouRHGHpYHED75vkvAeYIo1ZZk62_2FpCYaPZ0C6whNeXVFmN-omRa22Y_CLqN/w640-h480/the-solarnauts.webp" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Martine Beswick</span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOek5670VUED-iHRZxyKjqjfLL6lDkYb7GJuyAhqHQv95H0xw4klF9GDt1Y-xJqOOOTy0EfFo67vFx0r6TVnaZ6ftyz_3Qfaxhw459ze7Mc28QnaDPmp5l0xAnlDRxazf54uZDxhrSoB0c9RfiDsRucJTm3E8myxmFJdb_RA4gn9bjruWE43m9HZJpqaHO/s1440/43785_v9_ba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOek5670VUED-iHRZxyKjqjfLL6lDkYb7GJuyAhqHQv95H0xw4klF9GDt1Y-xJqOOOTy0EfFo67vFx0r6TVnaZ6ftyz_3Qfaxhw459ze7Mc28QnaDPmp5l0xAnlDRxazf54uZDxhrSoB0c9RfiDsRucJTm3E8myxmFJdb_RA4gn9bjruWE43m9HZJpqaHO/w480-h640/43785_v9_ba.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-xOGrslsBoQKNJZTJ8Iqzz831uFkPTDzPmkSVGHloe4zIDITdkskv_5bOr3JhQJtHnWs3lH9SXPCwi45cqGHgCnrQedtMMAkRnKXLiMEAfaK-uUeXQ_M9RirgjtUKwpfVaTx-8Z0LMqv0HnI8RZB3ht5REtNG4zXqQ8z-oQ8DRHuUSes3s59c77NNTiGk/s615/Il_bacio_(1974)_-_Martine_Beswick_(cropped).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="615" data-original-width="540" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-xOGrslsBoQKNJZTJ8Iqzz831uFkPTDzPmkSVGHloe4zIDITdkskv_5bOr3JhQJtHnWs3lH9SXPCwi45cqGHgCnrQedtMMAkRnKXLiMEAfaK-uUeXQ_M9RirgjtUKwpfVaTx-8Z0LMqv0HnI8RZB3ht5REtNG4zXqQ8z-oQ8DRHuUSes3s59c77NNTiGk/w562-h640/Il_bacio_(1974)_-_Martine_Beswick_(cropped).jpg" width="562" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7c7pvmRX718rBIBrvT81s9l39bCnkDRwjuNYx3kTR1tvNXE2n_CNJnWDw9EvKEZzSt3jlfbxzN210JJo2hrAiP881u0BCmJYikX32DseE5sN-XHBaaneQ2uE029ueFMGY95tAX29HITkXz-MC45yWZ9yP9bMm7_yn7fRCJnH1ZLr9nxkBGJs_qXy-udx_/s2048/MV5BMTYxMzk1Njg1Ml5BMl5BanBnXkFtZTcwOTI0MjYwOA@@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1638" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7c7pvmRX718rBIBrvT81s9l39bCnkDRwjuNYx3kTR1tvNXE2n_CNJnWDw9EvKEZzSt3jlfbxzN210JJo2hrAiP881u0BCmJYikX32DseE5sN-XHBaaneQ2uE029ueFMGY95tAX29HITkXz-MC45yWZ9yP9bMm7_yn7fRCJnH1ZLr9nxkBGJs_qXy-udx_/w512-h640/MV5BMTYxMzk1Njg1Ml5BMl5BanBnXkFtZTcwOTI0MjYwOA@@._V1_.jpg" width="512" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-z2BCx4wzOO4GMj6gvuLVwB3WOPFu_qSEgE2F8tIjYxgf3mqmCrboJTZLYjcX5uOIHXxeX4bpcpwTNF0R2IizWLNf3KfIEziQGMx9E3nQPzBWYFwjrSQT-8BcsYwChPsgGaAz8D8Jn9dSkJcOQvBNYwgNr-C7jMoyYALyqTCr56jub-1QQoPOMKN6fbKC/s500/MV5BNzgwZWFiNWUtOTk2NS00ZTkwLWExM2QtMmQ3NTM3MTAzZmQ3XkEyXkFqcGdeQXVyMjcyODA0MDg@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-z2BCx4wzOO4GMj6gvuLVwB3WOPFu_qSEgE2F8tIjYxgf3mqmCrboJTZLYjcX5uOIHXxeX4bpcpwTNF0R2IizWLNf3KfIEziQGMx9E3nQPzBWYFwjrSQT-8BcsYwChPsgGaAz8D8Jn9dSkJcOQvBNYwgNr-C7jMoyYALyqTCr56jub-1QQoPOMKN6fbKC/w640-h640/MV5BNzgwZWFiNWUtOTk2NS00ZTkwLWExM2QtMmQ3NTM3MTAzZmQ3XkEyXkFqcGdeQXVyMjcyODA0MDg@._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2SphRGYlB9YeT3STOgajs7dVnS_ufGWYA3IsRcktIJNk0cYOjQxODADyxjI5sPvdulZd-B53rlpKFxINmA4UYDC1kRKo_D90dxFLkG_PqZ6fjJ0zArOnwCPeIfr-iKjuc2O7Sr1jtEb-67FJksP-2n2e-8vAb41ISw0Kqc4hJ3PJ-AKv3Puct_7LNdpr2/s900/The_Solarnauts_S-237294449-large.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2SphRGYlB9YeT3STOgajs7dVnS_ufGWYA3IsRcktIJNk0cYOjQxODADyxjI5sPvdulZd-B53rlpKFxINmA4UYDC1kRKo_D90dxFLkG_PqZ6fjJ0zArOnwCPeIfr-iKjuc2O7Sr1jtEb-67FJksP-2n2e-8vAb41ISw0Kqc4hJ3PJ-AKv3Puct_7LNdpr2/w426-h640/The_Solarnauts_S-237294449-large.jpg" width="426" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-35542026833007791242024-03-01T00:02:00.061+01:002024-03-03T21:10:58.093+01:00GIOCANDO A GOLF UNA MATTINA<h2 style="text-align: left;">1446<span>_GIOCANDO A GOLF UNA MATTINA<span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Italia, </span></span><span style="font-weight: normal;">1969</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Daniele D'Anza.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIrxr1ZsSmHGsLxrJXX9El2nERan52qWuy53SBZayQnCG5yDI1ZT8GirTQID94yreG2czwGTIaI8M4EyEFJ-mBc62uz3VRKpxnN6E87k1eatjEF9yXKtWmX2XFO2AM6CLA5mA0Ouj-jO1kx0u1cYIp4Vp6fvGpEW9VZGufuk3sUb__YHOjTg5SsCG9A6wt/s270/download.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="270" data-original-width="187" height="504" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIrxr1ZsSmHGsLxrJXX9El2nERan52qWuy53SBZayQnCG5yDI1ZT8GirTQID94yreG2czwGTIaI8M4EyEFJ-mBc62uz3VRKpxnN6E87k1eatjEF9yXKtWmX2XFO2AM6CLA5mA0Ouj-jO1kx0u1cYIp4Vp6fvGpEW9VZGufuk3sUb__YHOjTg5SsCG9A6wt/w349-h504/download.jpg" width="349" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Per la televisione italiana, gli anni Sessanta
segnarono l’affermazione del genere giallo, e lo si può facilmente dedurre dai
palinsesti della Rai dell’epoca, zeppi di questo tipo di programmi. Non solo
televisivi, visto che, ad esempio, Francis Durbridge, famoso giallista
britannico, vide le sue opere tornare ad essere adattate dall’emettente di
stato radiofonica. Alla Radio nazionale erano già state trasmesse ben quattro
opere di Durbridge, tra il 1953 e il 1961; poi, idealmente, il testimone era
passato alla televisione, che aveva tradotto per lo schermo <i>La sciarpa</i>
(1961, di Guglielmo Morandi), <i>Paura per Janet</i> (1963, di Daniele D’Anza)
fino al clamoroso successo di <i>Melissa </i>(1966, ancora di D’Anza).
Durbridge era un autore particolarmente adatto per la prosa televisiva e
radiofonica, d’altra parte pare che lui stesso si vedesse più come
sceneggiatore e autore di dialoghi piuttosto che romanziere. Il successo avuto
da <i>Melissa</i> anche in Italia, che confermava e rilanciava i positivi
riscontri del pubblico precedenti, indusse la Rai a mettere in cantiere un
nuovo sceneggiato. Era ormai il 1969; nel tempo trascorso, come detto, l’opera
di Durbridge tornò ad essere saccheggiata dalla Radio, con <i>Margò</i>, una
nuova avventura del suo personaggio, l’investigatore Paul Temple, e <i>La
Boutique</i>, scritto appositamente per la trasmissione radiofonica. La Rai
aveva ormai dimestichezza con l’autore britannico, unita ad una discreta
intraprendenza nell’adattare le sue opere per il nostro paese. Alla traduzione
fu chiamata ancora Franca Cancogni, che, stando all’indispensabile analisi di
A. Scaglioni sul sito Vicolo Stretto, intervenne, insieme ai suoi
collaboratori, rimpinguando la trama originale per <i>riempire</i> le sei
puntate stabilite dai vertici Rai. Già con <i>Melissa</i>, l’opera di Cancogni
e D’Anza era stata evidente, dal momento che il carattere del personaggio
protagonista, Guy Foster, era stato reso assai più sanguigno al fine di
sfruttare al meglio le qualità di Rossano Brazzi. A titolo esplicativo,
tornando al nuovo adattamento di Durbridge, basti citare come l’originale <i>A
game of murder</i> venne trasformato nel più insolito e intrigante, <i>Giocando
a golf, una mattina</i>. La volontà di sorprendere lo spettatore si nota anche
da questi dettagli, come ad esempio nella scelta di evitare i titoli di testa,
sostituiti da una voce narrante che si ricollega, forse, al mezzo radiofonico
che, almeno in Italia, faceva da staffetta con la TV nel proporre al pubblico
le opere del giallista inglese. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNrOzkRVBM3kpdV9FTczMSFCwWUFM12-tZEthCDY4_d6m0p4MI9mVXr0Ck8B8146rXIMsmYHqt_GSIrRU2A7xW_ejgpfBJkx8g6ud47-4_UURX9nWt-sBNoiEYLoWS69jK0fMxVoDJ9RqBMj3WDrma9EjARGFDUtKl7tPc_QQoWzLO30C1TQPdNg_I_5GO/s257/download%20(2).jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="196" data-original-width="257" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNrOzkRVBM3kpdV9FTczMSFCwWUFM12-tZEthCDY4_d6m0p4MI9mVXr0Ck8B8146rXIMsmYHqt_GSIrRU2A7xW_ejgpfBJkx8g6ud47-4_UURX9nWt-sBNoiEYLoWS69jK0fMxVoDJ9RqBMj3WDrma9EjARGFDUtKl7tPc_QQoWzLO30C1TQPdNg_I_5GO/w400-h305/download%20(2).jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Del resto questa era probabilmente la più
importante cifra stilistica di Durbridge che, nell’orchestrare le sue trame,
era particolarmente attento a mantenere costantemente alta l’attenzione e la
curiosità del fruitore –lettore, spettatore o ascoltatore che fosse. La
capacità di generare attesa per la rivelazione finale, per la soluzione del
giallo, è la quint’essenza dell’opera dello scrittore inglese ma questo, per
una sua traduzione nel nostro paese, faceva sorgere alcuni problemi. L’Italia
non era mai stata, fino ad allora, particolarmente avvezza ad avere a che fare
con la narrativa gialla, prova ne sia un rapido confronto tra la nostra
produzione letteraria nello specifico e quella britannica, tanto per capirci. A
storici capisaldi come Arthur Conan Doyle, Edgar Wallace o Agata Christie, noi
non abbiamo nulla da contrapporre. Il pubblico italiano era quindi sì
entusiasta, di fronte a questo nuovo gioco narrativo, la scoperta del
colpevole, ma forse non era ancora in grado di resistere alla tentazione di
scoprire in anticipo come andava a finire la storia. In uno sceneggiato di sei
puntate, questo problema era amplificato nel tempo dalla opportunità che le
riviste di spettacolo potevano offrire, rivelando la soluzione del mistero
prima del tempo. Il problema principale, per D’Anza e company, divenne quindi
evitare le fughe di notizie, e questo era già stato un tema affrontato con la
riduzione televisiva di <i>Melissa</i>. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEeLLKv1Km0b_N7PCrVAvW4MJliaKRMfpGvWx7lLYkYSwoeHYGvuf7Zd4xI9vkJvieABuI9a032EGQzIQA2ox62JVCA7QU7UH2IxU2ubOhE5M26GAbNgyfYjh692FfFGXIVi18GUNXkQTk_29T-HOzc6McmCFlvK18mGzWfag1HjwPGV8qxK0rGg_OowyM/s480/giocando-a-golf-una-mattina-2%20(1).jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="480" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEeLLKv1Km0b_N7PCrVAvW4MJliaKRMfpGvWx7lLYkYSwoeHYGvuf7Zd4xI9vkJvieABuI9a032EGQzIQA2ox62JVCA7QU7UH2IxU2ubOhE5M26GAbNgyfYjh692FfFGXIVi18GUNXkQTk_29T-HOzc6McmCFlvK18mGzWfag1HjwPGV8qxK0rGg_OowyM/w400-h311/giocando-a-golf-una-mattina-2%20(1).jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Per </span><i><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Giocando a golf, una mattina</span></span></i><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">,
il lavoro di depistaggio degli autori italiani fu addirittura superiore:
vennero cambiati nomi ai personaggi e gradi di parentela, girando tre finali
diversi con differenti colpevoli, sempre allo scopo di conservare il segreto
sulla vera identità dell’assassino. Queste, che possono sembrare mere
curiosità, sono invece elementi che ci rivelano la vera natura dei gialli di
Durbridge: se in una storia investigativa, arrivati al finale, è possibile
sostenere la colpevolezza di più di uno dei personaggi, significa che l’autore ha
costruito un meccanismo aperto a più soluzioni. Il che significa che la
soluzione in sé stessa, l’identità del colpevole o dei colpevoli, non è un
elemento così cruciale; ma questo entra, apparentemente in conflitto con la
natura stessa del racconto, che verte appunto sulla soluzione del giallo. Lo scopo
dei misteri di Durbridge è la ricerca del colpevole, salvo apprendere quindi
che la cosa, in sé stessa, non è così importante. In effetti, rispetto alle
trame gialle rigorose, dove tutti i dettagli erano forniti al lettore, seppur
opportunamente dissimulate, qui è la complessità dell’intreccio e le continue
svolte del racconto a tenere sulla corda. Seppure non ci sono –forse– clamorose
falle nella costruzione dell’architettura dei gialli <i>a là</i> Durbridge
questi, con le loro multiple possibilità alternative di soluzione,
spalancheranno forse la porta, in un certo senso, ad un ulteriore passo in
questa direzione. Chissà, magari anche queste opere avranno un ruolo, nelle
scelte autoriali di Dario Argento e degli autori del genere <i>thriller
all’italiana</i>. Appurato che il rigore non era un ingrediente indispensabile
nelle storie investigative, gli autori italiani di quelli che a livello
internazionale saranno noti come <i>gialli</i>, si svincoleranno spesso da ogni
plausibilità dell’intreccio in senso stretto, dando unicamente importanza alla
loro folgorante visionarietà. Tornando a <i>Giocando a golf, una mattina</i>,
qui tutti gli sforzi degli autori, da Durbirdge a D’Anza, sono concentrati sul
mantenere sulle spine gli spettatori. Cosa che avviene in modo egregio anche
per merito del cast, di primissimo livello. </span></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGh3WNElatl5G5be4qCHrnLvYY4Sc3OmGetOBUJf1wa5VTBiZAXWV-GvrJdX_gn-g3d0yX5y0OPQFtrzh2ZnHLeSDCWijffpvV78nSUMHPci07zimfG5mjmKiWTU9iGzHLXDZK0tPUs7YFHH_L_64L8IFL_iEz4zN5zKssQB7_BwcKP0wJdAq5WuQRa3RG/s520/giocando%20a%20golf.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="388" data-original-width="520" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGh3WNElatl5G5be4qCHrnLvYY4Sc3OmGetOBUJf1wa5VTBiZAXWV-GvrJdX_gn-g3d0yX5y0OPQFtrzh2ZnHLeSDCWijffpvV78nSUMHPci07zimfG5mjmKiWTU9iGzHLXDZK0tPUs7YFHH_L_64L8IFL_iEz4zN5zKssQB7_BwcKP0wJdAq5WuQRa3RG/w400-h299/giocando%20a%20golf.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Il bravissimo Luigi Vannucchi è
Jack Kirby, investigatore appena trasferitosi a Scotland Yard, a Londra, da
Birmingham. Appena giunto in città, l’amico Ed Royce (Aroldo Tieri, lo
specialista nei gialli di Durbridge per antonomasia), anch’egli ispettore, gli
combina uno scherzo, fingendo di farlo arrestare dai suoi uomini accorsi alla
stazione a riceverlo. E’ poco più che una gag ma, nell’economia del racconto,
sembra avere un significato: Kirby, in effetti, finirà per essere sospettato
davvero, mentre con il suo impermeabile in pelle nera e il suo atteggiamento a
volte sospetto, Royce sarà uno dei papabili colpevoli fino alla fine. Come
detto, l’incipit non contiene elementi decisivi alla soluzione ma, semmai, ad
alimentare eventuali possibilità, poi, nel caso, disattese senza alcun patema.
Tra i personaggi che pullulano il racconto, una nota di merito va
indiscutibilmente al Norman Brook interpretato in maniera eccellente da un
Mario Carotenuto in gran spolvero. Benissimo, poi, anche le attrici, a partire
da una Luisella Boni nel ruolo della misteriosa Key Richardson, perfettamente
calata nello stile british che intinge il racconto e le scenografie dello
sceneggiato. La Swingin London degli anni Sessanta è ricreata, per la verità,
con qualche difficoltà per quel che riguarda gli interni, mentre negli esterni
la troupe della Rai si era recata anche questa volta sul posto, nella capitale
britannica. Tuttavia proprio la bellezza snella ed elegante delle interpreti,
oltre alla Boni vanno ricordate almeno Giuliana Lojodice e Marina Berti,
conferisce alla vicenda quel tipico british style che impazzava al tempo. Il
giallo alla base del racconto parte da un pretesto un po’ assurdo, il fratello
di Kirby ucciso da una pallina da golf, ma si aggancia poi al filone dello
spionaggio industriale, al tempo un tema abbastanza comune. In linea con il
classico racconto di Durbridge: la capacità di irretire senza, sostanzialmente,
aggiungere niente di quanto non sia già noto. Hai detto niente. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRo4J-6qP0b51rTI6oP2TtQaQ2PcvyrPFdtrbi4-6IRh5VedXE2oycHRR-vKnccchsePMD1XIY19G6r-Aa1F19zyx7SbKD9WLCokNDxOjDMIVnWSSoU6Bzmm9Ui3tj-fyncLTC9olZTiCDpwkDiqdksWF_5v-yWD0IF26znzJaEz2IGKfIB3YRiGph4D3u/s260/260px-Gastone_bartolucci.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="140" data-original-width="260" height="345" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRo4J-6qP0b51rTI6oP2TtQaQ2PcvyrPFdtrbi4-6IRh5VedXE2oycHRR-vKnccchsePMD1XIY19G6r-Aa1F19zyx7SbKD9WLCokNDxOjDMIVnWSSoU6Bzmm9Ui3tj-fyncLTC9olZTiCDpwkDiqdksWF_5v-yWD0IF26znzJaEz2IGKfIB3YRiGph4D3u/w640-h345/260px-Gastone_bartolucci.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Luisella Boni </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDoRQqbrwRvo7H-uPXX6G3nFJ31-PirYWXVKs2q3V4uHyNkzpSWATAxfjio5pyei1zMXLCMSFMKfDLS5ydFrWM0nVOazr-rmB42ZVtF4Ot9qYv9yRMVISvO1PkYAjvYi6FSckWsZrLlnEO9zWKpQRsOdhTHCgfE9t45jTsjglfOqyqLnXcnGpT2NcbkEcP/s600/Luisella-Boni-01.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="479" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDoRQqbrwRvo7H-uPXX6G3nFJ31-PirYWXVKs2q3V4uHyNkzpSWATAxfjio5pyei1zMXLCMSFMKfDLS5ydFrWM0nVOazr-rmB42ZVtF4Ot9qYv9yRMVISvO1PkYAjvYi6FSckWsZrLlnEO9zWKpQRsOdhTHCgfE9t45jTsjglfOqyqLnXcnGpT2NcbkEcP/w510-h640/Luisella-Boni-01.jpg" width="510" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAUjPv4AmG3yDMyt3rlbk-yCflOQ0PARPx0BsFX0rLzuHlmtZ1o8zg6vlGc_yo0RknOo7VfT7XgoNKuZ1KAWjUCBbwhDuiawUFK99JoUlPtur2pAh3AIqB6XwFk3uuB77JcLnnK8h42zLoNHcPlotSAwEvx6RuvLeDe8lq0M0Mq_eUdKm6N6pivDpkNkGZ/s394/unnamed%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="394" data-original-width="274" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAUjPv4AmG3yDMyt3rlbk-yCflOQ0PARPx0BsFX0rLzuHlmtZ1o8zg6vlGc_yo0RknOo7VfT7XgoNKuZ1KAWjUCBbwhDuiawUFK99JoUlPtur2pAh3AIqB6XwFk3uuB77JcLnnK8h42zLoNHcPlotSAwEvx6RuvLeDe8lq0M0Mq_eUdKm6N6pivDpkNkGZ/w446-h640/unnamed%20(1).jpg" width="446" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Marina Berti </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxGHEf4j6P6bIxPdzh-ZaEXLKp6ZNqT46N0jTtszj572_aQXcf2H20xmwuviVtkT_rWdqaqkK0nvtoaQlF15WZrQY-KGXR4CTatMNHoPzYm2Ehno-jX70kxNPekDxrqHZ2jFfyNCpda9DYAn1z4BXUmmel46GhW3x2ehXqyCkkiikMkF5ij08Tp60tXVYX/s305/220x330.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="305" data-original-width="192" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxGHEf4j6P6bIxPdzh-ZaEXLKp6ZNqT46N0jTtszj572_aQXcf2H20xmwuviVtkT_rWdqaqkK0nvtoaQlF15WZrQY-KGXR4CTatMNHoPzYm2Ehno-jX70kxNPekDxrqHZ2jFfyNCpda9DYAn1z4BXUmmel46GhW3x2ehXqyCkkiikMkF5ij08Tp60tXVYX/w403-h640/220x330.webp" width="403" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-MG5Uvn2BEm5hePmDU09XZYLuSjSV1ngGuhDtfj7UAsD32jawIk6QVlPagwyQLjsVpne4P2_s_v6Yr-phmKjaGR-3yWTFjrV4MO-iNDHz35v99SjUXE4lyWX2rgYnB0rDlJHlfvdKkkNAvM8g3M69a56L0d7e88fuJ5TGZ0sCTkTr2hHL17HbSqY6AET8/s800/6193-p.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="702" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-MG5Uvn2BEm5hePmDU09XZYLuSjSV1ngGuhDtfj7UAsD32jawIk6QVlPagwyQLjsVpne4P2_s_v6Yr-phmKjaGR-3yWTFjrV4MO-iNDHz35v99SjUXE4lyWX2rgYnB0rDlJHlfvdKkkNAvM8g3M69a56L0d7e88fuJ5TGZ0sCTkTr2hHL17HbSqY6AET8/w562-h640/6193-p.jpg" width="562" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixIPQyCxHu9xv5I0JCxCIzyevnv2Ao_dCKkQZ_QErVcVWfKcYa-5Q0-epGEzU5C35kRbisCHxUFTWdzqknno_YFJTemk4z8boI7r5uvISq1PZ6YRs9RrfMYLJaYLhOHPXEvit2JtWgFgZfLo_AFYgwCb4-GHPUcUf3V1AaFyTreTvo-RfLwFTRQXwaI_fE/s1800/Marina_Berti_(Quo_Vadis).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1442" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixIPQyCxHu9xv5I0JCxCIzyevnv2Ao_dCKkQZ_QErVcVWfKcYa-5Q0-epGEzU5C35kRbisCHxUFTWdzqknno_YFJTemk4z8boI7r5uvISq1PZ6YRs9RrfMYLJaYLhOHPXEvit2JtWgFgZfLo_AFYgwCb4-GHPUcUf3V1AaFyTreTvo-RfLwFTRQXwaI_fE/w512-h640/Marina_Berti_(Quo_Vadis).jpg" width="512" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Giuliana Lojodice</span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY01i9HxFXDu35lC5QjAOzPLhK67fiu3YJg6lgFK1u-4GOhUAnTXpBhDHi-tIuVmPYV7i58ISPMoMH2E7eS4mewYL1aJdKHZ4Ax2csamH6wEV8H5B8Qn-o84Z0dEGGo11G0xQ7xmz0fsxBK6nLnxRg488SkRdNfOlRTdNtqtX55AWcYzsjjbWTlnK_UCUg/s720/720.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="716" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY01i9HxFXDu35lC5QjAOzPLhK67fiu3YJg6lgFK1u-4GOhUAnTXpBhDHi-tIuVmPYV7i58ISPMoMH2E7eS4mewYL1aJdKHZ4Ax2csamH6wEV8H5B8Qn-o84Z0dEGGo11G0xQ7xmz0fsxBK6nLnxRg488SkRdNfOlRTdNtqtX55AWcYzsjjbWTlnK_UCUg/w636-h640/720.jpg" width="636" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1-GDHx_lekVNdYJ1MyE-py8UqS0_dlfvyiPFnmYlaicS3JLOfTlOE9nmlizS4IVP976Rqp-R1lOz0qrvvC58LEitsCicYX7C1nNm7kUnUr4dB6MzUcl5FsW9Ucncq43BWJZbZZsNOijA0jrDZ10Lkxx6VGl8C0UDjq6jLiVSgHuBWI5M0R39Bkv69eGex/s612/gettyimages-174302292-612x612.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="488" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1-GDHx_lekVNdYJ1MyE-py8UqS0_dlfvyiPFnmYlaicS3JLOfTlOE9nmlizS4IVP976Rqp-R1lOz0qrvvC58LEitsCicYX7C1nNm7kUnUr4dB6MzUcl5FsW9Ucncq43BWJZbZZsNOijA0jrDZ10Lkxx6VGl8C0UDjq6jLiVSgHuBWI5M0R39Bkv69eGex/w510-h640/gettyimages-174302292-612x612.jpg" width="510" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmugH38sOovvLdwYa7eLG_ezSK2h1jhh4wEp0P3gDigoD6wFjHw51eB_jm9UYhPa3hFO51PAHwUyMu0OJu80mK2MZd3sfhvZR2CA71joglF26EJ4vXfId084qPU_9H7ALUjIr6_VTg1LiM2zcXRKKgj2pfkAwOmb9_d0ghaQWneBvmSzod0PQ1Up5y5EJe/s720/lojodice.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="716" data-original-width="720" height="636" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmugH38sOovvLdwYa7eLG_ezSK2h1jhh4wEp0P3gDigoD6wFjHw51eB_jm9UYhPa3hFO51PAHwUyMu0OJu80mK2MZd3sfhvZR2CA71joglF26EJ4vXfId084qPU_9H7ALUjIr6_VTg1LiM2zcXRKKgj2pfkAwOmb9_d0ghaQWneBvmSzod0PQ1Up5y5EJe/w640-h636/lojodice.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitpjhsCu9JuTrQVeglizwWa5__ppQ90spus8SodTMHav2hinhWKqw-UxUQ5PlrJrHVePUiMcvYpjyzN4qJB7t9c_zuAKlTAf5cNend6dboulbUMtv8yNUp86w9UgT4YC3XizfpV0i-cAEZ8Rn019f0z9U0vMQOJ7M756ZnqOE-EuVbeXKaryMiMGTSK7XC/s512/unnamed.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="509" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitpjhsCu9JuTrQVeglizwWa5__ppQ90spus8SodTMHav2hinhWKqw-UxUQ5PlrJrHVePUiMcvYpjyzN4qJB7t9c_zuAKlTAf5cNend6dboulbUMtv8yNUp86w9UgT4YC3XizfpV0i-cAEZ8Rn019f0z9U0vMQOJ7M756ZnqOE-EuVbeXKaryMiMGTSK7XC/w636-h640/unnamed.jpg" width="636" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Mariolina Bovo </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPgc68tkOg5SeP-XG24lR0cYrZhq1xB3glM8GJYgsTKaoE4nidfqchyphenhyphenaIFo-l1jFQLR9mvCAfA7xFBng0i5oXxojIwd5ZDU43UesAAgNUsEiHtiMpP5bwJSM20ZMTL1gR42sTQIjmnINEye7za3xbOZCCw8dPE3Koie2pbQNN76UQ5Vm5DzN5Ns-EEibrx/s233/Mariolina_bovo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="233" data-original-width="192" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPgc68tkOg5SeP-XG24lR0cYrZhq1xB3glM8GJYgsTKaoE4nidfqchyphenhyphenaIFo-l1jFQLR9mvCAfA7xFBng0i5oXxojIwd5ZDU43UesAAgNUsEiHtiMpP5bwJSM20ZMTL1gR42sTQIjmnINEye7za3xbOZCCw8dPE3Koie2pbQNN76UQ5Vm5DzN5Ns-EEibrx/w527-h640/Mariolina_bovo.jpg" width="527" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Pina Cei </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDXhk4kl4phU3ce1DkfO6X4TqzRWO_Sw7NgGbOxMOjP8F-0UqIMktYZhgdxHnCzHWaMiXZgwtPmjfg_CQ2u_MCOrMzOPPMaSSr60POcQWV9YDNv2N9MGHFuO0pOqzJw8i3HXjIIXbBgR7F9dU2FzQ6nIzVLHQP59hYZPzMBp1YOPy_xCcav15A-j8NvEJw/s226/Pina_cei.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="226" data-original-width="210" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDXhk4kl4phU3ce1DkfO6X4TqzRWO_Sw7NgGbOxMOjP8F-0UqIMktYZhgdxHnCzHWaMiXZgwtPmjfg_CQ2u_MCOrMzOPPMaSSr60POcQWV9YDNv2N9MGHFuO0pOqzJw8i3HXjIIXbBgR7F9dU2FzQ6nIzVLHQP59hYZPzMBp1YOPy_xCcav15A-j8NvEJw/w595-h640/Pina_cei.jpg" width="595" /></a></div><br />Galleria <p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzGhbo6tRoesLsQjMMn8maHzKyq4q_MuWnvwRqc10ZcOiMFbORy3_LKTo-v0UHSjJ1dcyNrd7RT4lT6V4DEfAJQ6ccmxAo2R3jF9jgsemYoRUvH4tz42yzuzE1-5zv-NpzYLY-cWKVuwHiIdVUt8BSTpkfKRbHtYduNZhaY0GKKYc_eN-8oqhyphenhyphensnkAnWPN/s1000/71RmIyDuYKL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="695" data-original-width="1000" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzGhbo6tRoesLsQjMMn8maHzKyq4q_MuWnvwRqc10ZcOiMFbORy3_LKTo-v0UHSjJ1dcyNrd7RT4lT6V4DEfAJQ6ccmxAo2R3jF9jgsemYoRUvH4tz42yzuzE1-5zv-NpzYLY-cWKVuwHiIdVUt8BSTpkfKRbHtYduNZhaY0GKKYc_eN-8oqhyphenhyphensnkAnWPN/w640-h444/71RmIyDuYKL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy_8BjbnzaUDXzOlMXP-8FIyUc72xy9dA-8hjrKduFDxqRGkkTzV5o7JbKOTly436SvTFd3VIuIZYo9AkWK3UCq_lYWFAQPI9cOAxXDeDGtNeXHNMSCzaMdLuTbn6XHqlIXaX119NOSHN5975lxSlXKcUfkjmCNJH2USLpIaUP-R0ZrsJadHyHkKpNVa0G/s277/download%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="277" data-original-width="182" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy_8BjbnzaUDXzOlMXP-8FIyUc72xy9dA-8hjrKduFDxqRGkkTzV5o7JbKOTly436SvTFd3VIuIZYo9AkWK3UCq_lYWFAQPI9cOAxXDeDGtNeXHNMSCzaMdLuTbn6XHqlIXaX119NOSHN5975lxSlXKcUfkjmCNJH2USLpIaUP-R0ZrsJadHyHkKpNVa0G/w421-h640/download%20(1).jpg" width="421" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-208065833876949252024-02-29T00:02:00.043+01:002024-02-29T00:02:00.139+01:00APOCALYPSE DOMANI <h2 style="text-align: left;">1445<span>_APOCALYPSE DOMANI <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Italia, Spagna </span></span><span style="font-weight: normal;">1980</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Antonio Margheriti.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfBo1RHGdxnZjl2iuki96uOvL1s98eSXtmNv50KqeQG6bAkY1c2ipvmjCPBHtPBmEbQUhC9Vg8yoHp24lQF1R1VO-GNRWLFZ07TXEdaoN13ezJgfyg7Pg7TIvXNYV1l3Zm4f6GAcOMxe-qB_1gALU3INxiwaiA8Du_WSvus1r4L1cTbgAaUNxKt928weQ7/s358/cover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="240" height="466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfBo1RHGdxnZjl2iuki96uOvL1s98eSXtmNv50KqeQG6bAkY1c2ipvmjCPBHtPBmEbQUhC9Vg8yoHp24lQF1R1VO-GNRWLFZ07TXEdaoN13ezJgfyg7Pg7TIvXNYV1l3Zm4f6GAcOMxe-qB_1gALU3INxiwaiA8Du_WSvus1r4L1cTbgAaUNxKt928weQ7/w313-h466/cover.jpg" width="313" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">La contrapposizione tra elementi differenti sembra
essere la cifra stilistica dominante in <i>Apocalypse Domani</i>, film di
Antonio Margheriti del 1980. Sin da subito, sin dal titolo, con il termine
“Apocalisse” che è un concetto che si riferisce al futuro ma proviene a noi
dall’antichità, con il tema cronologico rafforzato dall’avverbio “domani”. L’accostamento
delle due parole che compongono il titolo sembra cercato per citare i
riferimenti del film di Margheriti, che sono <i>Apocalypse Now</i> (1979) di
Francis Ford Coppola e <i>Cannibal Holocaust</i> di Ruggero Deodato (1980). In
effetti, il titolo del film di Margheriti, sembra riprendere spudoratamente
quello di Coppola, laddove il “now”, adesso, è sostituito, e concettualmente
spostato solo leggermente un po’ più in là, per divenire “domani”. Tuttavia,
tra i tanti titoli con cui è stato distribuito nel mondo, spicca il<i> Cannibal
Apocalypse</i> dei paesi anglosassoni, dove si cercò di sfruttare anche
l’effetto traino del leggendario film di Deodato. In ogni caso, la simbiosi di
elementi diversi caratterizza anche la sostanza del lavoro di Margheriti: <i>Apocalypse
domani</i> è, infatti, un curioso innesto tra il cinema bellico, e più
specificatamente quello noto come <i>Vietnam movie</i>, e il genere <i>cannibal</i>
italiano. Ma prima di addentrarci nel dettaglio di come questo avvenga sullo
schermo, ci sono ancora alcune curiosità che sottolineano la natura binaria del
film di Margheriti. È bizzarro, ad esempio, che il titolo sia composto da una
parola in inglese e una in italiano, senza una ragione valida, dal momento che “apocalisse”,
come termine, esiste anche nella nostra lingua. Questa sorta di esterofilia del
regista, che firma il film sui credits con il suo noto pseudonimo Anthony M.
