964_CIAO AMICI! (Great Guns); Stati Uniti, 1941; regia di Monty Banks.
Dopo tantissime pellicole, siano essi corti o lungometraggi,
grosso modo sempre di ottimo livello, arriva questo inatteso passo falso per il
duo di comici Stan Laurel e Oliver Hardy. La ricetta della loro comicità
sembrava poter funzionare per sempre, invece guardando questo Ciao amici! ci si sorprende per quanto
il duo appaia fuori giri, sconnesso al testo della storia, e perfino poco
divertente nei propri intermezzi. Probabilmente la rottura contrattuale
avvenuta l’anno precedente con il produttore Hal Roach presenta il conto; il
regista Monty Banks imbastisce una trama troppo complessa che non interessa a
nessuno e per di più con qualche passaggio di difficile comprensione. Se è vero
che, soprattutto Stanlio, ha sempre avuto quasi una propria dimensione
extracorporea e perciò surreale, non si può dire questo del contesto in cui la
coppia si muove. E’ proprio il contrasto tra l’astrattismo di Stanlio con
l’ambiente reale, a cui Ollio fa da tramite, a creare i presupposti per le
gags. C’era quindi una logica, un lavoro minuzioso alle spalle delle scenette
in cui per esempio, Ollio grattava il piede dell’amico, pensando fosse il
proprio, senza che questi se ne accorgesse; oppure quando Stanlio si accendeva
e fumava la pipa con tre mani senza rendersi conto dell’intruso alle sue spalle.
Ovviamente queste cose succedono anche in Ciao
amici!, ad esempio nelle scene in cui Stanlio trasporta le assi sul ponte
di barche; ma, se già nel complesso si avverte legittimamente un po’ di stanca
visto il ripetersi delle solite situazioni, è però la storia raccontata ad affossare
definitivamente il film. Un canovaccio pesante che non è né di supporto né di
aiuto perché invece delle solite discrete trame qui abbiamo un intreccio troppo
ingombrante e poco logico. La 20th Century-Fox, il nuovo Studio di Produzione
del duo, tramite un comunicato stampa per la presentazione dell’opera, provò
quasi mettere le mani avanti, forse prevedendo lo scetticismo del pubblico di
fronte ai cambiamenti che la major aveva imposto alla coppia. In realtà al box
office Ciao amici! andò bene, forte anche della fama consolidata di
Laurel & Hardy, ma già parte della critica si accorse che i nostri, all’interno
di un sistema produttivo rigidamente inquadrato come quello della Fox, non
potevano funzionare. E ben presto se ne accorsero tutti, a partire proprio da
Stan Laurel che era stato il più insofferente nella in realtà proficua collaborazione
con Hal Roach.
Volendo vedere, il titolo italiano del film, che può
assumere anche il tono da commiato, sembra effettivamente quasi un congedo: un’interpretazione
sinistramente premonitrice sulle future fortune della coppia di comici quasi ad
avvertire il pubblico che i nostri simpatici eroi avevano ormai il proprio
periodo aureo alle spalle.
Sheila Ryan
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