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lunedì 31 agosto 2020

L'ORA DELLE PISTOLE

 625_L'ORA DELLE PISTOLE (Hour of the Gun); Stati Uniti, 1967. Regia di John Sturges.

John Sturges ritorna, dieci anni dopo, sulla famosa sparatoria di Tombstone, con un film molto diverso dal suo precedente Sfida all’OK corral. Innanzitutto c’è una didascalia ad inizio pellicola che precisa che le immagini mostrate saranno strettamente legate ai fatti accaduti; ci si allontana, quindi, dalla leggenda del vecchio West che della sfida tra gli Earp e la banda Clanton ha fatto, in più di un’occasione, una pagina memorabile ma sempre in modo poco attendibile dal punto di vista storico. Del resto si sa che il Far West è il luogo dove la Storia ceda il passo alla Leggenda. Però, sul finire degli anni 60, era tempo di provare a guardare i fatti per come furono e non per come poteva tornare comodo, piacevole o anche utile ricordarli. Il film di Sturges è probabilmente un buon prodotto in questo senso: cioè, è difficile stabilire se sia storicamente attendibile, ma certamente prova a smuovere il mito e, se non proprio a farlo crollare, perlomeno a farlo vacillare. Ma per fare questa operazione di de-costruzione non persegue la strada del Western Crepuscolare, la corrente principale che il genere segue in quegli anni, ma prova appunto una ricostruzione dei fatti per come realmente avvennero. Il che porta con sé almeno un paio di limiti, dal punto di vista della costruzione del film: in primo luogo la trama è troppo complessa e ha uno sviluppo poco comprensibile, come d’altra parte è la realtà; e poi nelle file dei protagonisti manca una figura femminile, per altro aspetto abbastanza realistico del vecchio west. 

Il regista Sturges è bravo e convincente, gli attori, James Gardner (Wyatt Earp), Jason Robards (Doc Holliday), Robert Ryan (Ike Clanton), sono gente di sicuro mestiere per cui, nel complesso la pellicola è più che godibile. Il film, curiosamente, comincia con l’episodio clou, la sparatoria all’OK Corral, e da lì si sviluppa; volendo, può essere considerato come una sorta di seguito al precedente Sfida all’OK Corral opera dello stesso regista. Ma va sottolineato che tutte le opere ispirate alla famosa sparatoria di Tombstone abbiano come finale il duello dell’OK Corral e quindi questo L’ora delle pistole si pone sin dal principio con un punto di vista nuovo e differente sul tema. Rimangono nella memoria alcune belle sequenze: naturalmente l’incipit con la famosa sparatoria, ma anche la resa dei conti finale. Il punto debole della pellicola potrebbe essere intrinseco alla natura della stessa opera: infatti, l’epoca del Far West, spogliata del Mito, è un semplice periodo storico con fatti e accadimenti (come la rivalità tra le bande Earp o Clanton) o motivazioni personali (l’odio che muove le azioni di Wyatt) prive di particolare o significativo interesse. Insomma, L’ora delle pistole è certamente lodevole negli intenti, ma è dura non ammettere una sorta di nostalgia per il periodo classico del genere.





3 commenti:

  1. insomma, un esperimento singolare, senza dubbio...
    peccato che non abbiano inserito dei personaggi femminili... mi sa che è veramente dura fare film western così...

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  2. E dire che, Alessandro, il western degli anni 40 (corrente che io definisco western romantico) verteva molto spesso su figure femminili. Nel blog ne ho recensito qualche esempio.

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    1. quei post ricchi di fotografie sono sempre molto graditi ^_^

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