Translate

venerdì 14 ottobre 2022

LA DONNA SFREGIATA

1132_LA DONNA SFREGIATA (Lady Scarface). Stati Uniti 1941;  Regia di Frank Woodruffiud.

Il successo ottenuto in Rebecca – La prima moglie (1940) aveva dato una certa notorietà a Judith Anderson, che nel film di Alfred Hitchcock interpretava la parte della malefica governante. L’aspetto non particolarmente attraente la relegò da lì in poi in ruoli di matrice più o meno negativa: dalla spia nazista, alla zitella, all’immorale regina Erodiade, ormai la carriera della Anderson sembrava segnata. Simbolico, in questo senso, il ruolo che l’attrice australiana interpretò giusto poco dopo Rebecca – La prima moglie: in un convenzionale poliziesco con sfumature noir, la Anderson fu infatti La donna sfregiata. Nel film di Frank Woodruffiud, una profonda cicatrice solca il volto di Slade, capobanda misteriosa che la polizia addirittura ignora essere una donna. In effetti, il tenete Bill Manson (Dennis O’Keefe) non è che sembri particolarmente sveglio; meglio di lui fa addirittura la pimpante giornalista Ann (Frances E. Neal) con cui il poliziotto battibecca tutto il tempo nella paura di venire surclassato dalla giovanissima ragazza che si ostina ad accompagnarlo nelle indagini. Il tenore del film, in effetti, ondeggia costantemente tra il crime movie e la commediola sentimentale con spruzzate di umorismo legate alla presenza di Art (Andrew Tombes), detective dell’hotel in cui è ambientata la vicenda. Il buon Art perlomeno è simpatico e con le sue per la verità un po’ fiacche gag, riesce comunque a sostenere la vicenda nei momenti meno avvincenti. Tornando alla Anderson, la sua prestazione non è certo memorabile. L’attrice enfatizza eccessivamente la sua malvagità, a discapito di quell’ambiguità che, seppure appena velata, era il suo vero punto di forza. In definitiva Slade è una villain brutta e cattiva e questo non è che la renda particolarmente affascinante né in chiave positiva, e ci mancherebbe, ma nemmeno in quella negativa. Poco male; La donna sfregiata aveva già in origine ben poche pretese.    



Frances E. Neal




Judith Anderson 




Galleria di manifesti 




Nessun commento:

Posta un commento