Dawson, è un altro elemento da segnalare: la moda di utilizzare nomi
anglosassoni, per i nostri registi e attori, era cominciata negli anni
Sessanta, quando il cinema italiano provò a sondare generi, come il <i>gotico</i>
e in seguito il <i>western</i>, che gli erano sconosciuti. Riccardo Freda
raccontava l’aneddoto di una coppietta, fuori da un cinema a Sanremo, che, una
volta letto il nome italiano del regista sul manifesto de <i>I vampiri</i>,
preferì glissare e voltò i tacchi. Il regista sulla locandina in questione era,
naturalmente, lo stesso Freda e l’anno era il 1957: nasceva così l’esigenza di
utilizzare nomi anglosassoni, inizialmente per i film dell’orrore ma poi la
cosa si diffuse trasversalmente per altri generi, al fine di convincere gli
spettatori della qualità delle opere. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbBsQSXsjbBdATv7bGHnee3yGRhowzR1NQF9pv59b9-GETG65HEDiPwVAok_H-SKhWMIdRV4kL7TWE1FqbMemTrESEmue3xrP-QRb783DIpEjdesajExfHL2bW5FFjGQPKPnoRGj0eb2SD6jwWLVKVe2acsIaRwv1HmR4cLez7OoJ8xsgntfxYzaknoCi7/s450/apocalypse-domani.webp" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="277" data-original-width="450" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbBsQSXsjbBdATv7bGHnee3yGRhowzR1NQF9pv59b9-GETG65HEDiPwVAok_H-SKhWMIdRV4kL7TWE1FqbMemTrESEmue3xrP-QRb783DIpEjdesajExfHL2bW5FFjGQPKPnoRGj0eb2SD6jwWLVKVe2acsIaRwv1HmR4cLez7OoJ8xsgntfxYzaknoCi7/w400-h246/apocalypse-domani.webp" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Un’abitudine pericolosa, a dirla tutta,
perché sottintendeva che gli italiani, in quanto tali, non fossero in grado di
cimentarsi con alcune tipologie di film: non a caso, ci fu chi, come Mario Bava,
che, appena gli fu possibile, provò ad affermarsi con il proprio nome
all’anagrafe. Margheriti, al contrario, mantenne fede al suo nickname anglofilo
e, in <i>Apocalypse domani</i>, prova anche a confermare questa specie di “ipocrisia”
perfino all’interno nel testo filmico: il lungometraggio è una produzione italo
spagnola, ma si presenta in tutto e per tutto come una pellicola americana. La
capacità di interpretare gli stilemi del cinema <i>di genere</i> hollywoodiano
da parte di Margheriti è sorprendente: forse unicamente le scene ambientate nella
giungla vietnamita sono un po’ deboli, in questo senso, anche per via del
contrasto creato da sequenze che sembrano riprese originali di guerra. Tuttavia,
appena la storia comincia a muoversi nel tipico scenario americano, la classica
cittadina di provincia –gli esterni sono girati perlopiù ad Atlanta– il film appare
come un credibile prodotto d’oltreoceano. Non una pellicola mainstream,
ovviamente, ma un onesto film<i> di genere</i>, di quelli che, nel decennio al
tempo appena cominciato, invaderanno il globo. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM2aYeWo5GsnX_t1iYKThqednv9-xH3hyphenhyphenLvUU4DedkhMV_kADybqJypKUpTDkuIK78-EAq4MBOZ9TWBN6PzonEDsonPenBoeWPE6AwazutPIcdoeSQpCjQCN3PTBS6rLmkfr54he9VwKiYG-XCkziweURefmx3D28RPvOYmCFePUQYwDEBVwiJHrPzsADW/s1024/Apocalypse_domani_005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="1024" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM2aYeWo5GsnX_t1iYKThqednv9-xH3hyphenhyphenLvUU4DedkhMV_kADybqJypKUpTDkuIK78-EAq4MBOZ9TWBN6PzonEDsonPenBoeWPE6AwazutPIcdoeSQpCjQCN3PTBS6rLmkfr54he9VwKiYG-XCkziweURefmx3D28RPvOYmCFePUQYwDEBVwiJHrPzsADW/w400-h225/Apocalypse_domani_005.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">In quest’ottica ambigua è scelto
anche il cast, dominato dalla prestazione non solo muscolare dell’ottimo John
Saxon, nei panni dell’ex capitano Norman Hopper. Saxon, oltre che di origini
italiane –che il vero nome Carmine Orrico lascia ampiamente intendere– era
attore capace di stare a suo agio sullo schermo in produzioni hollywoodiane
allo stesso modo in cui si cimentava con il cinema <i>di cassetta</i> del
Belpaese, e in <i>Apocalypse domani</i> garantisce, con la sua esperienza e il
suo carisma fisico, un’ampia parte della riuscita del film. Il resto degli
interpreti è scelto alimentando questa doppia anima dell’operazione: sul
versante italiano, Giovanni Lombardo Radice –è Charlie Bukowski, il reduce del
Vietnam che innesca tutta quanta la vicenda– era sostanzialmente all’esordio,
mentre un po’ di esperienza in più la poteva vantare Cinzia De Carolis –nel
ruolo di Mary, la ragazzina che provoca il capitano Hopper. Nonostante non
venga citato nei titoli di testa, l’esponente più importante e noto del cinema
italiano coinvolto nel cast è però Venantino Venantini, nei panni dell’agente
di polizia. La moglie del capitano Hopper, Jane, è interpretata dalla semisconosciuta
Elizabeth Turner, un altro elemento un tantino ambiguo: già vista in più di
qualche film italiano, aveva però l’aspetto della tipica donna americana
emancipata. Bella, alta, bionda, fisicamente inappuntabile, si destreggia con
mestiere in un classico ruolo di contorno. Più invasiva la prestazione di Tony
King –è Tom Thompson, l’altro soldato americano salvato in Vietnam– che dà man
forte al commilitone nella bagarre cannibalica. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmbKt_X0ACe-Jw4Fj8iamlNdXUzFpA8QLreah5A_ffeS1HRtRuBAiFJCzDgojGEU085jOsjRGk3fLIA2yoyjsf_pi6EIqEdYPeJwGPw93CaLd-zGFOz6oEgYu4zYZg3URpmEOxxFYihVuRvVZ3sO0M_2WhkqqSTdXIvyG3EsFobrYV1im2T5soXTaKT77V/s1080/cd2f82aa1ff189973f72c58cf07a48a598d5482c46d742fc2c4579ee64e57ae1._RI_TTW_SX1080_FMjpg_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="608" data-original-width="1080" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmbKt_X0ACe-Jw4Fj8iamlNdXUzFpA8QLreah5A_ffeS1HRtRuBAiFJCzDgojGEU085jOsjRGk3fLIA2yoyjsf_pi6EIqEdYPeJwGPw93CaLd-zGFOz6oEgYu4zYZg3URpmEOxxFYihVuRvVZ3sO0M_2WhkqqSTdXIvyG3EsFobrYV1im2T5soXTaKT77V/w400-h225/cd2f82aa1ff189973f72c58cf07a48a598d5482c46d742fc2c4579ee64e57ae1._RI_TTW_SX1080_FMjpg_.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">King era attore americano
relativamente noto, sia per i suoi ruoli marginali ma anche in produzioni
importanti –era addirittura nel cast de <i>Il Padrin</i>o, 1972, regia di
Francis Ford Coppola– sia per film d’azione, le partecipazioni a serie
televisive, o le pellicole <i>blaxploitation</i>. Anche per quel che concerne
il canovaccio, Margheriti mischia sapientemente le carte, dal momento che il
tema cannibalico è trattato prendendo spunto dai film sugli zombie o, volendo,
su quelli dei vampiri. Bukoswki e Thompson, durante la prigionia di guerra in
Vietnam, avrebbero infatti contratto un virus che li ha trasformati in
cannibali. In questo modo Margheriti può alimentare il suo film con la suspense
legata al dubbio o alla tempistica degli effetti del contagio che i reduci
distribuiscono durante il racconto. Naturalmente anche Hopper finirà
contagiato, per la verità sin da subito, ovvero dalla liberazione dei soldati
prigionieri che si vede nell’incipit bellico della pellicola. La presenza di un
virus che trasmette il fatale contagio, permette al regista romano un finale
aperto, assai pessimista ma a suo modo anche ironico, in linea con gli horror
del tempo. In ogni caso, pur presentando il suo film come un prodotto
americano, Margheriti ha sempre la capacità di tenere in vita il suo legame con
il cinema <i>di genere</i> italiano, si veda, giusto a titolo di simbolico
esempio, il whisky J&B insistentemente in bella vista in casa Hopper. Più
che una citazione, in questo caso, la bottiglia verde con l’etichetta gialla
sembra una sorta di ancora, un legame, con il cinema del paese d’origine del
regista. Intanto, dopo una lunga sequenza ambientata tra le fogne, le forze
dell’ordine riescono ad avere la meglio sullo sparuto manipolo di cannibali e la
polizia può dirsi soddisfatta per aver finalmente chiuso la questione.
Guardando l’autopattuglia con gli agenti andarsene, Mary e il fratellino,
sorridono sornioni. Dietro di loro, si vede penzolare sanguinante il cadavere della
loro acida zia (Joan Riordan): la fine che meritava, almeno in un film di
cannibali. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhleJGiA6sFu7lw65BPF9gGL4QFUJ2PmKZGnlGvGfFh_SkzNBcZEp3TKpNe19e7bL5Zzo7fHNVDfmHZEJy8NhaREzuclNeRIZ1dtTWj6wlRTCg00m-3naDlrUvA5-XHRgFOsTEpYHverQb9fxZlBwAhuFzqgVKvQp3WVDA7_gDfZVLRhakwGC5zbET3w_dl/s544/apocalypse-domani-1980-the-funk-room.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="544" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhleJGiA6sFu7lw65BPF9gGL4QFUJ2PmKZGnlGvGfFh_SkzNBcZEp3TKpNe19e7bL5Zzo7fHNVDfmHZEJy8NhaREzuclNeRIZ1dtTWj6wlRTCg00m-3naDlrUvA5-XHRgFOsTEpYHverQb9fxZlBwAhuFzqgVKvQp3WVDA7_gDfZVLRhakwGC5zbET3w_dl/w640-h376/apocalypse-domani-1980-the-funk-room.png" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAyB1L-d1Adtpjxap09Vg3oDQi-U3h7hwk1tMZaGJMhWcFCQuiUmpfh4U3tp585Z0CbdSZt_8fTeeKt3UJjDk9kMH5_TSg5WesH7l9aEq8WKHHnMTh8cDYR3tYUYYegouYe0I9cuIagRoUa4-DKOMbMlmj1tTOzaY3KAkhgK4qMPIljGmQr7tO6VuBXwk6/s951/apocalypse_domani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="541" data-original-width="951" height="364" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAyB1L-d1Adtpjxap09Vg3oDQi-U3h7hwk1tMZaGJMhWcFCQuiUmpfh4U3tp585Z0CbdSZt_8fTeeKt3UJjDk9kMH5_TSg5WesH7l9aEq8WKHHnMTh8cDYR3tYUYYegouYe0I9cuIagRoUa4-DKOMbMlmj1tTOzaY3KAkhgK4qMPIljGmQr7tO6VuBXwk6/w640-h364/apocalypse_domani.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsBU1s3kiHEgED8NeLntIvvVbIwygz99RYd9ESAbd44way_MgqKjbuU3t7qV8SIq5-G5Xrkt4M-NLCbpVC-LOX9dqXlseoZo_tx_01SDXxAvnP8JTgykmwFLV6RbeNwQ-gU2Ha7fh3Ex2UR-o4_M0rAV7mnnlDHpmdIyDDKuxtNaE1nlhEhsBcRsCe-LZH/s313/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="313" height="329" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsBU1s3kiHEgED8NeLntIvvVbIwygz99RYd9ESAbd44way_MgqKjbuU3t7qV8SIq5-G5Xrkt4M-NLCbpVC-LOX9dqXlseoZo_tx_01SDXxAvnP8JTgykmwFLV6RbeNwQ-gU2Ha7fh3Ex2UR-o4_M0rAV7mnnlDHpmdIyDDKuxtNaE1nlhEhsBcRsCe-LZH/w640-h329/download.jpg" width="640" /></a></div><br />Elizabeth Turner <p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3G0_1GUEJlwML8zC09tET_pXHIhx1YqiL2xleALe9cXEVsyMLVtJPKj6HMFBsUVIJ4xvDaDEnIKWnXy1y1nDixkXjVO_vCAejoKnmriDajl8XJBo63eHqGm9YxLeNUG6Mn5apkegkZfnD8Z7Kua8SsOd6N-DJ6_tWBKs1TN34MAaJTsFoZ1t58ETARykD/s1797/MV5BYjY5MWRhNDMtYWUxNS00OTUwLTlhZDMtYjVmNDU0NmUyZjMzXkEyXkFqcGdeQXVyMTE4MDg3NTIz._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1797" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3G0_1GUEJlwML8zC09tET_pXHIhx1YqiL2xleALe9cXEVsyMLVtJPKj6HMFBsUVIJ4xvDaDEnIKWnXy1y1nDixkXjVO_vCAejoKnmriDajl8XJBo63eHqGm9YxLeNUG6Mn5apkegkZfnD8Z7Kua8SsOd6N-DJ6_tWBKs1TN34MAaJTsFoZ1t58ETARykD/w640-h384/MV5BYjY5MWRhNDMtYWUxNS00OTUwLTlhZDMtYjVmNDU0NmUyZjMzXkEyXkFqcGdeQXVyMTE4MDg3NTIz._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br /> Galleria <o:p></o:p><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPdeXSbXJ0RGgoDgaIO67kmzaq7sA9KXyQPvvfey7Ufg8SSYJc3NBoxH8NeGTyKlkZEVb3LaBuVl2TQliyxx8wCGZCAo7TJ2XKQT-xW3BF7Qg13UHWef4isVAkKDTmicrnrUpBrZhL5eev_VBlE7YYS1fXrWkJ65jLjoBEdjBBsAeny8qDBoYbqoq_il_W/s1000/51C1cTLU9yL._UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPdeXSbXJ0RGgoDgaIO67kmzaq7sA9KXyQPvvfey7Ufg8SSYJc3NBoxH8NeGTyKlkZEVb3LaBuVl2TQliyxx8wCGZCAo7TJ2XKQT-xW3BF7Qg13UHWef4isVAkKDTmicrnrUpBrZhL5eev_VBlE7YYS1fXrWkJ65jLjoBEdjBBsAeny8qDBoYbqoq_il_W/w640-h640/51C1cTLU9yL._UF1000,1000_QL80_.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCZrnFagvkhGiaD05-SZFmdJOOVqo-7493_8rFkR6QbvzZNShwHeEClFTwDN7ka_fpaOapyFqQ2Qg3fy3LRSrTpuoxxoeGoxAEzv3EjD9PhyphenhyphenGQ9j4uaEDInSI0HFrpO6m_Heub6S2NPwPxlW0jrM3Fxc9yhanzZQpxRwANCXRaCbn80PRxAE2dXsH0DRyq/s1834/81YfvagavVL.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1834" data-original-width="1513" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCZrnFagvkhGiaD05-SZFmdJOOVqo-7493_8rFkR6QbvzZNShwHeEClFTwDN7ka_fpaOapyFqQ2Qg3fy3LRSrTpuoxxoeGoxAEzv3EjD9PhyphenhyphenGQ9j4uaEDInSI0HFrpO6m_Heub6S2NPwPxlW0jrM3Fxc9yhanzZQpxRwANCXRaCbn80PRxAE2dXsH0DRyq/w528-h640/81YfvagavVL.jpg" width="528" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_56CM6MlkezfJ8RHEA7dPvMJB2NppAKLW75mnlg1WRxrsHF3aaqkeoM4g8wahpR9MdxlfPU_dfHbzJ-i51v7X-_1-7vY8b2xHBKn4RCOvxHwQb3ji72iGf2_n0k38CI6ymyzFmonFsdB1r0NHEsutTijv_zuP6P1-vbPKMd6_mvhPo9RVFSrEbdAXM0P0/s276/apocalisse-domani-8692-locandina.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="276" data-original-width="185" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_56CM6MlkezfJ8RHEA7dPvMJB2NppAKLW75mnlg1WRxrsHF3aaqkeoM4g8wahpR9MdxlfPU_dfHbzJ-i51v7X-_1-7vY8b2xHBKn4RCOvxHwQb3ji72iGf2_n0k38CI6ymyzFmonFsdB1r0NHEsutTijv_zuP6P1-vbPKMd6_mvhPo9RVFSrEbdAXM0P0/w429-h640/apocalisse-domani-8692-locandina.webp" width="429" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUathcYywLo3YIBkMkylFioLkLrw2NsU6rVrmyEm6EIAWWjwAMe5_hBQSZjSEtVWQtBpFowWgsDJxOaNvVS-BUe7ErwZf5psmzNoCmPsnjxrlEAhTJF-CI50-X1RdozeCnBJRDX6PXLN_-gKMaamyLxCLHQM7bxhQTJxIWfElgxN8YpyEhQQXEsLr1oZwG/s706/apocalypse-domani-japanese-movie-poster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="706" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUathcYywLo3YIBkMkylFioLkLrw2NsU6rVrmyEm6EIAWWjwAMe5_hBQSZjSEtVWQtBpFowWgsDJxOaNvVS-BUe7ErwZf5psmzNoCmPsnjxrlEAhTJF-CI50-X1RdozeCnBJRDX6PXLN_-gKMaamyLxCLHQM7bxhQTJxIWfElgxN8YpyEhQQXEsLr1oZwG/w454-h640/apocalypse-domani-japanese-movie-poster.jpg" width="454" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-69560955853000041262024-02-27T00:02:00.071+01:002024-02-27T00:02:00.131+01:00IL LUNGO COLTELLO DI LONDRA<h2 style="text-align: left;">1444<span>_IL LUNGO COLTELLO DI LONDRA <span style="font-weight: normal;"><i>(Circus of Fears)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Regno Unito</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1966</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di John Llewellyn Moxey.</span></h2><div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Bs9htdtDXdz7nH9JR711R-KQqSirB8aU5nwmlKufWuUEb211pyapKAQIV8nO7zRdBE4-sE9AwIQnhsmvMkj5Bn6okvDUSKrY7wUzb-wvgdvFnOM6tPQfrql-0QkgwFqNvBxp_9ZPEvE2doIOhepzxedL8Q2EnvW5wXxWUzhECDeCboFVm0dzqlffeTtA/s498/8024607008278_0_424_0_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="349" height="507" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Bs9htdtDXdz7nH9JR711R-KQqSirB8aU5nwmlKufWuUEb211pyapKAQIV8nO7zRdBE4-sE9AwIQnhsmvMkj5Bn6okvDUSKrY7wUzb-wvgdvFnOM6tPQfrql-0QkgwFqNvBxp_9ZPEvE2doIOhepzxedL8Q2EnvW5wXxWUzhECDeCboFVm0dzqlffeTtA/w355-h507/8024607008278_0_424_0_75.jpg" width="355" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Dopo tre anni e sei adattamenti per la serie <i>The
Edgar Wallace Mysteries</i>, John Llewellyn Moxey decide di sfruttare questa
sua esperienza con i soggetti del grande scrittore inglese per il ritorno al
cinema da grande schermo. <i>Il lungo coltello di Londra</i> – funambolico
titolo italiano per l’originale <i>Circus of Fear </i>– è infatti tratto dal
racconto <i>I tre giusti</i> del maestro britannico dei gialli. Rispetto ai
precedenti film per la Tv, <i>Il lungo coltello di Londra</i> si differenzia
innanzitutto per il colore della pellicola in luogo del canonico <i>bianco e nero</i>
e per una maggiore durata, la classica ora e mezza dei film previsti per
l’uscita nelle sale contro l’ora scarsa dei precedenti televisivi. Questo
permette a Moxey di dare ampio spazio agli intrighi della trama che, peraltro,
finiscono per risultare perfino eccessivi. Anche perché il colpo di scena
finale con la scoperta del colpevole, il film è un classico <i>whodunit</i>,
non è di per sé efficacissimo e funziona solo per l’ammaliante manovra
narrativa orchestrata dagli autori. In effetti il meccanismo giallo per essere
davvero efficace dovrebbe dare più informazioni allo spettatore sul colpevole,
dissimulandole abilmente in modo che la rivelazione finale non arrivi del tutto
inaspettata. Lettori e spettatori, quando il racconto deduttivo è ben
costruito, più che per il colpo di scena in sé sono stupiti per non esserci
arrivato da soli pur avendo avuto gli elementi per farlo. Ne <i>Il lungo
coltello di Londra</i> questo non avviene non potendo sapere, chi guarda, che Eddie
(Eddi Arent) sia il figlio del <i>Grande Danilo</i>, un noto lanciatori di
coltelli circense. Tuttavia il ritmo incalzante degli avvenimenti non dà tempo
allo spettatore di annoiarsi tenendo le tante trame in costante sviluppo e
questo è in effetti uno stratagemma narrativo altrettanto valido al finale <i>davvero</i>
a sorpresa. Da questo punto di vista Moxey si supera nello strepitoso incipit:
una decina di minuti senza una parola, che raccontano di una complicata rapina
ad un furgone trasporta valori, fermato e derubato proprio in mezzo al Tower
Bridge, il celeberrimo ponte mobile di Londra sul Tamigi. La regia, in ogni
caso, non molla mai la presa anche nel resto del lungometraggio. Il regista
inglese sfrutta abilmente l’ambientazione circense per creare un’atmosfera
davvero affascinante e che racchiude le peculiari e differenti influenze di
quel particolare universo. Un pizzico di esotismo – gli animali come leoni,
elefanti, dromedari – la magia tipica del circo – gli acrobati, i clown, il
nano – ma anche un filo di inquietudine – le maschere grottesche, il lanciatore
di coltelli. Il tutto in una cornice semi documentaristica visto che le riprese
furono realizzate nel <i>Bill Smart’s Circus</i>, uno dei più famosi circhi
londinesi. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA_Sdr76b1COPPr3F-zFRBYk-lahWF5c8p6RlcS3314MAbKyTMdAVfFWOpyQjguvFttWlSCPQjwz9gQHWfBkstGC3CAvi6y1loY_-jBa4BtHZnbta70di16wI26STaNgMOI0DBsY1I2MfVFjTLxFk9_bu1Q9QrZU9-1hC7eSb4v7aSwZwo5xDAFQ5h_m0Z/s959/circus-of-fear-02.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="573" data-original-width="959" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA_Sdr76b1COPPr3F-zFRBYk-lahWF5c8p6RlcS3314MAbKyTMdAVfFWOpyQjguvFttWlSCPQjwz9gQHWfBkstGC3CAvi6y1loY_-jBa4BtHZnbta70di16wI26STaNgMOI0DBsY1I2MfVFjTLxFk9_bu1Q9QrZU9-1hC7eSb4v7aSwZwo5xDAFQ5h_m0Z/w400-h239/circus-of-fear-02.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">In ogni caso il versante inquietante è poi alimentato anche dalla
trama – siamo pur sempre in un racconto di Wallace – e dal cast, nel quale
spicca la presenza di Christopher Lee nel ruolo di Gregor, il domatore di leoni
che se va in giro con una maschera nera sul volto. In effetti l’uomo si spaccia
per il proprio fratello, e questo passaggio fa parte del complesso castello
narrativo che presenta numerosi svincoli e intrecci. I fan di Lee potrebbero
rimanere un po’ delusi, visto che il mitico attore icona dell’horror britannico
scopre il volto solo verso il finale ma, per lo spettatore diciamo così
neutrale, il fatto non costituisce in sé una nota di debolezza del film. Klaus
Kinski è un altro elemento del cast che incrina l’atmosfera con la sola
presenza: nel racconto ha un ruolo marginale, e forse serve più che altro a
ribadire, insieme a Heinz Drake (è Carl) la coproduzione tedesca dell’opera. In
questo senso appare chiaro il debito del film di Moxey al cosiddetto genere <i>krimi</i>,
ad esempio l’incipit che ricorda gli stilemi della spy-story, oltre alla
presenza di Kinski, vera star della corrente tedesca ispirata a Wallace, ma
anche dello stesso Drake che in patria era altrettanto noto nell’ambito dei
film gialli prodotti dalla mitica Rialto. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_TZHiUVhVl_dB4L5whOphv6oq-ac96jU1jvJtPt86iypt_CiIAW2LH0wAptEV7xqr9djLZaA0zlRPPtlcULIpxjxlIk0PzGaiOMgnYB9arSHUi3VbEAe5uynmf-SC9A6Cfx4SaZyAZnkFTaI-PR-k2y0oblz_TaxVtycE9aC7G9ky8Zf72KqV_WQQogq0/s500/153_lungocoltello00hr22minbd8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="281" data-original-width="500" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_TZHiUVhVl_dB4L5whOphv6oq-ac96jU1jvJtPt86iypt_CiIAW2LH0wAptEV7xqr9djLZaA0zlRPPtlcULIpxjxlIk0PzGaiOMgnYB9arSHUi3VbEAe5uynmf-SC9A6Cfx4SaZyAZnkFTaI-PR-k2y0oblz_TaxVtycE9aC7G9ky8Zf72KqV_WQQogq0/w400-h225/153_lungocoltello00hr22minbd8.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Nonostante la trama sentimentale non
sia particolarmente sviluppata, nel cast spiccano le presenze delle biondissime
Suzie Kendall (è Natasha) e Margaret Lee (è Gina) che permettono comunque alla
storia qualche passaggio acceso, dalle gelosie tra uomini ad un lieve momento
erotico. In sostanza tutta la sponda ambientata nell’ambito circense gronda
tensione: il malloppo della rapina è stato nascosto lì e questo è un ulteriore
elemento che alza i toni ma già tra i vari personaggi non è che regni
un’atmosfera idilliaca. Fedele al suo classico cliché dei racconti di Wallace
non manca neanche il ricatto, con Mr Big (Skip Martin) che scuce denaro a
Gregor. Che il personaggio del nano si chiami Mr. Big [Grande] è un pizzico
ironia, altrimenti nel lungometraggio esclusiva delle forze dell’ordine
chiamate ad indagare. L’ispettore Elliot (Leo Genn) è un personaggio che
dispensa il tipico humor inglese semplicemente con il suo compassato modo di
fare. Il suo superiore Sir John (Cecil Parker) è invece direttamente ridicolo e
viene preso in giro in modo spudorato dallo stesso Elliot, ad esempio nella gag
delle sigarette, dove l’ispettore gli <i>fa il verso </i>imitandolo. Nonostante
tutto, la polizia nel racconto è peraltro vista come garanzia di legalità e
lascia un’impronta decisamente positiva. Come suo solito, Moxey opera sempre
con un misto tra audacia e prudenza e per il suo ritorno al grande schermo,
preferisce un soggetto meno pessimista di altri suoi adattamenti da Wallace.
