616_MUSSOLINI ULTIMO ATTO ; Italia, 1974. Regia di Carlo Lizzani.
Carlo Lizzani ha sempre mostrato un interesse particolare
alle vicende storiche del nostro paese e torna con questo Mussolini ultimo atto a raccontare del periodo fascista. La
ricostruzione è basata sulla versione ufficiale degli ultimi giorni del Duce,
con alcune libere interpretazioni; gli inserti documentaristici, i filmati
d’archivio storico, aiutano invece a rendere il tutto più credibile. Non che la
cosa sia di cruciale importanza; cioè, sarebbe anche importante che in un film
storico la Storia
venga rispettata, ma sappiamo che questo è, in senso assoluto, impossibile. Con
questa consapevolezza, nel guardare un lungometraggio di questo tipo dobbiamo
rassegnarci ad evitare di prendere per oro colato tutto quello che viene
mostrato, sebbene l’impostazione di questo genere di pellicole sembri dirci
proprio il contrario. Comunque, in questo caso pare evidente lo sforzo del
Lizzani, notoriamente antifascista, di mantenere uno sguardo lucido e obiettivo
sul Duce in quei ultimi suoi giorni di vita. In qualche passaggio, guardando il
maldestro tentativo di fuggire dell’ormai ex dittatore, una sorta di presa in
giro del personaggio (per così dire) si fa strada nella mente dello spettatore;
ma è da capire se è lo sguardo sprezzante del regista che non riesce a
contenersi, oppure se è proprio la figura di Mussolini che, spogliata
dell’apparato fascista del ventennio, è banalmente ridicola. In ogni caso il
film nel complesso compie un’operazione minuziosa, ricca di dettagli e di
sfumature che, per quanto giocoforza imprecise o in un modo o nell’altro
faziose, riesce a rendere l’atmosfera del tempo. Questo era grosso o modo il
massimo che si poteva pretendere da un regista coinvolto personalmente (a
quanto si narra partecipò alla Resistenza) e in questo senso il film compie il
proprio scopo. Buona la prova di Rod Steiger nei panni del Duce; nel cast anche
Henry Fonda (il cardinal Schuster) e Franco Nero (Walter Audisio, il boia di
Mussolini).
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