133_LA PRINCIPESSA SISSI (Sissi). Austria, 1955; Regia di Ernst Marischka.
Il regista austriaco Ernst Marischka aveva già diretto una
Romy Schneider sedicenne in L’amore di
una grande regina, dove l’attrice connazionale interpretava una
giovanissima regina Vittoria. Pur con tutto il rispetto dovuto alla sovrana, la
bellezza della favolosa attrice austriaca era davvero sprecata nel ruolo della
futura monarca britannica. E di questo se ne deve essere accorto anche
Marichka, che infatti rispolverò Sissi, al secolo Elisabetta di Baviera, ovvero
una regnante la cui leggendaria bellezza potesse credibilmente essere resa
sullo schermo dalla folgorante figura di Romy Schneider. La Schneider , al tempo
diciassettenne, era ancora un po’ acerba, ma era perfetta per portare aria
fresca nei palazzi della nobiltà asburgica, raffigurati con dedizione dalla produzione
austriaca del film. Film che non è certamente niente di trascendentale, ma è
girato con cura, brio e una massiccia dose di ironia. Ci sono alcuni passaggi
molto interessanti e anche delicati, come il momento in cui l’imperatore
Francesco Giuseppe annuncia il suo fidanzamento con Sissi, a discapito della
sorella Elena, che era la candidata ufficiale a quel ruolo. In nome del bon ton nobiliare, la tensione scaturita
rimane tutta interiore e non viene mostrata in modo plateale, ma il regista
riesce con abilità a rendere la drammaticità della situazione. Insomma, una
favola piacevole e che prova a coniugare le agiatezze di una vita principesca
con l’insofferenza per le regole, in modo molto semplice ma genuino. Peccato
che, alle tutto sommato perdonabili licenze poetiche che un film romanzato come
questo si concede in materia storica, si aggiunga quella gratuita del
distributore italiano che promuove a
principessa Sissi quanto questa era una semplice duchessa.
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