Senz’altro positivo, in ogni caso: <i>Il lungo coltello di Londra</i> è un
testo ricco di azione e tensione e conferma l’abilità tecnica del regista.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXwRtKJexyGEMScdcBzAFbGequDYRkbWMIpHhWGzklKqmDKCSUX4SCidDXZqEuZOh-mrhLp41377vrxDEP3C1m65jlDlvlWiuP3Cp-SeZeL9Rg2yvUjd-U-3MWI4nMPtrmA-tch6utX_zCfBm1KR0z_McRdPMQuXkT7hSRE6czHoFuRF6sWoqaFKtwMATc/s624/153_Circus_of_Fear01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="624" height="378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXwRtKJexyGEMScdcBzAFbGequDYRkbWMIpHhWGzklKqmDKCSUX4SCidDXZqEuZOh-mrhLp41377vrxDEP3C1m65jlDlvlWiuP3Cp-SeZeL9Rg2yvUjd-U-3MWI4nMPtrmA-tch6utX_zCfBm1KR0z_McRdPMQuXkT7hSRE6czHoFuRF6sWoqaFKtwMATc/w640-h378/153_Circus_of_Fear01.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_AH6-8iaj_u1m3F3elZBx87ziTDBERq42blSbuO05GbQGUbZDrb7zKgUKiodZGYkPdk4c9RHODbvq2jskNaXu18EUmHepMIPzzeA0eEJI6Tg2D9KDPaUbm4vzGWwmgqynR2sHs6gDYxk3fOo9ivfOMa7lABdA0Nz7X62sl-vMFT1sJXh7e8aOqvRadnPx/s1280/original_ohcOYOVFVAGGYUIrtFsx2ywdir5.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1280" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_AH6-8iaj_u1m3F3elZBx87ziTDBERq42blSbuO05GbQGUbZDrb7zKgUKiodZGYkPdk4c9RHODbvq2jskNaXu18EUmHepMIPzzeA0eEJI6Tg2D9KDPaUbm4vzGWwmgqynR2sHs6gDYxk3fOo9ivfOMa7lABdA0Nz7X62sl-vMFT1sJXh7e8aOqvRadnPx/w640-h384/original_ohcOYOVFVAGGYUIrtFsx2ywdir5.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNg8zuSfe5iPYz1o_grrO8MCwRF3-RTBVuJgrlFr4U-hW_ciPg9n5i60ENFyG2ptGd8Zfx0O06KCOOR5mUj9uaWiHVnaFtwjylQUCyN2eyIj2SfLMrxTKagI_uB_VJPnNVAi0XJ47bl6MxyYv2aK-talyUR_UFMXM0k_KrMvrCtXA2pzBBnymvRX6_aoLK/s1440/p2811_i_h9_aa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1440" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNg8zuSfe5iPYz1o_grrO8MCwRF3-RTBVuJgrlFr4U-hW_ciPg9n5i60ENFyG2ptGd8Zfx0O06KCOOR5mUj9uaWiHVnaFtwjylQUCyN2eyIj2SfLMrxTKagI_uB_VJPnNVAi0XJ47bl6MxyYv2aK-talyUR_UFMXM0k_KrMvrCtXA2pzBBnymvRX6_aoLK/w640-h480/p2811_i_h9_aa.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZnxu56Gkj-HkhDqYBemRypR8E0JRyxrKDIxsNpCXM0WUVtrev9vlM1lZxilM0H9StHuB_qSXaglp-9UU_vmi_3wdDakPtC3ko9g553YRYbqLffTEeRhyphenhyphenYF9LGeT6jzmmRxaZrED15EQKHjdG-VprCyO7bsvthvrAXwkeLmZ5sMpkpHRLdsrkVW9x56IXg/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="288" data-original-width="512" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZnxu56Gkj-HkhDqYBemRypR8E0JRyxrKDIxsNpCXM0WUVtrev9vlM1lZxilM0H9StHuB_qSXaglp-9UU_vmi_3wdDakPtC3ko9g553YRYbqLffTEeRhyphenhyphenYF9LGeT6jzmmRxaZrED15EQKHjdG-VprCyO7bsvthvrAXwkeLmZ5sMpkpHRLdsrkVW9x56IXg/w640-h360/unnamed.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmQFqcZVW6FhCYEUBH2ZTxNlk2H6chdKRZ8gK_ub2Yl1g7iPhNMCKF_cIuP4-OsZKKydQ6yofFN4IE4XHMUx0xvlIfa-rbPkjwaUlj6u2IniAkhLSOZuIt5_tqED0vHljKDHYJY3WfIoM0WfBliouqYT-Xbvm6fLcDF8ynqQIH_oajYF5yU6W8CZQCcd4Z/s1192/vlcsnap-2019-09-17-17h09m21s606.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1192" height="386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmQFqcZVW6FhCYEUBH2ZTxNlk2H6chdKRZ8gK_ub2Yl1g7iPhNMCKF_cIuP4-OsZKKydQ6yofFN4IE4XHMUx0xvlIfa-rbPkjwaUlj6u2IniAkhLSOZuIt5_tqED0vHljKDHYJY3WfIoM0WfBliouqYT-Xbvm6fLcDF8ynqQIH_oajYF5yU6W8CZQCcd4Z/w640-h386/vlcsnap-2019-09-17-17h09m21s606.png" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Margaret Lee </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnqk98XooZH1luprfv_4VJ3ZtF_x5AKoECMVh8koxniReK9Zv7YJBu_MLBsLap-tTgrLvKQXYlqOcGuqkWjrGdJtIQxkJetBz0m_zwzxjoyGBm9qS44Rv9mAwxqtWEe0Uh-YRAWCC-byb6hb3Qxd9RJiBZSF55A2OEwrSqunOnvD8uwRg25tVt_TIX_dDk/s349/Margaret-Lee-33.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="240" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnqk98XooZH1luprfv_4VJ3ZtF_x5AKoECMVh8koxniReK9Zv7YJBu_MLBsLap-tTgrLvKQXYlqOcGuqkWjrGdJtIQxkJetBz0m_zwzxjoyGBm9qS44Rv9mAwxqtWEe0Uh-YRAWCC-byb6hb3Qxd9RJiBZSF55A2OEwrSqunOnvD8uwRg25tVt_TIX_dDk/w440-h640/Margaret-Lee-33.jpg" width="440" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz-WOvThoBFRbWuI9-khM5H49Zry6hGZp5SMYNU6E8TAi0YH8oZr0PW7LnCDNY6cckJgrcf90uCPZpqQqM0DilxZSF5eYvGE0SaUPlFWmw_jkJ9Z6TDwTHNxJOuq1HdqlEEKJmnDxFxcqRKFttpQVPkBwh1WGfaUlepnCTijHVRR_1mytl7BStKB38Spqu/s455/Margaret_Lee_I_due_pericoli_pubblici_1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="455" data-original-width="378" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz-WOvThoBFRbWuI9-khM5H49Zry6hGZp5SMYNU6E8TAi0YH8oZr0PW7LnCDNY6cckJgrcf90uCPZpqQqM0DilxZSF5eYvGE0SaUPlFWmw_jkJ9Z6TDwTHNxJOuq1HdqlEEKJmnDxFxcqRKFttpQVPkBwh1WGfaUlepnCTijHVRR_1mytl7BStKB38Spqu/w532-h640/Margaret_Lee_I_due_pericoli_pubblici_1.png" width="532" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfivitm66qSekNfFORdEwCvsmebPwLB4AEyfNLtXaC8oVVUtISuKY0axTf370pzcFM6Hd16l8DDLhyF0DJU6zEmxnwf4SZZHrTpjF1-F3il5kTNtCipiu_XFJA0zByqA6q56YXCfpzQJcoDHlSI6zzjESz9xfb9XVriXO5nMMDI_6Z_0lNKv09NRAgklQK/s720/720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="707" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfivitm66qSekNfFORdEwCvsmebPwLB4AEyfNLtXaC8oVVUtISuKY0axTf370pzcFM6Hd16l8DDLhyF0DJU6zEmxnwf4SZZHrTpjF1-F3il5kTNtCipiu_XFJA0zByqA6q56YXCfpzQJcoDHlSI6zzjESz9xfb9XVriXO5nMMDI_6Z_0lNKv09NRAgklQK/w628-h640/720.jpg" width="628" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ssJ9kpt9KbZCtNjnyCvvAx3UMd1Hleahz20MFPEBjO00P9rlAqznRUi0mHodYz8udmR5bdLhjJxFJdkzzAtD9O9B-p_o3o2PtSKnXbO_0b9sn-yimgIDG3pItAosZptMqGORYbbm-2R3nTVCcwjlc2Yx3G6-atmvF-3TuXdn43aboYaPnUFnm0e0Ay6q/s269/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="269" data-original-width="188" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ssJ9kpt9KbZCtNjnyCvvAx3UMd1Hleahz20MFPEBjO00P9rlAqznRUi0mHodYz8udmR5bdLhjJxFJdkzzAtD9O9B-p_o3o2PtSKnXbO_0b9sn-yimgIDG3pItAosZptMqGORYbbm-2R3nTVCcwjlc2Yx3G6-atmvF-3TuXdn43aboYaPnUFnm0e0Ay6q/w447-h640/download.jpg" width="447" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_dcixePD7HrnPXzZ7j0NLzZ0yeXJr5kp8zRq6jRr0W99zu8qDH0RGY122zZTUB9R-Qxt5G_IRWfxZ8SeMsfZtO1Vl26uYPsO3MuY-78AGAiALmbA71iehW7SRCcvw3At22DccEUH7yGbLA_YO7q57yB-DIS84GInOW0V1tfwZZhQJE7_pIvR69-3C4LrS/s950/image-w856.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_dcixePD7HrnPXzZ7j0NLzZ0yeXJr5kp8zRq6jRr0W99zu8qDH0RGY122zZTUB9R-Qxt5G_IRWfxZ8SeMsfZtO1Vl26uYPsO3MuY-78AGAiALmbA71iehW7SRCcvw3At22DccEUH7yGbLA_YO7q57yB-DIS84GInOW0V1tfwZZhQJE7_pIvR69-3C4LrS/w538-h640/image-w856.webp" width="538" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGEePyt-ygTzecfgt443Bs90G1zqiolNhJoIYEBRgaKiEO7lMVZsVqKjiKigl0At40bDx_A8ILEE1kex4OpdAwuy2e-68vnWHj9NvUlOX3u5oWny0-rnU6q8dultG3adElpJFzc6CJ71MXl8ABzTA7bA_CoP0FpuL3RW6AEF1PL8m6Ag8Jo98IVYTdRxTg/s1280/tumblr_omdj3oSuyO1skwl5to1_1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1280" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGEePyt-ygTzecfgt443Bs90G1zqiolNhJoIYEBRgaKiEO7lMVZsVqKjiKigl0At40bDx_A8ILEE1kex4OpdAwuy2e-68vnWHj9NvUlOX3u5oWny0-rnU6q8dultG3adElpJFzc6CJ71MXl8ABzTA7bA_CoP0FpuL3RW6AEF1PL8m6Ag8Jo98IVYTdRxTg/w640-h384/tumblr_omdj3oSuyO1skwl5to1_1280.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOqgjwiDmJHb4pOQTaa5YvfEPNObHYcutRZDwS24vz1NOVOBpyKcdjm7Gce8z-TgBYuhGxjs2qptLmCVPYg_Sb_OPGjbJao26Ppj0WnBu8-6y1CsbTGgMTjvMkjO_k6LEzHXry-91iKIn2ryiO4l5WjsiOGl1WsHID2_M4qufOVsNvW8dNO9Q80n5puQCP/s1513/tumblr_per7q7YT4D1s9g0yko1_1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1513" data-original-width="1026" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOqgjwiDmJHb4pOQTaa5YvfEPNObHYcutRZDwS24vz1NOVOBpyKcdjm7Gce8z-TgBYuhGxjs2qptLmCVPYg_Sb_OPGjbJao26Ppj0WnBu8-6y1CsbTGgMTjvMkjO_k6LEzHXry-91iKIn2ryiO4l5WjsiOGl1WsHID2_M4qufOVsNvW8dNO9Q80n5puQCP/w434-h640/tumblr_per7q7YT4D1s9g0yko1_1280.jpg" width="434" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Suzy Kendall </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwh1L0n4X76AQmInOUa0DLD43PXhz-o_uZS9MQijgVJqglVMWrbAwri-3RlmfNhkkznMs8bdpb2p6hMykojQa8XmoEVgh6y3q60wzgQGfDD1nlNnvQzR1yk4I68wS2-UAwD3iUAjm3jan1Fvc7MHCapvyoz_rxFOzymTgKXCL9Gisge_4bmkqKLdOA9_pi/s566/ENMW19eWoAAtYqO.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="566" data-original-width="464" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwh1L0n4X76AQmInOUa0DLD43PXhz-o_uZS9MQijgVJqglVMWrbAwri-3RlmfNhkkznMs8bdpb2p6hMykojQa8XmoEVgh6y3q60wzgQGfDD1nlNnvQzR1yk4I68wS2-UAwD3iUAjm3jan1Fvc7MHCapvyoz_rxFOzymTgKXCL9Gisge_4bmkqKLdOA9_pi/w524-h640/ENMW19eWoAAtYqO.png" width="524" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDXkiuvKXQsPfXjyazTUkWZrUTNFb234tDolC_K4MnH00g4DmVPcHU91OpXcLLbR8Wl-TwWXF4x9SaQL900loJOwXIKgik9SyFwg4WK0pz7v5yPLTZd3cVn8mfedKlrr30fsj9gQCqNrDdldQlljgNRZ24g6gNSVwnOMiaV0tNIg6GOJPnbSU-_v5GNW8j/s238/images%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="212" data-original-width="238" height="570" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDXkiuvKXQsPfXjyazTUkWZrUTNFb234tDolC_K4MnH00g4DmVPcHU91OpXcLLbR8Wl-TwWXF4x9SaQL900loJOwXIKgik9SyFwg4WK0pz7v5yPLTZd3cVn8mfedKlrr30fsj9gQCqNrDdldQlljgNRZ24g6gNSVwnOMiaV0tNIg6GOJPnbSU-_v5GNW8j/w640-h570/images%20(1).jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOu84wJNzHTMwT0RiW_GvdAEAZur4ksiE8Xoj7tHLAj-lqc9VE60Y0MFKyiju7NsRkyZMPn0tvdEca_kw38tZo-e9Mb-H9edXvf1aggihWl9mSAZWIkCjkqMwEcAy9ZbD_2QQ-AzUkUd4-C4vOxBtUGwwP98zNg_RzXobE5T_JZcb_Qq2QwJdRPYZywJqv/s278/images%20(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="278" data-original-width="181" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOu84wJNzHTMwT0RiW_GvdAEAZur4ksiE8Xoj7tHLAj-lqc9VE60Y0MFKyiju7NsRkyZMPn0tvdEca_kw38tZo-e9Mb-H9edXvf1aggihWl9mSAZWIkCjkqMwEcAy9ZbD_2QQ-AzUkUd4-C4vOxBtUGwwP98zNg_RzXobE5T_JZcb_Qq2QwJdRPYZywJqv/w417-h640/images%20(2).jpg" width="417" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizA_m2LaMQf7Zsa1AXggycDPvYBhSg0EenxCVlbHmoHh8uxIqfSMrNbDm3M8NtLFfvAknR1-wOzns76HQSw_oMW9zlNC4NUG1MWFhyphenhyphenZa7unYr4eZhdVb1sK2CJXbDFCGHldgDfNRMfAlyriolTOwZannPzeEtGlCBtP9PqqpWjdVh2WAKMVidSJd4xgUM_/s1000/suzy_kendall2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="667" data-original-width="1000" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizA_m2LaMQf7Zsa1AXggycDPvYBhSg0EenxCVlbHmoHh8uxIqfSMrNbDm3M8NtLFfvAknR1-wOzns76HQSw_oMW9zlNC4NUG1MWFhyphenhyphenZa7unYr4eZhdVb1sK2CJXbDFCGHldgDfNRMfAlyriolTOwZannPzeEtGlCBtP9PqqpWjdVh2WAKMVidSJd4xgUM_/w640-h426/suzy_kendall2.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9CXrzJkxV0G9b62nUvugNdSt8YCwGmHwOKE9NdJrmQqWi7kqYezzMOIC8QuUBT8xFFBg2L1wDL81E36R18FcnGHN16s90Br1Of-i2i72XmE1YvFTUfQfgcLe94UR2BTwZ0tdtDX-C4_ZiFnBNP8J9U__DZulamOSw_5LvLg1GwHX-xgeeNO3Lu_rVW5PF/s720/Suzy_Kendall_-_autographed_photo.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="576" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9CXrzJkxV0G9b62nUvugNdSt8YCwGmHwOKE9NdJrmQqWi7kqYezzMOIC8QuUBT8xFFBg2L1wDL81E36R18FcnGHN16s90Br1Of-i2i72XmE1YvFTUfQfgcLe94UR2BTwZ0tdtDX-C4_ZiFnBNP8J9U__DZulamOSw_5LvLg1GwHX-xgeeNO3Lu_rVW5PF/w512-h640/Suzy_Kendall_-_autographed_photo.webp" width="512" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbPdEFSNEsvs4qqEyJ96lj6ORwBC_hgQhv9FS28gIKNrvD1ypP7ZHex2s3-_N7JlCNuqOMDrLgxUNHi4DlcLjRjBRJ9LzK2fUEPh8BHQRdW3v9WhBuaLfhX0eJ1n2eUbTkD_sSg-LgzGn8B5Lxisjl7XryC8PBSjepkx0Kgev5ombPDEIRdtqv7hq4A6Tm/s1000/91OPE6gxMnL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="708" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbPdEFSNEsvs4qqEyJ96lj6ORwBC_hgQhv9FS28gIKNrvD1ypP7ZHex2s3-_N7JlCNuqOMDrLgxUNHi4DlcLjRjBRJ9LzK2fUEPh8BHQRdW3v9WhBuaLfhX0eJ1n2eUbTkD_sSg-LgzGn8B5Lxisjl7XryC8PBSjepkx0Kgev5ombPDEIRdtqv7hq4A6Tm/w454-h640/91OPE6gxMnL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="454" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnQLzr-xEeuQSjAQP7un7RzHk6uFu-jOtVBYvCmMj2Rp7GrvyaHctDVCrgL9glHdmpsl8_2-aR9Y-sTIVlW4uziUhM22g-6ZhtYegE0BPH8PDQQDcjFLnnxaeqNE9OvDCkS4Dt8IK4Hylf95TMDOjMyXmhXT9XuZXBNhOIXje8InqVc2k2Jh4buyWL9X6U/s489/089218849694.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="340" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnQLzr-xEeuQSjAQP7un7RzHk6uFu-jOtVBYvCmMj2Rp7GrvyaHctDVCrgL9glHdmpsl8_2-aR9Y-sTIVlW4uziUhM22g-6ZhtYegE0BPH8PDQQDcjFLnnxaeqNE9OvDCkS4Dt8IK4Hylf95TMDOjMyXmhXT9XuZXBNhOIXje8InqVc2k2Jh4buyWL9X6U/w444-h640/089218849694.jpg" width="444" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG2Tbz_gcp5c4x5yqMPQQVExQ6tskOlLwaSf1sNowS7G3tV536Sw2uLLoejZ79c_GL5TSgRUtgtZVFD02_8bDTxWI7xj_ROnecQ9CQJ9BOOxbgGWvEufoFpOJRapSwUTZ0qQP0nNlaaOgRSbH9Wzl05yEsGCWQGREc_FIux2uuP6kFGKteExOVi0JVy5hv/s488/1681339004108_il_lungo_coltello_di_londra_1964.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="488" data-original-width="288" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG2Tbz_gcp5c4x5yqMPQQVExQ6tskOlLwaSf1sNowS7G3tV536Sw2uLLoejZ79c_GL5TSgRUtgtZVFD02_8bDTxWI7xj_ROnecQ9CQJ9BOOxbgGWvEufoFpOJRapSwUTZ0qQP0nNlaaOgRSbH9Wzl05yEsGCWQGREc_FIux2uuP6kFGKteExOVi0JVy5hv/w378-h640/1681339004108_il_lungo_coltello_di_londra_1964.jpg" width="378" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrsYiubqWzEiVLIVLRoMfw3949z33_ry9CiGZ1fGSfOKn03PumaETx-TmiOgTt_4Azr9PXkgrcUKyHlTKphO-2JLemFvzkXFycDW1W2uxEKJEi3cNmjlrZQ7wDUNrNPwJLFRoyXgU_tJgEGEGUUitTwlwFqJ_mT8SSRjZzf_V_V9syqOav3kyQwU2f3gZM/s1800/circus_of_fear_UKquad.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1352" data-original-width="1800" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrsYiubqWzEiVLIVLRoMfw3949z33_ry9CiGZ1fGSfOKn03PumaETx-TmiOgTt_4Azr9PXkgrcUKyHlTKphO-2JLemFvzkXFycDW1W2uxEKJEi3cNmjlrZQ7wDUNrNPwJLFRoyXgU_tJgEGEGUUitTwlwFqJ_mT8SSRjZzf_V_V9syqOav3kyQwU2f3gZM/w640-h480/circus_of_fear_UKquad.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIrSaRn8iq5cwZaJR8fezx7_xn3I-O02tGXMlxElzFKgj4ancfWooOAKWAemXAPfHq2OVvTx0do2Ju5K4Yp-9gMQZ3XVzpgSD3npX94mqsKrHQX2lqKAfCh91c5lLAvJ6fz2nwUdemqrNmcFkk5O0dZyfomHCYh2Wd2TrQpGvHZH0m5iYEGvbAeS2wGqY2/s259/il-lungo-coltello-di-londra-42717-locandina.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="259" data-original-width="185" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIrSaRn8iq5cwZaJR8fezx7_xn3I-O02tGXMlxElzFKgj4ancfWooOAKWAemXAPfHq2OVvTx0do2Ju5K4Yp-9gMQZ3XVzpgSD3npX94mqsKrHQX2lqKAfCh91c5lLAvJ6fz2nwUdemqrNmcFkk5O0dZyfomHCYh2Wd2TrQpGvHZH0m5iYEGvbAeS2wGqY2/w457-h640/il-lungo-coltello-di-londra-42717-locandina.webp" width="457" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIeYqx6BhllZSdJsijOWWfxMoPfBk4XB6pUosPHLufQNF1jwzSWLMy9hpHpX2kJBXSA5oQMmrEgnY9HlbeNq99-R3LCuDJSJebeCoqNmaeTkNmhqe7fFaYGrorzZSWN0g6ZAOdsoQUD7Wfkiap2i0eRIkI_d0PedUVANBvWdA4zx8sI1OrbGVDpwIPqLWS/s808/Il-lungo-coltello-di-Londra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="808" data-original-width="526" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIeYqx6BhllZSdJsijOWWfxMoPfBk4XB6pUosPHLufQNF1jwzSWLMy9hpHpX2kJBXSA5oQMmrEgnY9HlbeNq99-R3LCuDJSJebeCoqNmaeTkNmhqe7fFaYGrorzZSWN0g6ZAOdsoQUD7Wfkiap2i0eRIkI_d0PedUVANBvWdA4zx8sI1OrbGVDpwIPqLWS/w416-h640/Il-lungo-coltello-di-Londra.jpg" width="416" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggzF5aeycso0VsrS1YaAq9AMjDvLhkQ9S2No4XT0FI1TCxXnhFSQOA8aC0k5oHmiyO4BKICTpDfD0F2qP-X2lhh_FE-BmqfaGEjDmx-lyBEJOpJK_Zd6PJRJBwgfQtAHJjTZ2cF3CfHWhNnMx2TKluokDnUGNATY58SMtf-qqUEr0n5C3ZvS5urNJbue7u/s400/s-l400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="288" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggzF5aeycso0VsrS1YaAq9AMjDvLhkQ9S2No4XT0FI1TCxXnhFSQOA8aC0k5oHmiyO4BKICTpDfD0F2qP-X2lhh_FE-BmqfaGEjDmx-lyBEJOpJK_Zd6PJRJBwgfQtAHJjTZ2cF3CfHWhNnMx2TKluokDnUGNATY58SMtf-qqUEr0n5C3ZvS5urNJbue7u/w460-h640/s-l400.jpg" width="460" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguyCgExwpejxeN3CSZP3XSOxeczoyp6T2PCZWvRHHhS42enhzXmCdQpE3Oyh2D-PP7wZsIxEq_0ATEnye1eC6WoVumnx5lQsdJrW4szTn0FeY4oVsOiD-eVSULJ39A1RZ3yp05ntSuGXmlkGiA4Dre0VX_GooVGo7zT9pEbiA85HAZi2pMR3s3bdBOI6tk/s1200/s-l1200.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="868" data-original-width="1200" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguyCgExwpejxeN3CSZP3XSOxeczoyp6T2PCZWvRHHhS42enhzXmCdQpE3Oyh2D-PP7wZsIxEq_0ATEnye1eC6WoVumnx5lQsdJrW4szTn0FeY4oVsOiD-eVSULJ39A1RZ3yp05ntSuGXmlkGiA4Dre0VX_GooVGo7zT9pEbiA85HAZi2pMR3s3bdBOI6tk/w640-h462/s-l1200.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIMHSJkKY3PtaBLBfhDW8J6_iyCOZX8eEaqh5f1bbfZRbqXmLjc5oGJ4K8W6iXrQh1-ofhCRX0SSshsg6MYJD1ikUKHO9UsBIirgzlIvYZSeQjk0xBuw-nPxLyC9xn4YSvpuBdUKhYcqD5THwMs0nYGmIgJ5TU1NO23-NhVdhwBMjII8VQAdVRX_Q_9RLb/s512/unnamed%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="356" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIMHSJkKY3PtaBLBfhDW8J6_iyCOZX8eEaqh5f1bbfZRbqXmLjc5oGJ4K8W6iXrQh1-ofhCRX0SSshsg6MYJD1ikUKHO9UsBIirgzlIvYZSeQjk0xBuw-nPxLyC9xn4YSvpuBdUKhYcqD5THwMs0nYGmIgJ5TU1NO23-NhVdhwBMjII8VQAdVRX_Q_9RLb/w446-h640/unnamed%20(1).jpg" width="446" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-45197250945616789112024-02-25T00:02:00.042+01:002024-02-25T00:02:00.141+01:00LO STRANO AMORE DI MARTA IVERS<h2 style="text-align: left;">1443<span>_LO STRANO AMORE DI MARTA IVERS <span style="font-weight: normal;"><i>(The strange love of Martha Ivers)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Stati Uniti</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1946</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Lewis Milestone.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwbWYJj5wuJoujAjgv4irYqlo5gfAWxoVkqfNzKJYwek4yElRb5CdUGqWPXdtPbXKS6LY05N1q8fKG1sC8YURRzC2XcFjEPsncZqlMOFp8qnMjwixqjOiYvyaZj978r-w9IPxDK4HVrpiNkjdXgypwvOP8BblVWO2Vji25SHjV5rym6Z2Ux9Cmns8eAUA9/s400/stranoamore_7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="300" height="459" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwbWYJj5wuJoujAjgv4irYqlo5gfAWxoVkqfNzKJYwek4yElRb5CdUGqWPXdtPbXKS6LY05N1q8fKG1sC8YURRzC2XcFjEPsncZqlMOFp8qnMjwixqjOiYvyaZj978r-w9IPxDK4HVrpiNkjdXgypwvOP8BblVWO2Vji25SHjV5rym6Z2Ux9Cmns8eAUA9/w344-h459/stranoamore_7.jpg" width="344" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">La cosa che incuriosisce maggiormente, nel guardare <i>Lo
strano amore di Marta Ivers </i>di Lewis Milestone è la struttura del racconto.
Se prendiamo il corpo narrativo principale, siamo di fronte ad un classico <i>noir</i>
degli anni Quaranta: un uomo – Sam (Van Heflin) – che ha una storia con un
giovane ragazza – Tony (Lizabeth Scott) – incontra una dark lady – Marta Ivers
(Barbara Stanwyk) – che prova a sedurlo per condurlo alla rovina, almeno da un
punto di vista morale. La presenza di Walter O’Neil – Kirk Douglas, al suo
esordio sullo schermo – marito di Marta, in parte serve a rinvigorire i toni
melodrammatici, visto che il classico triangolo è in questo modo raddoppiato:
da una parte abbiamo Tony-Sam-Marta, mentre dall’altra Sam-Marta-Walter. In
effetti, Tony e Walter, ruoli affidati ad un’attrice semi-esordiente e ad un
attore al debutto, sono lievemente marginali nella storia, che è tutta giocata
sul rapporto tra il protagonista Sam e la dark lady Marta. Il che, come detto,
rientra nei binari classici del noir; il fatto che Van Heflin e la Stanwyk
fossero, al tempo, all’apice della carriera è una solida garanzia per la
riuscita del film. Barbara, in particolar modo, è sublime, sia nel tratteggiare
una figura ambigua che man mano rivela la sua natura malvagia, sia nello
sparare battute ficcanti con la sua tipica verve abilmente rivestita di classe
cristallina. E, restando in tema di elogi, val la pena ricordare il carisma
baldanzoso di Van Heflin o l’algida bellezza di Lizabeth Scott che,
all’occorrenza, mostra con grazia le gambe, lasciando intendere possibilità
che, purtroppo, in carriera non raccoglierà pienamente. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6_n79ZyIhnnbZnd8WCtyeDm8gG3L0oXAn1ykWKok9UXnVcPo4X8b-06HXDVitoGRxpZTmI7HiYZPcS3F534iTlcQa-qeNfE8kBwRQWeh6CoUCGIrm8cft8tdZ-XMtp_9zqzrvPtq5HBBSzMPYQUmOK8belok4eLUxll6d7zxp3Ou64AabNVIlPQuoDBRx/s1600/vague-visages-the-feminine-grotesque-the-strange-love-of-martha-ivers-one.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1302" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6_n79ZyIhnnbZnd8WCtyeDm8gG3L0oXAn1ykWKok9UXnVcPo4X8b-06HXDVitoGRxpZTmI7HiYZPcS3F534iTlcQa-qeNfE8kBwRQWeh6CoUCGIrm8cft8tdZ-XMtp_9zqzrvPtq5HBBSzMPYQUmOK8belok4eLUxll6d7zxp3Ou64AabNVIlPQuoDBRx/w325-h400/vague-visages-the-feminine-grotesque-the-strange-love-of-martha-ivers-one.jpg" width="325" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Era al suo secondo film
e si poteva pensare che l’attrice fosse una nuova diva, mentre rimarrà
piuttosto una promessa poco mantenuta. Chi stupisce, in modo semmai al
contrario, è Kirk Douglas: intendiamoci, è credibilissimo nel ruolo di maritino
che si fa medicare la manina dalla moglie, ma fa un certo effetto sapendo che
razza di verve vitale mostrerà l’attore nel corso della carriera. Ad
impreziosire il sontuoso cast è anche Judith Anderson – è la severa zia di Marta
– un ruolo che riprende la sua celeberrima interpretazione della governante in <i>Rebecca
– La prima moglie</i> (1940, di Alfred Hitchcock). La sua apparizione sullo
schermo è, per la verità, limitata al fondamentale incipit; questa parte
introduttiva è la nota più caratteristica di <i>Lo strano amore di Marta Ivers</i>
ma, prima di vedere il perché, chiudiamo con le tante note di merito del film.
La regia di Milestone è precisa anche se, se proprio si vuol disquisire, lascia
un po’ a desiderare la veridicità di un paio di scene cruciali. L’assassinio
non è certo un capolavoro di messa in scena e nemmeno lo è l’incidente che
occorre a Sam, che finisce con l’auto contro un palo: peccati veniali in un
film che ha certamente ben altri meriti che non la resa dinamica di questi
passaggi. Tra le altre cose, val la pena ricordare la sceneggiatura di Robert
Rossen, una garanzia, così come la musica di Miklòs Ròzsa, per un film, nel
complesso, coinvolgente ed appassionante. Ma si accennava all’incipit: in
effetti, se la struttura del racconto si è visto essere quella tipica dei noir,
l’introduzione richiama il citato capolavoro <i>hitchcockiano</i> anche
solamente per la presenza della Anderson nel ruolo di una donna che opprime con
la sua autorità la giovane protagonista. E, proprio come in un thriller del
maestro inglese, si consuma un delitto: la giovanissima Marta (Janis Wilson),
colpisce la zia che precipita dalla scala rimanendo uccisa. Accanto alla
ragazzina c’è Walter, figlio del tutore di Marta, che assiste impietrito. Sam,
al contrario, se l’è data a gambe: c’è da capirlo, è solo un poveraccio e facilmente
verrebbe incolpato, viene da dedurre. La natura di Marta, fin lì apparsa
unicamente ribelle nei confronti della dispotica zia, comincia proprio ora a
delinearsi meglio: con la sua personalità impone al debole Walter la versione <i>ufficiale</i>
dell’accaduto. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnuUTs9fbw5yFHJeJpDd_5-aIWNgFIMbWUcRJmr9J_bhOEs-nKj5YF8psA5WhtrTd5wtZFVOXvmhSnZahX8ZShEjTDBzAWXEWkvmd2YgM00HRztwscbLkyWSU4_sTCY2UzQ0yZjmyOsyLPHqGboUsgPct2Xj_wRttJil0Ugniywa5nbZNqamVJdSai4hUe/s720/Lo_strano_amore_di_Marta_Ivers.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnuUTs9fbw5yFHJeJpDd_5-aIWNgFIMbWUcRJmr9J_bhOEs-nKj5YF8psA5WhtrTd5wtZFVOXvmhSnZahX8ZShEjTDBzAWXEWkvmd2YgM00HRztwscbLkyWSU4_sTCY2UzQ0yZjmyOsyLPHqGboUsgPct2Xj_wRttJil0Ugniywa5nbZNqamVJdSai4hUe/w400-h300/Lo_strano_amore_di_Marta_Ivers.png" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La zia è caduta incidentalmente dalla scala ed è morta; si può
stare tranquilli, uno scapestrato come Sam non è certo il tipo da fare la spia.
Questi fatti avvengono una ventina d’anni prima rispetto al corpo principale
del film, ma stravolgono il senso del canovaccio noir che, in apparenza, lo
sostiene. In effetti, nella seconda citata scena non irresistibile, Sam va a
sbattere perché non vede una curva; al marinaio che è con lui sull’auto, lo
dice anche esplicitamente: <i>“la strada ha curvato; ma io no”</i>. <a name="_Hlk143255908">È</a> infatti la strada, la via, ad essere <i>deviata</i>,
e non il protagonista, che è un individuo a suo modo onesto, come ancora dice
esplicitamente Sam, pagando a suon di cazzotti un suo debito. Inoltre, la
deviazione in cui incappa il protagonista, non è per un luogo ignoto o
sconosciuto, ma per la sua natale Iverstown. Iverstown: letteralmente la
cittadina degli Ivers, la famiglia di Marta, quella che era stata sua amica o
forse qualcosa in più. Le cose stanno andando a rovescio, insomma: il noir è un
genere metropolitano e qui siamo al contrario in un paesino di periferia. La
dark lady è l’ex fidanzatina dell’eroe, anche se ormai è divenuta una vera e
propria mantide, mentre il terzo incomodo, il marito di Marta, sebbene si
comporti come un mezzo gangster è il Procuratore Legale. Allo stesso modo, nel
gioco dei ribaltamenti dei ruoli, la candida ed ingenua Tony, non è una <i>ragazza
di strada</i> dal cuore d’oro, ma una condannata per furto in libertà vigilata. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4UYjkhnFR0NH9Z6-89KB19nVhll1npmurYutBmNGG-XzpnhzqqaT5ltZq7bbA7KFGvL9aMm20m3WWl3Utf0HK9tqBRPJzjtvUfjoAOaM3izEgiwothR8I0pr_Vr3F4cGzr_e7mpfQ9D2_dkZKx8n_D1_tsKDI7KnhxyZy-CPtHvqBf4YUkrdbf4Sqjnni/s1200/The_Strange_Love_of_Martha_Ivers_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="920" data-original-width="1200" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4UYjkhnFR0NH9Z6-89KB19nVhll1npmurYutBmNGG-XzpnhzqqaT5ltZq7bbA7KFGvL9aMm20m3WWl3Utf0HK9tqBRPJzjtvUfjoAOaM3izEgiwothR8I0pr_Vr3F4cGzr_e7mpfQ9D2_dkZKx8n_D1_tsKDI7KnhxyZy-CPtHvqBf4YUkrdbf4Sqjnni/w400-h306/The_Strange_Love_of_Martha_Ivers_1.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La questione si inasprisce perché, quando Walter e Marta vedono tornare sulla
scena Sam, hanno paura che possa smascherarli, rivelando la verità
sull’omicidio della signora Ivers. A suo modo la coppia aveva già sistemato le
cose, incolpando un innocente finito poi alla forca; a questo punto l’arrivo
del vecchio amico era un pericolo troppo grande da correre. Il pretesto
narrativo è ottimo e permette, soprattutto alla Stanwyk, una prestazione
superlativa, tutta ambiguità nel cercare di capire le intenzioni di Sam,
approfittarne per scaricare il troppo debole Walter ma, soprattutto, non veder
vanificato il lavoro che aveva profuso nel decuplicare l’impero industriale di
famiglia. Benissimo, come già detto, sia Heflin, che sembra non sapere nulla
del fattaccio ma lascia comunque il dubbio, che Douglas, che dà vita ad un
individuo debole ma subdolo, e perciò pericoloso. Ma, al di là di questi
innegabili ed eccellenti pregi, quello che stupisce è come Milestone demolisca
l’America utilizzando a rovescio un genere che già poneva alcune critiche al
paese. Il Male, il peccato originale in versione a stelle e strisce, quello che
mina sin dall’origine il Sogno Americano, è nella stessa radice della società.
