776_MARLOWE INDAGA (The Big Sleep). Regno Unito; 1978. Regia di Michael Winner.
Azzardato remake del film del 1946 Il Grande Sonno di
Howard Hawks, Marlowe indaga è un’opera in cui Michael Winner si prende appunto
qualche rischio di troppo senza essere in grado poi di portare a casa la posta.
Intendiamoci, Winner ha tutti i diritti di scomodare Hawks, Philips Marlowe
(l’investigatore privato protagonista) e Raymond Chandler (lo scrittore del
romanzo all’origine del soggetto) ma evidentemente questi sono carichi che
rendono la mano di gioco assai pesante e difficile da vincere. Ci vuole, cioè,
un motivo più che valido per riproporre un testo che è già stato un classico
assoluto; per salvarsi non basta un film che arrivi più o meno degnamente alla
fine. Marlowe indaga gode generalmente di recensioni non troppo
lusinghiere forse anche per quello: non è affatto un brutto film, forse un po’
lento ma questo non può essere sempre necessariamente un difetto. Viene il
dubbio che ci si trovi anche noi alle prese con un secondo fine, proprio come
il Marlowe interpretato da Robert Mitchum: se al protagonista del film il
generale Sternwood (un James Stewart molto invecchiato) chiede una cosa perché
ne scopra un’altra (che fine ha fatto Rusty Regan?) allo stesso modo anche noi
ci interroghiamo su cosa veramente voglia Winner. Non è che si debba smentire
per forza l’ironica frase attribuita in qualche caso anche ad Hawks proprio in
un remake di una sua opera, ma pur tenendo in mente quelle parole (se vuoi
mandare un messaggio spedisci un telegramma pare grosso modo disse anche il
buon Howard citando Samuel Goldwyn, a proposito del significato, il messaggio,
che molti cercano nei film) un motivo deve pur esserci se Winner decide di
rimettere all’opera il vecchio Marlowe. Lo spostamento in Inghilterra come
teatro delle operazioni rispetto alla Los Angeles di libro e primo adattamento
è un altro elemento apparentemente di rilievo. Ma forse è solo un omaggio del
regista alla sua patria e con il film Winner soddisfa semplicemente il gusto di
cogliere l’occasione di mettere mano ad un classico. E quindi la figura chiave potrebbe
essere quella di Agnes (Joan Collins) che rifila a Marlowe un’informazione di
valore relativo facendosela pagare a peso d’oro. Un po’ come questo film che,
sulla carta, si presenta come un piatto ricchissimo: tratto da Raymond
Chandler, remake di un film di Howard Hawk, con Robert Mitchum, James Stewart,
Joan Collins, Richard Boone, Oliver Reed e via via tutti gli altri. Ma non
chiedete a Michael Winner qualcos’altro se non volete essere mandati all’ufficio
postale.
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