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martedì 11 febbraio 2025

FALLEN ANGELS

1621_FALLEN ANGELS . Regno Unito 1974. Regia di Donald McWhinnie

Nella metà degli anni Settanta, tra le ambizioni di Joan Collins c’era quella di recitare in una commedia di Noël Coward, un famoso drammaturgo inglese; in particolare all’attrice britannica sarebbe piaciuto il ruolo di Amanda in Private Lives [Private Lives, Noël Coward, 1930]. Ron Kass, marito di Joan e produttore, riuscì invece ad ottenere i diritti per Fallen Angels e, con la collaborazione di John Woolf dell’Anglia Tv, si adoperò per imbastirne una versione televisiva. Fallen Angels era stata commedia di successo degli anni Venti, nella quale avevano svettato le giovanissime Tallulah Bankhead e Edna Best, mentre sul piccolo schermo il primo adattamento fu del 1963. Per questa trasposizione, accanto a Joan Collins nei panni di Jane Banbury, fu scritturata Susannah York nel ruolo di Julia Sterroll. Il copione è un classico di Coward, autore a cui il Times attribuì “un senso dello stile personale, una combinazione di sfacciataggine e chic, posa e portamento”, in buona sostanza si tratta di un’elegante perdita di tempo. Julia e Jane, le protagoniste, sono due altolocate donne inglesi dei Ruggenti Anni 20 i cui rispettivi matrimoni languiscono ormai senza più la passione dei primi tempi. Mentre i mariti (Ronald Fraser è Mr Bambury e Michael Aldridge è Mr Sterroll) sono fuori a giocare a golf, si palesa l’arrivo di Maurice (Sasha Distel), un amante francese che le due donne avevano condiviso nel remoto passato. La possibilità di rivivere quei romantici momenti incendia le fantasie di Jane e Julia, che prima provano a coalizzarsi per resistere, poi cercano di condividere il prossimo piacere, infine entrano in competizione. Naturalmente nulla va come previsto e le due donne finiscono per ubriacarsi, ritrovarsi con i mariti ingelositi tuttavia il finale lascia intendere che il buon Maurice possa infine coronare degnamente, almeno dal punto di vista suo e delle due signore, la visita alle sue vecchie fiamme. Da segnalare la nuova governante di casa Sterroll, Jasmine, che viene «ribattezzata» Saunders per non confondere il padrone di casa: la donna, interpretata da Lally Bowers, è un personaggio macchiettistico, con il suo sapere sempre tutto e avere avuto già qualunque esperienza professionale, efficace nel mantenere il tenore vagamente surreale del racconto. Naturalmente il centro della scena è appannaggio di Joan Collins e Susannah York, rispettivamente 41 e 35 anni, splendidamente portati. Notevoli i costumi, ovvero gli eleganti abiti, che rievocano i Roaring Twenties, degno supporto alle divertite e divertenti performance interpretative delle bravissime attrici. L’impostazione teatrale è perfettamente visibile, vuoi per l’unica ambientazione del racconto, casa Sterroll, vuoi per la rigorosa divisione in tre atti: in questo caso, la trasposizione televisiva restituisce pienamente il fascino del palcoscenico. 




Joan Collins 



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