La ricchezza e la prosperità dell’America sono state realizzate da gente senza
scrupoli, come ammette di essere Marta Ivers, che non ha esitato sin da subito
a macchiarsi di qualunque crimine. Le autorità, la polizia, ad esempio il
Procuratore Legale e i suoi detective, sono una forza negativa: nel film, di
fatto, sono i cattivi.<br />A quel tempo, Milestone si disse stupito che finì sulla
cosiddetta Lista Grigia, una sorta di purgatorio istituito dal Maccartismo; non
la condanna esplicita della famigerata Lista Nera, ma comunque una segnalazione
poco piacevole. Il regista ne fu indispettito, visto che ebbe difficoltà a
lavorare pur senza essere stato accusato apertamente. A quel punto, qualcuno
disse che avrebbe preferito finire direttamente sulla Lista Nera.<br />A vedere <i>Lo strano amore di Marta Ivers</i>, ci si stupisce che non vi finì,
in effetti.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"> </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimQ1xExvzoNiTRCeslZaZUEY4TD-Exnf3NREx4K01zw1Rf7Ky79LsXJl1G7A6UMTtYhQn3iMovoKRjZGz0_2b5G_EmyqNAwEo4t8_CRKWJVGyVaCTTU76DXkQ2QZYz7eHrtqHW8f9kRy2WKmK53_64xRViYdfs6vl157NjtZ0Yhz7bQqcN6tKKc0tRByAw/s600/07scott-1-obit-articleLarge.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimQ1xExvzoNiTRCeslZaZUEY4TD-Exnf3NREx4K01zw1Rf7Ky79LsXJl1G7A6UMTtYhQn3iMovoKRjZGz0_2b5G_EmyqNAwEo4t8_CRKWJVGyVaCTTU76DXkQ2QZYz7eHrtqHW8f9kRy2WKmK53_64xRViYdfs6vl157NjtZ0Yhz7bQqcN6tKKc0tRByAw/w640-h426/07scott-1-obit-articleLarge.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC8fQL0kXEeQAFhz-gH_lYep-4CRegwQn6ocL1IyH9Mf5ejKnT9rEE82wdF7h-BYHMddj8EBRq-ubC3JMqG7V2nzeOs0engJJEX_Vmx2HdMHshtf5bBOd6VlSJsGHhpqwi5G9_SKWd3vNHBtqvN1iBp1sGc5xHSvJQPDA0mLqVrSgVcb-1lBovvAWKgSeJ/s800/166409.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="800" height="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC8fQL0kXEeQAFhz-gH_lYep-4CRegwQn6ocL1IyH9Mf5ejKnT9rEE82wdF7h-BYHMddj8EBRq-ubC3JMqG7V2nzeOs0engJJEX_Vmx2HdMHshtf5bBOd6VlSJsGHhpqwi5G9_SKWd3vNHBtqvN1iBp1sGc5xHSvJQPDA0mLqVrSgVcb-1lBovvAWKgSeJ/w640-h490/166409.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX9FGBfoE4EPYaSM9bBuv0rHzb5rU6v0hi7_LAXesANZ5MmTEH78dFjlZE83vVu0RHnt8DgbWq5NYV0FZsDLZAJOoQimazcx1sM91iMaHoP31Q81i_b3qbSpC5v7GmJnzJTV0rWTP8qq-CnOmrccACQvdLnuXEhfQ2dFLAgMkNqqTmSjqud8KiQ3kpA1j5/s300/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX9FGBfoE4EPYaSM9bBuv0rHzb5rU6v0hi7_LAXesANZ5MmTEH78dFjlZE83vVu0RHnt8DgbWq5NYV0FZsDLZAJOoQimazcx1sM91iMaHoP31Q81i_b3qbSpC5v7GmJnzJTV0rWTP8qq-CnOmrccACQvdLnuXEhfQ2dFLAgMkNqqTmSjqud8KiQ3kpA1j5/w640-h358/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Barbara Stanwyck</span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGk6EoSga_HG16g6RpMG8T3ekI_bUq8dT6SAsFySqQmg5yDuzBa1MPbLGVVzEWSIgiHVFTR8aYU-pWwd9UDSnMdY9lSkcuyTefN_bCeH64ILIh7MB5KuawnUFFbFHwDhhX3zn_ltkpmZdN_IAQFgkLMjEC6dZGcpVbqDBZnCGQI_Z2dNSPQYuqHu6TgidT/s1600/Barbara-Stanwyck-1941.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1182" data-original-width="1600" height="472" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGk6EoSga_HG16g6RpMG8T3ekI_bUq8dT6SAsFySqQmg5yDuzBa1MPbLGVVzEWSIgiHVFTR8aYU-pWwd9UDSnMdY9lSkcuyTefN_bCeH64ILIh7MB5KuawnUFFbFHwDhhX3zn_ltkpmZdN_IAQFgkLMjEC6dZGcpVbqDBZnCGQI_Z2dNSPQYuqHu6TgidT/w640-h472/Barbara-Stanwyck-1941.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdNe3dnfQ7zp8h60cazp-eDwN6uV-lLGUelzznsTdMTirEfz5XTu1uA-d6UYSS1z_iF6RoUFN2h4gr3oOqW8p3nzjnMFr8l3fntnArkAV_MzOgFsPq_UHEDURmqIhaRJIhzckfpR1sRmy4gbXo7XtrjQZ5cRFSHNTrynR41vlS4Emui4CCRADSnZVdKaKO/s262/download%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="262" data-original-width="193" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdNe3dnfQ7zp8h60cazp-eDwN6uV-lLGUelzznsTdMTirEfz5XTu1uA-d6UYSS1z_iF6RoUFN2h4gr3oOqW8p3nzjnMFr8l3fntnArkAV_MzOgFsPq_UHEDURmqIhaRJIhzckfpR1sRmy4gbXo7XtrjQZ5cRFSHNTrynR41vlS4Emui4CCRADSnZVdKaKO/w471-h640/download%20(1).jpg" width="471" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_is2ROmcvpE1bnKue-viKxf1l1ce94mf1tbA5Qfl1sM9B0hugw1zZyfmc0owo6kKO1C0tEsKZC9_7_TIWjiwEIwcaNRUemdMVxlkpq74_6MIA1zURhj7Xt-c_x-co0uqRFH6F-LUPg3zlj8Y2O0qOHcbbLJlKJQ5LG4pboTHo7E_5_xwk7uryFBbYXAvt/s250/images%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="202" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_is2ROmcvpE1bnKue-viKxf1l1ce94mf1tbA5Qfl1sM9B0hugw1zZyfmc0owo6kKO1C0tEsKZC9_7_TIWjiwEIwcaNRUemdMVxlkpq74_6MIA1zURhj7Xt-c_x-co0uqRFH6F-LUPg3zlj8Y2O0qOHcbbLJlKJQ5LG4pboTHo7E_5_xwk7uryFBbYXAvt/w517-h640/images%20(1).jpg" width="517" /></a></div><br /><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Lizabeth Scott </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiROhNbwY3-aVnqb0Ok0zHC27sd8B31jEToex26DGCJUx24EeP6EdZujfdtr8P2-SxPMshTiqLuTZ6_lq6jOqItaKLEn1g4a_BaScJhf4aqJvbkCcwstjYYoh4F2U-CRpxScJBxezkLBvyvDJ8qUnVQwfYgpCJ6jplyJJkDwtqr665Sc3C8aWAIlOiTL7Ua/s1512/1200px-Publicity_still_for__The_Strange_Love_of_Martha_Ivers__(1946).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1512" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiROhNbwY3-aVnqb0Ok0zHC27sd8B31jEToex26DGCJUx24EeP6EdZujfdtr8P2-SxPMshTiqLuTZ6_lq6jOqItaKLEn1g4a_BaScJhf4aqJvbkCcwstjYYoh4F2U-CRpxScJBxezkLBvyvDJ8qUnVQwfYgpCJ6jplyJJkDwtqr665Sc3C8aWAIlOiTL7Ua/w508-h640/1200px-Publicity_still_for__The_Strange_Love_of_Martha_Ivers__(1946).jpg" width="508" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3yyfQT-kuazjdUqTnhZLLtaXFcC2eKEwCl4jbEikiQI9MZAq6eBcCcjZojThnBwADHG2BxPkdCoUh5M4pkSWiS8mlbF0zoH8hRrCZQzQKbuRXS8QbTM-uGIAr0Y5fkv3xNf3z3uBwbtXhqnET3lHjJ_cF_ual99dEPOSdvwuyF7ziZwLAWbtPZzdw53wQ/s233/images%20(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="233" data-original-width="217" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3yyfQT-kuazjdUqTnhZLLtaXFcC2eKEwCl4jbEikiQI9MZAq6eBcCcjZojThnBwADHG2BxPkdCoUh5M4pkSWiS8mlbF0zoH8hRrCZQzQKbuRXS8QbTM-uGIAr0Y5fkv3xNf3z3uBwbtXhqnET3lHjJ_cF_ual99dEPOSdvwuyF7ziZwLAWbtPZzdw53wQ/w596-h640/images%20(2).jpg" width="596" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzumFeJMj62TbuNTygjsXAJ8mLpBvMMM7Ia1nDTzYr8rzeWJyIBrI5z1dJ94imxTS6Fn7tzpDeSxRk1-s1KyoKkRpZuf3dARQRL-zPccIw4vqr9Bdxs_RVeDOOedTYF-ySS-ue4vNPBK2YG2XLiAFt8foFPVIjYohNWGH7mJOujBkrFXMfeRh_an7NLatu/s683/Lizabeth_Scott_publicity_photo_for_The_Strange_Love_of_Martha_Ivers.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzumFeJMj62TbuNTygjsXAJ8mLpBvMMM7Ia1nDTzYr8rzeWJyIBrI5z1dJ94imxTS6Fn7tzpDeSxRk1-s1KyoKkRpZuf3dARQRL-zPccIw4vqr9Bdxs_RVeDOOedTYF-ySS-ue4vNPBK2YG2XLiAFt8foFPVIjYohNWGH7mJOujBkrFXMfeRh_an7NLatu/w468-h640/Lizabeth_Scott_publicity_photo_for_The_Strange_Love_of_Martha_Ivers.jpg" width="468" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5WUZp1zBffl2cFJQ6cOxwN1YnxjeAmZ97094F2m7qVBvL48qXnakQk37MLZ-SRaOpJCNM1UX7iEw0agTVL5HhEERiCPpwydH6Jzz5L89hhJa1PuuI5PkY2XP6xf-gyQusKnuxbZQ4m5AVwla-J1TglN6aY76niFUwmwbEqwMf7cP0cAag8X1KBpmZFqmX/s1000/MV5BOWE1YjhiZjUtY2IwNy00YjVjLTg2YzMtZmFlMWRjMTllMTQ5XkEyXkFqcGdeQXVyMTk2MzI2Ng@@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="806" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5WUZp1zBffl2cFJQ6cOxwN1YnxjeAmZ97094F2m7qVBvL48qXnakQk37MLZ-SRaOpJCNM1UX7iEw0agTVL5HhEERiCPpwydH6Jzz5L89hhJa1PuuI5PkY2XP6xf-gyQusKnuxbZQ4m5AVwla-J1TglN6aY76niFUwmwbEqwMf7cP0cAag8X1KBpmZFqmX/w516-h640/MV5BOWE1YjhiZjUtY2IwNy00YjVjLTg2YzMtZmFlMWRjMTllMTQ5XkEyXkFqcGdeQXVyMTk2MzI2Ng@@._V1_.jpg" width="516" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7_QuUmw4Ar3zqttN6kCDwHG9JYUz3HjWgWsdOhZZfpN0267deHVmwVpFXCmMP0AR9dUg_Au7nFmr23SWAM7LReVr85FKJVkcTSBD-72HWxSAALFRJQuqmQY4d-t9oAbvRRpNQy7fJ25wXbs_tdul0o6IqNgMfacTtcTj-r142q1cWBC2O_-rVq0admDZc/s660/The-Strange-Love-of-Martha-Ivers-Lizbeth-Scott.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="660" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7_QuUmw4Ar3zqttN6kCDwHG9JYUz3HjWgWsdOhZZfpN0267deHVmwVpFXCmMP0AR9dUg_Au7nFmr23SWAM7LReVr85FKJVkcTSBD-72HWxSAALFRJQuqmQY4d-t9oAbvRRpNQy7fJ25wXbs_tdul0o6IqNgMfacTtcTj-r142q1cWBC2O_-rVq0admDZc/w640-h388/The-Strange-Love-of-Martha-Ivers-Lizbeth-Scott.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk916RUbBtLjTOSWxgyc-VDZE-vIvEMnRPIH7-3eD3wrj1socW0Qqq0k9QNjT8d5JaDyfIcGmctqVJi2vX0vG8wVSMDYX75tWRJ0jTGTdSpBoNHXZVqcBCecHwhZZ_wblb1kOXybUVOxc5i0dxG-ayRP3If7tY1NSlZZqs4nTrrNoZybp7hapjPcAYU9fN/s1300/44-facts-about-the-movie-the-strange-love-of-martha-ivers-1697008648.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1300" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk916RUbBtLjTOSWxgyc-VDZE-vIvEMnRPIH7-3eD3wrj1socW0Qqq0k9QNjT8d5JaDyfIcGmctqVJi2vX0vG8wVSMDYX75tWRJ0jTGTdSpBoNHXZVqcBCecHwhZZ_wblb1kOXybUVOxc5i0dxG-ayRP3If7tY1NSlZZqs4nTrrNoZybp7hapjPcAYU9fN/w640-h394/44-facts-about-the-movie-the-strange-love-of-martha-ivers-1697008648.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj43Mcb1vBxas-zqDJyQhnz93kBFgtnwz1a5g3-qHEoB_M7gImY5fLJfD1zWJuv_xyLxLUcqz_Oo5LsSL7vU-XpRBtRBa4thu9P04ywmQIgqkalX-VWcNyA5YkHv91-GZPJ8zkRVvWQDOusSrj1IHijEOCPFcGK996Gsg3tTYMmLcgsJ19lVSeGVt1KsAK2/s1600/67b16a0e93357b0b7356950d1c68c8958a58816fc4e3348fbd3fc4815b7692ad.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj43Mcb1vBxas-zqDJyQhnz93kBFgtnwz1a5g3-qHEoB_M7gImY5fLJfD1zWJuv_xyLxLUcqz_Oo5LsSL7vU-XpRBtRBa4thu9P04ywmQIgqkalX-VWcNyA5YkHv91-GZPJ8zkRVvWQDOusSrj1IHijEOCPFcGK996Gsg3tTYMmLcgsJ19lVSeGVt1KsAK2/w480-h640/67b16a0e93357b0b7356950d1c68c8958a58816fc4e3348fbd3fc4815b7692ad.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm9ADcOBmW0fWnVFtqNDUuQvU4pZW9FKfF-XMVfUQRg-266BQj4glIX5fOsd_hIcpYrR84Dp0_4MiIvWIaarv434QTsjG9a_ZjivQx1ElsY8CEnRvg_PGC-pc58kdRuJzJs28FH2ezabjRk76OOgUIxZqLG-q6u1r5gDTTds-kT71gIqBK1dxBaLI8NEWH/s1000/71AUj5wsIHL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="710" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm9ADcOBmW0fWnVFtqNDUuQvU4pZW9FKfF-XMVfUQRg-266BQj4glIX5fOsd_hIcpYrR84Dp0_4MiIvWIaarv434QTsjG9a_ZjivQx1ElsY8CEnRvg_PGC-pc58kdRuJzJs28FH2ezabjRk76OOgUIxZqLG-q6u1r5gDTTds-kT71gIqBK1dxBaLI8NEWH/w454-h640/71AUj5wsIHL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="454" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQCqE7UqLsBtNUuZZOzqi47UAd2LfU_obrPYnP1C9lTqPVYt5AvLv_ME-QP5XzVhVZMoqLv1IgBeLLLw46m0zlUOVAiZ6ti1UXtupFV6tAbqhSdbniEdymnQt6Jfc54ujkAn1O-TfW1zltb3_aLQgsUEyf3Mn0U2qYNttW0zzTTzJkIFCpqQgPHo1VBSpv/s1000/51574Y2BT7L._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="704" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQCqE7UqLsBtNUuZZOzqi47UAd2LfU_obrPYnP1C9lTqPVYt5AvLv_ME-QP5XzVhVZMoqLv1IgBeLLLw46m0zlUOVAiZ6ti1UXtupFV6tAbqhSdbniEdymnQt6Jfc54ujkAn1O-TfW1zltb3_aLQgsUEyf3Mn0U2qYNttW0zzTTzJkIFCpqQgPHo1VBSpv/w450-h640/51574Y2BT7L._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="450" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibZDM6l0mUvjS79mPOHyiun3jQruNowD__axq-AT-tBdkj2PqNjjslo068tSSY2xIgZWvr0_LXQCOM1tax8d7OoC40D-9CHptHdeGg1u8wlpG_Nroa8DeSnYWQh8DJL6nd7Cf5G3pgRbfiOUiAtZMsu_ZdTbalbYCBfwjpr3xgzcJBC1esSPl6OmVbksEx/s283/8010773204620_0_200_0_75.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="283" data-original-width="200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibZDM6l0mUvjS79mPOHyiun3jQruNowD__axq-AT-tBdkj2PqNjjslo068tSSY2xIgZWvr0_LXQCOM1tax8d7OoC40D-9CHptHdeGg1u8wlpG_Nroa8DeSnYWQh8DJL6nd7Cf5G3pgRbfiOUiAtZMsu_ZdTbalbYCBfwjpr3xgzcJBC1esSPl6OmVbksEx/w452-h640/8010773204620_0_200_0_75.jpg" width="452" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8DUwzl_iqdLUDBL3ioLZWCDDDiqLJsxgMYEf26K0eU7yvDNZxdsmVy6v3_fO6CteunK-YMF69rtQcGbqpxZb7lrlwEusEfC7P-pzKpYpKj6oIPcY0xzK4AC68i7ZH6gQl0082cVPN0xW34ICVxk76JLnSmMxEJIaLdE7hI89DekMmLq_a5uwCCnOjCkOB/s1200/s-l1200.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="900" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8DUwzl_iqdLUDBL3ioLZWCDDDiqLJsxgMYEf26K0eU7yvDNZxdsmVy6v3_fO6CteunK-YMF69rtQcGbqpxZb7lrlwEusEfC7P-pzKpYpKj6oIPcY0xzK4AC68i7ZH6gQl0082cVPN0xW34ICVxk76JLnSmMxEJIaLdE7hI89DekMmLq_a5uwCCnOjCkOB/w480-h640/s-l1200.webp" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn25nc3CgtzteHbDGzOYSOnrhnEADadu_RQompfF2xnuWjwNyEUCaERiJgxhOATot1qQzxHms1WGSNUZ6-68omO14dWjjd-6C0EknV16ht8pZ1rfYMdWpN4tik01qQwes4-vmg6Kh_kCfcsn88hn9RG_MnZg-Qw8j7IHwkoLbSylDSC4xvfAnoQfUvAIfP/s1200/StrangeLoveOfMarthaIversThe042015HS.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="933" data-original-width="1200" height="498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn25nc3CgtzteHbDGzOYSOnrhnEADadu_RQompfF2xnuWjwNyEUCaERiJgxhOATot1qQzxHms1WGSNUZ6-68omO14dWjjd-6C0EknV16ht8pZ1rfYMdWpN4tik01qQwes4-vmg6Kh_kCfcsn88hn9RG_MnZg-Qw8j7IHwkoLbSylDSC4xvfAnoQfUvAIfP/w640-h498/StrangeLoveOfMarthaIversThe042015HS.jpg" width="640" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-57810984371670131212024-02-23T00:02:00.053+01:002024-02-23T00:02:00.151+01:00PAPAYA DEI CARAIBI <h2 style="text-align: left;">1442<span>_PAPAYA DEI CARAIBI <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Italia</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1978</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Joe D'Amato.</span> </h2><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx-bom6rhg7SfXvMlQVKZZbrm8oOYQY8tG45ZHpTctxc2vigmX7mJEpFtdilzbkzf1ozigr89o-j1zUjg2Uvspnkn1RXMgFEFvhuViFrjcC3PV8V-6o5-4-x0yRWbknim8o02TEb7gmkSL7_Nxb36EZEfzeSxwWxuYjzJW3siAAs9QZlU9oODZGar2Amie/s1024/28344818643_ab2ba9c860_b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="629" height="546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx-bom6rhg7SfXvMlQVKZZbrm8oOYQY8tG45ZHpTctxc2vigmX7mJEpFtdilzbkzf1ozigr89o-j1zUjg2Uvspnkn1RXMgFEFvhuViFrjcC3PV8V-6o5-4-x0yRWbknim8o02TEb7gmkSL7_Nxb36EZEfzeSxwWxuYjzJW3siAAs9QZlU9oODZGar2Amie/w336-h546/28344818643_ab2ba9c860_b.jpg" width="336" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Con <i>Papaya dei Caraibi</i>, Joe D’Amato stava
inaugurando il suo periodo esotico-erotico, composto da una serie di film, con
alcuni tratti in comune, girati in quel di Santo Domingo. A livello
internazionale, nel frattempo, la moda dei <i>cannibal-movie</i> era ormai
un’onda di piena e i produttori internazionali di <i>Papaya dei Caraibi</i>,
decisero di sfruttarne appieno la scia. D’altronde, D’Amato, solo l’anno
precedente, aveva diretto <i>Emanuelle e gli ultimi cannibali</i> e anche in
questa sua ultima fatica si potevano scorgere un paio di rimandi che
giustificassero il titolo scelto per i paesi anglosassoni, <i>Papaya: Love
Goddess of the Cannibals</i>. In sostanza, si trattava di un imbroglio belle e
buono, perché di cannibali, in <i>Papaya dei Caraibi</i>, non v’è traccia.
Però, in un certo senso, è come se D’Amato, che pure sembra più che altro
intenzionato a fare il suo film esotico ed erotico, abbia posto una serie di
rimandi che giustificassero poi l’inserimento della pellicola nel genere <i>cannibal</i>,
o almeno che questa operazione non risulti del tutto estemporanea. Ormai, dopo
l’uscita de <i>La montagna del dio cannibale </i>(1978, regia di Sergio
Martino) gli stilemi del filone erano stati definiti e D’Amato, che era regista
esperto, sapeva che andavano rispettati. Sempre che si intendesse fare un film
ascrivibile al genere, naturalmente e, almeno in ambito nazionale, stando al
titolo <i>Papaya nei Caraibi</i>, non sembrava esattamente l’intenzione del
regista romano. Tuttavia, come detto, alcuni elementi inseriti da D’Amato,
lasciano più di qualche dubbio nel merito. Innanzitutto la scena in cui la
bella Papaya (Melissa Chimenti) evira a morsi il suo malcapitato amante è
certamente nelle corde del genere in questione, seppure l’operazione non sembra
di natura, diciamo così, alimentare. L’altra scena particolarmente truculenta,
forse questa davvero in odore di cannibalismo, avviene durante una cerimonia
tribale, una sorta di rito Vudu, quando il sacerdote (l’attore caratterista
Dakar), armato di coltellaccio, estrae e mangia il cuore alla vittima
sacrificale. In realtà, anche alla base di questa situazione, come nel caso
citato in cui Papaya opera in prima persona, non ci sono vere e proprie
tendenze cannibali da parte degli abitanti dell’isola caraibica, che usano
questi macabri “stratagemmi” –arrivando anche all’omicidio– per combattere e
scoraggiare la compagnia che intende installare proprio lì una centrale
nucleare. Il tema ecologista è insistito, come anche una severa critica al
colonialismo, e nient’affatto posticcio: si tratta di elementi su cui si fonda
la storia e va dato atto a D’Amato e ai suoi collaboratori di avere avuto
attenzione per questi argomenti con un certo anticipo sulla comune opinione
pubblica. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7OrwYeAKi7H1NkRECebTbzRbs_oo-q0_4YEv4eSde5FPoDo6gkH1XD9LmodC5IbqefdoIWlqYK0nFxgeRdjdY_VK4RAu5DUJTOyKOCryz8Wi11xMnq4FnCkwZauUP-Aw3AryNBYqY9gX6OdSQdoa63MSkZUle42ncoZK27GAZUs6CZX-xIOVBh9dHwMm8/s640/28896957711_d056b49f30_z.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7OrwYeAKi7H1NkRECebTbzRbs_oo-q0_4YEv4eSde5FPoDo6gkH1XD9LmodC5IbqefdoIWlqYK0nFxgeRdjdY_VK4RAu5DUJTOyKOCryz8Wi11xMnq4FnCkwZauUP-Aw3AryNBYqY9gX6OdSQdoa63MSkZUle42ncoZK27GAZUs6CZX-xIOVBh9dHwMm8/w400-h225/28896957711_d056b49f30_z.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Anzi, si può credere che lo stesso regista senta particolarmente la
questione perché le parole della sua coprotagonista, la giornalista Sarah (la
misconosciuta Sirpa Lane, molto brava oltre che,<a name="_Hlk155466729"> ça va
sans dire</a>, bellissima) sembrano dare voce ai pensieri dello stesso D’Amato.
La reporter arriva a condividere, alla fine della sua avventurosa vacanza,
l’utilizzo della violenza da parte di chi combatte per un fine giusto, come
quello ecologico o di difesa della propria terra. Il finale, con la ripetizione
della scena dell’autostop, la vede stavolta schierata sull’altro fronte, quello
degli abitanti caraibici, e sancisce il suo definitivo “cambio di campo”. In
principio, Sarah, che pure era una donna progressista, si era detta contraria
ai crimini con cui gli ambientalisti isolani combattevano gli uomini della
compagnia che lavorava alla centrale: tra questi, l’ultimo arrivato era Vincent
(Maurice Poli, perfetto per il ruolo), geologo e vecchio amico della giornalista.
Essendo un film di D’Amato, dichiaratamente esotico-erotico, i due finivano
rapidamente a letto ma, in questo caso, le scene più curate del film sembrano
riguardare l’amore saffico tra Sarah e Papaya. Le due ragazze, con Vincent,
potrebbero costituire un triangolo melodrammatico e, in effetti, Sarah, ad un
certo punto, crede che la ragazza dominicana sia gelosa della sua vecchia
relazione con il geologo. In realtà Papaya è sì gelosa, ma è attratta dalla
bionda giornalista mentre a suo avviso Vincent è solo un altro tecnico della
compagnia della centrale nucleare da eliminare. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0dco4sPvXnVb5gEa4S7hIasxYBCMBNM8e0WgFu1-89NBcUHObHtDTi1BRDL-eB5nLzSfTViWYU1DY_gpNDg_0lbXDRqNgXbvm_axgEy-_WBHe5UhoItOI3-jcOG8Zy1xeE4I8VVd87Wch5gs3GAufwg-Bfijx-S2HPyVgGYrXZj9rolHXBmu2RukeAOAV/s640/28896957661_5661e62551_z.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0dco4sPvXnVb5gEa4S7hIasxYBCMBNM8e0WgFu1-89NBcUHObHtDTi1BRDL-eB5nLzSfTViWYU1DY_gpNDg_0lbXDRqNgXbvm_axgEy-_WBHe5UhoItOI3-jcOG8Zy1xeE4I8VVd87Wch5gs3GAufwg-Bfijx-S2HPyVgGYrXZj9rolHXBmu2RukeAOAV/w400-h225/28896957661_5661e62551_z.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">L’aspetto erotico è certamente
rimarcato tanto che le due belle protagoniste fanno gara ad andarsene in giro
nude per lo schermo, anche in passaggi non esplicitamente piccanti: alla fine
totalizzeranno quasi 12 minuti la Lane, mentre la Chimenti si fermerà a poco meno
di 11. Eppure il film non è solo un campionario di corpi denudati, per quanto,
per l’occasione, se ne vedano anche alcuni maschili senza veli: la trama
gialla, seppur appena abbozzata c’è, e comunque la scena che precede il rito
Vudu è pregna di inquietudine. Sarah e Vincent sono stati, in modo un po’
misterioso, invitati alla cerimonia della Pietra Tonda da Papaya e si trovano a
girare soli in una zona deserta e poco raccomandabile del paese. D’Amato
conosce il mestiere e l’atmosfera non è per niente tranquilla; alla fine i
nostri troveranno la festa in questione, che sarà, a suo modo, un altro
passaggio memorabile del film. Tra l’altro, il regista romano sottolinea i
passaggi gialli dell’intreccio ricorrendo al marchio di fabbrica del thriller
all’italiana, il whisky J&B, adottato, tra l’altro, anche dai <i>cannibal-movie</i>.
In questo senso sorprende l’insistenza di D’Amato, che ricorre al liquore con
l’etichetta gialla in ben tre occasioni diverse, quasi a voler ribadire con
assoluta convinzione l’appartenenza di <i>Papaya dei Caraibi</i> al cinema <i>di
genere</i> italiano. Interessante è poi l’approccio che il film ha su un altro
elemento tipico dei <i>cannibal-movie</i>, presente in Papaya nei Caraibi ma
trattato in modo originale e fuori dagli schemi ormai divenuti classici della
corrente. I <i>cannibal</i> si contraddistinguevano per l’odiosa abitudine di
inserire scene con violenza reale sugli animali e, nel film di D’Amato, la
questione è affrontata in un paio di occasioni. In principio, quasi a dare
subito la giusta coordinata narrativa, troviamo due dei protagonisti –quelli
occidentali, “civilizzati”, Sarah e Vincent– assistere appassionati ad un
combattimento di galli. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPuZApEFRV8n7fe4misYOST95Uadyi5JtELqtnuun1R_HBVuZkwZ1-P_Kj9Rvhd1A9uGWASSwzeKQuroGUOBNPsAcN4-BjbNB8lOA5MVWYYmBJgQ2WV-pSoJ6gjoXZlymU6To-rwiAbMHIGUJjADOCIKzJiu5ca-DL7GwFRXWI-7965FEKCV_LLO0eVqgX/s1200/Papaya_dei_Caraibi.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="1200" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPuZApEFRV8n7fe4misYOST95Uadyi5JtELqtnuun1R_HBVuZkwZ1-P_Kj9Rvhd1A9uGWASSwzeKQuroGUOBNPsAcN4-BjbNB8lOA5MVWYYmBJgQ2WV-pSoJ6gjoXZlymU6To-rwiAbMHIGUJjADOCIKzJiu5ca-DL7GwFRXWI-7965FEKCV_LLO0eVqgX/w400-h214/Papaya_dei_Caraibi.png" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La violenza c’è, ed è il motivo per cui i due si
trovino lì, la cosa è esplicitamente ribadita in un dialogo, tuttavia, per
quanto deprecabile, il combattimento tra i pennuti in questione non può certo
essere messo sullo stesso piano di altre scene violente tipiche dei cannibal-movie.
L’altra scena truculenta avviene durante un rito pagano, nel quale vengono
squartati due maiali che, per altro, erano già morti: scena eclatante, nel
mostrare i dettagli sanguinolenti, ma quasi normale amministrazione per chi va
a far la spesa dal macellaio. Insomma, sembra quasi che D’Amato voglia
rispettare i passaggi obbligati del <i>genere</i>, in questo caso esplicitamente
proprio quello dei <i>cannibal-movie</i>, senza condividerne appieno gli
aspetti più deleteri. Una parentela ribadita in modo totalmente sorprendente
dall’autore romano che arriva a meta per la strada meno prevedibile. Perché la
citazione più clamorosa è per un film hollywoodiano, e, oltretutto, tra i più
importanti e belli della Storia del cinema: nientemeno che <i>Improvvisamente
l’estate scorsa</i> splendido dramma di Joseph L. Mankiewicz, con Elizabeth
Taylor, Katharine Hepburn e Montgomery Clift. E va detto che, pur prendendo un
riferimento tanto azzardato, D’Amato se la cava egregiamente, riuscendo a
sfruttarne il ricordo senza scottarsi, diciamo così, le dita. Sarah, nel suo
peregrinare insieme a Vincent per l’isola, era stata fatta prigioniera dagli
ambientalisti isolani ma, sorvegliata da alcuni ragazzini dominicani, era
riuscita a fuggire. Incaricati dagli adulti attivisti di riparare il danno
causato, i giovanissimi isolani si erano messi quindi a cercare la ragazza
bionda che girovaga sperduta per le polverose strade di Santo Domingo. Accompagnata
dalla musica ossessiva scandita dal ritmo dei tamburi, Sarah si trova via via
tutte le strade sbarrate da ciurme di mocciosi sempre più numerosi, che la
costringono, infine, sul bagnasciuga, senza via di scampo. La musica
martellante, i ragazzini dominicani, la spiaggia, il mare, il cielo biancastro
nella luce del giorno, tutti questi elementi rimandavano direttamente alla
terribile scena cruciale del film di Mankiewicz, dove, giova ricordarlo,
Sebastian, il protagonista occulto del film, finiva divorato dai bambini
galiziani della spiaggia di Cabeza de Lobo. E allora sì, si può legittimamente
dire che <i>Papaya dei Caraibi</i>, oltre che il primo film del ciclo
esotico-erotico di D’Amato, sia anche un <i>cannibal-movie</i>. E nemmeno dei
peggiori. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC7tZbY1S9YGPzqdmalGqe3SuJ61RmQMJiks9IH5VGUr3tKEZ_D5ks7uv7Sr1U7Ck4wl63oERVyNyAClvCa-2EVZiIz2mx3xCyzcan3mn6Em3RH-gMrb4a_j98IHicIeQCULsWVGovcWtYP2u9vTInZrgA806o2Ex2ZVeSWBxdzyUj9rXBozNPBvyu0ofm/s640/28973341525_1ee647c843_z.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC7tZbY1S9YGPzqdmalGqe3SuJ61RmQMJiks9IH5VGUr3tKEZ_D5ks7uv7Sr1U7Ck4wl63oERVyNyAClvCa-2EVZiIz2mx3xCyzcan3mn6Em3RH-gMrb4a_j98IHicIeQCULsWVGovcWtYP2u9vTInZrgA806o2Ex2ZVeSWBxdzyUj9rXBozNPBvyu0ofm/w640-h360/28973341525_1ee647c843_z.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTWHPlYfmpvzPRW3Bxe4MC-UpKAVrXgLx4jzLQbnjtiM-ylZ-60wL2X-EV-qvxZBY049JWMgtZcIRmGpAFn1568hnYx6kGY4wsT1q2GEfYWHfqhxmK0VBt0HkOR9BDsk2rM5BUPZpyF0TCv8fyegubaWNRoiGk4N7RF0kFtv9bOu1lID56d1Kpm4gG2Rq_/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="276" data-original-width="512" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTWHPlYfmpvzPRW3Bxe4MC-UpKAVrXgLx4jzLQbnjtiM-ylZ-60wL2X-EV-qvxZBY049JWMgtZcIRmGpAFn1568hnYx6kGY4wsT1q2GEfYWHfqhxmK0VBt0HkOR9BDsk2rM5BUPZpyF0TCv8fyegubaWNRoiGk4N7RF0kFtv9bOu1lID56d1Kpm4gG2Rq_/w640-h346/unnamed.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Sirpa Lane </span></p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjof_H7sxLsKdFiFRZ_voxEf92J1nanP5lq8cO4MwpJSz_OPtGfgo7i5YPwC-dIwNZhNxkF5IMo1IegxbKwZp_EE1dNAUMrF9VaI2AEN5rzZ0KvBOKrrIQiD1Zd6R-8AvizpQ_4T3Ll7VNZ9Sn1V0gsk5A7O0RTLoFkO4ueeYglu8OXSem-dpJARDKZThIT/s748/papaya-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="407" data-original-width="748" height="348" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjof_H7sxLsKdFiFRZ_voxEf92J1nanP5lq8cO4MwpJSz_OPtGfgo7i5YPwC-dIwNZhNxkF5IMo1IegxbKwZp_EE1dNAUMrF9VaI2AEN5rzZ0KvBOKrrIQiD1Zd6R-8AvizpQ_4T3Ll7VNZ9Sn1V0gsk5A7O0RTLoFkO4ueeYglu8OXSem-dpJARDKZThIT/w640-h348/papaya-1.png" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQuRS4qixarqoCUr1ctoo7cqNT4_hJ41nDJUj1zC0KkdKEIHG69LN96THyZ8Uk9BD0tnc_gZT3nvn8j1PTm9hDbwAUBsf-jmYZoDSAlXmiFLuf024_FjTjtEJzUreu7SsNgnh7E1M2YLdrcmliDbyF_kydU3L1skb1ZmTrXTktIi658UnrEyOogdo_OtFt/s353/papaya-dei-caraibi-foto-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="353" data-original-width="350" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQuRS4qixarqoCUr1ctoo7cqNT4_hJ41nDJUj1zC0KkdKEIHG69LN96THyZ8Uk9BD0tnc_gZT3nvn8j1PTm9hDbwAUBsf-jmYZoDSAlXmiFLuf024_FjTjtEJzUreu7SsNgnh7E1M2YLdrcmliDbyF_kydU3L1skb1ZmTrXTktIi658UnrEyOogdo_OtFt/w634-h640/papaya-dei-caraibi-foto-2.jpg" width="634" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb5by78mJhf4-D9j1eyqhXZdykAuPifS1SZXudEz3yHTcz2O2VnsF_Hl-IudSc6oD9Mnl4SbWd4kOxfD7aIEZOdiMzKtcHwA9ZTaAseVL3L-iOzlHb-76fSovjWWyVdruHQeDLJjsf87h7tjmep_tfVoMg36ZLotILpwXNLvvp21ejOFpfW83p_d4o80vP/s360/profileImage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="240" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb5by78mJhf4-D9j1eyqhXZdykAuPifS1SZXudEz3yHTcz2O2VnsF_Hl-IudSc6oD9Mnl4SbWd4kOxfD7aIEZOdiMzKtcHwA9ZTaAseVL3L-iOzlHb-76fSovjWWyVdruHQeDLJjsf87h7tjmep_tfVoMg36ZLotILpwXNLvvp21ejOFpfW83p_d4o80vP/w426-h640/profileImage.jpg" width="426" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Melissa Chimenti </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjDOWDyoRcc_yssBRgOtKSv4LygTbTEWbeb97pzIr6gmzwZ7vh4ovFQjfUo7CDn5gisJ8VfUCafMLEesT3pDwuUwjprTBUzaNBXz_WiD3vyGj1BOgQMBFVVMPMr3BxvFl89LbT3p_CejIOuJkT7UAIL-bnH-Ve0hK4JJ86Sv1SaJIzd9_a4gonCohoH98f/s370/papaya-dei-caraibi-foto-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="370" data-original-width="350" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjDOWDyoRcc_yssBRgOtKSv4LygTbTEWbeb97pzIr6gmzwZ7vh4ovFQjfUo7CDn5gisJ8VfUCafMLEesT3pDwuUwjprTBUzaNBXz_WiD3vyGj1BOgQMBFVVMPMr3BxvFl89LbT3p_CejIOuJkT7UAIL-bnH-Ve0hK4JJ86Sv1SaJIzd9_a4gonCohoH98f/w606-h640/papaya-dei-caraibi-foto-1.jpg" width="606" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3aDrJUiHj54mHqhjHZ2opX_HUpn3Odz6kjPw-QhfRy_pFCsdKiwDZZPA38rYqwH5QT20BwD1wiTxFtuVW-rHmOQWK2ibfHJCpIfWZFBIXoczyXstci8r5T8icZEx8VtPSTxLqpWYC5QrCfODeRzOgLGJ3eK_N6KnxQw_0s-fX9y2-1vktlMZEX-UgHrS2/s350/papaya-dei-caraibi-foto-6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="328" data-original-width="350" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3aDrJUiHj54mHqhjHZ2opX_HUpn3Odz6kjPw-QhfRy_pFCsdKiwDZZPA38rYqwH5QT20BwD1wiTxFtuVW-rHmOQWK2ibfHJCpIfWZFBIXoczyXstci8r5T8icZEx8VtPSTxLqpWYC5QrCfODeRzOgLGJ3eK_N6KnxQw_0s-fX9y2-1vktlMZEX-UgHrS2/w640-h600/papaya-dei-caraibi-foto-6.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTXKM1QsIll8lVZfYB_JVYypymNTVw5ym2LEuR0wpnJvlFWtC2Q8twRKaHtT4Bxd3eVQGtcIGW58dFIbtBn6SsUHI0QqMTAOto7jfYlIAfZkNukBOgHdHJ7QfBUzh7QZ3QRUtFfag0MaGPYpoBeWyKPym6wBRSi62azdZtoi87Gei0NKIZDlaODtsDjlsj/s282/8057092013076_0_200_0_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="282" data-original-width="200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTXKM1QsIll8lVZfYB_JVYypymNTVw5ym2LEuR0wpnJvlFWtC2Q8twRKaHtT4Bxd3eVQGtcIGW58dFIbtBn6SsUHI0QqMTAOto7jfYlIAfZkNukBOgHdHJ7QfBUzh7QZ3QRUtFfag0MaGPYpoBeWyKPym6wBRSi62azdZtoi87Gei0NKIZDlaODtsDjlsj/w454-h640/8057092013076_0_200_0_0.jpg" width="454" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqRrauoaUcbsJHYugAqDFKsIdDPzrDynCErw4UPwPrV4Stc9Iq4muP6GWhDKlnfsUYPAB0mV4WIuR-Twr-v3vt8iwH5E9qlNQBDNHn3FFZAjV9sqREvDyd5-jWcLWIVS1Kt9SKMOR1WqAO3idD1RxCEb3hib_G61ihelYh2FomQc1_jTGrWSKL_YLpO0kN/s428/cannib.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="428" data-original-width="300" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqRrauoaUcbsJHYugAqDFKsIdDPzrDynCErw4UPwPrV4Stc9Iq4muP6GWhDKlnfsUYPAB0mV4WIuR-Twr-v3vt8iwH5E9qlNQBDNHn3FFZAjV9sqREvDyd5-jWcLWIVS1Kt9SKMOR1WqAO3idD1RxCEb3hib_G61ihelYh2FomQc1_jTGrWSKL_YLpO0kN/w448-h640/cannib.jpg" width="448" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMCvEse_Sle2I5Ytck7fMoWrsLgqB5DooI7sr_AsUOiHuMedQOXsMIuIvvOt012Q0NP6juQaLF9xRgh6M7ucyl4jhzmbydsx8BCiMvFnJLgk9YbbGd2s_F6UzXOP-A64ICFf1BW2lnUfpdyFAv-235hEEstxCJYGCLxAn5nsl7OiBIBp8YLCyHs9zprM8E/s360/cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="240" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMCvEse_Sle2I5Ytck7fMoWrsLgqB5DooI7sr_AsUOiHuMedQOXsMIuIvvOt012Q0NP6juQaLF9xRgh6M7ucyl4jhzmbydsx8BCiMvFnJLgk9YbbGd2s_F6UzXOP-A64ICFf1BW2lnUfpdyFAv-235hEEstxCJYGCLxAn5nsl7OiBIBp8YLCyHs9zprM8E/w426-h640/cover.jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpgxgiwOrZaSX6LxJRc8U9QAIArt5M1gu98Bh-mVFSMd_vM9z9blwYQ0lUD0WQA1TDzQYjrgHfwJz70Ne1Rv9Wi0k0IyDrf3e7GvwwyrGPnsBLiVjN5ipVhGouPJyT37Kn-RMR_krtiIPjMzKbjKKl1t1w-Ihyphenhyphen_7YzsKisxcethaguUc6ptbmUS1GOMn1s/s1247/s-l1600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1247" data-original-width="615" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpgxgiwOrZaSX6LxJRc8U9QAIArt5M1gu98Bh-mVFSMd_vM9z9blwYQ0lUD0WQA1TDzQYjrgHfwJz70Ne1Rv9Wi0k0IyDrf3e7GvwwyrGPnsBLiVjN5ipVhGouPJyT37Kn-RMR_krtiIPjMzKbjKKl1t1w-Ihyphenhyphen_7YzsKisxcethaguUc6ptbmUS1GOMn1s/w316-h640/s-l1600.jpg" width="316" /></a></div><p></p>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-11447902382271700062024-02-21T00:02:00.059+01:002024-02-21T00:02:00.131+01:00PIENA LUCE SULL'ASSASSINO <h2 style="text-align: left;">1441<span>_PIENA LUCE SULL'ASSASSINO <span style="font-weight: normal;"><i>(Pleins feux sur l'assassin)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Francia</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1961</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Georges Franju.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_bmnrc_s29g0Myla3549MwK40w0ONpC2sRvnF90xc4NoZ_X62jykyPRm3fMYvjOqg7sCn7ZCW34nE5LQgK6WeYt9KcUgoeDIdxYJcKjlB0u1diFUgNfeatc4cyQLBNzzb_TAwW0S2VuKiWqKWdOV6jEWa-ecKkmkhkOA8mgFd3wk_FwtccQA-fBlOci4p/s655/PIENA-LUCE-SULLASSASSINO.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="655" data-original-width="436" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_bmnrc_s29g0Myla3549MwK40w0ONpC2sRvnF90xc4NoZ_X62jykyPRm3fMYvjOqg7sCn7ZCW34nE5LQgK6WeYt9KcUgoeDIdxYJcKjlB0u1diFUgNfeatc4cyQLBNzzb_TAwW0S2VuKiWqKWdOV6jEWa-ecKkmkhkOA8mgFd3wk_FwtccQA-fBlOci4p/w289-h434/PIENA-LUCE-SULLASSASSINO.jpg" width="289" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">Dopo i suoi due primi più che positivi lungometraggi, <i>La
fossa dei disperati</i> (1958) e <i>Occhi senza volto</i> (1960), Georges
Franju si conferma ulteriormente validissimo regista con <i>Piena luce
sull’assassino.</i> Il film, oltre a ribadire l’inclinazione dell’autore
francese per i temi piuttosto cupi, è una dimostrazione di quanto Franju abbia
preso dimestichezza con i meccanismi narrativi tipici del giallo. Qui, grazie
anche ad una sceneggiatura opera nientemeno che di Pierre Boileau e Thomas
Narcejac, già autori di soggetti come <i>I Diabolici</i> (1955, di H.G.
