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domenica 14 agosto 2022

MYTH

IL RITORNO DELLO ZAR: #L'ORA DELLA FINE

1071_MYTH (Mif). Ucraina, 2018;  Regia di Leonid Kanter e Ivan Yasniy.

Wassil Slipak, l’uomo al centro del documentario Myth, era un tipo eccezionale. Portato per il canto sin da giovane, si unì ad un gruppo di voci bianche dove cominciò a farsi notare. Ma la sua estensione vocale era notevole tanto che, crescendo, divenne un noto cantante d’opera baritono. Oltre al talento della voce Wassil era dotato di una eccentrica personalità, molto adatta a calcare i palcoscenici, unita ad un naturale carisma e ad una presenza scenica imponente. A 23 anni, dalla natia Ucraina si trasferì a Parigi per cantare all’Opera; in Francia rimarrà 17 anni, fino al 2014, quando tornerà a Kiev per partecipare alle proteste di Euromaidan. Stando alle parole della fidanzata, la rivoluzione europeista di piazza Indipendenza cambierà profondamente Wassil che metterà di lì in poi la propria patria davanti a qualsiasi cosa, vita sentimentale e carriera di cantante comprese. E quando, dopo le proteste di Maidan, la guerra arriverà nell’est del paese, l’uomo si arruolerà volontario per difendere i confini nazionali dall’insurrezione filorussa. Come detto, con la fidanzata il rapporto si era raffreddato e anche la sua attività artistica era passata in secondo piano tanto che, inizialmente, ai suoi commilitoni, Wassil non rivela di essere un affermato cantante. La sua professione gli è peraltro d’aiuto nella scelta del nome di battaglia: Myth, appellativo che come vedremo sarà quanto mai profetico. In concreto il nickname deriva da Mefistofele – per via delle assonanze nella pronuncia ucraina – il personaggio del Faust che Vassil era solito interpretare con grande successo sul palco. Uomo ricco e di famoso, Vassil Slipak, morirà come soldato volontario sul campo di battaglia per difendere la patria dall’invasore. Sebbene concettualmente di fronte alla morte siamo tutti uguali, il contributo di Wassil è fondamentale e del tutto particolare per il proprio paese. L’Ucraina, infatti, per vincere la sua guerra, non ha bisogno solo di armi e uomini ma anche e soprattutto di eroi. Carisma, personalità, fascino: Myth, alias Vassil Slipak, ha reso davvero onore al suo nome di battaglia. Adesso è leggenda, mito e la sua guerra contro l’aggressore non è affatto finita.    




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1 commento:

  1. Questo probabilmente sarebbe piaciuto ad un signore che conoscevo, che diceva sempre di essere un baritono mancato...

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