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domenica 5 luglio 2020

I COMANCEROS

594_I COMANCEROS (The Comancheros); Stati Uniti, 1961. Regia di Michael Curtiz.

Il regista di Casablanca, Michael Curtiz, ha un grande mestiere ed una sterminata esperienza e li mette pienamente al servizio di questo western che, seppure un po’ fuori tempo, ha in alcuni punti saldi la ragione di essere ricordato. Innanzitutto c'è John Wayne: se sullo schermo c'è il Duca, il film è da vedere; se poi il film è un western, c'è sicuramente anche divertimento. La presenza di John Wayne è davvero monumentale e il suo è ormai divenuto un personaggio a sé stante, tanto che è in grado di muoversi in modo autonomo all'interno di qualunque film o quasi. Sicuramente in quelli ambientati alla frontiera. Un altro aspetto su cui fare sicuro affidamento è il cast: Lee Marvin, Stuart Whitman, Jack Elam, è gente che sa il fatto proprio in materia. Ma stavolta il piatto forte è la musica: quella di Elmer Bernstein composta per questa pellicola è fantastica e da' un pesante contributo a rendere la pellicola un classico al di là del reale valore della storia ivi raccontata. Del resto la musica nel cinema western è fondamentale e questa di Bernstein rimane una delle migliori in assoluto nella storia di questo genere, il che la rende, di conseguenza, importante in senso assoluto. Per il resto il film, dalla trama agli altri attori, è tutto funzionale alla messa in scena; una nota di particolare interesse la merita il tono della vicenda narrata. Nel film sono sapientemente mescolati elementi drammatici e comici, con una dominante costante del tono leggero e ironico. Su questa base da commedia si innestano con buona naturalezza anche scene di notevole violenza, sebbene mai mostrata direttamente, come nel caso del massacro alla fattoria. Sui morti ammazzati, e nelle battaglie durante gli attacchi a cavallo ce ne sono tanti, il tono è smorzato dall’uso di una sapiente coreografia scenica. Insomma, un western, forse in ritardo per iscriversi al novero dei classici del genere, molto godibile e pienamente consapevole del proprio ruolo.   










Ina Balin




Joan O'Brien





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