Clouzot) e <i>La donna che visse due volte</i> (1958, di Alfred Hitchcock), il
regista bretone riesce ad imbastire un doppio colpo di scena capace di
sorprendere lo spettatore nonostante la trama si presenti come un prevedibile giallo
<i>à la</i> Agatha Christie. In effetti qualche rimando, soprattutto
nell’impostazione, a <i>Dieci piccoli indiani</i> si può anche intravvedere, ma
il finale di <i>Piena luce sull’assassino</i> è decisamente più efficace e
interessante. Già il fatto di prendersi un riferimento così noto in modo
esplicito, ci dice che Franju e i suoi collaboratori non vogliono giocare la
partita sul piano dell’imprevedibilità assoluta, il che in un giallo potrebbe
essere uno svantaggio mica da poco. E, oltretutto, l’idea che i colpi di scena
avvengano proprio durante le rappresentazioni pseudo-teatrali – ottenute
mediante giochi di luce nel favoloso <i>Chateau de la Bretesche</i> dove è
ambientata la vicenda – è un ulteriore dimostrazione della capacità degli
autori. Il racconto fittizio su cui verte lo spettacolo di luci prevede il
colpo di scena finale – già noto, essendo un’antica vicenda dei signori del
castello – ma per ben due volte questo viene sostituito da una svolta clamorosa
della trama principale. In sostanza Franju prende un modello molto conosciuto –
Agatha Christie – apparecchia il finale prevedibile – ribadito dal soggetto
dello spettacolo inscenato – per poi spiazzarci due volte. In un certo senso,
visto che si prende a riferimento un testo giallo – il romanzo della Christie o
il film di René Clair del 1945 – più che la realtà, si può dire che <i>Piena
luce sull’assassino </i>sia un’opera metalinguistica. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCWtjwm9f8yBWziB2hZn4TRQV77FWYBCzFI9xGfVTF1-GjTK3PXKlgYvcW5R6lfeMfOsyQpq78viTxJvicVJ6lp0-2KHypa1ovy9DzR7viZ10OWViMAwxG-SqMQgL2R0YBV6Hy-LHGEflOfbjDbhKF2rcP7HD1nRph7BLMrZUbklWAbp4ZLJGoRbBJqkTh/s894/61mNxShdbcL._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="894" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCWtjwm9f8yBWziB2hZn4TRQV77FWYBCzFI9xGfVTF1-GjTK3PXKlgYvcW5R6lfeMfOsyQpq78viTxJvicVJ6lp0-2KHypa1ovy9DzR7viZ10OWViMAwxG-SqMQgL2R0YBV6Hy-LHGEflOfbjDbhKF2rcP7HD1nRph7BLMrZUbklWAbp4ZLJGoRbBJqkTh/w400-h320/61mNxShdbcL._AC_UF894,1000_QL80_.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">E i ripetuti riferimenti
alla luce, tra cui anche il titolo, materia si cui è fatto il cinema, potrebbero
esserne la conferma. La vena onirica di Franju, si veda il suicidio di Jeanne
(Pascale Audret) che confonde realtà e fantasia, ci mette in guardia dal
prendere troppo sul serio la cosa. Del resto il tono beffardo dell’opera è
esplicitato nell’incipit in cui il vecchio conte di Keraudren (Pierre Brasseur)
che, mentre muore, imbastisce una sorta di caccia al tesoro dove l’oggetto
della ricerca è proprio il suo cadavere. Senza il quale, agli eredi toccherà
aspettare cinque anni per mettere le mani sul patrimonio del nobile vegliardo.
La situazione è ironica e i convenuti al castello per il funerale del conte si
ritrovano con la certezza, data dal medico, che il vecchio è morto ma senza la
salma c’è il rischio di rimanere a bocca asciutta. Tra il manipolo di
personaggi spiccano Jean-Marie (Jean-Louis Trintignant), André (Phillipe Leroy)
e l’intrigante Edwige (Marianne Koch); come nel citato <i>Dieci piccoli indiani
</i>i congiunti cominceranno ad essere assassinati uno ad uno ma, come detto,
l’interesse di Franju non è tanto nel meccanismo ad eliminazione del giallo. Il
regista sembra voler affermare, e farlo proprio in un genere in cui la forma è
sostanza, la necessità di avere padronanza del gioco e non farsi dominare da
esso. Per questo Edwige, nella scena più bella e significativa del film, quando
lo stalliere non accetta il gioco sadomaso, se ne va scocciata: l’uomo
interpreta politicamente le avances pepate della donna, nel senso che le intende
come le angherie di una aristocratica nei confronti di un plebeo. Il gesto di
delusione della vedova sembra piuttosto rivelare che la bella Edwige volesse
semplicemente divertirsi con un aitante giovanotto. In questo senso, proprio di
questa singola scena, il film sembra particolarmente moderno anche se, a dirla
tutta, pur se condivisibilissimo, il passaggio di Franju pare andare nella
direzione opposta rispetto alla tendenza attuale, tutta protesa ad estirpare la
piaga delle molestie sessuali in campo professionale. Oggi, infatti, se una
nobile si facesse togliere gli stivali dallo stalliere stuzzicando poi il
lavoratore, sarebbe inevitabilmente tacciata di pretendere favori sessuali. Il
che può essere anche vero, in molti casi, ma non necessariamente in tutti.
Franju, con la soluzione del giallo ottenuta ai danni del colpevole che finisce
<i>giocato </i>dalla commedia recitata ai suoi danni, cercava di convincerci
che la ricetta è proprio quella: giocate con intelligenza e non fatevi giocare,
siate partecipi e non subite passivamente il <i>gioco</i> altrui. Una ricetta
valida sempre e non solo al cinema.<br />Ma che, di questi tempi, sembra ormai dimenticata. </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieaf1Z8g0zTxDyoVZuTdw3ggjkdfx7u0FFMe1VscizeIv0QbhvN2Nt1CfZ7JbrVdZ6_KoQ1eKA2ejc7bb0SG9szctgzXvfrNddSvREI0EOoxVTRZTjOJswrOX7tifzlpOSRry7nj5sQejAkb9BnmSM2qAq392B36uLzpI7osCIRuy1do4SV2_QZho2ava3/s988/126756715_o.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="988" height="466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieaf1Z8g0zTxDyoVZuTdw3ggjkdfx7u0FFMe1VscizeIv0QbhvN2Nt1CfZ7JbrVdZ6_KoQ1eKA2ejc7bb0SG9szctgzXvfrNddSvREI0EOoxVTRZTjOJswrOX7tifzlpOSRry7nj5sQejAkb9BnmSM2qAq392B36uLzpI7osCIRuy1do4SV2_QZho2ava3/w640-h466/126756715_o.png" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJzzKOtAsGoIa0M-2QdC7SXMy7bLHyB6Cdfp5gz6QCzD-jjc7C8hM8znoqblbd9e6OxbyRWLc9dD8vLuBN7ehNamf6JLvLTS4i09IkTUnrfeBabB4S7WrzNg-KmShNf3ZMdlvjq9woBhDqVXX22V0Tr8_W-iYQMR1qHdt7YVZMxNjfQ2RWdu_bEoEQ5BXp/s800/image-w1280.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJzzKOtAsGoIa0M-2QdC7SXMy7bLHyB6Cdfp5gz6QCzD-jjc7C8hM8znoqblbd9e6OxbyRWLc9dD8vLuBN7ehNamf6JLvLTS4i09IkTUnrfeBabB4S7WrzNg-KmShNf3ZMdlvjq9woBhDqVXX22V0Tr8_W-iYQMR1qHdt7YVZMxNjfQ2RWdu_bEoEQ5BXp/w640-h360/image-w1280.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9yT3cEALkKmOK1lfPP9kFk5Wk-V52X4YIW5gQYkVLud3vX_sRchzFHsgCB9AycGF_90Q5ENuup8fznV9EA52mb-C8EalaGdbe8AkZ8lCIYw3xF4IfDEbmxzCBnbq9kaRlEj8oXumRLjHz2gjqJirgG8Q5sM8K255qgxDjX-sxKETbgupKum2efu0Kb-C/s691/kt8ostZViWE5R1nElhCJAWsITYI.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="691" height="466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9yT3cEALkKmOK1lfPP9kFk5Wk-V52X4YIW5gQYkVLud3vX_sRchzFHsgCB9AycGF_90Q5ENuup8fznV9EA52mb-C8EalaGdbe8AkZ8lCIYw3xF4IfDEbmxzCBnbq9kaRlEj8oXumRLjHz2gjqJirgG8Q5sM8K255qgxDjX-sxKETbgupKum2efu0Kb-C/w640-h466/kt8ostZViWE5R1nElhCJAWsITYI.png" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0nv5U9c09IABoGkiUshfTjF_vGbsg_b00mYzhxRsKGZe-cs97-_CGbLq7T2dEcDQjtPdDyHSssvbLrC9AI_9BD30Ai1trDqBZqnpF1yoJ75e3P7XDB6N7wzpZWtEUDmgkyilgcvty3sr4UEzc7JqWVW3mfyLIfLRojNBGzPkJlpxRTaw-PBsGwC39UNJZ/s769/Piena_luce_sull'assassino.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="575" data-original-width="769" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0nv5U9c09IABoGkiUshfTjF_vGbsg_b00mYzhxRsKGZe-cs97-_CGbLq7T2dEcDQjtPdDyHSssvbLrC9AI_9BD30Ai1trDqBZqnpF1yoJ75e3P7XDB6N7wzpZWtEUDmgkyilgcvty3sr4UEzc7JqWVW3mfyLIfLRojNBGzPkJlpxRTaw-PBsGwC39UNJZ/w640-h478/Piena_luce_sull'assassino.png" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE0u6mEsZ9WMN-A49eqf6x4slOYpjm6NbU8XHNULVSS31SnMaFyqnxLp7eLR57do2Gmyvv3j6MR9duf2M4eCWPbVlfN1oIAGiBDtvMFkVaOkzfeqXhB24G_kwVbaFhyqbdwlmab-y_im69anby8F6JOhceiFmj3ZXISwsol2kJXLLR2LcJFWCQ7ZeYlTVI/s659/ZI_bwE7knj_mOvejIGVuiNYuF4k.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="517" data-original-width="659" height="502" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE0u6mEsZ9WMN-A49eqf6x4slOYpjm6NbU8XHNULVSS31SnMaFyqnxLp7eLR57do2Gmyvv3j6MR9duf2M4eCWPbVlfN1oIAGiBDtvMFkVaOkzfeqXhB24G_kwVbaFhyqbdwlmab-y_im69anby8F6JOhceiFmj3ZXISwsol2kJXLLR2LcJFWCQ7ZeYlTVI/w640-h502/ZI_bwE7knj_mOvejIGVuiNYuF4k.png" width="640" /></a></div><br />Marianne Koch <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz8jacXOsANFiUJBGigf6cSp4fIa5LdoyMDR2K7FS77GQcDQ40zI45uHiECm8lkt2i_1clAqCrsPU8NsndK5KzKGUUk-BkNMIvsQVGCsphfEqpioaXuQZJ-_MVKEQ2UvpF4t268hj_eRbPBdTym__XQw-E0uvkpX6kNoGy0wHbeP_ekhhHClhq1tUk4l4d/s1132/030_001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz8jacXOsANFiUJBGigf6cSp4fIa5LdoyMDR2K7FS77GQcDQ40zI45uHiECm8lkt2i_1clAqCrsPU8NsndK5KzKGUUk-BkNMIvsQVGCsphfEqpioaXuQZJ-_MVKEQ2UvpF4t268hj_eRbPBdTym__XQw-E0uvkpX6kNoGy0wHbeP_ekhhHClhq1tUk4l4d/w416-h640/030_001.jpg" width="416" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_8N924YIY9WAR8aK-IPY-W053FKGfff3mOxKVUlSbYR_REvVW2Bq5P3Ww8ap2rS_OkpcJsPBHNKWVczdIy7l6dNJiT8T1xHCHXU28WVFx9W7d4y3rse-lGE9qZ4uXRol4ZC9anp6m98kx6Zb6477bLlmBGGOUiGwMD9vt5nerUSf-Od6Kvt_tcozFzyvL/s641/marianne-koch.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="641" data-original-width="516" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_8N924YIY9WAR8aK-IPY-W053FKGfff3mOxKVUlSbYR_REvVW2Bq5P3Ww8ap2rS_OkpcJsPBHNKWVczdIy7l6dNJiT8T1xHCHXU28WVFx9W7d4y3rse-lGE9qZ4uXRol4ZC9anp6m98kx6Zb6477bLlmBGGOUiGwMD9vt5nerUSf-Od6Kvt_tcozFzyvL/w516-h640/marianne-koch.jpg" width="516" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNc0F58BOxlJkUUhKkA_K-6PDxghKcHnWhO-275BV13V93UCl_-CQO4qIzzCz-OUfll-7_aIFtIfl5d00PCWS7RRTyXhqJhaJL13VhyphenhyphenVPJYygmhn8jz7blhg6W6saIKUPw5MI6Dz1eMykUy4itvJkTLcfBl_-gk_7qlb0dnLkFVVKZdYEOqVavlFVAI7LL/s640/Marianne_Koch.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="272" data-original-width="640" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNc0F58BOxlJkUUhKkA_K-6PDxghKcHnWhO-275BV13V93UCl_-CQO4qIzzCz-OUfll-7_aIFtIfl5d00PCWS7RRTyXhqJhaJL13VhyphenhyphenVPJYygmhn8jz7blhg6W6saIKUPw5MI6Dz1eMykUy4itvJkTLcfBl_-gk_7qlb0dnLkFVVKZdYEOqVavlFVAI7LL/w640-h272/Marianne_Koch.png" width="640" /></a></div><div><br /></div>Pascale Audret</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVgCdeOIVTewq889n38sd2ebNbc8yzKm1zF43gh58j3jtPsuKPiXNU4iHWPiMtBbCdquE5AQM3s39fSioW-JlbVZ_8ucl8JltBnDlTKPgTNGDthQFNPWXUC9v84ccMpaUFMn9hcSWVX9GHIoi8a-ui303BILflF_zzmP40l1pcu2AVSoZP6kk2iCd_-s7Z/s333/pascale-audret-250.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="250" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVgCdeOIVTewq889n38sd2ebNbc8yzKm1zF43gh58j3jtPsuKPiXNU4iHWPiMtBbCdquE5AQM3s39fSioW-JlbVZ_8ucl8JltBnDlTKPgTNGDthQFNPWXUC9v84ccMpaUFMn9hcSWVX9GHIoi8a-ui303BILflF_zzmP40l1pcu2AVSoZP6kk2iCd_-s7Z/w480-h640/pascale-audret-250.jpg" width="480" /></a></div><br /><div>Galleria </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoO3lzghNK4xuSoQahnPMXAhUFf0RV53CiSWsGqG5JfDouGhviluxZ_YVclUB7Zw-emkrdUaCT4vQqCM6m9Pqdee07zOmP2ks26UuHZ69qVqQEv8W3UiFOtzGY2MpV9QV7w3NhEI8qByBqd7suNVKEs1yvC-FIFEvwCC-RVxmtf0qpcgyhA53UZzbbVvZG/s886/65610-locandina-big.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="886" data-original-width="666" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoO3lzghNK4xuSoQahnPMXAhUFf0RV53CiSWsGqG5JfDouGhviluxZ_YVclUB7Zw-emkrdUaCT4vQqCM6m9Pqdee07zOmP2ks26UuHZ69qVqQEv8W3UiFOtzGY2MpV9QV7w3NhEI8qByBqd7suNVKEs1yvC-FIFEvwCC-RVxmtf0qpcgyhA53UZzbbVvZG/w482-h640/65610-locandina-big.webp" width="482" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvo1YDL7Y_E5DCOffF6U-2qAQABSaob6BimaJvzF-AICaP_Mlo5GSTU3R2kwDhO1_cnuNo_KbhxFbbMYsgKBfka548mSMGOKSsBrpySbFZbwKNrZboed8cESVZXH_JWPVW0G9jVaTC_Z-MCmurGVMg5IEAz1S4VW25mNy8V9WRvL01E1cqgdApnAff4hyx/s264/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="191" data-original-width="264" height="463" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvo1YDL7Y_E5DCOffF6U-2qAQABSaob6BimaJvzF-AICaP_Mlo5GSTU3R2kwDhO1_cnuNo_KbhxFbbMYsgKBfka548mSMGOKSsBrpySbFZbwKNrZboed8cESVZXH_JWPVW0G9jVaTC_Z-MCmurGVMg5IEAz1S4VW25mNy8V9WRvL01E1cqgdApnAff4hyx/w640-h463/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirh1GTuSGxU-NEPsgv_Vtp699g-JK6Jee8UZIM9f7ZDUKm1lAW-WSvVbV3st6B70En5CXvPUXIHWaxJ9e5x-CFTLFD8ayM19mkrQGF-FTiG0CMRWdZhLJw9fYCBmE9Im893-qt3vDXKFHMutRbnO2HuORLw_EO9Bo7cXlj8MGf27tFgY46Z3wYW3EMdxuC/s1417/s-l1600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1018" data-original-width="1417" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirh1GTuSGxU-NEPsgv_Vtp699g-JK6Jee8UZIM9f7ZDUKm1lAW-WSvVbV3st6B70En5CXvPUXIHWaxJ9e5x-CFTLFD8ayM19mkrQGF-FTiG0CMRWdZhLJw9fYCBmE9Im893-qt3vDXKFHMutRbnO2HuORLw_EO9Bo7cXlj8MGf27tFgY46Z3wYW3EMdxuC/w640-h460/s-l1600.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div>Leggete il saggio dedicato al cinema di Georges Franju:<div><br /><div><a href="https://www.amazon.it/ENIGMA-FRANJU-CINEMA-GEORGES/dp/B0CLPHS3DK/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=K8J3F1GCP073&keywords=georges+franju+enigma&qid=1707427171&sprefix=geroges+franju+enigma%2Caps%2C97&sr=8-1">ENIGMA FRANJU</a><br /><p class="MsoNormal"><br /></p><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-44836336574511581882024-02-19T00:02:00.049+01:002024-02-19T00:02:00.153+01:00LE ORE SONO CONTATE <h2 style="text-align: left;">1440<span>_LE ORE SONO CONTATE <span style="font-weight: normal;"><i>(Count the hours)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Stati Uniti</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1953</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Don Siegel.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk9Whmvodp1lUFFTsNxNbHRK0NXsMZMwH0bCfiROn7Xm5d_tyPXHGTmyvO6LKn4BFEpQtskznPjYn-h0sRoI-wM43Kc_Gbk3ZFCsetrvS0FNbE7uQGnF9LHOIUdGZ0dYEQ7tR1rfpbgZ_UMYZ7TQQ0DOp7tvI2CD2ehbNksYSqdww6YYCw4ZguttcjzZ-g/s1000/71Xd1x-UOiL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="710" height="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk9Whmvodp1lUFFTsNxNbHRK0NXsMZMwH0bCfiROn7Xm5d_tyPXHGTmyvO6LKn4BFEpQtskznPjYn-h0sRoI-wM43Kc_Gbk3ZFCsetrvS0FNbE7uQGnF9LHOIUdGZ0dYEQ7tR1rfpbgZ_UMYZ7TQQ0DOp7tvI2CD2ehbNksYSqdww6YYCw4ZguttcjzZ-g/w326-h460/71Xd1x-UOiL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="326" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Il regista Don Siegel si era fatto le ossa come
assistente e montatore per gente come Michael Curtiz e Raoul Walsh, autori che
forse ne influenzarono lo stile teso, secco, asciutto che ottimizzava ogni
passaggio narrativo in modo mirabile. <i>Le ore sono contate</i> – il cui
titolo sembra quasi l’intento programmatico della poetica del regista – non è
ricordato come il miglior film di Siegel, sebbene sia un valido noir
giudiziario dei primi anni Cinquanta, ma basta prenderne l’incipit per
comprendere l’acuta capacità del regista di snocciolare la trama in modo
incalzante. In una zona rurale degli Stati Uniti due anziani vengono assassinati:
la polizia interviene e sospetta del vicino, George Braden (John Craven), da
poco insediatosi nella zona. L’uomo è innocente ma ha una pistola calibro 9,
esattamente lo stesso di quella del duplice omicidio; intimorito, Braden sul
momento decide di tacere la cosa al procuratore distrettuale Gillespie (Edgar
Barrier), che lo incalza con domande ficcanti. La moglie di Braden, Ellen
(Theresa Wright, bravissima anche da spenta come richiesto dal ruolo) vedendo
il marito sul punto di cedere, decide di prendere la pistola e gettarla nel
lago lì vicino, prima che i poliziotti la trovino durante la perquisizione. I
momenti sono concitati ma la donna si rivela insospettabilmente scaltra e l’arma
finisce dunque in fondo all’acqua melmosa. Ma, proprio a quel punto, George
aveva appena confessato di possedere una pistola e intendeva consegnarla ai
poliziotti per dimostrare la propria innocenza. Una verifica balistica avrebbe
potuto infatti facilmente dimostrare che non si trattava dell’arma del delitto;
malauguratamente adesso la pistola non era più disponibile. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_KNNlgsVrrOkjyoq9U5LEnsIkT-VKu41c0qG21hpI6H13TWue05il0kjXjaWdg8B5EjvHwOizPzray2KqNElnSgAucR66ttcREtClgpxiDtE6cvJ1vllGobkaReMlsz_dcCvsr7onILePdJ51MKsuEBRhFB-pwJM01w_CTtjMwTqPONQqXlpgw3rtrRGb/s1171/160412442_97232f.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1171" data-original-width="936" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_KNNlgsVrrOkjyoq9U5LEnsIkT-VKu41c0qG21hpI6H13TWue05il0kjXjaWdg8B5EjvHwOizPzray2KqNElnSgAucR66ttcREtClgpxiDtE6cvJ1vllGobkaReMlsz_dcCvsr7onILePdJ51MKsuEBRhFB-pwJM01w_CTtjMwTqPONQqXlpgw3rtrRGb/w320-h400/160412442_97232f.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Il che diviene una
complicazione: il comportamento di Ellen convince infatti Gillespie della
colpevolezza di Braden. Al procuratore pare chiaro che la moglie non abbia voluto
far ritrovare la pistola perché era quella usata nell’omicidio. Come si vede,
il congegno narrativo cambia continuamente i presupposti e gli intenti dei
protagonisti sono travisati sia dagli altri personaggi che, mettiamola così,
dalle conseguenze del loro agire, perché tutto finisce per andare in direzione
opposta agli sforzi profusi. Siegel, dal canto suo, è formidabile nel dettare i
ritmi in cabina di regia: con un incipit così, il film è già bell’è che
risolto. In sostanza Braden, dopo aver ammesso la sua colpevolezza a fronte
della durezza dell’interrogatorio a cui è sottoposta anche sua moglie, che oltretutto
è incinta, non riuscirà (quasi) più a levarsi di dosso l’etichetta di
colpevole. La sua confessione, firmata in cambio della promessa che Ellen venisse
rilasciata, sarà la prova schiacciante dell’accusa che non si preoccuperà più
di continuare con gli accertamenti. La pistola non viene ricercata, il vero
colpevole, Max Verne (Jack Elam) pur se fortemente indiziato, non viene
torchiato e, anzi, Gillespie sembra mettersi di puntiglio a sostenere la
colpevolezza di Braden. Anche perché il suo amico, l’avvocato Doug Madison
(Macdonald Carey), che lui stesso ha nominato difensore d’ufficio dell’accusato,
dopo essere stato assai riluttante ad accettare l’incarico, ha preso a cuore il
caso. Troppo a cuore, sembra non solo al procuratore, almeno a sentire le voci di
un qualche interesse sentimentale del legale nei confronti di Ellen, quantunque
Madison fosse già ben accasato con Paula (Dolores Moran), bionda, bella e
ricchissima. In realtà, quello dell’avvocato è solo senso di giustizia, in
quanto è evidente, ad un esame un minimo approfondito, che contro Braden non esistono
vere prove e la confessione non ha riscontri concreti. E questo è l’aspetto
migliore del film: perché quello che Siegel mette sotto accusa non è un caso
isolato di malagiustizia, ma il sistema giudiziario americano sebbene potremmo
sostanzialmente estenderne la critica a quelli di tutti i paesi cosiddetti
liberi. Per carità, questo non vuol dire che nei regimi dittatoriali gli
imputati se la passino meglio, questo assolutamente no. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-B0qD1TvtWX0leMZwFYeXknXvOwAfov_5eygVEdv5XqySr18Iv7xGoUaPM9FHznSDmmt7MQS4H4IJAvDL3-cOH3WT9HzH_oNO1Sewuu-5KYGcmeCBFc_9Hx07Hjns2KAaBn6gp-yYIpm6FgCl-U_YuMfpOo07nyLw49OYNK6bZ_n_x3MNR_0MEGzS_Zqj/s1000/208332541_max.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="777" data-original-width="1000" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-B0qD1TvtWX0leMZwFYeXknXvOwAfov_5eygVEdv5XqySr18Iv7xGoUaPM9FHznSDmmt7MQS4H4IJAvDL3-cOH3WT9HzH_oNO1Sewuu-5KYGcmeCBFc_9Hx07Hjns2KAaBn6gp-yYIpm6FgCl-U_YuMfpOo07nyLw49OYNK6bZ_n_x3MNR_0MEGzS_Zqj/w400-h311/208332541_max.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Però, in genere, nei
paesi occidentali, il potere giudiziario viene propagandato come equo, in virtù
della sua indipendenza da quello politico. In realtà, laddove riesca ad essere
davvero indipendente dalla politica, quello è certamente un punto a suo favore
ma poi il quadro è assai più complesso e articolato. Perché è un dato di fatto
che, nelle difficoltose dinamiche dei dibattimenti, l’accusa finisca non tanto
per inseguire la verità quanto per cercare un individuo che sia condannabile. E
quando lo trova e i pezzi del puzzle sembrano combaciare, non si affanna poi
più di tanto a produrre ulteriori verifiche; al contrario, sembra piuttosto
cercare di preservare quell’equilibrio tra i vari elementi che incastrano il
malcapitato, un equilibrio magari faticosamente e forzosamente trovato. Un
quadro che ricorda qualcosa, magari nei processi italiani? Dovrebbe, perché la
cosa accade puntualmente anche e soprattutto in quelli più noti e mediatici
perché le forzature delle procure vanno di pari passo al clamore dell’opinione
pubblica. Ma, per dovere di cronaca, è anche vero che in molti casi, le pastoie
burocratiche della Giustizia sono rispolverate <i>ad hoc</i> per rilasciare
questo o quell’imputato in modo strumentale. Insomma, si tratta di un sistema
che, a guardare i risultati, fa acqua da tutte le parti con l’unico vantaggio a
suo carico – non da poco, ad essere onesti – che l’assolutismo di despoti e
dittatori, che dispongono a proprio piacimento della Giustizia, è certamente
assai peggio. Ma che sia almeno chiaro che anche nel mondo cosiddetto libero –
quello che prevede l’indipendenza del potere giudiziario – non siamo di fronte
ad un sistema equo nemmeno in materia di Giustizia. E Siegel, già nel 1953,
quando il modello americano era in rampa di lancio, si premura di mostrarcelo
in modo quanto mai chiaro e inequivocabile. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigf01Oddz4zrAb3d5zb1VSLU0ku3VyeapALIFQr1oHSD_60-v7Wq994qQjLQ3bm9iBHI2NYj5F90TQJkTnxy9_IKHCft4f8MbAZij7bbKKYuXOYZA3SEzAdVQggywyotVhw6yiTkb8yTe7qZ5g972clQgIR-HFIqrvfncwSGdqHbfSQKF5Svy2D6pE4_ML/s400/carey-and-wright.webp" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="400" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigf01Oddz4zrAb3d5zb1VSLU0ku3VyeapALIFQr1oHSD_60-v7Wq994qQjLQ3bm9iBHI2NYj5F90TQJkTnxy9_IKHCft4f8MbAZij7bbKKYuXOYZA3SEzAdVQggywyotVhw6yiTkb8yTe7qZ5g972clQgIR-HFIqrvfncwSGdqHbfSQKF5Svy2D6pE4_ML/w400-h250/carey-and-wright.webp" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Il tutto in un film che, pur non
essendo un capolavoro, tiene costantemente lo spettatore sull’orlo della
poltrona, avvinto dall’intrigo e in apprensione per la sorte di Braden che,
nonostante gli sforzi dell’avvocato Madison che accendono continuamente nuove illusioni,
sembra sempre più segnata. Il tema delle speranze che riservano sempre
risultati negativi è l’argomento cardine del film – si veda lo sguardo del
racconto su una Giustizia che si rivela ingiusta – e ad esso è legato il momento
critico più impressionante della storia. Nonostante il film si apra con la
citata scena dell’omicidio, il passaggio più tremendo è quando il sommozzatore
chiamato da Madison per trovare la pistola in fondo al lago, deve congedarsi
avendo l’avvocato esaurito il budget a disposizione per pagarne le immersioni. L’uomo
si era presentato infatti come una sorta di salvatore della patria e come tale aveva
voluto esser pagato e di questo si sera preoccupato Madison, non avendo risorse
finanziarie la povera Ellen. Pur non essendo riuscito nello scopo di recuperare
la pistola, decide comunque di prendersi un premio extra e cerca di cogliere al
volo l’occasione di trovarsi a tu per tu con una donna bella e indifesa come la
signora Braden. La scena, che in un primissimo momento non lascia presagire
nulla di drammatico, è girata con maestrìa ma è traumatizzante anche per il suo
essere completamente fuori contesto: ed è proprio in questo modo che Siegel
riesce a catturare perfettamente la natura della violenza che è, sempre, del
tutto immotivata e senza giustificazioni. Notevole l’apporto della fotografia
in bianco e nero di John Alton per la resa di questa sequenza e di molte altre,
nelle quali la luce e il gioco delle ombre è usato con notevole perizia. Il
morboso desiderio sessuale, che nella citata scena muove il sommozzatore, è
esplorato anche nella coppia composta dal violento Max Verne e dalla sua donna
Grace (una sinuosa e sensuale Adele Mara). La ragazza è consapevole dei rischi
che corre convivendo con un tipaccio come Verne, ma li preferisce alla miseria
della sua famiglia d’origine. Non è, quindi, un personaggio positivo, in quanto
è evidente che ogni sua mossa è dettata dall’intento di guadagnare qualcosa; da
un punto di vista morale ci sarebbe da obiettare anche sul fatto che, sapendo
che un innocente sta finendo sulla forca, non si lascia affatto intenerire e
non collabora con le indagini, ma sia sempre in cerca di ottenere qualcosa di
concreto in cambio. Eppure lo sguardo di Siegel e del film sono tutto sommato
bonari, nei suoi confronti: che i poveracci cerchino di barcamenarsela
infischiandosene dei temi etici o della Giustizia, è comprensibile, insomma.
