1726_IL TENENTE SHERIDAN - BUIO ALLE OTTO, Italia 1959. Regia di Stefano De Stefani
In questo
episodio, il tenente Sheridan (Ubaldo Lai), entra in scena dopo una ventina di
minuti ben abbondanti, praticamente a metà telefilm. Del resto l’enigma giallo
da sciogliere è più particolare che complicato. Il vecchio industriale Slelman
(Franco Scandurra) è stato trovato morto nel suo studio; tutti gli indizi
puntano sul nipote Rock (Nino Dal Fabbro), uno sfaccendato che è l’erede
diretto. Ma Rock ha un alibi: si è, infatti, premunito di istruire a dovere
Norah (Maria Pia Nardon) –in cambio di una promessa di lauta ricompensa– di
confermare di come abbiano passato insieme, a casa della ragazza, la serata in
cui lo zio è morto. A Sheridan, giacca e cravatta d’ordinanza, non serve molto
per scoprire la loro bugia e, con essa, come si sono realmente svolti i fatti.
Non si tratta di omicidio, ma suicidio, con il vecchio Slelman che aveva deciso
di togliersi la vita a fronte di una situazione finanziaria catastrofica della
propria azienda. Questa la motivazione apparente, ma, in tutta evidenza, c’era
anche un altro piccolo grande dettaglio ad indurre il magnate a togliersi la
vita. Un dettaglio determinato dal lungo incipit iniziale, quello senza la
presenza del tenente titolare della serie Tv: Slelman aveva infatti assistito
ad una discussione tra la sua giovanissima compagna Jane (Lyla Rocco) e il
nipote Rock, nella quale i due rivelavano di essere interessati unicamente ad
ereditare il suo patrimonio attraverso l’assicurazione sulla vita, incautamente
stipulata dal vecchio industriale. Nessun affetto li legava all’anziano, anzi,
non vedevano l’ora che tirasse le cuoia. L’assicurazione in questione aveva
però una clausola, fatale ai piani di Rock e Jane: la compagnia non avrebbe
pagato un cent in caso di suicidio. Se le belle ragazze della storia, Jane e
Norah, rimangono a bocca asciutta, peggio va al nipotastro Rock, che finisce
portato al gabbio da Sheridan, senza che ci venga specificato il capo di accusa
–non potendo essere omicidio da momento che lo zio è morto suicida. Poco male,
a parte l’antipatia del personaggio, è la giusta sorte per un tizio che dice di
chiamarsi Rock e non sopporta Little Richard.
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