831_NOI E... LA GONNA/ AVVENTURA A VALLECHIARA (Swiss Miss). Stati Uniti, 1938; Regia di John G. Blystone.
Il rapporto con l’operetta non è nuovo per Stanlio e Ollio, si veda ad esempio Fra Diavolo, ma in questo Noi e… la gonna (noto anche come Avventura a Vallechiara) ci si relaziona in modo diverso: non siamo cioè all’interno della storia narrata nell’opera, ma in un ambiente in cui uno scrittore famoso, l’austriaco Albert, cerca di comporne una. I nostri eroi in realtà non c’entrerebbero nulla, se non fosse che una volta truffati, si trovano costretti a lavorare nell’albergo dove il compositore cerca di trovare la giusta ispirazione. A complicare le cose sopraggiunge la moglie del musicista, e abitualmente sua musa oltre che interprete delle sue opere: la bella Anna (Della Lind, davvero bella) è però una presenza troppo ingombrante per Albert, che finisce sempre per essere messo in ombra dalla diva. Ecco perché non la vorrebbe tra i piedi; naturalmente sarà grazie al nostro duo se la cantante al contrario rimarrà, contrariando il marito, sebbene in seguito, come prevedibile, tutto si aggiusterà per il meglio. Numerose le scene spassose, la più caratteristica delle quali è quella del trasporto del pianoforte sul ponte di corda, dove i nostri incontrano uno scimmione. Il gorilla in questione non compare dal nulla ma è scappato da una sorta di circo; non è quindi questa la scena più assurda e meno logica del lungometraggio. Il primato in questo senso spetta al passaggio dell’organo nelle cui canne Stanlio rovescia per sbaglio il detersivo per pavimenti. Quando il compositore suona i tasti si formano così delle bolle che, una volta fatte esplodere, emettono una sorta di eco della nota; ma ancora più surreale è il momento in cui una bolla di sapone viene erroneamente cacciata da Stanlio nell’orecchio di Ollio. Entrata una grossa bolla dall’’orecchio destro, ne usciranno una manciata più piccole da quello sinistro! Queste situazioni evidenziano in modo netto il legame stretto tra la comicità di L&H e il mondo dei cartoni, dove il realismo delle vicende è assai improbabile. Si prenda anche la violenza di alcune gag, resa accettabile dal fatto di essere enfatizzata ben oltre il realistico (nei cartoon del tempo Popeye può andar bene come paragone). Questa parentela con il mondo fanciullesco dei cartoni animati è rafforzata in Noi e… la gonna dai costumi indossati dal duo, che rimandano al carnevale, alle feste in maschera, insomma, al lato infantile di ognuno di noi. Che è sempre piacevole ritrovare insieme a Stanlio e Ollio.
Della Lind AKA Grete Natzler
sì, di scene memorabili ce ne sono diverse qui, bel film... non sapevo fosse noto con due titoli diversi, lo conoscevo come "avventura a vallechiara"... in un altro film, con Renato Pozzetto e Teo Teocoli, dall'organo esce la cocaina!... preferisco, inutile dirlo, la versione con Stan e Laurel :-)
RispondiEliminaVabbè, non c'è paragone, dai. O&H sono immortali.
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