405_ALBA ROSSA (Red Dawn); Stati Uniti, 1984. Regia di John Milius.
Non bastassero le sue regie, di cui Conan il barbaro è solo di due anni
precedente, ci sono le molte sceneggiature a confermare la qualità come ‘uomo di
cinema’ di John Milius. Senza citare i tanti film sceneggiati, basti dire che
con questa attività si è trovato a collaborare con registi del calibro di John
Huston, Don Siegel, Sidney Pollack, Steven Spielberg, Francis Ford Coppola, e
altri ancora. Il che non può proprio suonare come un’attenuante a fronte di un
film deludente come Alba rossa. Va
detto che l’incipit non è affatto male e fino all’arrivo dei paracadutisti
invasori sembra davvero di assistere ad una pellicola molto interessante e ben
costruita. Poi la credibilità viene progressivamente sottratta alla storia e, a
quel punto, anche il talento di Milius non trova più alcun appiglio a cui
sostenersi e scema via in un film davvero insignificante. Non è infatti la
violenza di cui è stato accusato il film, e nemmeno la retorica nazionalista
yankee, che fanno naufragare la barca: la guerra è una cosa terribile ma, a suo
modo, è una cosa seria, e se la si vuol banalizzare, si deve utilizzare un
registro adeguato. Si può fare una commedia, una farsa, un film comico, ci sono
decine di modi per affrontare in modo alternativo l’orrore di una situazione in
cui è lecito ammazzare il prossimo senza avere rimorsi di coscienza. Ma
mostrare una banda di mocciosi che giocano a fare la guerra come fosse un videogame, e tengono testa a quello che
forse è il più potente, efficace, spietato esercito al mondo, è infantile e non
credibile.
Come idea
va forse bene per un gioco elettronico ma il cinema prevede, anche da parte
dello spettatore, l’uso del cervello. Ma come ci si può immedesimare in
ragazzini che perdono coi loro coetanei a football americano, e poi d’incanto
si trovano a compiere con successo devastanti incursioni nel campo nemico a
suon di colpi di bazooka?
Ma
inutile dilungarsi e accanirsi contro il film; sarebbe ingeneroso nei confronti
del passato di John Milius.
Alba
rossa è solo la dimostrazione che
anche in America esiste il cinema spazzatura.
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