Assai meno che lo facciano funzionari delle istituzioni. Ma tant’è ancor oggi. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnnWJE-RxqySjoFAoFcxnaKMXzb8TRxAvjgA0nqeWIE3gKioydLH4UvTKeg-2PcBA7cak7Ex4jXudVolU95WPHwbfSx0KDZw6SvLzYdHaYJFcyv3s9mhcW-Lh_9f8QPmKYItXkhVYETKUZwqvLQJaW4BVcO3p3x-x_M78L8b5ysSOOv9LRnc7SwXTeWvnS/s1280/image-w1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnnWJE-RxqySjoFAoFcxnaKMXzb8TRxAvjgA0nqeWIE3gKioydLH4UvTKeg-2PcBA7cak7Ex4jXudVolU95WPHwbfSx0KDZw6SvLzYdHaYJFcyv3s9mhcW-Lh_9f8QPmKYItXkhVYETKUZwqvLQJaW4BVcO3p3x-x_M78L8b5ysSOOv9LRnc7SwXTeWvnS/w640-h360/image-w1280.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWTHfHhS3s8nCCGcVT_RiYbeT2ZW4-91rNctHJ0q9AV0qINIe-mo3-rsxQfWa-5KXbIBjM1LIcRIpiCkgcLgiBmLEyuAteGl6AB5X2m9YbuYGCRfMq8FKJfJgcyNddFkeXayyffSiN2ESMtBMfBCBZDjvw_oUM0oTT-OX9G9qeACY8OTK8wwSYS2U9-Biq/s595/llxUuHTSQXRcPlbpcvFH9DtB3mQ.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="442" data-original-width="595" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWTHfHhS3s8nCCGcVT_RiYbeT2ZW4-91rNctHJ0q9AV0qINIe-mo3-rsxQfWa-5KXbIBjM1LIcRIpiCkgcLgiBmLEyuAteGl6AB5X2m9YbuYGCRfMq8FKJfJgcyNddFkeXayyffSiN2ESMtBMfBCBZDjvw_oUM0oTT-OX9G9qeACY8OTK8wwSYS2U9-Biq/w640-h476/llxUuHTSQXRcPlbpcvFH9DtB3mQ.png" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Dolores Moran </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYeQZgm5wZsxxRBEqUXtljIvF_Kpu6rPCGSDJXmHhBZf89eQ0fm_A7AUALt3yZTBvrNU9xyR05wNRfSG0poOyMMNMKFDk7wMYW_JdNj3H5Gw6d_ADxFWl1vBwo84rFzyUICPEPr317Bq4mdyHP82bYxutDhab-jzCMVNiVnL-sfEnaUXLjHAs9AgItTWXn/s496/364full-dolores-moran.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="496" data-original-width="364" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYeQZgm5wZsxxRBEqUXtljIvF_Kpu6rPCGSDJXmHhBZf89eQ0fm_A7AUALt3yZTBvrNU9xyR05wNRfSG0poOyMMNMKFDk7wMYW_JdNj3H5Gw6d_ADxFWl1vBwo84rFzyUICPEPr317Bq4mdyHP82bYxutDhab-jzCMVNiVnL-sfEnaUXLjHAs9AgItTWXn/w470-h640/364full-dolores-moran.jpg" width="470" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifRa8Kd9boEXtDyj1j4vF-fIHHHvqdW0JnKlHDBFcmONfNLJoNM7Hh6PLu75GJ18jt3Z2CLDkxuykDGa3w7g11fk_cH65-eq2I1HHROdAVdiJXXGTiDMvPcFWRb0YGHRt57ZTnMBoR1hHk-4x1SPH7AUMDnheMkkAs8vXgEtjmtNxVmuj2EITZ0iBc_T63/s488/dolores-moran.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="488" data-original-width="397" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifRa8Kd9boEXtDyj1j4vF-fIHHHvqdW0JnKlHDBFcmONfNLJoNM7Hh6PLu75GJ18jt3Z2CLDkxuykDGa3w7g11fk_cH65-eq2I1HHROdAVdiJXXGTiDMvPcFWRb0YGHRt57ZTnMBoR1hHk-4x1SPH7AUMDnheMkkAs8vXgEtjmtNxVmuj2EITZ0iBc_T63/w520-h640/dolores-moran.jpg" width="520" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwCiVglwnuXcRmQJ8SOvN2Son6AAoeOkALKAVgsXxP4B1RWxitabmNXQXmzQNopprsZpn1VaJ8Is7y7cza51bDJKNFs56fBhEu3iPS7qVMmVOJiYLkTo_bxTfz_gJapvyBJS9kSz6GFvxX7rXbrVPJ7A9g4xo4dojWJ-KwTVpI_L5EoA63i3TGBXDL4c9f/s251/dolores.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="201" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwCiVglwnuXcRmQJ8SOvN2Son6AAoeOkALKAVgsXxP4B1RWxitabmNXQXmzQNopprsZpn1VaJ8Is7y7cza51bDJKNFs56fBhEu3iPS7qVMmVOJiYLkTo_bxTfz_gJapvyBJS9kSz6GFvxX7rXbrVPJ7A9g4xo4dojWJ-KwTVpI_L5EoA63i3TGBXDL4c9f/w513-h640/dolores.jpg" width="513" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK65ApQkjKVLElrKYFHj0G8Aj4opPY8jMwVTMGDgM0YDmMrlzLAcJ8sdxtVQQYBSSgcffvxPaRQlVxjIob_i5sLqylbVCY6YmyWKV_gogYNqPdAWENNwaO8H3h3b0BpNLMvJU7lpd8wh96iT4bw0QG6Wf_JCdUV6EWXebEOYThfy4O4BbQU1fOUCVzDuQZ/s480/hqdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK65ApQkjKVLElrKYFHj0G8Aj4opPY8jMwVTMGDgM0YDmMrlzLAcJ8sdxtVQQYBSSgcffvxPaRQlVxjIob_i5sLqylbVCY6YmyWKV_gogYNqPdAWENNwaO8H3h3b0BpNLMvJU7lpd8wh96iT4bw0QG6Wf_JCdUV6EWXebEOYThfy4O4BbQU1fOUCVzDuQZ/w640-h480/hqdefault.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBW0aFBoD-tr3XUroQdUYs2Xwtw0A5-qmwvq9339RNt65Qv2WDaJwkz7OdOBfjA2hgAXMzMmQAR7_qzRhccoSt1NecoV9uORyIdu1ZGb8URavwG_RDei2WVspvUxdrZS4p5xxWy_t3fVGBL8kSNqCVsSwRM0dKBZlQL3gkcNQWZF6MYfoqZMQU828qytGx/s1519/image-w856.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1519" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBW0aFBoD-tr3XUroQdUYs2Xwtw0A5-qmwvq9339RNt65Qv2WDaJwkz7OdOBfjA2hgAXMzMmQAR7_qzRhccoSt1NecoV9uORyIdu1ZGb8URavwG_RDei2WVspvUxdrZS4p5xxWy_t3fVGBL8kSNqCVsSwRM0dKBZlQL3gkcNQWZF6MYfoqZMQU828qytGx/w540-h640/image-w856.webp" width="540" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Teresa Wright </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAWSyzsLDWLMvhr_XZf6EzEbD1rFT0jpQONndRg7O5HSj0Wq92PjnKcybrZmXvZTMEWmgpwp5FUaxiWEAuuRehW5Ma8oXyBbo2TIqUrXkVFoFWsb4lxTMWsp6DBseTJducf9_ja0DfVJWDG1bo_EE4GEiwSGXiMXnr7NIn_SLf_wxe-dwPDXeTvnVFSLSE/s560/countthehours3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="560" height="494" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAWSyzsLDWLMvhr_XZf6EzEbD1rFT0jpQONndRg7O5HSj0Wq92PjnKcybrZmXvZTMEWmgpwp5FUaxiWEAuuRehW5Ma8oXyBbo2TIqUrXkVFoFWsb4lxTMWsp6DBseTJducf9_ja0DfVJWDG1bo_EE4GEiwSGXiMXnr7NIn_SLf_wxe-dwPDXeTvnVFSLSE/w640-h494/countthehours3.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1sPi0bCbs2xx57aIWcjmouL8sX06SkOfO-00MXZDAaXX0HbBrWPQO4WMnv039WHCJYWSlt8iNRBvwYABTJQkpibQggxPCKkJn5GVfD8esMJSX5QF1uqWvHjkjjZ8JTu3hnpk4ae60jP1-wexBZSiiiLKBURhhdtl_skqFHg8phQ2Bb_Rb_ykVL7gmDbjc/s1440/teresa%20wright%201.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1sPi0bCbs2xx57aIWcjmouL8sX06SkOfO-00MXZDAaXX0HbBrWPQO4WMnv039WHCJYWSlt8iNRBvwYABTJQkpibQggxPCKkJn5GVfD8esMJSX5QF1uqWvHjkjjZ8JTu3hnpk4ae60jP1-wexBZSiiiLKBURhhdtl_skqFHg8phQ2Bb_Rb_ykVL7gmDbjc/w480-h640/teresa%20wright%201.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6oGL15jRqBw0OP2T1uuCU78yX8go653KK2DulnQDT4go82cVGkbp5tFKGr1pxxSoQnqsDS36qZOhs8X0zKaBYMrhg4AoZjJmre50OtDkCtc4BqiRLtSxxa2z8gue5GuDJDSBJbAqpsjmlTBmVH82Xr0YC1aSkwbVXkkRPN4qfJ04WSGvG3sTQS7UeqdmR/s750/uRc6acpFTTMhTfTlxNOG363XUHt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6oGL15jRqBw0OP2T1uuCU78yX8go653KK2DulnQDT4go82cVGkbp5tFKGr1pxxSoQnqsDS36qZOhs8X0zKaBYMrhg4AoZjJmre50OtDkCtc4BqiRLtSxxa2z8gue5GuDJDSBJbAqpsjmlTBmVH82Xr0YC1aSkwbVXkkRPN4qfJ04WSGvG3sTQS7UeqdmR/w426-h640/uRc6acpFTTMhTfTlxNOG363XUHt.jpg" width="426" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Adele Mara </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMgn1uoMRiQ1Ve98XGhrRwINXjSEe4oleDJRSEUc6Oraix7AE1a_NBJbIlWPun41yByQJQIgjbBY6Lj0J3FfP21xT31imjarh1sKk8jMhJptijPJGo7flH7gpeuNXmSK8V-7eRFwBSZTufolzYjuU1Qsi-5LZmTCXOOTDnSS2JZZXH96vzK-3NaRjzg8iI/s1000/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="818" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMgn1uoMRiQ1Ve98XGhrRwINXjSEe4oleDJRSEUc6Oraix7AE1a_NBJbIlWPun41yByQJQIgjbBY6Lj0J3FfP21xT31imjarh1sKk8jMhJptijPJGo7flH7gpeuNXmSK8V-7eRFwBSZTufolzYjuU1Qsi-5LZmTCXOOTDnSS2JZZXH96vzK-3NaRjzg8iI/w524-h640/1.jpg" width="524" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_hldnxZDTDZaEjZ1EXw4IQ-P0sRJlrgmYjoxhhpyGQDKywhaamBF-Na10P8Uo_wqNjNd-W7bvCUBz-8isq5riUVxl4lf7UI39Osu7VujIDjcGC5WjCexQWYL6deHEJjswm8pLiJ9CFtCUIn0DJ4JpPadX969IWWKR1ZpUe-fzdAT-6WRNLH6tPys_DPzJ/s1823/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1823" data-original-width="1460" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_hldnxZDTDZaEjZ1EXw4IQ-P0sRJlrgmYjoxhhpyGQDKywhaamBF-Na10P8Uo_wqNjNd-W7bvCUBz-8isq5riUVxl4lf7UI39Osu7VujIDjcGC5WjCexQWYL6deHEJjswm8pLiJ9CFtCUIn0DJ4JpPadX969IWWKR1ZpUe-fzdAT-6WRNLH6tPys_DPzJ/w512-h640/2.jpg" width="512" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBSOV9OHsevvDb7fv1qYNMG9DY7mj3Mc86cxJflg_7T_pgK4CL_QX2JPXwaxmxB7cP7HGJLUMCpatAKefl0I6FCWoknkv6GzL73jSV8dWxI1ElT7BT0MtnSQQ5Po9HZv2LnWtwacFS6UK1PhyphenhyphenyOnFBeS_pys7wCaraiC-zTeat0pyvbrf-oMnsVT-_pBwe/s1519/3.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1519" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBSOV9OHsevvDb7fv1qYNMG9DY7mj3Mc86cxJflg_7T_pgK4CL_QX2JPXwaxmxB7cP7HGJLUMCpatAKefl0I6FCWoknkv6GzL73jSV8dWxI1ElT7BT0MtnSQQ5Po9HZv2LnWtwacFS6UK1PhyphenhyphenyOnFBeS_pys7wCaraiC-zTeat0pyvbrf-oMnsVT-_pBwe/w540-h640/3.webp" width="540" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZBO5aV4QgyjOewudHFNCO8qERf-4euTXF2g-RhSKtBAUDe7Oa_ub4XqiRDOAnecQmTKjpVlAuR2htfPF3PgxHEi49CMAFcp_AdWmckMpvo7t1qIQhR7v8fmQtK14oVsF46Lrava0-btXTVYDntvKHzaa3ZTaezBWb7A176VleGAQ20b3lsD9xNbKj7kJR/s461/la-locandina-di-le-ore-sono-contate-52146_jpg_320x0_crop_q85.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="461" data-original-width="311" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZBO5aV4QgyjOewudHFNCO8qERf-4euTXF2g-RhSKtBAUDe7Oa_ub4XqiRDOAnecQmTKjpVlAuR2htfPF3PgxHEi49CMAFcp_AdWmckMpvo7t1qIQhR7v8fmQtK14oVsF46Lrava0-btXTVYDntvKHzaa3ZTaezBWb7A176VleGAQ20b3lsD9xNbKj7kJR/w432-h640/la-locandina-di-le-ore-sono-contate-52146_jpg_320x0_crop_q85.jpg" width="432" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKhGfY1v_z3yEWYCdAzjVFZ71K_4278l-FyNT-wzz4Cob2wYKARD0RxODED8DeEg7gfu3NYoFP2F48643xWKAsTgOCzo4RtNL_PiQMPeh5RI7WGAU7voqgIrgWhqQ3VBwIhiCHlnDPnvI4NJO6dp8QQ4fFxl-CUre_lLYlwHwXmx-sUwPFDFJ0dG9F4ZiA/s1024/LE-ORE-SONO-CONTATE-ANT-e1600785045965.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="709" data-original-width="1024" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKhGfY1v_z3yEWYCdAzjVFZ71K_4278l-FyNT-wzz4Cob2wYKARD0RxODED8DeEg7gfu3NYoFP2F48643xWKAsTgOCzo4RtNL_PiQMPeh5RI7WGAU7voqgIrgWhqQ3VBwIhiCHlnDPnvI4NJO6dp8QQ4fFxl-CUre_lLYlwHwXmx-sUwPFDFJ0dG9F4ZiA/w640-h444/LE-ORE-SONO-CONTATE-ANT-e1600785045965.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxDeakRflvMHxuEq4r5RQNUYFz-IQy1hZHh8sAXe5IAgVPtWt7PbxCTGRMGnflm3GlrCuzZJbFnQQ7klRjr87D4zaelqnmQxm1J6rJ4FeJJzpq4dv7OZzX_72_oGb8T7xb83NEQAv30ZLCuUMfC7Eil7eSSgAkyY8cAphfVkv0Bk4oriQkGAPzowfhg3y4/s1200/s-l1200%20(1).webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="935" data-original-width="1200" height="498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxDeakRflvMHxuEq4r5RQNUYFz-IQy1hZHh8sAXe5IAgVPtWt7PbxCTGRMGnflm3GlrCuzZJbFnQQ7klRjr87D4zaelqnmQxm1J6rJ4FeJJzpq4dv7OZzX_72_oGb8T7xb83NEQAv30ZLCuUMfC7Eil7eSSgAkyY8cAphfVkv0Bk4oriQkGAPzowfhg3y4/w640-h498/s-l1200%20(1).webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4Df7gAgV033gdw9Z3Z6XTxY0ryS632tqhTQYqoFIhSJoE6TYcKRI17sGsQBWrAH70hPzgypW-7fY5KuIsFjsGqqgCVHHWpwYcIIVZxO0Dhd6ZQt4NAaz5IpnJ6-KYnGdeG7LRU-XokV26rcAFBDpzPRU3U-teWaClJ30BUkcKwoxRoIzbjSyYeNfTTTol/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="404" data-original-width="512" height="506" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4Df7gAgV033gdw9Z3Z6XTxY0ryS632tqhTQYqoFIhSJoE6TYcKRI17sGsQBWrAH70hPzgypW-7fY5KuIsFjsGqqgCVHHWpwYcIIVZxO0Dhd6ZQt4NAaz5IpnJ6-KYnGdeG7LRU-XokV26rcAFBDpzPRU3U-teWaClJ30BUkcKwoxRoIzbjSyYeNfTTTol/w640-h506/unnamed.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5EEVuevbbSSYVKqFc3nQJ4gd4_FrcssqKea_AsGN-ix5fGLTpgsgOsESO3JdMARt0e9HsXzKdvaLzJhpCV1I5n1eMxlk4dur6Oz2Y-iiWuTshQ7qYHJw_2uxrZw_2JCw2DLp4ZJ9vz3Dz13J2YIqONu32rNbZwnd7TgOORBQdTKJQStBQnz20B0VJr-tj/s1200/s-l1200.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="1200" height="514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5EEVuevbbSSYVKqFc3nQJ4gd4_FrcssqKea_AsGN-ix5fGLTpgsgOsESO3JdMARt0e9HsXzKdvaLzJhpCV1I5n1eMxlk4dur6Oz2Y-iiWuTshQ7qYHJw_2uxrZw_2JCw2DLp4ZJ9vz3Dz13J2YIqONu32rNbZwnd7TgOORBQdTKJQStBQnz20B0VJr-tj/w640-h514/s-l1200.webp" width="640" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-28525455923896963172024-02-17T00:02:00.037+01:002024-02-26T20:51:22.642+01:00UN COLPO DI PISTOLA<h2 style="text-align: left;">1439<span>_UN COLPO DI PISTOLA <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Italia</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1942</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Renato Castellani.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtSkYtTvWJiCXLxxlzgV_EI6vJyvELMA1Vb248iErw254RFurpp0QW9pNHrhVyajICjRZ26T3XUYoVb-gA99Ptrok62smuyQQuQSdqOLjvqoGdFQ1VI9ca3txIsW_Lc69PibhsGPxoX-LCUG9hhFbwJxy27FaB8rz2ttEmM4ty7V6uoKpcihX_3dYO2t4s/s700/MV5BYjRjZWJlNDEtOTZjOS00N2ZmLTk3YTEtOTczZjNkMzU5NmMxXkEyXkFqcGdeQXVyNjU2OTUyODc@._V1_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="500" height="459" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtSkYtTvWJiCXLxxlzgV_EI6vJyvELMA1Vb248iErw254RFurpp0QW9pNHrhVyajICjRZ26T3XUYoVb-gA99Ptrok62smuyQQuQSdqOLjvqoGdFQ1VI9ca3txIsW_Lc69PibhsGPxoX-LCUG9hhFbwJxy27FaB8rz2ttEmM4ty7V6uoKpcihX_3dYO2t4s/w328-h459/MV5BYjRjZWJlNDEtOTZjOS00N2ZmLTk3YTEtOTczZjNkMzU5NmMxXkEyXkFqcGdeQXVyNjU2OTUyODc@._V1_.jpg" width="328" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">L’esordio in regia di Renato Castellani è un film
esemplare del <i>Calligrafismo</i>, la corrente cinematografica che, in Italia,
si diffuse all’incirca in quel periodo compreso tra il declino del cinema dei <i>Telefoni
Bianchi</i> e l’avvento del <i>Neorealismo</i>. <i>Un colpo di pistola</i>,
innanzitutto, può vantare un’illustre origine letteraria –nello specifico <i>Il
colpo di pistola</i>, di <a name="_Hlk154941297">Aleksandr </a><a name="_Hlk154953424">Puškin</a>,
contenuto ne <i>I racconti del defunto Ivan Bielkine</i>– che era una delle
prerogative del Calligrafismo. La critica, al tempo, non accolse benevolmente
questa nuova tendenza cinematografica, accusandola di essere un po’ fine a sé
stessa, nella sua eccessiva cura formale, come si può anche intuire della
definizione attribuita alla corrente, che pare venne coniata proprio con un
intento non precisamente lusinghiero. <i>Un colpo di pistola</i> paga dazio
proprio in questo aspetto, nella stucchevole ricercatezza, per la verità, riscontrabile,
più che nell’aspetto visivo del film, nei dialoghi leziosi e, in qualche
frangente perfino petulanti, oltre che nel tentativo di dare una forma più
compiuta al racconto all’origine. In effetti, <i>Il colpo di pistola</i> di Aleksandr
<a name="_Hlk155635864">Puškin</a>, verte su un’idea brillante e si preoccupa
unicamente di metterla in forma scritta. Nello specifico, lo spunto
interessante che ispirò lo scrittore russo era che i menefreghisti, coloro i
quali non cercano la felicità o magari semplicemente non se ne curano, non
valgono nemmeno la pallottola che serve ad ammazzarli. Nel racconto, al momento
di sparare al rivale in un duello, il protagonista, vedendo che questi mangia
ciliegie senza dare nessuna importanza a quello che sta per succedergli, decide
che, per il momento, è meglio soprassedere. Tornerà a riscuotere il pegno, il
colpo di pistola del titolo, se e quando l’uomo sarà felice. Allora, ucciderlo,
avrà un senso. Attraverso questo curioso e stimolante modo di affrontare
l’argomento, il padre della letteratura russa sottolineava quanto fosse
importante vivere con interesse, con passione, con attenzione, la vita. Idea
folgorante, certo, ma che da sola non era adeguata a reggere la dimensione di
un film commerciale. Del resto, lo stesso Puškin ci aveva ricavato un racconto
e non un romanzo. Per questo motivo, una pattuglia di sceneggiatori –oltre allo
stesso Castellani, Mario Bonfantini, Mario Soldati, Alberto Moravia e Corrado
Pavolini– si misero all’opera per imbastire una romantica storia che potesse
giustificare l’ora e mezza prevista. Effettivamente, per quanto il melodramma
intessuto possa essere coinvolgente, l’impressione che può sorgere, è che tutto
quanto sia stato soltanto un semplice gioco delle parti. Nelle quali troviamo:
Andrea Anickoff (Fosco Giachetti), il protagonista, il tiratore infallibile che
rinuncia a sparare al duello; Sergio Drutzky (Antonio Centa), l’esuberante e
svagato aspirante ufficiale che insidia la ragazza amata da Andrea, e per ciò
viene sfidato da questi; Mascia (Assia Norris), ambito vertice del triangolo
melodrammatico. La Norris è radiosa ma eccede nel civettare, così come
Giachetti è troppo serioso e Centa troppo spensierato; gli autori sono bravi, e
il lavoro svolto in sede di stesura si nota, per cui, nonostante questi eccessi,
un punto di equilibrio si trova. Ma, appunto, l’impressione è di una ricerca
calcolata di far quadrare i dettagli della trama e della struttura interna, pur
cercando di non sconfessare, questo va riconosciuto, lo spirito del testo
all’origine. Nel complesso, un risultato dignitoso. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKnmuyeVyqoTMxInj7DhiPXaXFT4Ng7iedrWxSiB4km-Cq6ikbEWoMRb8iek35WO2ou1zuQL0Dh5AnXV4_3OZLv4SlXZ2jnS0oymBeoeVBmfG75Turf_c1KvbDKcGvZG92qVm-UNLHRZF_o03n0ILvhfEDt0nOFOtoID1KhE6PVDc137jG5G5ERFMYEEFT/s425/Antonio_Centa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="425" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKnmuyeVyqoTMxInj7DhiPXaXFT4Ng7iedrWxSiB4km-Cq6ikbEWoMRb8iek35WO2ou1zuQL0Dh5AnXV4_3OZLv4SlXZ2jnS0oymBeoeVBmfG75Turf_c1KvbDKcGvZG92qVm-UNLHRZF_o03n0ILvhfEDt0nOFOtoID1KhE6PVDc137jG5G5ERFMYEEFT/w640-h470/Antonio_Centa.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjwc-QhMdDLHQItkAzMydWsGmoJAthZ33vqeXFfbP_es-KTCtIptZ8BE1WRfosdaVW1Si56Qji1zTZ4YYYqJFcARa9eeVq7Ww56TmyCWEID42bWNGmZCNVTieTx_jOumoE7ghLr6zSMHv9ViUJdrGriDBOebdMsaLA27IQdGhyphenhyphen0QRMFnkIvSVbP9Tv0Ga9/s1627/Colpo-di-pistola1942_01.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1227" data-original-width="1627" height="482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjwc-QhMdDLHQItkAzMydWsGmoJAthZ33vqeXFfbP_es-KTCtIptZ8BE1WRfosdaVW1Si56Qji1zTZ4YYYqJFcARa9eeVq7Ww56TmyCWEID42bWNGmZCNVTieTx_jOumoE7ghLr6zSMHv9ViUJdrGriDBOebdMsaLA27IQdGhyphenhyphen0QRMFnkIvSVbP9Tv0Ga9/w640-h482/Colpo-di-pistola1942_01.jpg" width="640" /></a></div><br /> Assia Norris </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8M5XUJ8qRuOmQZViRzgv_jJlNgKPy9cVtQQpKE2CnqZ48lXxLfoAnFal5nuyAfOFq4xX01Ob8KnZAsdfI92Lg-UVeCKLLnIMt0TZbRebux9JaNwMTvQx0un9cpWtRxozSGBDbUuA6rD-5tdVv_yiTVgoL9SWW0xRjL9ZEIg0vC2gn6GlQIMgjXHrw1r8q/s1000/MV5BNmJiYmE3YmItZDQ5Mi00NWFlLWE3MDMtYTlkNWFjZTYxZTg5XkEyXkFqcGdeQXVyMzI5NDcxNzI@._V1_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="682" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8M5XUJ8qRuOmQZViRzgv_jJlNgKPy9cVtQQpKE2CnqZ48lXxLfoAnFal5nuyAfOFq4xX01Ob8KnZAsdfI92Lg-UVeCKLLnIMt0TZbRebux9JaNwMTvQx0un9cpWtRxozSGBDbUuA6rD-5tdVv_yiTVgoL9SWW0xRjL9ZEIg0vC2gn6GlQIMgjXHrw1r8q/w436-h640/MV5BNmJiYmE3YmItZDQ5Mi00NWFlLWE3MDMtYTlkNWFjZTYxZTg5XkEyXkFqcGdeQXVyMzI5NDcxNzI@._V1_.jpg" width="436" /></a></span></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Galleria </span></span></p><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYUf8olG8aW93MxQkFHHHIRgl4PgfRcufLEfnwoF4iCNzXOPEK4Q9bt3uOJXfAdcKKsdVGy0LOsQoX1jbkBftRZzT1mhchCyT0zHgKJFsBb_VnKoVMBPwZnUtMwLiUHOGdv6zMjg3py1TcI7IIznhox91Wm_tk-uxNc7kLJUD3n-RgB8j-gCK_p8DAWmga/s360/cover.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="240" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYUf8olG8aW93MxQkFHHHIRgl4PgfRcufLEfnwoF4iCNzXOPEK4Q9bt3uOJXfAdcKKsdVGy0LOsQoX1jbkBftRZzT1mhchCyT0zHgKJFsBb_VnKoVMBPwZnUtMwLiUHOGdv6zMjg3py1TcI7IIznhox91Wm_tk-uxNc7kLJUD3n-RgB8j-gCK_p8DAWmga/w426-h640/cover.jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihXt48xquMrcjCwn6ka1zIJR3HypqECVtY2M2Swm4-3SjWpzglHEXs7VPEeNsq2eNFMeZMGns13WrHsXPOn09huaM397vmR4-e7nn8V4eknZbKx0V0ieL1oUmjrOq7OcP-pFwbTmlGhaOrs-ZcmEV7Q64HIaQzNI2U3O-o8e0hwgobxWqBgBoEZ3Llr4FK/s1200/MV5BYjRjZWJlNDEtOTZjOS00N2ZmLTk3YTEtOTczZjNkMzU5NmMxXkEyXkFqcGdeQXVyNjU2OTUyODc@._V1_UY1200_CR113,0,630,1200_AL_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="630" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihXt48xquMrcjCwn6ka1zIJR3HypqECVtY2M2Swm4-3SjWpzglHEXs7VPEeNsq2eNFMeZMGns13WrHsXPOn09huaM397vmR4-e7nn8V4eknZbKx0V0ieL1oUmjrOq7OcP-pFwbTmlGhaOrs-ZcmEV7Q64HIaQzNI2U3O-o8e0hwgobxWqBgBoEZ3Llr4FK/w336-h640/MV5BYjRjZWJlNDEtOTZjOS00N2ZmLTk3YTEtOTczZjNkMzU5NmMxXkEyXkFqcGdeQXVyNjU2OTUyODc@._V1_UY1200_CR113,0,630,1200_AL_.jpg" width="336" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigNl85cnYuTZXVFvTRjnCo4CHpMy8PLjFhq-0S2Lyr4JzADymEqibTe0sNxR7YK0Pa42_T-Cvs11mFj7Qe5XOdGWKxMGySABl4K9gkFzOiRfRU00ys3k5BAdyB0nJTua2l-3uOKVP3DAQzB83k53agylxOqQqSgPg1jnKb6L7D91KFx-wxoeHlc7BBRETC/s979/Un_colpo_di_pistola-412733274-large.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="979" data-original-width="690" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigNl85cnYuTZXVFvTRjnCo4CHpMy8PLjFhq-0S2Lyr4JzADymEqibTe0sNxR7YK0Pa42_T-Cvs11mFj7Qe5XOdGWKxMGySABl4K9gkFzOiRfRU00ys3k5BAdyB0nJTua2l-3uOKVP3DAQzB83k53agylxOqQqSgPg1jnKb6L7D91KFx-wxoeHlc7BBRETC/w452-h640/Un_colpo_di_pistola-412733274-large.jpg" width="452" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZo0PKVnNJRw318g4a_2LySt7gRTKlARFs_yO_cpe9bbAdbPdHzwgyZclna7dGTZO3-h64dHs-3nHo5H7l3jbbIabgoyDQLihDNMOJ9ej2EyiDCEqhlNrplIO5ajiBzKywqPiYGPngy5o-bp4GBbtQP8ewETg_XsITeUq_Vt00GLyVEEd9cJYozZWukgTZ/s739/Un_colpo_di_pistola-618993409-large.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="543" data-original-width="739" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZo0PKVnNJRw318g4a_2LySt7gRTKlARFs_yO_cpe9bbAdbPdHzwgyZclna7dGTZO3-h64dHs-3nHo5H7l3jbbIabgoyDQLihDNMOJ9ej2EyiDCEqhlNrplIO5ajiBzKywqPiYGPngy5o-bp4GBbtQP8ewETg_XsITeUq_Vt00GLyVEEd9cJYozZWukgTZ/w640-h470/Un_colpo_di_pistola-618993409-large.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5qKJ093u1COIuu_EBa7UrPhsuzsmbowishFVPKEPivGT-Rr8dcKvS6PHJ_41KGnmZfkmPiJLjIscIJh6xGdhI3lED-kO9LatZxmGsxmaPMujERTfaIg9rS0JofjXCdIseqYiwj5WZvHnAAY8NjwJtHmYT9tO_iNK5m1O8FzkfjEYDqQ_TKt9O8Gtc9_6s/s764/Un_colpo_di_pistola-682890229-large.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="528" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5qKJ093u1COIuu_EBa7UrPhsuzsmbowishFVPKEPivGT-Rr8dcKvS6PHJ_41KGnmZfkmPiJLjIscIJh6xGdhI3lED-kO9LatZxmGsxmaPMujERTfaIg9rS0JofjXCdIseqYiwj5WZvHnAAY8NjwJtHmYT9tO_iNK5m1O8FzkfjEYDqQ_TKt9O8Gtc9_6s/w442-h640/Un_colpo_di_pistola-682890229-large.jpg" width="442" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-36056341499665004262024-02-15T00:02:00.051+01:002024-02-15T00:02:00.139+01:00IL GIURAMENTO DI PAMFIR <h2 style="text-align: left;">1438<span>_IL GIURAMENTO DI PAMFIR <span style="font-weight: normal;"><i>(Pamfir)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Ucraina</span></span><span style="font-weight: normal;"> 2022</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLW38FSnuUIdol0k13Ajw3xuw2HChxcclPGC-3blTHHa6rU7Nyby-P5JjH_U7NHGUZm7aNfB9nKdMVdDDwVjJ1WaPSzyvzGS4TuToIaV2vHdjGYCKinyXbuPArAD_X1p0zDlRHnM6VK0h0GVqI4xBUD6P-obQgAGYRMYe_2pSQtsWr0WOdWxZwcHxpU8nm/s600/locandinapg1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="420" height="479" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLW38FSnuUIdol0k13Ajw3xuw2HChxcclPGC-3blTHHa6rU7Nyby-P5JjH_U7NHGUZm7aNfB9nKdMVdDDwVjJ1WaPSzyvzGS4TuToIaV2vHdjGYCKinyXbuPArAD_X1p0zDlRHnM6VK0h0GVqI4xBUD6P-obQgAGYRMYe_2pSQtsWr0WOdWxZwcHxpU8nm/w335-h479/locandinapg1.jpg" width="335" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Il titolo originale del film di Dmytro
Sukholytkyy-Sobchuk non è <i>Il giuramento di Pamfir</i> ma unicamente <i>Pamfir</i>,
ovvero il soprannome con cui è conosciuto Leonid (Oleksandr Yatsentyuk), il
protagonista. C’è, quindi, da parte dell’autore, la volontà di metterlo in
evidenza, anche perché per due volte, nei dialoghi del film, ci si sofferma sul
significato di questo termine, che Leonid ha ereditato da suo nonno e che pare
sia il nome di una pietra. Tuttavia, il tema del nome, quindi dell’identità,
può anche passare in secondo piano, in un film che ha un impatto scenico, una
forza e una autonomia espressiva come quello di Sukholytkyy-Sobchuk. <i>Il
giuramento di Pamfir</i> è un bel film, avvincente, teso, raccontato con la
giusta capacità di far emergere qua e là i dettagli chiave, senza evidenziarli
o sottolinearli in modo da renderli poi ridondanti, come troppo spesso capita
nel cinema mainstream. No, quello che emerge a botta calda è un racconto che
fila spedito e i particolari cruciali possono sfuggire, salvo venire in mente
in seguito. Ad esempio tutta la storia dell’aborto di Olena (Solomiia
Kyrylova), la moglie di Leonid, è una sorta di puzzle che si compone
sottotraccia, con gli elementi disseminati lungo i dialoghi del film, rivelati
poco a poco e che, se colti, vanno poi riassemblati dallo spettatore. La donna
aiutava il marito nel contrabbando con la vicina Romania, un’attività molto
faticosa: una corsa a perdifiato nei boschi sui monti Carpazi, sulle spalle il
pesante carico. La ragazza era in cinta, e, in qualche modo, il padre di Leonid
(Miroslav Makoviychuk) e la madre (Olena Khokhlatkina) si erano rifiutati di
aiutarla: Olena aveva quindi avuto un aborto naturale. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcNmfSCYKoyxigaKdwcMYH-fW4QpYXFk32wFOH1aK9FiQdtupOfLckrRw0KV9ztbkiHO0L4RD_jy5F3MULMTtrujNfHMpmvl4GDZn9iIqS28YQKVikF9bv3d5HzBgUR1VWYj8qxkdbGRYCzGX4HlcD-dXCs9eiZQSaXLYiXgW7lwhcNVtJjTn75ZGcT6y1/s774/806f2a5c89b5d93732bf171cf5e394e1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="516" data-original-width="774" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcNmfSCYKoyxigaKdwcMYH-fW4QpYXFk32wFOH1aK9FiQdtupOfLckrRw0KV9ztbkiHO0L4RD_jy5F3MULMTtrujNfHMpmvl4GDZn9iIqS28YQKVikF9bv3d5HzBgUR1VWYj8qxkdbGRYCzGX4HlcD-dXCs9eiZQSaXLYiXgW7lwhcNVtJjTn75ZGcT6y1/w400-h266/806f2a5c89b5d93732bf171cf5e394e1.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La cosa aveva avuto
naturalmente conseguenze: tra queste, le divergenze tra Leonid e suo padre, con
questi che aveva perso un occhio in uno scontro con il figlio, e la promessa,
quella del titolo italiano, fatta dal protagonista a sua moglie di smetterla
col contrabbando. Questi dettagli suffragano le parole del regista che, a
proposito del suo film, lo ha definito “un dramma che riproduce il mito biblico
di Abramo secondo i canoni della tragedia greca”, ma l’opera non trascura
l’influenza del cinema occidentale, mentre per l’ambientazione è determinante
la tradizionale festa di Malanka, nella Bucovina ucraina, che Sukholytkyy-Sobchuk
aveva già affrontato con il documentario <i>Krasna Malanka</i> nel 2013. In
effetti, un confronto tra questo testo filmico e <i>Il giuramento di Panfir</i>,
primo lungometraggio di finzione del cineasta, permette di comprendere come gli
elementi raccolti in uno studio sul folclore locale possano poi tornare utili
per portare sullo schermo elementi inusuali e sorprendenti, come appunto tutto
il campionario di maschere e tradizioni della Malanka, una sorta di carnevale
pagano, rielaborati abilmente dal regista in chiave ancora più stimolante. Il
film, girato prima dell’aggressione russa, vero e proprio spartiacque della
Storia ucraina e mondiale, è uscito in seguito, raccogliendo grandi consensi.
