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sabato 19 ottobre 2024

APRITE: POLIZIA! UN GENTILUOMO NELL'IMBARAZZO

1563_APRITE: POLIZIA! UN GENTILUOMO NELL'IMBARAZZO. Italia 1973; Regia di D'Aniele D'Anza 

Gli autori di Aprite: Polizia! continuano nella loro operazione di alleggerimento dei toni: dopo il morto che morto non era, e la storia di spionaggio bucolico –dove il cadavere era peraltro arrivato, seppur del tutto inaspettatamente– ne Un gentiluomo nell’imbarazzo la trama non ci riserva macabre sorprese. Il quinto episodio è una commedia sofisticata in chiave italiana, sorretta dalla performance divertita di Franco Volpi nei panni del conte Ludovico Ildebrando Maria eccetera eccetera, ben spalleggiato dalla grande Elisa Cegani nel ruolo di Dora. Il conte, in realtà, non è un nobile caduto in disgrazia economica ma un imbroglione di professione che circuisce povere donne alla ricerca del grande e romantico amore. L’inserimento, nella trama, della attempata diva del cinema Hilda Moser (Lia Angeleri), che inscena il furto di una collana –finta– per attirare un po’ l’attenzione su di sé, è solo uno stratagemma che serve a muovere la trama e a dare corpo all’episodio. Il punto cruciale è che, una volta smascherato l’imbroglione, la povera Dora, innamorata delle sue illusioni romantiche più che dell’elegante mariolo, non si dia comunque per vinta, accettando di aspettare che il «conte» sconti la sua pena per sposarlo. Ha ragione, il commissario Alzani: la colpa peggiore dell’imbroglione, non è il reato in sé ma l’approfittarsi dell’altrui ingenuità. Una colpa per la quale non esista galera che sia abbastanza. 


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