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domenica 19 novembre 2023

EGLI CAMMINAVA NELLA NOTTE

1394_EGLI CAMMINAVA NELLA NOTTE (He walking by night). Stati Uniti 1948; Regia di Alfred L. Werker.

Nella primavera di quello stesso 1948, La città nuda di Jules Dassin aveva dimostrato che uno dei generi più stilizzati della Storia del cinema, il noir – ovvero la corrente cinematografica che meglio esprimeva i Forties – funzionava alla grande anche in chiave realistica e meno stereotipata. Egli camminava nella notte, il film di Alfred L. Werker, si presenta allo stesso modo, come una sorta di racconto documentaristico, effettivamente ricalcato sulla vicenda di Erwin Walker. Questi era un criminale soprannominato the Machine Gun, in precedenza alle dipendenze della Polizia di Los Angeles dove aveva acquisito nozioni che gli sarebbero state poi utili per risultare quasi inafferrabile. Nel film, Roy, l’assassino al centro del racconto, è interpretato efficacemente da Richard Basehart, che riesce a rendere l’inumana freddezza del killer con buona efficacia. Ma non è certo nelle prestazioni interpretative che fonda la sua funzionalità Egli camminava nella notte che, seguendo lo stile del film di Jules Dassin, ci racconta di un’indagine investigativa aderendo alla realtà dell’epoca. Per rinforzare l’impressione veritiera, Werker ricorre all’uso di una voce fuoricampo molto autorevole, quasi che quello a cui assistiamo sia un resoconto di un dossier giornalistico. Tuttavia la matrice gialla della storia aiuta a mantenere il filo narrativo sempre in tensione ed il resto lo fa il fascino dell’atmosfera metropolitana dei tipici film del periodo. Che è ottenuta al meglio dalla splendida fotografia in bianco e nero di John Alton, la cui tecnica di ripresa è qui al suo vertice. In seguito Oscar per la fotografia a colori per Un americano a Parigi (1951, di Vincente Minnelli), Alton era un assoluto maestro del bianco e nero, capace di scovare inquadrature davvero insolite. Per il suo talento era un direttore della fotografia tra i più apprezzati ad Hollywood, in particolar modo da Anthony Mann, con cui lavorò a più riprese. A questo proposito, nonostante non sia accreditato dai titoli di testa, pare che Mann collaborò alla regia di Werker e c’è chi ne ha riconosciuto lo stile nella splendida scena finale, girata nelle fogne di Los Angeles. Difficile stabilire la paternità della ripresa e, in ogni caso, in assenza di informazioni certe ed affidabili, non è il caso di rischiare di fare un torto al regista ufficiale del film. In ogni modo, proprio la sequenza nel condotto fognario, insieme alla personalità disturbante più che disturbata del criminale oggetto della caccia della polizia, sono gli elementi che rendono Egli camminava nella notte un film decisamente interessate e moderno. 






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