814_IL SUO TIPO DI DONNA (His kind of woman). Stati Uniti, 1951; Regia di John Farrow e Richard Fleischer (non accreditato).
Spesso i dietro le quinte e le indiscrezioni sulla
realizzazione di un film sono utili a comprendere il perché un lungometraggio
sia poi così funzionale sullo schermo. Nel caso di Il suo tipo di donna, leggendo dei travagli della produzione, viene
invece da chiedersi com’è che il film riesca ad essere comunque di buon
livello. Intendiamoci, che si tratti di un prodotto cinematografico poco
armonico si capisce benissimo; però a conti fatti si lascia guardare. In
origine la regia fu affidata a John Farrow, che non convinse il boss della RKO Radio Pictures Howard Hughes che
incaricò quindi Richard Fleischer di dare una sistematina al tutto, operazione
che fu più approfondita del previsto, visto che Hughes pare volesse maggior
enfasi, specialmente nel finale. Il risultato di questo guazzabuglio produttivo
è un film in cui ognuno sembra andare un po’ per la propria strada: Robert
Mitchum è Milner, il tipico protagonista dei noir che viene coinvolto in un
gioco più grande di lui e di cui è del tutto ignaro; Jane Russell è Lenore, la
classica femme fatale che recita la
parte di donna avida ma è invece sinceramente romantica; Vincent Price è
Cardigan, uno strampalato e stravagante divo del cinema che confonde la
realtà con le storie dei suoi film d’avventure. Se Mitchum e
Probabilmente il finale è la parte più debole, proprio per questo deriva farsesca che finisce per inquinare l’atmosfera noir che, complessivamente, Il suo tipo di donna comunque mantiene. Può essere che il merito sia proprio di Vincent Price che riesce tutto sommato ad essere credibile pur in un ruolo più surreale che pittoresco; spassose le sue gag con il poliziotto messicano recalcitrante ad unirsi alla missione. La virata finale, in cui Cardigan diviene di fatto una macchietta, lo toglie di gioco dal triangolo sentimentale, (anche perché nel frattempo era arrivata sulla scena la moglie); campo libero quindi per quella che, in precedenza, era la sua amante, Lenora e l’eroe della storia Milner. Prende quindi un minimo significato il titolo, Il suo tipo di donna, diversamente, per tutto il lungometraggio, davvero poco centrale alla storia. Perché i personaggi di Robert Mitchum e Jean Russell hanno sì qualche schermaglia ma non affondano mai realmente il colpo se non nel lieto fine. Per altro, seppur accennato, il loro rapporto è uno dei pochi elementi di sviluppo narrativo della storia. Il resto è una serie di scene, sequenze e situazioni tipiche del cinema noir dove, insieme al protagonista, non riusciamo a raccapezzarci di cosa stia succedendo. Per quanto, pur se la storia sembra un po’ tirata per i capelli, (del resto Mitchum dichiarò che il copione non c’era e si girava a braccio giorno per giorno), sarà per la mano di Farrow o di Fleischer, per il carisma dello stesso Mitchum o per il fascino della Russell, ma il film in fin della fiera funziona. E poi nell’ombra c’è un cattivo di spessore, Raymond Burr nei panni del malavitoso Nick Ferraro, e comunque il fatto di capirci poco è una situazione tipica di molti noir. Quindi, nel complesso, il bilancio è positivo.
Jane Russell
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