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giovedì 29 agosto 2019

POKER DI SANGUE

402_POKER DI SANGUE (Five card stud); Stati Uniti, 1968Regia di Henry Hathaway.

Il veterano Henry Hathaway, regista che ha alle spalle decine di film tra cui alcuni western, come Pugni, pupe e pepite o I quattro figli di Katie Elder, non sembra volersi rassegnare al crepuscolo di questo grande genere. Per questo Poker di sangue ingaggia due attori come Dean Martin e Robert Mitchum, interpreti di personaggi tra loro simili in due assoluti capolavori  western di Howard Hawks, ovvero Un dollaro d’onore (Martin) e  El Dorado (Mitchum). L’operazione riesce solo in parte: il film è, curiosamente, ambientato praticamente tutto in una cittadina di frontiera, proprio come i due di Hawks citati. Ma dove Hawks sfruttava l’ambientazione tra gli edifici urbani per creare i suoi effetti da fortino assediato, Hathaway imbastisce una sorta di giallo ad eliminazione, fino alla resa dei conti finale. Gli attori, perlomeno le due star, sanno il fatto loro; buone anche le interpretazioni di Denver Pyle e della splendida Inger Stevens. Meno convincente Roddy McDowall, che interpreta un giovane scapestrato con poco nerbo. In definitiva il film viene sorretto dal mestiere del regista e dei prim’attori, aiutato anche dall’intreccio giallo che ha più di qualche passaggio ben congeniato: la falsa pista sull’informatore come prima vittima da eliminare; o gli indizi a carico del cameriere di colore, che prima lo indicano come probabile colpevole, poi lo scagionano. Ma non si va oltre i 103 minuti di piacevole visione.  









Katherine Justice


Inger Stevens






   

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