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martedì 12 novembre 2019

ROMANZO NEL WEST

441_ROMANZO NEL WEST (Tall in the saddle); Stati Uniti 1944Regia di Edwin L. Marin.

Nel 1944, nonostante Ombre Rosse fosse uscito già da cinque anni, i canoni del western classico che il film di John Ford aveva sancito non erano ancora stati del tutto metabolizzati da Hollywood. In ogni caso Romanzo nel West, uscito nelle sale proprio quell’anno, è indiscutibilmente un western, ma lo è in modo insolito, tanto che l’edizione italiana che sembra far riferimento ad un generico racconto ambientato nella frontiera, è anche più calzante dell’originale Tall in the saddle. Il bravo regista Edwin L. Marin sembra cioè rendersi conto che il genere ha bisogno di una sterzata, ma non coglie le indicazioni presenti nel citato film di Ford, se non fosse per il protagonista, quel John Wayne che diverrà egli stesso un emblema del cinema western più rappresentativo. Per quel che concerne l’impostazione della sua storia, il regista statunitense prova ad animare la classica ambientazione nella frontiera con elementi del racconto giallo ed un uso non proprio consueto, in questo contesto, delle figure femminili. Nel western le donne sono in genere relegate un po’ ai margini, invece in Romanzo nel West ce ne sono ben tre, e tutte piuttosto ingombranti ai fini narrativi. C’è la vecchia acida zia Elizabeth (Elisabeth Risdon), c’è sua nipote, la dolce ed ingenua Clara (Audrey Long), ma soprattutto c’è Arly Harolday (una fulgida e dinamica Ella Raines), dispotica, lunatica, ma anche romantica e sensuale, vera coprotagonista della storia. E’ lei infatti che contende a Rocklin (il personaggio di Wayne) il centro della scena, mentre Ward Bond (è il giudice Garvey) e Gabby Hayes (Dave) sono semplici comparse, seppur tanto valide da essere veri e propri habitué del genere. 

La traccia sentimentale è piuttosto marcata, vuoi per la focosità di Arly (da ascrivere anche al merito della presenza scenica della Raines), ma anche per la struttura narrativa che vede Rocklin conteso dalle due giovani dame. E’ quindi una connotazione opposta a quella più consueta del racconto avventuroso dove, abitualmente, sono due uomini a battersi per i favori della bella della storia. E, come si è detto, non è l’unica variazione sul genere che sperimenta Marin: anche la pista gialla, con l’assassino che spara di soppiatto da una finestra o la falsa accusa che sembra incastrare il protagonista (ma solo per un istante), raramente sono stratagemmi narrativi utilizzati nel western. E poi la fotografia in bianco e nero di Robert De Grasse e in generale tutta l'atmosfera, la musica, la figura di una dark lady fumantina, sono tutti elementi che imparentano un po' Romanzo nel West con il noir, genere per antonomasia, del resto, degli anni 40. Comunque, nel complesso, l’opera funziona ed è avvincente proprio per queste caratteristiche e per il carisma dei protagonisti, oltre che per le scene gustose mentre la trama, troppo connessa ad una vicenda legale, praticamente un complotto, non è così scorrevole da seguire. Di questa, alla fine, si ricordano le sbronze di Dave, l’accoglienza a suon di revolverate di Arly a Rocklin, che finge noncuranza mentre suda freddo, o il vaso rotto sulla testa del giudice Garvey da parte di zia Elizabeth, che si riscatta nel finale dopo un intero film a spargere veleno. Oltre naturalmente ai passaggi carismatici di Rocklin, ad esempio l’atipico duello in cui evita spargimenti di sangue arrivando a tiro di braccia del rivale e stendendolo con un colpo di pistola si, ma del calcio. Non il solito duello, insomma; la ricerca di originalità, inseguita in modo naturale e senza forzature, si nota anche nella partita a poker, anch’essa conclusa in modo inconsueto. Ma se si dovesse scegliere qualcosa da mettere in prima pagina di questo Romanzo nel West, la scelta non può che cadere su Ella Raines e la sua Arly, personaggio affascinante e ricco di contraddizioni, persino in grado di offuscare il carisma già evidente del giovane John Wayne.
Parafrasando la disputa fordiana tra leggenda e Storia: quando una dark lady incontra un pistolero...  






       
Audrey Long


Ella Raines











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