Intendiamoci: <i>Il giuramento di Panfir</i>, come accennato, merita il
successo già solo per il suo essere film di finzione, come opera da gustarsi
per le quasi due ore di durata, senza altre motivazioni. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghh-dHuWwhuYqAYgDnx8OoDuS7ncaojg0Xwn-sgt0j02vTYPUCmhY479a5kwQ9-cXB6EV93kofQ3H4hDkgXACVaKTVTIfRdepSs_tm5xf-_gmtGORSmzhuLcwKhLISSGhr4K1iSF-NRiAFERd-eHNgn4TgkA01yQ94W0ZxQB00MFYIG6MUvxrmUNg-jI3l/s1000/1667702652767.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="1000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghh-dHuWwhuYqAYgDnx8OoDuS7ncaojg0Xwn-sgt0j02vTYPUCmhY479a5kwQ9-cXB6EV93kofQ3H4hDkgXACVaKTVTIfRdepSs_tm5xf-_gmtGORSmzhuLcwKhLISSGhr4K1iSF-NRiAFERd-eHNgn4TgkA01yQ94W0ZxQB00MFYIG6MUvxrmUNg-jI3l/w400-h225/1667702652767.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Però, il racconto
insiste con la necessità dei suoi protagonisti, Leonid ma non solo, di andare
all’estero, per cavarsela. Il finale, poi, lì ci porta, in Romania, nell’Unione
Europea, come viene anche sottolineato. D’altra parte, se c’è evidente simpatia
e orgoglio per le tradizioni locali, la situazione presentata nel paese dove si
svolge la vicenda sembra senza via di uscita: il controllo e l’oppressione di Orest
(Oleksandr Yarema) è totale, dal momento che questi è contemporaneamente boss
malavitoso e capo delle guardie forestali, l’unica forza di polizia realmente
operativa, vista la sostanziale inefficienza del presidio militare. Inoltre,
l’uomo è proprietario anche dei locali usati come chiesa dal pastore (Zinoviy
Symchych), che può così facilmente influenzare a piacimento, elemento decisivo
per la piega negativa che prenderà il racconto. Nazar (Stanislav Potiak),
giovanissimo figlio di Leonid, per impedire al padre di tornare all’estero
prima della festa di Malanka, che vuole celebrale insieme al genitore, dà fuoco
ai documenti di questi. Nel rogo, sviluppatosi in modo fulmineo, brucia però
l’intera struttura adibita a templio. Per cercare di evitare eccessivi problemi
al figlio, Leonid decide di ricorrere al contrabbando per ripagare i danni. Ma,
facendo questo, si scontra con Orest, che non tollera concorrenza: la condotta
orgogliosa di Leondid indispettisce ulteriormente il boss e la contesa diventa
sempre più aspra. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjtlFXFOG8OgEXxDUUMNsfsDdGQ-2Aa0qiq7ZjKA9bzypk7TTGI4q4LRsif4nc7unD9GJyN3Px1bgbDE8iq0NG-MhGnJxnCFc9_pghFPo87pTf2Zm3Iuq-NkT9Hx8h-Ec1SpzgpzJ_uD6cT0rQuB2bhIJM3zGP1bL9KWj4ES9f-BvcXHI-_Fk3kciVlg5T/s1000/w2ed.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="666" data-original-width="1000" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjtlFXFOG8OgEXxDUUMNsfsDdGQ-2Aa0qiq7ZjKA9bzypk7TTGI4q4LRsif4nc7unD9GJyN3Px1bgbDE8iq0NG-MhGnJxnCFc9_pghFPo87pTf2Zm3Iuq-NkT9Hx8h-Ec1SpzgpzJ_uD6cT0rQuB2bhIJM3zGP1bL9KWj4ES9f-BvcXHI-_Fk3kciVlg5T/w400-h266/w2ed.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Pestato a sangue, minacciato nei suoi affetti, Leonid è
costretto a far compiere al figlio Nazar una missione di contrabbando per conto
di Orest, passando all’interno di uno strettissimo tunnel, sotto una montagna. Leonid
non si fida a lasciare andare solo il figlio e l’accompagna, finendo poi la sua
corsa proprio nello stretto pertugio, elemento simbolico di una via che non
presenta possibilità di scampo. A creare ulteriore sensazione di scoramento è
il fatto che a tradire Leonid, informando i militari, è sua madre, naturalmente
inconsapevole della presenza di figlio e nipote tra i contrabbandieri. Nel
parapiglia, l’unico a riuscire a cavarsela è Nazar, che sbuca al di là del
tunnel, in Romania. La Bucovina, è una regione a cavallo tra Romania e Ucraina
e il ragazzo è in grado di capire e farsi capire dai rumeni, come il regista si
premunisce subito di chiarire nella sfrontata battuta con cui Nazar saluta un
pastore. Eppure, quando le guardie di frontiera lo individuano, sulla radura
innevata, il giovane non risponde alle loro semplici domande: “Chi sei,
ragazzo? Chi sei? Chi sei?” “Nazar”, la risposta che tutti attendiamo, non
arriva. Nazar, il nome che, nel film, viene ripetuto allo sfinimento, oltre
cinquanta volte, per quello che nemmeno è il protagonista, stavolta non si
sente pronunciare. E allora viene il sospetto che l’intuizione avuta in
principio, su quale fosse la chiave del film, non fosse poi così sballata.
Forse un film che si intitola con il nome, o meglio, il soprannome, del
protagonista, è lì che vuole andare, sulla sua identità. E se il personaggio
principale non sa bene se è Leonid o Panfir –nomi che, per inciso, vengono
comunque ripetuti anche loro molto spesso– ovvero se è l’onesto emigrante che
lavora per mantenere la famiglia o il bullo del villaggio, perlomeno Nazar non
dovrebbe avere dubbi. Eppure, a tu per tu con la Storia, la sua entrata in
Romania, o meglio, nella Comunità Europea, tentenna, non sa ancora decidersi,
forse proprio come l’Ucraina di qualche tempo fa. <br />
Lo si è detto: <i>Il giuramento di Panfir</i> è un film girato prima del 24
febbraio 2022. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX43qFL_ERHl17HUwrDLd4ehcMU5RmwNFtyeLoS5sFSstim6FNqSUJiUOb6D5gCoeUBctYv1lqh7ZWS3-5x3FSep0ba-1YkO91IU9ZC7OlPawqHizrM9Ne2UT_od-NwMUwWei_YpjZFjp5fqBFCbh5RD1oAsT8gfy0orglU0y7If1FfIdf61BKzK2XX_OR/s1200/64d5fff2615fa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="792" data-original-width="1200" height="422" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX43qFL_ERHl17HUwrDLd4ehcMU5RmwNFtyeLoS5sFSstim6FNqSUJiUOb6D5gCoeUBctYv1lqh7ZWS3-5x3FSep0ba-1YkO91IU9ZC7OlPawqHizrM9Ne2UT_od-NwMUwWei_YpjZFjp5fqBFCbh5RD1oAsT8gfy0orglU0y7If1FfIdf61BKzK2XX_OR/w640-h422/64d5fff2615fa.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHJ6oLYGV0BDse9aVkDZTwW-n1clhg7S42GYP1eU8PoTNNXvVLReAf2NC5n21ZSsAN3_Iv48n7NYwtXl6IY2BQHfsXJOE5FAJBtpuKotplnEWyog9kE1dOrW-zPcJAcLocsIiUqLmP7RmrHBrxIaK9czPZ8KgRsqgD4h_xr7YEixQI9B_IvIuIz0vDJfvT/s1024/5300-1024x683.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHJ6oLYGV0BDse9aVkDZTwW-n1clhg7S42GYP1eU8PoTNNXvVLReAf2NC5n21ZSsAN3_Iv48n7NYwtXl6IY2BQHfsXJOE5FAJBtpuKotplnEWyog9kE1dOrW-zPcJAcLocsIiUqLmP7RmrHBrxIaK9czPZ8KgRsqgD4h_xr7YEixQI9B_IvIuIz0vDJfvT/w640-h426/5300-1024x683.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzFZdiGP7QhCBfg-gsivdGHAWDUmbgRQuplnF_ZKi0Bs7WWArTk2UWHO-QMLQNItlObWkdmiUvQGhz_suGz25mj_XhWbxUOFYmfhWdXtMPwG9Khv-U-NYy3rIb9UiSDKL3TpuPuRk4CcjfEiry4_aGOfyuvVforHq-xB_tLCkJ8ms8IGnirUorkpNpfuMB/s347/download%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="145" data-original-width="347" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzFZdiGP7QhCBfg-gsivdGHAWDUmbgRQuplnF_ZKi0Bs7WWArTk2UWHO-QMLQNItlObWkdmiUvQGhz_suGz25mj_XhWbxUOFYmfhWdXtMPwG9Khv-U-NYy3rIb9UiSDKL3TpuPuRk4CcjfEiry4_aGOfyuvVforHq-xB_tLCkJ8ms8IGnirUorkpNpfuMB/w640-h268/download%20(1).jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGXakpGMWa4HuFA3N5le2p0XyR_fuZwJddgGuv6Ve9Bnuf2EGjbBax3D197jPGZGwzLDCqXbp13PpLEvZzohNNRKyP8O_IniSmIGYS2nNzXaWChjCLtwbk-keaknJWA3ZqJC07sWmVFQ07uGqD7fWynjV8Z_dp7hktvYXCzwPTkm1hDspHk2zaceGXYnm6/s400/download%20(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="400" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGXakpGMWa4HuFA3N5le2p0XyR_fuZwJddgGuv6Ve9Bnuf2EGjbBax3D197jPGZGwzLDCqXbp13PpLEvZzohNNRKyP8O_IniSmIGYS2nNzXaWChjCLtwbk-keaknJWA3ZqJC07sWmVFQ07uGqD7fWynjV8Z_dp7hktvYXCzwPTkm1hDspHk2zaceGXYnm6/w640-h360/download%20(2).jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg9YKQCVHlkNXg4XCJXKKda9yAj06enfJIZ-hFsM4UUwO4OR80rhyphenhyphenl_t4vb_UrRYaaIrc2B_BCMdJVL-GI7x5MQiIuU8hVE6Hjn7dDoe_kXH6AcwNAozkyBxTqW5KZnKCksmefZM922JRK-Sxr_hgq2k4QAooezpBmdU2UzH_s0q-FP_LdBrzH94o54KJF/s347/download%20(4).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="145" data-original-width="347" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg9YKQCVHlkNXg4XCJXKKda9yAj06enfJIZ-hFsM4UUwO4OR80rhyphenhyphenl_t4vb_UrRYaaIrc2B_BCMdJVL-GI7x5MQiIuU8hVE6Hjn7dDoe_kXH6AcwNAozkyBxTqW5KZnKCksmefZM922JRK-Sxr_hgq2k4QAooezpBmdU2UzH_s0q-FP_LdBrzH94o54KJF/w640-h268/download%20(4).jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHpSRupI3cY3Sd72J7nLJaY4MkDGowdHoMOvJu_2twu0LyinuKovNbh9J0_wfPmyV8l1AY9PdnGscITadIeukuhJLmrjOpXrCGzoQxYht_J0EfvPKPuoLH0_2ovOUbGsWwZsQHiF5627mx9_18jaV2Y-ELVxtv_ntI0XFJ4b27ILtVXBjazvupRDxbe6iR/s640/pamfir.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="640" height="334" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHpSRupI3cY3Sd72J7nLJaY4MkDGowdHoMOvJu_2twu0LyinuKovNbh9J0_wfPmyV8l1AY9PdnGscITadIeukuhJLmrjOpXrCGzoQxYht_J0EfvPKPuoLH0_2ovOUbGsWwZsQHiF5627mx9_18jaV2Y-ELVxtv_ntI0XFJ4b27ILtVXBjazvupRDxbe6iR/w640-h334/pamfir.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVPowVOJYXmKqWQ10IN0kIZ1Vv948O100kICEqwqj1aYh1OpPiYZ-5GSW_w6T73Wt261UY6jOb2pIi6jYlgx7bB8ecr6-99bDN5uzejVXCau68_d_YmiTbGcz9VrUNm7arWuh5TYV152Wukt4_67V3-15YjDIfSLnCBfAeB4GXFynJJk0beJ5eYJoM5Tcu/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="317" data-original-width="512" height="396" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVPowVOJYXmKqWQ10IN0kIZ1Vv948O100kICEqwqj1aYh1OpPiYZ-5GSW_w6T73Wt261UY6jOb2pIi6jYlgx7bB8ecr6-99bDN5uzejVXCau68_d_YmiTbGcz9VrUNm7arWuh5TYV152Wukt4_67V3-15YjDIfSLnCBfAeB4GXFynJJk0beJ5eYJoM5Tcu/w640-h396/unnamed.jpg" width="640" /></a></div></span><span style="line-height: 107%;"><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"> Solomiia Kyrylova</span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj12Le3Uslquk5VEdoifmxIj6dPOuM9nlEsZ9K7LP4SHKDMRu5xamFdP35eAjv2EhH9nCNGsiaKhVszJ3deYewYoADs1XUhXkR9w7IqNQpJehFWaH6S0-I50E8OWz69DraHy4eH3BQvT0UFUrDgzwC0dWQPhxj0gHoZ_miS0V7gX9-OrcYRQ4UYR6qRwMmO/s251/download%20(5).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="201" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj12Le3Uslquk5VEdoifmxIj6dPOuM9nlEsZ9K7LP4SHKDMRu5xamFdP35eAjv2EhH9nCNGsiaKhVszJ3deYewYoADs1XUhXkR9w7IqNQpJehFWaH6S0-I50E8OWz69DraHy4eH3BQvT0UFUrDgzwC0dWQPhxj0gHoZ_miS0V7gX9-OrcYRQ4UYR6qRwMmO/w513-h640/download%20(5).jpg" width="513" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLVBIJF-Y-f2uIxlSaPvcO-P18silyr6zQuIe8Ro5eV-VKyRAazoVuKrD2fKAaCyuPqwzsYNqtwDah05wTKpgjxkNUpULDSYyOah8hsxgYPFCIXA8BQjOIajWf7NxjT2joKlEBNZlyso9igHUI4Cd_7ETFIalX7AQNXwUzy1Q0wELHfQ3BECdNOTT_qGlC/s259/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="194" data-original-width="259" height="479" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLVBIJF-Y-f2uIxlSaPvcO-P18silyr6zQuIe8Ro5eV-VKyRAazoVuKrD2fKAaCyuPqwzsYNqtwDah05wTKpgjxkNUpULDSYyOah8hsxgYPFCIXA8BQjOIajWf7NxjT2joKlEBNZlyso9igHUI4Cd_7ETFIalX7AQNXwUzy1Q0wELHfQ3BECdNOTT_qGlC/w640-h479/download.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcSPJ9s1dh_Wd_HN_7Z6shXP9cR4i2Kbn7LbMiMKg7nuL6SvqWqEtBPKmQ7PvbS2IP0PbpqQkUihbj9M0U7ZlYN-WN0nQc7wWMsLBvA9311wysbHGAhonX4j1cB0v8pjDI8j9GhIBWb_t4UYzWHuz5Rt1KkZ83mpaLAtjl_BVXaS1k8qG4Boe9aadOdX1C/s526/il-giuramento-di-pamfir-trailer-italiano-e-anticipazioni-del-dramma-ucraino-al-cinema-dal-10-agosto-1.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="526" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcSPJ9s1dh_Wd_HN_7Z6shXP9cR4i2Kbn7LbMiMKg7nuL6SvqWqEtBPKmQ7PvbS2IP0PbpqQkUihbj9M0U7ZlYN-WN0nQc7wWMsLBvA9311wysbHGAhonX4j1cB0v8pjDI8j9GhIBWb_t4UYzWHuz5Rt1KkZ83mpaLAtjl_BVXaS1k8qG4Boe9aadOdX1C/w640-h640/il-giuramento-di-pamfir-trailer-italiano-e-anticipazioni-del-dramma-ucraino-al-cinema-dal-10-agosto-1.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieJGm-0Gdp6ZdoDBTkIjo9sNTJzmjeAlfPMzxEOgizBDIklddOi1g3KL1Uvs1Enu9Lz4EholHLDe-vqjP7ZufkiOVWMCJJD1beP0DmKqDztDQuJKrBl27-MHQFTtvMQwv86op-d5auf-ensqnaXLg7PBqm2dbplrDcLxsL4DHFnhPWACF0ywpWRc4O5td7/s1000/poster_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="668" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieJGm-0Gdp6ZdoDBTkIjo9sNTJzmjeAlfPMzxEOgizBDIklddOi1g3KL1Uvs1Enu9Lz4EholHLDe-vqjP7ZufkiOVWMCJJD1beP0DmKqDztDQuJKrBl27-MHQFTtvMQwv86op-d5auf-ensqnaXLg7PBqm2dbplrDcLxsL4DHFnhPWACF0ywpWRc4O5td7/w428-h640/poster_big.jpg" width="428" /></a></div><p></p></span><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-84360607335310278572024-02-13T00:02:00.014+01:002024-02-13T00:02:00.146+01:00KRASNA MALANKA<h2 style="text-align: left;">1437<span>_KRASNA MALANKA <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Ucraina</span></span><span style="font-weight: normal;"> 2013</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSlM1lIUefQdxDxcRQjZK1pM3axKnIcLM8CWipiriR9Y6-iC_BS8fJTsnrPsnQsR5h-UHg8YXvkqEhKfUTiIpHciuq8ZZyKq9fMdZUkc6EJBwKSFFN1bmZWfxYELOqPgyMaV5kut6Vo867oYf2ErYkeePSzGu9_A587IWMMmaG0F-QeqO56HszHk5q4QRf/s960/MV5BZmM5NWYzYTQtOGUyZC00NzI4LThmNDAtMjJjNDk4Mjg1ZjQ4XkEyXkFqcGdeQXVyMjMxMTYwODc@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="672" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSlM1lIUefQdxDxcRQjZK1pM3axKnIcLM8CWipiriR9Y6-iC_BS8fJTsnrPsnQsR5h-UHg8YXvkqEhKfUTiIpHciuq8ZZyKq9fMdZUkc6EJBwKSFFN1bmZWfxYELOqPgyMaV5kut6Vo867oYf2ErYkeePSzGu9_A587IWMMmaG0F-QeqO56HszHk5q4QRf/w336-h480/MV5BZmM5NWYzYTQtOGUyZC00NzI4LThmNDAtMjJjNDk4Mjg1ZjQ4XkEyXkFqcGdeQXVyMjMxMTYwODc@._V1_.jpg" width="336" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">In sé, come testo, <i>Krasna Malanka</i> di Dmytro
Sukholytkyy-Sobchuk, è un interessante documentario girato nel villaggio rumeno
di Malanka, all’interno del territorio Ucraino. Siamo nella regione storica
della Bukovina che si ritrova, ormai dal secondo dopoguerra, divisa tra Ucraina
e Romania, dopo aver peraltro subito numerose vicissitudini nell’arco della
Storia, che hanno contribuito a renderla quella sorta di mosaico variegato che
è sotto ogni profilo. In ogni caso, nonostante nel nord della regione la
popolazione ucraina sia la netta maggioranza, nel territorio complessivo i
rumeni sono più numerosi e la loro presenza è massiccia e superiore in numero
anche in molti paesini che si trovano politicamente in Ucraina. Uno di questi è
proprio Krasna, che il regista sceglie per illustrare, con il suo documentario,
la Malanka, un pittoresco carnevale pagano. Oltre alle suggestive immagini
legate al folclore, con l’orso di paglia e altre maschere inquietanti, Sukholytkyy-Sobchuk
si sofferma anche su come questi festeggiamenti siano mal sopportati dalle
autorità locali. In effetti, la spumeggiante goliardia dei focosi giovanotti
del posto può intimorire un poco, anche visto il contesto delle spaventose
maschere, ma gli anziani sembrano eccessivamente severi, considerato che si
tratta di una circostanza unica e particolare. A meno che, ad alimentare questa
intolleranza, siano le derive nazionaliste, considerato che tra romeni e
ucraini, un po’ come tra tutti i vicini di casa, qualche divergenza avuta nel
corso della Storia c’è stata. L’aspetto che incuriosisce maggiormente in <i>Krasna
Malanka </i>è sicuramente il folclore locale ma c’è anche qualcosa di
prettamente cinefilo che rende il documentario di Sukholytkyy-Sobchuk prezioso.</span> È</span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"> proprio girando
questo studio che il regista ucraino ha appreso quelle informazioni che poi ha
rielaborato in modo sontuoso per creare l’ambientazione del suo splendido <i>Il
giuramento di Panfir</i>, uscito nel 2022. Dalle antiche tradizioni popolari di
un paesino sperduto e sconosciuto, un film teso e avvincente, capace di tenere
testa ai mainstream di Hollywood: complimenti a Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsbjPb59kRqigVpRqBqa1kt1WznhhGnVcwRT0eDHhWT134fdcysfATRlL_pB4XtlDsINF9CiojuU_za212VPte81aPN95__CLvCMmZ48bu85GnJwRAjlocwGQUrIR5gF0teLFL03qFTe0u0lI1vDU4623su0OE4xs4O37kOalONE0d12z8BhiR9WCpmBFS/s3200/krasna-malanka-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="3200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsbjPb59kRqigVpRqBqa1kt1WznhhGnVcwRT0eDHhWT134fdcysfATRlL_pB4XtlDsINF9CiojuU_za212VPte81aPN95__CLvCMmZ48bu85GnJwRAjlocwGQUrIR5gF0teLFL03qFTe0u0lI1vDU4623su0OE4xs4O37kOalONE0d12z8BhiR9WCpmBFS/w640-h360/krasna-malanka-1.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuXE67H-S3uHOdv1oBNwRQwekJx5ql-xpW71cseoZkzXp2ybDs1prT69mXXdyHj2Jn57-e0aMA1muAik2jbxo8UL2pPPDSXzNh7XtJ4JGEtoK_lgIntg0I7719JEEDpByv-VO7DoQDQqGFLUNBktDhfhteMG31DdV9jPFy4y-FKcZgYStHZm8eAJCPYcso/s2500/MV5BMzUwYzZhYTgtYWU4ZC00OTZkLWI0YTQtOWU0ZjUxZTVkMWRjXkEyXkFqcGdeQXVyMjMxMTYwODc@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1406" data-original-width="2500" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuXE67H-S3uHOdv1oBNwRQwekJx5ql-xpW71cseoZkzXp2ybDs1prT69mXXdyHj2Jn57-e0aMA1muAik2jbxo8UL2pPPDSXzNh7XtJ4JGEtoK_lgIntg0I7719JEEDpByv-VO7DoQDQqGFLUNBktDhfhteMG31DdV9jPFy4y-FKcZgYStHZm8eAJCPYcso/w640-h360/MV5BMzUwYzZhYTgtYWU4ZC00OTZkLWI0YTQtOWU0ZjUxZTVkMWRjXkEyXkFqcGdeQXVyMjMxMTYwODc@._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCWuX-zF0yx5CbJY-C34LYwXtw4yVIZhQDuuMhKZoGpaa0I7n_hiwN27B6M5iRssUwcvQpKcN3kSPYVFvCfXJla4TP8R-WHtUDXxUE7RrhgAmhgfsGHe0JFkTcarBkAYQjLnexKcOKv4cJq94qeLPCBFKfOMuOqDgtDKxlKz24gKofD5EsgezSbDm_HthE/s2126/MV5BYzgzMWE3ZjYtMmIzZS00MmRhLTkyNjctMzZmZjY0OGQxNWFiXkEyXkFqcGdeQXVyMjMxMTYwODc@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2126" data-original-width="1488" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCWuX-zF0yx5CbJY-C34LYwXtw4yVIZhQDuuMhKZoGpaa0I7n_hiwN27B6M5iRssUwcvQpKcN3kSPYVFvCfXJla4TP8R-WHtUDXxUE7RrhgAmhgfsGHe0JFkTcarBkAYQjLnexKcOKv4cJq94qeLPCBFKfOMuOqDgtDKxlKz24gKofD5EsgezSbDm_HthE/w448-h640/MV5BYzgzMWE3ZjYtMmIzZS00MmRhLTkyNjctMzZmZjY0OGQxNWFiXkEyXkFqcGdeQXVyMjMxMTYwODc@._V1_.jpg" width="448" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-74848960945905102212024-02-11T00:02:00.050+01:002024-02-11T00:02:00.191+01:00UN CERTO HARRY BRENT<h2 style="text-align: left;">1436<span>_UN CERTO HARRY BRENT <span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Italia</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1970</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Leonardo Cortese.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF8iQI2zjbqph6z2gpX95Q0WzCUhWzkoWSnxm0T79at0qTwUqlJRv7GYwDrMEGeBX97ZQAc_NJxpAjbieRWCfiCA7IKZZw7HmApOEaNsJN2q5X7UzcdTt6isvDgmnhEvINshy-OBfai1XKQyHMGJ6clxdb-LhM_lPUJ5XmhLLu3HiQknBbB-eSU8uj-sW2/s262/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="262" data-original-width="192" height="447" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF8iQI2zjbqph6z2gpX95Q0WzCUhWzkoWSnxm0T79at0qTwUqlJRv7GYwDrMEGeBX97ZQAc_NJxpAjbieRWCfiCA7IKZZw7HmApOEaNsJN2q5X7UzcdTt6isvDgmnhEvINshy-OBfai1XKQyHMGJ6clxdb-LhM_lPUJ5XmhLLu3HiQknBbB-eSU8uj-sW2/w328-h447/download.jpg" width="328" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Direttamente dal periodo aureo della televisione
italiana – di stato e non – arriva lo sceneggiato <i>Un certo Harry Brent </i>per
la regia di Leonardo Cortese. Al tempo, nel 1970, il film televisivo fu un vero
successo – uno dei tanti che la Rai mise in onda – in un periodo in cui gli
sceneggiati erano tra le migliori produzioni del Belpaese. Pur essendo limitata
nel budget rispetto al cinema, la televisione aveva ormai consolidato i suoi
stilemi e le riduzioni per il piccolo schermo sono tra le cose migliori che si
possono guardare ancora oggi. All’origine di <i>Un certo Harry Brent </i>c’è un
romanzo di Francis Durbridge, su cui si mise al lavoro il valente Biagio
Proietti all’adattamento, aiutato nella sceneggiatura da Franca Cancogni. Già
il termine in uso per definire queste produzioni televisive è indicativo di
come la preparazione scritta di questi film fosse determinante, ma la
complessità dell’intrigo in <i>Un certo Harry Brent</i> rende doveroso
segnalare il prezioso contributo degli autori in questa fase di lavorazione.
Successivamente, la regia di Cortese è discreta, come si conviene agli
sceneggiati, ma attenta e, tutto sommato, attiva. In ogni caso, come da
tradizione, la funzionalità del racconto visivo è affidata alla capacità degli
interpreti, che anche stavolta non deludono. Considerato la complessità della
trama, lo sceneggiato comincia in modo un po’ circospetto, sebbene sin dalle
prime battute, con i ripetuti incontri e sguardi tra Harry Brent (Alberto Lupo,
eccellente) e Barbara Smith (Stefanella Giovannini), alimentino una sottile
inquietudine. Cosa c’è, tra questi due personaggi, che poi apprendiamo non
conoscersi? E’ solo galanteria da blando casanova, quella di Harry? Il primo
episodio, con i tanti personaggi che devono ritagliarsi il loro spazio, potrebbe
scivolare via risultando più di introduzione che altro. Se non fosse che c’è subito
un omicidio, a sangue freddo e totalmente inaspettato, a far esplodere quella
tensione che, sottilmente, già il costante rincontrarsi nelle scene di apertura
tra Harry e Barbara, aveva cominciato a seminare. SevenOakes, paesino
britannico, Harry arriva nell’ufficio di Mister Fielding (Carlo Bagno), dove la
sua fidanzata Susan Bates (Barbara Giannotti), si è appena dimessa. A sorpresa,
torna sulla scena Barbara Smith, che, come detto, si era già incrociata più
volte con Harry: è qui per fare domanda per prendere il posto di Susan, almeno
così ha detto. In realtà, ha tutt’un altro intento: una volta a tu per tu con
Fielding, la ragazza estrae una pistola e lo fredda senza batter ciglio. </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRt5twGfpQUPjTLGVI6F9eXhoFZJgKnC8PcETobu2Vo4fMiRr7Gg66Z3DtT4z8J4FO9b4iuBj7sVHXUMG-9ZbtxCK7p2rq9343yUZYKs8eQ9fdzrvOdoHJiRG-fh75daBKPWnCfSMIt2GwJIWG4qKpcpBMvrl4YHAouR3tDFw4VeJ0wM7zuejV3tzwxWOr/s1080/1643981024043_S1E4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1080" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRt5twGfpQUPjTLGVI6F9eXhoFZJgKnC8PcETobu2Vo4fMiRr7Gg66Z3DtT4z8J4FO9b4iuBj7sVHXUMG-9ZbtxCK7p2rq9343yUZYKs8eQ9fdzrvOdoHJiRG-fh75daBKPWnCfSMIt2GwJIWG4qKpcpBMvrl4YHAouR3tDFw4VeJ0wM7zuejV3tzwxWOr/w400-h266/1643981024043_S1E4.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Il
sorprendente omicidio spalanca la strada alla trama gialla, con l’ispettore Alan
Milton (Roberto Herlitzka) che entra in azione e prende inevitabilmente campo. La
posizione di Harry si fa via via sempre più critica: intanto perché Alan è l’ex
fidanzato di Susan e, quindi, una certa antipatia per chi gli ha soffiato la
ragazza è anche comprensibile. Ma poi, perché Barbara Smith, prima di uccidere
Fielding, si era recata alla tomba dei genitori di Brent e questo mette Harry
in una condizione poco chiara. Anche il comportamento dell’uomo, sempre
misterioso, non aiuta, per la verità. Barbara viene alfine catturata e
incarcerata per omicidio; ma, giusto in chiusura del primo episodio viene
avvelenata. Non prima di aver rivelato, in punto di morte, le parole <i>“un
certo Harry Brent”</i> rivelando, quindi, di conoscere il protagonista del
racconto, sempre più inguaiato. Il secondo episodio proietta lo sceneggiato in
orbita, sfruttando a dovere tutte le tracce imbastite nella puntata d’esordio. Come
detto, la trama è particolarmente complessa ma Biagio Proietti ha fatto un
lavorone adattando in modo efficace il testo di Durbridge, e poi il cast è
ricco e di ottimo livello. In questa fase si lasciano ricordare le tante
presenze femminili di notevole impatto scenico: a Claudia Giannotti e Anna
Maria Ackermann (è Gladys, la barista), viste sin dal principio, si aggiungono
Marzia Ubaldi – nel ruolo di Vera Stone – e Valeria Fabrizi in quelli di Sarah
Miles. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq71kmsGOx88v5W3wnY67BzdvMRC-3YC-dnALKk2RX8X37A0gtZPEzRAbZwib33za9YvcnkNZ4WStADXPghwSCo6G-xG5aaaNuU_dNqB2aWggb0CN3IFD-mXcKFV3DLkD6alN8ZHfvHGQN0CLUdrfOofbVop5BmGClMQ6Y84WIcUd6t8_NafjawjNBV9lm/s352/2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="260" data-original-width="352" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq71kmsGOx88v5W3wnY67BzdvMRC-3YC-dnALKk2RX8X37A0gtZPEzRAbZwib33za9YvcnkNZ4WStADXPghwSCo6G-xG5aaaNuU_dNqB2aWggb0CN3IFD-mXcKFV3DLkD6alN8ZHfvHGQN0CLUdrfOofbVop5BmGClMQ6Y84WIcUd6t8_NafjawjNBV9lm/w400-h295/2.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La Ubaldi è protagonista di alcune scene blandamente piccanti, che
gestisce con fascino malizioso e un’adeguata presenza, ma purtroppo è tolta di
mezzo dal colpo di scena finale, nel quale viene uccisa in chiusura di puntata,
un po’ come accadeva alla Giovannini nel primo episodio. La Fabrizi è in forma
smagliante, sotto tutti i punti di vista: dalla capacità di stare sullo schermo,
all’interpretazione, all’esibizione canora di <i>Fever</i> (brano del 1956 di
Eddie Cooley e John Davenport, portato al successo da Peggy Lee). Per la verità,
la splendida Valeria è importante sin dal primo episodio, dal momento che è sua
la sigla di chiusura, <i>Un amico</i>, un pezzo notevole (di Terry Reid e G.
