541_IL MISTERO DELLA CAMERA GIALLA (Le mystère de la chambre jaune) ; Belgio, Francia 2003. Regia di Bruno Podalydès.
Tratto da quello che è considerato un caposaldo della
letteratura gialla, l’omonimo romanzo di Gaston Leroux del 1907, Il mistero della camera gialla di Bruno
Podalydès è un divertente adattamento che ricorda, nelle atmosfere
costantemente spruzzate di ironia, il fumetto Tin Tin. Sotto questo aspetto, il film è certamente gradevole; i
personaggi sono tutti un po’ buffi, simpatici o comunque visti sotto una luce
bonaria. Il mistero della camera gialla
si presenta come il più puro dei whodonit,
termine che è una contrazione di who has
done it? ovvero chi l’ha fatto?, chi
è stato?, usato per definire il giallo deduttivo. E qui occorre mettere un piccolo avviso: attenzione alle anticipazioni sugli sviluppi dell'intreccio che, parlando di un testo simile, finiscono per essere inevitabili. Una volte annunciato gli eventuali spoiler possiamo dire che, in fin dei conti, quello in questione è un non-mistero. Nel senso che la soluzione svela che non
c’era praticamente niente da scoprire, almeno non nella camera gialla quando si
ipotizzava il tentativo di omicidio. Certo, c’erano dei precedenti e dei
trascorsi che giustificano tutta quanta la situazione che si viene a creare ma,
di fatto, di concreto, non è successo niente di quello che si pensava. Il che è
anche uno spunto interessante di riflessione su questo genere di storie: in
pratica, uno dei cardini della letteratura gialla deduttiva confessa il suo
essere un mero pretesto senza alcuno scopo concreto. Il film, da parte sua,
cerca di dare un po’ di colore, con un tocco di eleganza e un po’ di bizzarria,
ma la matrice d’origine rimane ben visibile. Come si dice per giustificare le
somiglianze dei figli coi genitori: la mela non cade lontano dall’albero. In
ogni caso, se avete voglia di lambiccarvi il cervello seguendo le strampalate
teorie che giustificano la vicenda, allora
Il mistero della camera gialla è il vostro film. Ma sappiate che, se siete
appassionati di soluzioni che appaghino il mero palato giallista, rischiate di
rimanere a bocca asciutta. Sebbene, in quest’ottica, pare che proprio questa
sia considerata l’idea geniale.
Sabine Azéma
Sabine Azéma
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