394_CINQUE COLPI DI PISTOLA (Five guns west), Stati Uniti 1955. Regia di Roger Corman.
Il giovanissimo regista/produttore Roger Corman sforna
questo tipico B-movie godibile e che vede la partecipazione di John Lund e
Dorothy Malone. L’attore, protagonista principale del film, nella narrazione
riesce a gestire la situazione (è a capo di un pugno di manigoldi ingaggiati
dai confederati per una missione pericolosa) meglio di quanto non riesca ad impressionare lo spettatore. Qualcosa in più combina la bellissima Malone, che mentre scalda
un po’ gli animi degli uomini di cui sopra, riesce soprattutto a conferire
qualche motivo di interesse in più per chi guarda il film. Non che sia brutta,
l’opera di Corman, che è girata con sufficiente disciplina: ma è un po’ troppo
lineare, con i personaggi che, fondamentalmente, proseguono e ricalcano i
comportamenti prevedibili sulla base delle proprie caratteristiche. Che sono,
tra l’altro, rese esplicite nel momento del loro ingaggio nell’esercito
confederato. Manca quindi qualsiasi forma di evoluzione, di sviluppo, al di
fuori dei binari prestabiliti e previsti, come se il cinema fosse meramente (e
qui si vede, evidentemente, la mano del Corman produttore) una fabbrica, una catena
di montaggio. Si posizionano con ordine calcolato gli elementi sulla trama e si
lascia scorrere la pellicola: come risultato si ottiene il prodotto finito, il
film. Va però riconosciuta un’onesta professionalità generale. Insomma, trama
esigua e dinamiche tra i personaggi appena sufficienti a condurre in porto una
stiracchiata sufficienza per i 78 minuti della pellicola. Meno male che c’è Dorothy Malone.
Dorothy Malone
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