Giacobetti, cover di <i>Friend</i> degli Arrival), ingiustamente misconosciuto,
eseguito con calore dalla polivalente artista. Intanto la traccia gialla si
infittisce: i dubbi dell’ispettore Alan si concentrano sempre più su Harry, che
è sempre più ambiguo, sebbene anche Albert Bates (Carlo Hintermann) e Peter
Stone (Ferruccio De Ceresa) suscitino qualche sospetto. Sorretto da
un’eccellente imbastitura alla base e dalla prestazione di un cast davvero
eccezionale, <i>Un certo Harry Brent</i> dipana progressivamente la matassa
narrativa, mantenendo un livello di interesse notevole. Soltanto verso la fine
dello sceneggiato, quando comincia a filtrare qualche indizio sulla vera
attività di Harry, fin lì apparentemente sempre più compromesso, la tensione
tende un filo a scemare. Ma ormai <i>Un certo Harry Brent</i>, tanto il
personaggio che lo sceneggiato, possono orgogliosamente dire: missione
compiuta! </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLDLnP4mwt4KgkfNHrtnpnMYVZVH2ot5sekiyorpO9w7kO0deb9gzrFsGqvmJ3TXcKIKdV9d6dhAJEZ57gDz_V_kHDBKXu1MpsOqCEbj5-oxjHsZkSqFx5_KtHxy7aGhKbxYpP0QQRZ50n6Elb05K45vM5LG6AT-Eo7PqrwPKyALxQOuOdzzsJ5myXpM1R/s926/maxresdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="926" height="498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLDLnP4mwt4KgkfNHrtnpnMYVZVH2ot5sekiyorpO9w7kO0deb9gzrFsGqvmJ3TXcKIKdV9d6dhAJEZ57gDz_V_kHDBKXu1MpsOqCEbj5-oxjHsZkSqFx5_KtHxy7aGhKbxYpP0QQRZ50n6Elb05K45vM5LG6AT-Eo7PqrwPKyALxQOuOdzzsJ5myXpM1R/w640-h498/maxresdefault.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia-S2CbbrzLRP86wfcO9nnItxW6_WQfJ3JhY4QXWWX9ak5ClmX1yRo_JEUzddT4KbDxz-AB04m7Wn4-X_-rcvSbcWyRQeoGrNmz6H_pI3HjkYirefdGjR0RpoZaRO1KLW6SXIvzdfNp3WSwaSb7f3GEpgn9DI-JYAh6573B367Ef5ZHiIJnagN85ljcztg/s1280/22386494451.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="967" data-original-width="1280" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia-S2CbbrzLRP86wfcO9nnItxW6_WQfJ3JhY4QXWWX9ak5ClmX1yRo_JEUzddT4KbDxz-AB04m7Wn4-X_-rcvSbcWyRQeoGrNmz6H_pI3HjkYirefdGjR0RpoZaRO1KLW6SXIvzdfNp3WSwaSb7f3GEpgn9DI-JYAh6573B367Ef5ZHiIJnagN85ljcztg/w640-h484/22386494451.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Valeria Fabrizi </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglLFGzn1ZKI-r5cXHZQ41nfiT4t9cMRXxyXZD_zvOwSTESbiQKH97_0dKcqTYHa3g-FujT8MgYbCqV8TiCf-9SGYI7w_4jxboptxClhmssD3RgYubKembw9bAdBsDGKi7LWpB0R9iwu2ypbNY8tbi0Vy92i2TxzvtLvC38ycQ9nIlYsWb3XcARWbH0vbNe/s1020/Valeria_Fabrizi_1974.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglLFGzn1ZKI-r5cXHZQ41nfiT4t9cMRXxyXZD_zvOwSTESbiQKH97_0dKcqTYHa3g-FujT8MgYbCqV8TiCf-9SGYI7w_4jxboptxClhmssD3RgYubKembw9bAdBsDGKi7LWpB0R9iwu2ypbNY8tbi0Vy92i2TxzvtLvC38ycQ9nIlYsWb3XcARWbH0vbNe/w502-h640/Valeria_Fabrizi_1974.jpg" width="502" /></a></div><br /><span style="font-family: inherit;">Marzia Ubaldi </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVoKfpImH1LUJP7pN8Was1b8r8yCdByTKclDXmprXM_p0hY3patIM2dp8UxWRP-uMJGf6BgPjDwCxNff0Q7Y9Z9T3n8EcjOoYGanQRkvnVXfCBSbR7-UtxLigx-FrKygecO_ts02NasjXCp8VFQP3ZaD_3gNiQItjAg8kc1MrVBUJPeexsDY10MGOAJ3Zk/s950/marzia%20ubaldi.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVoKfpImH1LUJP7pN8Was1b8r8yCdByTKclDXmprXM_p0hY3patIM2dp8UxWRP-uMJGf6BgPjDwCxNff0Q7Y9Z9T3n8EcjOoYGanQRkvnVXfCBSbR7-UtxLigx-FrKygecO_ts02NasjXCp8VFQP3ZaD_3gNiQItjAg8kc1MrVBUJPeexsDY10MGOAJ3Zk/w538-h640/marzia%20ubaldi.webp" width="538" /></a></div><p class="MsoNormal">Claudia Giannotti </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO4G2GaLUD8yyLp8EJIdkZ90r0BzjSjGfNyo2jETnTpC_hJdVDRT5EIm5eUHz10rIv4dv5qxO8D94iOG1ejyUP2hZEUXnnw_2brgrC8awl3Dul5DoC2GL71ntvnnvbMAk-jC0VKyIJK8c0LqMnSSyVsSxZncjMQzPSEE45Z7ND90-vBIxS-PSLUfjw7wg4/s210/claudia%20giannotti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="210" data-original-width="150" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO4G2GaLUD8yyLp8EJIdkZ90r0BzjSjGfNyo2jETnTpC_hJdVDRT5EIm5eUHz10rIv4dv5qxO8D94iOG1ejyUP2hZEUXnnw_2brgrC8awl3Dul5DoC2GL71ntvnnvbMAk-jC0VKyIJK8c0LqMnSSyVsSxZncjMQzPSEE45Z7ND90-vBIxS-PSLUfjw7wg4/w457-h640/claudia%20giannotti.jpg" width="457" /></a></div><p class="MsoNormal">Galleria </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZmCzT0XgtBkN3IpTHeejLfi2fPKLyVvkYCoHOTjyJtrA7h_wDDh9aDqWhl9Wfu0oeWc4NWHwU69LmNa6HV2Fzu7GwrOC7UoJsLDPxJ-aZMedAnd2mE1ift3Nllpu_7XpZIYHwH8YVlZDVRnUWjxTvJ6cQHk1SUqMmuIJ0tV2behz2tF6Oxy8-jQ6pk1Li/s280/la-locandina-di-un-certo-harry-brent-140740_jpg_320x0_crop_q85.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="280" data-original-width="200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZmCzT0XgtBkN3IpTHeejLfi2fPKLyVvkYCoHOTjyJtrA7h_wDDh9aDqWhl9Wfu0oeWc4NWHwU69LmNa6HV2Fzu7GwrOC7UoJsLDPxJ-aZMedAnd2mE1ift3Nllpu_7XpZIYHwH8YVlZDVRnUWjxTvJ6cQHk1SUqMmuIJ0tV2behz2tF6Oxy8-jQ6pk1Li/w457-h640/la-locandina-di-un-certo-harry-brent-140740_jpg_320x0_crop_q85.webp" width="457" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLceDuvBU_XpvFpH2kh-h9u_XUVrc0QgGJzqAQX8_FsBu6o4Zr-9OOvqcXqOPGF_qQu-PKUeUfnL3fnig4dycocMfxesFJyCIR4DaFwo-xFEwm4p0yG4D9VmGvWBzIrtu4_yVWXyLdJMBuEoSR5A8fCFF2nhkD70V7BjZ8yxEWKoRpRgrAaatpKZOyp77W/s1200/s-l1200.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="886" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLceDuvBU_XpvFpH2kh-h9u_XUVrc0QgGJzqAQX8_FsBu6o4Zr-9OOvqcXqOPGF_qQu-PKUeUfnL3fnig4dycocMfxesFJyCIR4DaFwo-xFEwm4p0yG4D9VmGvWBzIrtu4_yVWXyLdJMBuEoSR5A8fCFF2nhkD70V7BjZ8yxEWKoRpRgrAaatpKZOyp77W/w472-h640/s-l1200.webp" width="472" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2627063901874253426.post-18838411533973598232024-02-09T00:02:00.062+01:002024-02-09T00:02:00.141+01:00SABATO TRAGICO <h2 style="text-align: left;">1435<span>_SABATO TRAGICO <span style="font-weight: normal;"><i>(Violent Saturday)</i></span><span style="font-weight: normal;">.</span></span><span style="font-family: inherit;"><span><span><span><span style="font-weight: normal;"><i> </i>Stati Uniti</span></span><span style="font-weight: normal;"> 1955</span></span><span style="font-weight: normal;">;</span></span></span><i style="font-family: inherit;"> </i><span style="font-family: inherit;">Regia di Richard Fleischer.</span></h2><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKHyU69H5Jwmk7tx4r7eDYoS5-Sg7g_OCWm73oSEbekxExQmTMJNIw68F6P56G8ijHwjGJlNrNF6dO5PpHmXgrqBIn0QeJ_KTnN__-GH1uzRWxU70afrkLrXCDZvto6_2q2WknwySA7emywO4mhZCM3opGTMyX3VpPiZslJGCZBKzWqkICA7ZBYQ5RaTkP/s1000/91uovxhFgbL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="698" height="474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKHyU69H5Jwmk7tx4r7eDYoS5-Sg7g_OCWm73oSEbekxExQmTMJNIw68F6P56G8ijHwjGJlNrNF6dO5PpHmXgrqBIn0QeJ_KTnN__-GH1uzRWxU70afrkLrXCDZvto6_2q2WknwySA7emywO4mhZCM3opGTMyX3VpPiZslJGCZBKzWqkICA7ZBYQ5RaTkP/w330-h474/91uovxhFgbL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="330" /></a></div><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Ad un ipotetico e assiduo frequentatore di cinema, nel
1955, assistendo a <i>Sabato tragico</i> di Richard Fleischer, le similitudini
con il di poco precedente <i>Giorno maledetto</i> di John Sturges, salterebbero
all’occhio evidenti. Non che, a vedere i due film oggi, non si colgano, sia
chiaro. Ma di film che si assomigliano, volendo vedere, ce ne sono un mucchio.
Ma, al tempo, dopo soltanto un paio di mesi, trovarsi ancora sullo schermo Lee
Marvin e Ernest Borgnine, in una vicenda dal sapore noir ambientata in uno
sperduta cittadina del far west, con un treno in arrivo… sarà mica un
aggiornamento del film di Sturges, sarà venuto da pensare? In realtà no.
L’analogia più concreta tra i due film è una sorta di commistione tra il noir e
il western, utilizzata per portare allo scoperto le magagne dell’America che
non si limitavano alle giungle metropolitane, come sarebbe stato lecito pensare
guardando i film in bianco e nero degli anni Quaranta. Sturges e Fleischer, da
buoni americani, sanno che il cuore pulsante degli States non è nelle
avveniristiche città ma nella sperduta provincia: ed è lì che vanno a colpire,
con i loro film. <i>Giorno maledetto</i>, quello di Sturges, è più secco e
tagliente; con <i>Sabato tragico</i> Fleischer arriva al suo dunque attraverso
una costruzione assai più articolata, ma comunque efficace. Secondo dopoguerra
inoltrato, siamo nel west, a Bradenville, e stavolta il nome della cittadina
non è del tutto secondario perché c’è un personaggio che vi fa indiretto
riferimento; ma andiamo con ordine. Harper (Stephen McNally), è appena giunto
in città; sembra un tipo a posto, elegantemente vestito, è accolto come
commesso viaggiatore nel locale hotel. Tuttavia, la regia di Fleischer, la
musica di Hugo Friedhofer e la spettacolare fotografia dagli schiaccianti
colori DeLuxe di Charles G. Clarke, lasciano pochi dubbi: guai in arrivo. In
effetti, Dill (Lee Marvin) e Chapman (J. Carrol Naish), che viaggiano in treno
verso la cittadina, lasciano pochi dubbi, presto dissolti quando si congiungono
ad Harper: i tre devono rapinare la banca di Bradenville. Ma non c’è solo
questa traccia narrativa, perché, come detto, <i>Sabato tragico</i> ha una
struttura particolarmente orchestrata. C’è la pista domestica, diciamo così,
con il vero protagonista del film, Shelley (Victor Mature, calibrato alla
perfezione nella parte), buon padre di famiglia, onesto e affidabile
lavoratore. Suo figlio maggiore, quasi adolescente, lo incolpa per non essere
andato in guerra e questo è il suo cruccio maggiore. Shelley è uno dei
responsabili della miniera che sorge accanto alla cittadina e qui si innesta un
altro sentiero narrativo: il figlio del suo boss, Boyd Fairchild (Richard Egan),
è un ubriacone che annega nell’alcol il peso insostenibile dell’avere un padre
di successo. Quell’alcol col quale, allo stesso tempo, prova a dimenticare i
tradimenti della moglie Emily (Margareth Hayes). </span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYCGjWigRreClEh7vCMxei7a67G4hHxnsI4chTrASNrz0trG6FeKouDcebXOrlMBYkzzmCJVRwErGeAG47hHwu0ITjQ1rYociZiMu3bZv2JGruR9xClhzcGeALBMQwKE51eKDN9sHZ_TLGGwoHyHJ-na5bo2TqCWSjSglE6jJvlV0VA9hQX4IbX5poNxrJ/s269/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="188" data-original-width="269" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYCGjWigRreClEh7vCMxei7a67G4hHxnsI4chTrASNrz0trG6FeKouDcebXOrlMBYkzzmCJVRwErGeAG47hHwu0ITjQ1rYociZiMu3bZv2JGruR9xClhzcGeALBMQwKE51eKDN9sHZ_TLGGwoHyHJ-na5bo2TqCWSjSglE6jJvlV0VA9hQX4IbX5poNxrJ/w400-h280/images.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">In questi intrighi d’alta
borghesia famigliare si possono cogliere espliciti rimandi alle successive soap
opera, ma, semmai, è la matrice melodrammatica dei torbidi drammi anni
Cinquanta ad essere la fonte ispiratrice dei serial televisivi. <i>Sabato
tragico</i>, oltre al citato innesto tra il crime-movie a tinte noir e il tema
geografico western, descrive un’altra ambientazione, stavolta cronologica e più
legata al secondo dopoguerra, dove la società americana raggiungeva l’apice ma,
al contempo, non era più in grado di contenere le spinte centrifughe interne.
La famiglia, come istituzione, si sta sgretolando: coppie in crisi – il
rapporto tra Boyd ed Emily – padri che non hanno fiducia nei figli – Fairchild
senior nei confronti dell’erede – figli che non hanno stima dei padri –
l’accusa di vigliaccheria rivolta a Shelley da suo figlio. E nemmeno in società
le cose vanno meglio: il direttore della banca, Revees (Tommy Noonan), è un
guardone che, se non tradisce la moglie, è solo perché non ha il coraggio di
affrontare la mira dei suoi occhi desiderosi, la bella infermiera Linda (Virginia
Leith). La quale, è perfettamente conscia dell’effetto che fa su Revees e sugli
uomini in generale, e non esita ad approfittarne. Il suo spettacolo alla
finestra dell’appartamento in cui vive, dove si sveste con calcolata malizia, è
ben oltre il limite accettabile da quello che, almeno negli anni Cinquanta,
doveva essere ritenuto ‘onesto senso del pudore’. Perfino Miss Braden (Sylvia
Sidney, quarantacinque anni portati non proprio benissimo), bibliotecaria del
paese, si comporta come una volgare ladra, impossessandosi di una borsa
lasciata incustodita nell’edificio dove lavora. Quando Reeves la scopre gettare
la borsa, durante uno dei suoi raid notturni per spiare Linda che si spoglia
alla finestra, non esita a puntare il dito. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBO44vL9x0FhuXa7H8sSIs9K5ZJZJBY_SlzMXV682oDQ5m-NgbTtmoKc-xmtypJTKASTX2lurv9_b2KgZsIuVakhb8Uu0dg_tm89FOKg1XmVto45ejSfdw9nKC_NmvkbZ96EJxXXliMieQFCgnp7ze-pAB4yf_rPqSAO28eyPq4dV3wLq8GOdSCra1CXqK/s800/1.jpg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="800" height="321" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBO44vL9x0FhuXa7H8sSIs9K5ZJZJBY_SlzMXV682oDQ5m-NgbTtmoKc-xmtypJTKASTX2lurv9_b2KgZsIuVakhb8Uu0dg_tm89FOKg1XmVto45ejSfdw9nKC_NmvkbZ96EJxXXliMieQFCgnp7ze-pAB4yf_rPqSAO28eyPq4dV3wLq8GOdSCra1CXqK/w400-h321/1.jpg.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">La reazione di Miss Braden è
vibrante e lascia intendere che qualcosa, nel passato della cittadina, non sia
stato poi così pulito e la fortuna del banchiere, elemento illustre della
comunità, non sia poi così legittima. Non a caso la donna si chiama Braden,
praticamente come Bradenville, la città stessa e, facendo la bibliotecaria,
rappresenta la memoria storica del nucleo urbano. La stessa Sylvia Sidney,
attrice gloriosa di Hollywood, alimenta l’importanza di quello che non può
essere inteso unicamente come personaggio marginale. L’utilizzo in questo senso
degli interpreti è suffragato poi da Ernest Borgnine nell’improbabile ruolo –
ma reso in modo credibilissimo dal formidabile attore – del colono amish Stadt.
Gli amish sono una congrega religiosa estremamente pacifista e chiamare, per
interpretarne un adepto, un tipo focoso come Borgnine è quantomeno singolare.
Ma tutto rientra nel piano orchestrato da Fleischer in regia, seppure l’origine
del testo scritto sia un romanzo di William L. Heat. Comunque, in questo
bell’ambientino descritto con tanta cura da Fleischer, irrompono i tre banditi,
<a name="_Hlk143344282">Harper, Dill e Chapman </a>con un colpo, studiato nei
minimi particolari, che sembra facile come bere un bicchier d’acqua. E, in
effetti, il piano ordito da Harper è curato e originale, anche per eventuali
spettatori abitudinari dei <i>caper-movie</i>, i film incentrati su una rapina
ad una banca o roba simile. Quello che tradirà i criminali, è che il
sonnacchioso paese di Bradenville è, in realtà, un vulcano sopito e quasi
nessuno, nel film, si comporterà come farebbe l’uomo comune. </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI3VOzTn7o8y429wYwZYT4K65sR0yNk0sPgq_AX1nRjl_C3hpiVv-RIpSZZswX6wVDP1tW8y71WhTXj9NO_bp76O61ZMYnSocDhKkHfMYDFYJVq1T4P5QpuCXMiywaS7z3TMQbEWURCUVDlkmdLcZk2xEJmdaTEptEl_AydGIjIjkl3iZ8m0jz5_tDZ7ub/s1280/image-w1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI3VOzTn7o8y429wYwZYT4K65sR0yNk0sPgq_AX1nRjl_C3hpiVv-RIpSZZswX6wVDP1tW8y71WhTXj9NO_bp76O61ZMYnSocDhKkHfMYDFYJVq1T4P5QpuCXMiywaS7z3TMQbEWURCUVDlkmdLcZk2xEJmdaTEptEl_AydGIjIjkl3iZ8m0jz5_tDZ7ub/w400-h225/image-w1280.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Forse solo
Shelley, che poi finirà per essere l’eroe del momento, sembra avere
l’intenzione di lasciare strada ai banditi, pur di limitare i danni. Che è il
comportamento logico e auspicato da Harper per riuscire nella sua impresa
criminale. Ma gli altri personaggi hanno reazioni inaspettate e segno del loro
disagio interiore che si manifesta apertamente in una situazione critica. A
partire da Miss Braden che non vuole mollare i suoi soldi e protesta
vibratamente contro i banditi, quasi che la rapina alla banca non sia un reato
come scipparle i suoi risparmi. Ma ben più significativa è la reazione del
codardo Reeves che, se non ha mai avuto il coraggio di dichiarare il suo
interesse a Linda, non ci pensa troppo a prendere la pistola per difendere il
denaro della banca. Della sua audacia farà le spese in prima persona,
beccandosi una pallottola non letale, ma causando indirettamente la morte di
Emily, proprio nel momento in cui la donna si era pentita dei continui
tradimenti al marito. La svolta decisiva è, come prevedibile, lasciata nelle
mani del personaggio più controverso, il mite Stadt che, messo alle strette dal
Destino, prende due decisioni in contrasto con la propria fede. Prima consiglia
Shelley di non cedere al ricatto dei banditi, e di tenerli inchiodati lì,
mettendo a rischio la sua vita e quella della sua famiglia, bambini compresi.
Poi prende direttamente il forcone per chiudere il conto a Dill, prima che
questi finisca Shelley. Come si vede, la trama è particolarmente articolata ma,
al netto delle peripezie narrative, ci sono degli aspetti generali che è
interessante considerare. La situazione iniziale vede i personaggi del film, al
di là delle convenienze di facciata, tutti con qualche grana da risolvere.
Niente che non possa essere tenuto sotto apparente controllo, ma non del tutto
chetato. Possibile – e chissà, magari anche probabile – che, con il tempo, suo
figlio comprenda che Shelley non è un vigliacco, così come Boyd ed Emily
riescano finalmente a trovare l’alchimia giusta. Stadt, osservando una rigida
disciplina, elima ogni dubbio alla radice, mentre il tornaconto personale tiene
sotto controllo gli impulsi fedifraghi di Reeves. <a name="_Hlk143255908">È</a>
dunque questa, l’America? Bradenville è una cittadina ormai civilizzata di
quello che, un tempo, era definito ‘selvaggio ovest’. È questa ipocrisia
diffusa, il risultato della conquista del west? È questa la civiltà
occidentale? <br /><br />
</span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrJ-yRTdvGH4Q0FZVt7l-TwgbMGgGJgblQOMSaKfNtyHkiW6Vvl9oWAjsjQawrjUQIsTAvABTyhaqWMQTSkEn9iA76gXqAMF3XngHoHZD0GIGlYVPi_wvoNVsR9Am_qYydxeEBhTaQBwUajBkvrME3FPXaexHZihmZWOIMNOcSefKTk8CB0xxUE30O74K5/s494/ti115967.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="262" data-original-width="494" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrJ-yRTdvGH4Q0FZVt7l-TwgbMGgGJgblQOMSaKfNtyHkiW6Vvl9oWAjsjQawrjUQIsTAvABTyhaqWMQTSkEn9iA76gXqAMF3XngHoHZD0GIGlYVPi_wvoNVsR9Am_qYydxeEBhTaQBwUajBkvrME3FPXaexHZihmZWOIMNOcSefKTk8CB0xxUE30O74K5/w400-h213/ti115967.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Harper, Dill e Chapman irrompono sulla scena, quasi provenendo da quel cinema
noir espressione di un periodo appena precedente, ma catapultando la città
ancora più indietro, ai tumultuosi tempi del far west. In questa situazione,
alcuni personaggi riescono a compiere un salto di qualità, quasi che la
violenza sia un ingrediente necessario all’America per non avvitarsi su sé
stessa. L’esempio lampante è quello di Shelley, che lo scontro coi ladri
trasforma da vigliacco imboscato in eroe cittadino – eccellente qui Mature,
nella scena decisiva. Ma che dire di Stadt che, chiamato ad una scelta
difficile, non esista a prendersi le proprie responsabilità, senza avvalersi
dell’alibi religioso? Addirittura da applausi la performance di Borgnine nel
già citato momento cruciale. Ma perfino Reeves ha un moto di coraggio, anzi più
d’uno, visto che alla reazione durante la rapina aggiunge la confessione che
rende a Linda, sul letto di convalescenza. Dal canto suo, la ragazza approfitta
anch’ella dello sconquasso per dimostrarsi persona migliore e meno arrivista,
sia nei confronti del banchiere che di Boyd. Lo stesso Boyd, che già aveva
cominciato i suoi progressi poco prima dell’evento tragico, si ritrova ora
certamente più maturo, in grado addirittura di piangere per il dolore anziché
affogarlo nel whisky. Insomma, tutti, o quasi, trovano il modo di fare tesoro
di un’esperienza drammatica come la sanguinosa rapina alla banca di
Bradenville. È, quindi, questa la morale? Senza violenza, l’indole americana è destinata
al declino, affondando nell’ipocrisia del mondo borghese. E, allora, la
violenza può, sorprendentemente, avere un qualche valore benefico. È, in
sostanza, davvero un elemento indispensabile e vitale, per la società
americana? Forse è davvero così. Ma, nel caso, chiedere conto a Emily, che
rimane uccisa durante la rapina, se il gioco valga davvero la candela. </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVYnRkQWj8JdTqwi4dZ3GEmjWDsaFYwRcuM76gL4UTmxKQM3502yLkQC_jTVDM0PnoEydTraD6qytJ4CTkLFimpjKZ6jojY_AQxzwc2pC8TDILhRMs_mtR9WKCIQloZO7C761NIp26XvvJ3zMNNvO2jSvQVzDvPu5NQwfbNlUuHw4W4dfDOZ9Cnk2aYcuS/s540/c2a329.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="234" data-original-width="540" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVYnRkQWj8JdTqwi4dZ3GEmjWDsaFYwRcuM76gL4UTmxKQM3502yLkQC_jTVDM0PnoEydTraD6qytJ4CTkLFimpjKZ6jojY_AQxzwc2pC8TDILhRMs_mtR9WKCIQloZO7C761NIp26XvvJ3zMNNvO2jSvQVzDvPu5NQwfbNlUuHw4W4dfDOZ9Cnk2aYcuS/w640-h278/c2a329.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLQK4A-dlVEsHl-F1oc3L1iy3YQ8Ts9nobutKIa8JNgJH147JLlHn2W-AUiG9-BsUtQ9QL1_gnBzZBez2_pdOMvmg8T7og2D2mRdFBO_1myZAwxz-F1LM1xP4YzkuEjU0lT59BMdhWPd_PcCTASSg8LpUWYj6eguDamlcee3GaWbgU8f6Yg05sUnjFqNVe/s1536/MV5BMzQ1YzMzMDgtMGZmNy00ZTQ4LThhMzEtNWMyN2MzYjFlNDg1XkEyXkFqcGdeQXVyOTg5NzIwMDU@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="603" data-original-width="1536" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLQK4A-dlVEsHl-F1oc3L1iy3YQ8Ts9nobutKIa8JNgJH147JLlHn2W-AUiG9-BsUtQ9QL1_gnBzZBez2_pdOMvmg8T7og2D2mRdFBO_1myZAwxz-F1LM1xP4YzkuEjU0lT59BMdhWPd_PcCTASSg8LpUWYj6eguDamlcee3GaWbgU8f6Yg05sUnjFqNVe/w640-h252/MV5BMzQ1YzMzMDgtMGZmNy00ZTQ4LThhMzEtNWMyN2MzYjFlNDg1XkEyXkFqcGdeQXVyOTg5NzIwMDU@._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjSUQ_zWqi9SMnrjTUpxSrfXFg6tiUt0HW9-s2EYl0coBlFyOavR9gApfMGoj2S4d171Ebmzyiv5tfGAUX1oObjqx6qBaX8VAjUxgsLgWR-38-p4HbLAgEUl0SFV0gcz_I2Opjcnnkepnp461vzG4rs0v6X-86118aioTywzCTmU8-qCEKEE5NAgG9PdH5/s1920/MV5BY2E1MjhiYTctZDhkMS00NTBlLWI1NjgtMTRhNjU1ZDJkYmY5XkEyXkFqcGdeQXVyMDA4NDgzOA@@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="752" data-original-width="1920" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjSUQ_zWqi9SMnrjTUpxSrfXFg6tiUt0HW9-s2EYl0coBlFyOavR9gApfMGoj2S4d171Ebmzyiv5tfGAUX1oObjqx6qBaX8VAjUxgsLgWR-38-p4HbLAgEUl0SFV0gcz_I2Opjcnnkepnp461vzG4rs0v6X-86118aioTywzCTmU8-qCEKEE5NAgG9PdH5/w640-h250/MV5BY2E1MjhiYTctZDhkMS00NTBlLWI1NjgtMTRhNjU1ZDJkYmY5XkEyXkFqcGdeQXVyMDA4NDgzOA@@._V1_.jpg" width="640" /></a></div><br />Virginia Leith <p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrfeK-w8cfuytfU0DcOlJ_kEZBSXtYDaCf9kJFKTZiOjrW6ltqBVgCbR8BwV6aqERTRFIYTRSIiwCrwjT5GYz3ndyHii_kNBN9NH9J9bFC-ve3PILl49r60Ek1ruuEaiy8b40_vedyMslj3b6Iv3utAUpKjuSkvtjdwX9Fob2a7u3LdMcP3dWJZo5fgGOP/s3421/_methode_times_prod_web_bin_3060784c-12a2-11ea-aa63-2a87a83b86bb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1925" data-original-width="3421" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrfeK-w8cfuytfU0DcOlJ_kEZBSXtYDaCf9kJFKTZiOjrW6ltqBVgCbR8BwV6aqERTRFIYTRSIiwCrwjT5GYz3ndyHii_kNBN9NH9J9bFC-ve3PILl49r60Ek1ruuEaiy8b40_vedyMslj3b6Iv3utAUpKjuSkvtjdwX9Fob2a7u3LdMcP3dWJZo5fgGOP/w640-h360/_methode_times_prod_web_bin_3060784c-12a2-11ea-aa63-2a87a83b86bb.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Li97v5AyjKYwU9DfKNJrEOn9tnMqRJnKqRV6ukgtqKpKpl30TGJekJ_s-DgBAJJrCWJl0ADp46coByGVWQBEAP565WeEB6KwRMp-3SVln7sy0uwce8ZldaxmLFy8PXAJ13wwfERPuMOAnO6enpg0tVN1oPomba0NC4qfIi6Fmx2HDLz4EIT4b821bshA/s1280/apifjvwl0__99411.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1043" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Li97v5AyjKYwU9DfKNJrEOn9tnMqRJnKqRV6ukgtqKpKpl30TGJekJ_s-DgBAJJrCWJl0ADp46coByGVWQBEAP565WeEB6KwRMp-3SVln7sy0uwce8ZldaxmLFy8PXAJ13wwfERPuMOAnO6enpg0tVN1oPomba0NC4qfIi6Fmx2HDLz4EIT4b821bshA/w522-h640/apifjvwl0__99411.jpg" width="522" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdoupInmXn6u6p0-_h1pKFSa-uqB3rctlX9HXRZN_8B0m3Yj_XoK5pB9oSFA1CL1uK2YGrNvHQAbGHlP63zDSNTP0sci85xNUHpKmGxxeY1BY3ALkb4g9S62X6zQxJ_0w8Y2gV8q_gyK4c2kk-_uYk_gl1-oqgdFZmSwVYemCD8d0-WULMtnIzB8z6VaT9/s1152/violent_saturday-1955-mss-05.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="1152" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdoupInmXn6u6p0-_h1pKFSa-uqB3rctlX9HXRZN_8B0m3Yj_XoK5pB9oSFA1CL1uK2YGrNvHQAbGHlP63zDSNTP0sci85xNUHpKmGxxeY1BY3ALkb4g9S62X6zQxJ_0w8Y2gV8q_gyK4c2kk-_uYk_gl1-oqgdFZmSwVYemCD8d0-WULMtnIzB8z6VaT9/w640-h250/violent_saturday-1955-mss-05.jpg" width="640" /></a></div><br />Margaret Hayes <o:p></o:p><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVuhUs1hhUQqgN_FePGgB4QBtwdKI9KFWDKOeJwbX9yBANdRmf3TgH-pyiFAVjlnpHUP7uGrzkFw68cJWA9kfjnDQD6e9tnWl3J1Wtl5XwBojorfpZy5OrdyuSbGfmGb-xGUUg5qyOj9DmfbpGg_RikNa0RSYTBr23ZyyCZ2L2V6_MKcCnrDOPJTMmdI7Q/s1519/margaret%20hayes.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1519" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVuhUs1hhUQqgN_FePGgB4QBtwdKI9KFWDKOeJwbX9yBANdRmf3TgH-pyiFAVjlnpHUP7uGrzkFw68cJWA9kfjnDQD6e9tnWl3J1Wtl5XwBojorfpZy5OrdyuSbGfmGb-xGUUg5qyOj9DmfbpGg_RikNa0RSYTBr23ZyyCZ2L2V6_MKcCnrDOPJTMmdI7Q/w540-h640/margaret%20hayes.webp" width="540" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Sylvia Sidney</span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0hKgUwTxooLpoFaTv8DGJLOuMsKSLUYGcvfwyYJPEILplj0DOUYrJTziTEHj0UKBadkQZF0Z1vsn3IeFCVkBWs3eDwhsPBpo4hBc3YhtEtt0M_BNWlyR6yoOZLc0j0GIWGk92m1DR9yAKfhElMQQ9FQoWbIszMO3gaXZ9ZGk6FT-LrWL3GGxBcZcalJLi/s420/_315x420_8c002e54d6ea0694ce183e44f17aac43aee131f76ddfac8d597726f13380ddd3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="315" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0hKgUwTxooLpoFaTv8DGJLOuMsKSLUYGcvfwyYJPEILplj0DOUYrJTziTEHj0UKBadkQZF0Z1vsn3IeFCVkBWs3eDwhsPBpo4hBc3YhtEtt0M_BNWlyR6yoOZLc0j0GIWGk92m1DR9yAKfhElMQQ9FQoWbIszMO3gaXZ9ZGk6FT-LrWL3GGxBcZcalJLi/w480-h640/_315x420_8c002e54d6ea0694ce183e44f17aac43aee131f76ddfac8d597726f13380ddd3.jpg" width="480" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Galleria </span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqqSJlo3xMUJpTmQxu0Sh4raU7kaBvkbezxYSKfOG7mpWJSvnPcuOxfL22sxHsy8rRwb5YPbG5YxNztA1bHN8ewy-eaoPeNeUX5H5MhVm-JTIzy-HhagvYlOyTaZxqknhZoB3lFP7AxEysJzrtOYRNfGftqsFwYe6yODo_eBHuEiad3qEJSwtdczNvQ7q2/s1000/71SbwhPCnrL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="710" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqqSJlo3xMUJpTmQxu0Sh4raU7kaBvkbezxYSKfOG7mpWJSvnPcuOxfL22sxHsy8rRwb5YPbG5YxNztA1bHN8ewy-eaoPeNeUX5H5MhVm-JTIzy-HhagvYlOyTaZxqknhZoB3lFP7AxEysJzrtOYRNfGftqsFwYe6yODo_eBHuEiad3qEJSwtdczNvQ7q2/w454-h640/71SbwhPCnrL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="454" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK7Jy_Fqnb2ctVnTNsQuTmEP2NhMeqk8RxdyD_SoQpiShFIlXaZgfcU2Mh7Dkf0l1JO57NOzLHAKNhJ1UG8E5TIQr9JRbp2kaOUFJ0rR-1F3QQvatQvnJjhFEeaPDkHt1D_Y3Ury-ySx4kBf4YysWQIheqnrJh18tvbfCzIUEAiDxdmYg3B6eoyJVEbSCu/s1200/s-l1200%20(1).webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="912" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK7Jy_Fqnb2ctVnTNsQuTmEP2NhMeqk8RxdyD_SoQpiShFIlXaZgfcU2Mh7Dkf0l1JO57NOzLHAKNhJ1UG8E5TIQr9JRbp2kaOUFJ0rR-1F3QQvatQvnJjhFEeaPDkHt1D_Y3Ury-ySx4kBf4YysWQIheqnrJh18tvbfCzIUEAiDxdmYg3B6eoyJVEbSCu/w486-h640/s-l1200%20(1).webp" width="486" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7f6C50vdFQ0EfjHWSjRBSOM7GCElywQ_RARaBKhWqX54Ax2DZFyMZo2yWtZho3yNRoDGbgFbaXPNEiNJywI7r92FHrhviATWX-xpLajYWi30739R6tJkahj-Imsrzq9xdrOa05E4usUyveOQVNCDcyaa6ZkQUDjABg4Auwia4QdvZguLTynvzlyNfb9TD/s1200/s-l1200.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="838" data-original-width="1200" height="446" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7f6C50vdFQ0EfjHWSjRBSOM7GCElywQ_RARaBKhWqX54Ax2DZFyMZo2yWtZho3yNRoDGbgFbaXPNEiNJywI7r92FHrhviATWX-xpLajYWi30739R6tJkahj-Imsrzq9xdrOa05E4usUyveOQVNCDcyaa6ZkQUDjABg4Auwia4QdvZguLTynvzlyNfb9TD/w640-h446/s-l1200.webp" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZ1jiFlZXEoGVz2rYzojGIuY1GBBpKWAqSCr6OaZEU_EaMVSubLIv34FLxlzGyiDWsVEsXx8B2Q2Ogf0FOMv_x-lnOL-TuYiLlpI34ghFf1bBvCCTA7g5mpmdXI4ES5r4ON66vuiwAtOCHED9TzWsRfYb9D0jwY13Ca6fZFkIg5Q4ck8B2en4zsEmqrF4/s2560/Violent-Saturday-scaled.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="2560" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZ1jiFlZXEoGVz2rYzojGIuY1GBBpKWAqSCr6OaZEU_EaMVSubLIv34FLxlzGyiDWsVEsXx8B2Q2Ogf0FOMv_x-lnOL-TuYiLlpI34ghFf1bBvCCTA7g5mpmdXI4ES5r4ON66vuiwAtOCHED9TzWsRfYb9D0jwY13Ca6fZFkIg5Q4ck8B2en4zsEmqrF4/w640-h480/Violent-Saturday-scaled.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCjMWoYjLQQ1c6TwfGGp4kftjngd2vyjLzjg29vHyeKlAM62qAi8gkJU9mibDG5Na5c16kS2BTtmdPfBeice7Hl8XWozFwpEDR6CsSePTmc9wJ1xx8w2f_H5yKnz7DLJb1PcuUDD91FR4MjRrDMn_UnoqL-pPokydBEbT_3RlNImbJyA5UgGCKaLMmUUIu/s354/Violent_Saturday_poster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="280" data-original-width="354" height="506" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCjMWoYjLQQ1c6TwfGGp4kftjngd2vyjLzjg29vHyeKlAM62qAi8gkJU9mibDG5Na5c16kS2BTtmdPfBeice7Hl8XWozFwpEDR6CsSePTmc9wJ1xx8w2f_H5yKnz7DLJb1PcuUDD91FR4MjRrDMn_UnoqL-pPokydBEbT_3RlNImbJyA5UgGCKaLMmUUIu/w640-h506/Violent_Saturday_poster.jpg" width="640" /></a></div><p></p></div>Giorgio Vernocchihttp://www.blogger.com/profile/18386006142373305193noreply@blogger.com0