844_IL PLACIDO DON (Tichij Don). Unione Sovietica, 1957; Regia di Sergej Apollinarievič Gerasimov.
Tratto in modo ossequioso dal primo capitolo dell’omonimo libro di Michail Aleksandrovič Šolochov, la prima parte di Il Placido Don di Sergej Apollinarievič Gerasimov è l’inizio di un racconto familiare a sfondo storico di rara intensità melodrammatica. Siamo nell’Alto Don, nel villaggio cosacco di Tatarsky, il giovane e focoso Grigorij Melechov (Petr Glebov) flirta con la prosperosa vicina di casa Aksin'ja (Elina Bystrickaya), che è però già maritata. Il padre di Grigorij, Pantelej (Daniil Il’čenko) cerca di far desistere il ragazzo dalla sconveniente avventura, proponendogli in sposa la giovane e bellissima Natal'ja (Zinaida Kirienko). Dopo qualche inevitabile accesa discussione, stiamo pur parlando di cosacchi, Grigorij accetta di sposare Natal'ja ma, purtroppo, non riesce a spegnere il suo sentimento per Aksin'ja. A questo punto la trama si incendia: il marito di Aksin'ja ritorna e scopre il tradimento della moglie e la picchia selvaggiamente, la donna lo lascia e va a vivere con Grigorij, che a suo volta abbandona Natal'ja. A scalzare dal centro della scena queste vicende private, incombe
Il valore in battaglia gli vale la tanto ambita Croce di San Giorgio ricevuta, in un letto di un ospedale militare, direttamente dallo zar. Con il quale, per la verità, il militare non si dimostra particolarmente rispettoso, suscitando le ire del suo superiore. Ma a Grigorij non interessano le beghe militari, ha fretta di tornare a casa e per la decorazione gli spettano due settimane di licenza: ma non sarà un periodo fausto. La figlioletta nata dall’unione con Aksin'ja è morta e la donna si è fatta consolare dal sovrastante del proprietario terriero presso cui i nostri lavorano e vivono. Insomma, se al fronte se le danno di santa ragione, nel villaggio la vita è tutt’altro che tranquilla. Infatti Natal'ja, distrutta dal dolore per essere stata abbandonata si è storpiata il collo, sebbene continui ad aspettare il marito ospitata nella casa di Pantelej. Da parte sua Grigorij, scoperto il tradimento di Aksin'ja, prende a frustate sia lei che l’amante e, con notevole faccia tosta, torna da Natal'ja.
Drammone che non riesce a conquistare completamente per l’assoluta mancanza di scrupoli dei vari personaggi, che non perdono occasione di comportarsi scorrettamente, la prima parte de Il Placido Don è però veramente godibile dal punto di vista dell’intrattenimento. Il tempo scorre sorprendentemente veloce nell’osservare gli intrighi di questi vivaci personaggi a cui mancano quelle comuni pastoie morali, mettiamola così, e quindi possono dare briglia sciolta a qualsivoglia impulso li prenda. E’ chiaro che individui del genere possano dare il meglio di sé in condizioni estreme e, in effetti, la scena della carica della cavalleria in battaglia, lance in resta e sciabole pronte ad essere sguainate, è davvero molto evocativa oltre ad essere uno dei momenti migliori di questo primo capitolo dell’opera.
Elina Bystrickaya
Zinaida Kirienko
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