496_IL VIZIETTO (La cage aux folles); Italia, Francia 1978. Regia di Édouard Molinaro.
Il Vizietto è un
film di Édouard Molinaro tratto da una piéce teatrale di grande successo di
Jean Poiret; chiamato ad interpretare uno dei due protagonisti è Ugo Tognazzi
(Renato) che subentra nel ruolo che lo stesso Poiret aveva nell’originale
versione dal vivo, mentre Michel Serrault (Albin) mantiene il proprio posto
anche sullo schermo. Renato e Albin sono una coppia di omosessuali, di cui il
secondo è anche travestito; il primo gestisce un night dove l’altro è la star
nei panni della drag-queen Zaza
Napoli. Fin qui tutto bene, il film è infarcito di luoghi comuni e riferimenti
fallici come da copione, niente di particolare se non una discreta naturalezza,
che va comunque ascritta tra i meriti della pellicola. Il tutto si complica
quando arriva la notizia che si deve sposare Laurent, il figlio di Renato;
figlio avuto dal’uomo quando questi ha ceduto al vizietto a cui si riferisce il titolo, ovvero andare con le donne.
Naturalmente i genitori della ragazza futura moglie di Laurent sono di vedute
oltremodo bigotte, e il padre, Simone Charrier (Michel Galabru), è addirittura
segretario del Partito dell’ordine Morale. La cena organizzata per far fare
conoscenza alle due famiglie sarà causa di faticosi preparativi ma si risolverà
in un fiasco colossale, con situazioni divertenti, almeno per lo spettatore.
Simpatica la soluzione finale, con il malcapitato Monsieur Charrier che sarà costretto a travestirsi da drag-queen per sfuggire ai paparazzi in
agguato.
Propriamente nella parte Serrault, molto bravo Tognazzi in un ruolo comunque più
ambiguo, algida Carmen Scarpitta (la signora Charrier).
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